la vertenza agricola del Novarese davanti alla Commissione arbitrale

la vertenza agricola del Novarese davanti alla Commissione arbitrale la vertenza agricola del Novarese davanti alla Commissione arbitrale iLtVK questione d©n© s or© risolta (Per telefono alla f umilili. 1 oggi sf/rni cintitene cosa di iMiHa storia del domani. tono arbitrale è composta del Novara, 25. notte Stamane, come vi annunziai iersera, noli'Aula della Pretura si riuniva la Commissione arbitrale maudamentató per esaminare ìa situazione creata dal gravo conflitto insorto Ira i .proprietari e conduttori dei lomli ilei Novarese ed i lavoratori della terra, conflitto che portò allo sciopero generale di questi ulItail, che dura da oltre quindici giorni. Oggi, data quindi l'estrema importanza del giudizio della Commissiono arbitrai», pel quale pero i rappresentanti dai lavoratori facevano le più ampio riserve di pensiero e, di azione, convennero a Novara numerosissimi gli agricoltori ed i contadini, ansiosi di sapere come la grave- crisi sarebbe risolto. Nell'ambiente pretorlale, inveirò, stamane alegg a. .va Un certo nervosismo, dati j proposi:; intransigenti che erano negli animi sialo questioni da affrontare, e molti, anzi i più, non facevano mistero di ima certa "tal quale diflidchza. Si aveva ancora nell'orecchio di mólti la dichiarazione significativa di. Argentina Altobelli, ribadita da diversi deputati dell'estrema sinistra presenti, con la quale si diceva che sullo sciopero agrario si intendeva plantare 5a bandiera della lotta futura per la redenzione -dal proletariato. E' quindi naturale che ila giornata di straordinario nella La Commissiono pwrtore avv." Granelli presidente, cav. Anuoyazzi. Francesco, sig. Tromellini agi'icollore, iaw. Bombelli Ignazio e Càrpahi Giovanni. •Le partì in causa sono rappresentate: i lavoratori dadl'on. Mazzoni, dal consigliere conni, naie Secondo Ramella della Camera del Lavoro e dal salariato iSguazzotti. Presenzisi pure 11 prol. Zennoui, ispettóre del Ministero di Agricoltura. L'Associazione dej proprietari «S rappreoentata dal grand'ufl. ing. Cesare Carnevala dal cav. Cesare Gùsmani e dall'in;;. WfeTChlonni. Col consenso delle parti assiale, quale rappresentante .politico dei consumatori in genere, l'on. Gamba rotta. L'aw. Gutdo (ìray, legale dell'Associazione dei proprietari di fondi, ohe era intervenuto, in seguito ad accordi colì'on. Mazzoni, dice di ritirarsi e rinunziare alla sua opera. :" Eia discussione «Aperta la seduta, il pretore comincia col ilifehiararo che il suo' aninio ed il suo cuore, plasmati dalla lettura dei giornali, che ti occupano del conflitto in un certo concetto limano- c giusto, ed in una precisa visione delle ragioni dell'una e dell'altea parte, hanno una grande fiducia che si addivenga ad un equo componimento della vertenza e sé lo augurano per il bene sujjremq della nazione e delle stesse parti in causa. 'Uopo aver raccomandato la calma e la serenità ad ambe le parti, da la parola al rappresentante dei lavoratori on. Mazzoni. Onesti fa \-A -tona del come sorse il conflitto e delucida a la Commissione arbitrale tutto le trattative (ha tn passato intercorsero fra lo pani in contesa. Premette che l'uomo dei campi fu . luì sbe dette la maggior percentaale dei caduti nella guerra, e che adèsso in pieno ParlàqaeoV) venne riconosciuto 11 diritto ad un migliare rimaneggiamento e rifacimento delle sue condizioni1 morali ed economiche! Entrando nel merito della causa sostanziale, vale a dire toccando lo scoglio contro citi si infransero tino ad oggi tutti \ tentativi di componimento, dichiara che non e vero che i lavoratori dei campi non riconoscano la necessità eh un maggiore orario reclamalo da wigense agricole in date epoche dell'anno. Bd appunto in vista di ciò sono disposti a joncédere ore suppletive. « Il con,-etto di uh«trario globale — esclama — è ìin ce etto«he A noi non garba, perchè verrebbe ad ottenere per vie tortuose ciò clic i lavorai ori non Intendono concedere. 11 principio delia concessione delle otto ore dei parte deT proprietari deve sanzionare una rivendicazione sociale di un diritto che fa strada nell'epoca presente, ed i contadini non possono consentire ad una inferiorità su altre maestranze e pagare in definitiva le spose di una conquista sociale ottenuta da queste ultime», onòlude, quindi, domandando da parie doi proprtewtci il cólisàcraiiièntó delle òtto ore, dichiarando in pari tempo che da parte dei tovoratori! ei riconosceva il preciso dovere elconcedere ore supplementari n*i periodi in «ini lo "esigenze del lavoro agricolo lo reclamano. In questo ordine d| ÙK.'. «sr.nn pm-,-wenuti-i latifondisti del Lazio, d- Ile Romagnedel Ferrarese, del Mantovano, della Lomellina ed ultimamente, del Vere-li.-- *>gno. quindiohe nessun danno può derivare all'agricoltura dalla concessióne dello otto ore. Il cav. Gusmani prende la parola p»r rifare anch'eccli i periodi .primordiali della VertenzaEgli dichiara che, in twin di ti.rrrioolt.iif anulla vi è di straordinario perche tutto b ordinato dal tempo, dulie esigenze tecniche e dalla varietà delle zone. Quindi, i.n linea di masBtfna, i proprietari non possono accettare la facoltativita. dè31a concessione dì ore siipnlesnentari^J propriet-tri debbono essere n iratj di pot ter contare sulla mano d'operarnassime nei mesi eh minore lavoro e dtoi»wioti esigevize. strnwzzp che naturalmente!» ? t , facoliatlvitn ••.'•--•i ( ,.,.day di fatto : dirmi ci.» derivano aU'a«r:n0ltura. neiQn Lomellina; da,lle ot.tfJ ore fi conelude dichiarandosi spiacente che mentre la omo qunli .sono addivenuti i proprietari e die sono reclamate dalle esigenzeTdell'à'Ticoltuni L'oli, Mazzoni ribalte dichiarando che i In¬ voratori hanno già ri-conosciuto che è d'uopo rappresentanza padronale aveva in animo dì sottomettersi a quella qualunque decisione che fosse per prendere la Commissione arbitrilo mandamentale, dalia parte avversaria si sia riservata ampia facoltà di giudizio e di azione futura. 'llibattr. l'on. .Mazzoni che il giudizio qualunque di imo qualunque Commissione arbitralo può valere, soltanto per controversie di singoli, ma esso non può avere valore ed efficacia allorquando vi sono in conflitto collettività di classi. Rahiella, con dati di fatto e con la scorta dj documenti, tende a dimostrare come nessun danno pòssa derivare all'tigricoltura dalla con :essionc delle otto oro di orario. Enuncia i temperamenti che i .lavoratori sono disposti a portare alle loro richiesto per fare notare p rilevar/' il loro spirito di condiscendenza c la ragionevolezza dei loro propositi Il (.av. Gusmani presenta, li seguente spec ometto di orario, sul quale i proprietari dlomarano che non possono decampare- nov.;inhre, ore C e mozza; dicembre-gennaio ore li; re libraio, ore 7; marzo, ore 8; aprile-majrcio ore 0; giugno-luglio, ore 10; agosto, ore S ò mezza; settembre ed ottobre. 0 oro. Da questo specciuetio risultano le concessioni massime u uopo roinire ore in più dell'orario richiesto come principio, ma appunto per togliere ogni possinile abuso sulla straordinarietà dello ore supplementari egli ritiene che le oro straordinarie vengano pagate in ragióne del 50 per conto nei giorni fonali e del 100 per cento nei giorni restivi. Cosi facendo si eviterebbe il pericolo cu raggiungere l'annientamento da parte dei proprietari della richiesta delle otto ore come orario normale. Il comm. Carnevali rileva che nei mesi di giugno c luglio è sentita la imprescindibile necessita di oro supplementari. Essi hanno pure avuto il riconoscimento della parte avversaria, della necessità di maggiori ore. quindi non ó più straordinarietà di lavoro ma. normalità di orario, per il che devo correre la tariffa normale. Il cav. Annovazzi fa prò. sento la sua preoccupazione nel fatto, di stabilire la straordinarietà di un lavoro piuttosto che d'un altro; ma, l'on. Mazzoni Interviene subito co! dichiarare che i lavoratori lasciano ai proprietari la facoltà di stabilirla. L'on. Gain bai-otta rileva che al punto in cui è giunta la discussione non manca che un attimo di buona fede du entrambe le pani perchè sia l'aggiunto l'accordo. Propone, quindi, l'accettazione da parto dei proprietari della proposta dei lavoratori. U Pretore, riassumendo quindi i puniti sostanziali della vertenza, e. facendo rilevare che da pano dei proprietari si riconosce possibile la concessione delle otto ere, che il diritto eli chiedere oro supplementari nei periodi di maggiore esigenza o da parto dei lavoratoli riconosciuto, e che dai lavoratori inoltre si riconosce il dovero eli concedere delle ore straonlinaric, invita t contèndenti ad addivenire ad un, accordo e rimanda quindi al pomeriggio la prosecuzione della discussione. Alle ore 14 notiamo anche la presenza dell'ori. Beltratrti. H,e otta ore Riaperta la. seduta il comm. Camerali, per dimostrare uno spirito maggiormente conciliatlvo, propone una modifica .all'orario stabili;... dichiarar,.lo che per i mesi di giugno e luglio e artificioso da parto avversaria far basare una straordinarietà su "re che dai lavoratori stessi sono state riconosciute necessarie ed impellenti. .Seguono altro vivaci contestazioni. Alla One, su accordo tlelie parti, è su proposta del Pretore, si decido eli fasciare a costui una torma di arbitrato della vertenza. I cinque minuti di sospensiva portano infatti alla soluzione del coliililto. Le parti si accordano su! seguente patto: « L'orario è di otto ore. In considerazione che in taluni periodi l'agricoltura ha straordliianie esigenze tecniche (la cui valutazione k lasciata all'unico apprezzaménto dei conduttori di fondo), epiesti avranno diritto di chiedere (eccettuato il lavoro della monda e quando non vi siano nel Comune e ne; Comuni viciniori mano d'opera disoccupata, vale a dire quella mano d'opera elio nel passato abituai- mento era solita a venire impiegala in lavori agricoli,, un supplemento staoroinario di ora- no di non più di duo ore giornaliere, che sa- ranifo compensate straordinariamente con il35 per cento i giorni feriali e con il òo Perente nei giorni festivi». 1! Rtib'icone ó. quindi, sorpassato. Rimano !aqtiestlòne dei salariali, per i quali Ramellaie l'on. Mexzoni dichiarano di essere costretti a i chiedere una sollecita discussione, essi dicono i :he non h umano he giusto che si abbandonino ! costoro che, sponlaueamente, noi corso dello sciopero si sono uniti ai giornalieri. Questi : lavoratori non possono continuare a logorar;! nel lavoro da! solo a! tramonto e con le tariffo attuali; quindi non è possibile che lo sciopero cessi tino a quando anche la questiona ilei salar.ati sia discussa e condotto a fermine. D'accordo fra le parti, la questione viene rìnchda.ta ad alcuni giorni, puro riconoscendo dr; ambo le parti !a" diversità di diritti « I dover; di quella classe e la loro elevazio in I morale od economica. Da ogni porte altamente l'opera del Pretore che. oggi poche ore ha saputo sormontare difficolta che altri in quindici giorni non seppe superare-, E si fa voti che anche ner i salariati si addi venga ad una colore ed equa, soluzione delia vertenza

Luoghi citati: Lazio, Novara