Continue provocazioni jugo-slave a Spalato
Continue provocazioni jugo-slave a Spalato Continue provocazioni jugo-slave a Spalato I marinai Italiani aggrediti si difendane — Scene di terrorismo organizzate dal serbi — Feriti e contusi. 'Serrino ipeetaM dalla • Starnila •) TRIESTE. 16, DotteDomenica, nonostante l'occupazione interalleata, l croati hanno provocato a Spalalo nuovi gravissimi incidenti. Verso le b del pomeriggio un gruppo di due o tre marinai di una regia nave italiana ancorala nel porto passeggiavano tranquillamente lungo la Marina vicino alle Procurane, quando alcuni giovinastri croati si misero a prowocarM ed insultarli. Uno di questi, avvicinatosi di proposito ai marinai e ostentando un distintivo dal colori nazionali iugoslavi che teneva all'occhiello. * » marinaio in tono beffardo se "olesse averlo II marinaio rispose seccamente ma correttamente, pregando l'oftertore di lasciarlo in pace. Ma l'altro si diede con maggiore insistenza a provocarlo, dicendogli che dlrnbse voleva avere la bandiera si avvicinasse: Iintanto colle mani focena atti di scherno Gli jaltrt giovinastri sì diedero ad aiutare il com- ' paon"' in"(tó"do(0 " vercuotere l'ilaliano, di- chiarando che gli avrebbero 'lato man forte. 1 Allora il provocatore, croato fece ''alto di vi- I tersi aetlnre contro il mnri-nnin Afn ti mnw tersi gettare contro a marinaio. Ma ti mari- nnio ed i suoi compagni arrestarono il prò- voraiore traducendolo lungo la Marina per | cdnsegnarto ad una delle pattuglie interalleate rhe inn-nn cpr,rfji/i rn n-»n~*ir, ~sha ! le tanno servizio iti guardia in città Arri- | van però a Cosila, dove è situato il Circolo icroato del luogo, che è il Quartier generale di tutti i croati, che vi stanru, in permanenza iu.iir, ,i ~~wn-Ai~ j >. ■ tolto il giorno coll ardine di attendere rocco- sione, per qualche dimostrazione contro gli ilnlìam del pne.se, sbucò fuori una vera folla !di dimostranti, molli dei quali armati di coltello, di « hores • e di rivoltelle Questi individui si diedero a scagliare ogni sorta di improperi conlro gli italiani, gridando: - ■ibhas. so l'ttalia! Evviva Caporctto! «, Alcuni marinai italiani' che passavano per la via, vista la mola parala che si preparava al loro compagni, tentarono di a.vvirinarsi ad essi per difenderli Va da un vicino caffè vennero scagliati due bicchieri contro l marinai. Questo ru il segnale di un tafferuglio generale nel ■ quale i marinai italiani presero subito con I presero subito con risolutezza la posizione di difesa, e. quantunque in numero sproparzionalamcnte inferiore, tennero bravamente testa al loro aggressori e ne ebbero ragione. Nella mischia alcuni marinai rimasero feriti e cosi pure alnmi cittadini nostri connazionali Vitaliano Piccardo alascani tu assalito da un gruppo di croati, ed ano di.costoro, tale Mario Piqhich, gli si -,," Iavventò addosso con un coltello e gli vibrò rtpetwti cofpi ferendolo alla testa, al ventre ;ed alle' mani. V Plasconi dovette venire Ira- I sportato a braccia ni nvlco ospedale e versa. in grave stato. Nella serata continuarono in città oli atti di terrorismo contro gli italiani, particolarmente per opera di soldati serbi Tn via Sanatorio gli italiani Filippo ed Antonio Poiani mentre rincasavano furono fermati da un individuo armato di un coltellaccio. I due malcapitati cercarono di fuggire, ma il.croato li inseguì e, solo la presenza di altre persone, Ili potè, salvare dalla sua (uria sanqvinnria In tutta la sera in tutta la ritta non fu che un .echeggiare di colpi di arma da fuoco. Sulla Piazzo dei Signori verso le 8.30 pomeridiane |wn soldato serbo sparò due fucilale che f/enc- rarono un enorme panico specie nel vicino raffi Trarrnli In folla utwnW/i dnl min in :cane i roccoli. La fona, uscendo dal caffè, m- ,franse alcune vetrate e alcune persone rima- |sero contuse. Altri colpì di fucile furono spa- Srati da vn soldato serbo nella vicina piazzetta Obrich, provocando un grar^Ur spavento tra ... ,, . .... tgli abitanti di quella località. ,
Persone citate: Antonio Poiani, Arri, Mario Piqhich, Vitaliano Piccardo
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