Il successo d'un'iniziativa torinese

Il successo d'un'iniziativa torinese Il successo d'un'iniziativa torinese L'istituto Nazionale Umberto I per i Agli dei militari L'Istituto Nazionale Umberto I per i figli doi militari — ideato nel 1001 c quindi per conrari ewnti rimasto allo stato di progetto — oggi un latto compiuto ed ha tutti gli elementi per avere nel tempo uno sviluppo grandioso e degno di l'orino. L'iniziativa 6 stata ipresa, come 6 nolo, nell'agosto 1017 con un appello dell'ori, marchese Compara di Briclianeau, accompagnato da una sua cospicua oferta In denaro, ed ebbe subito 11 valido appoggio morale e finanziario dt S. E. Paolo Boselll. Il sindaco conte Frola, per parta sua. vviò pratiche con quegli enti cittadini, la .cui oopcrazione non manca mai alle nobili imprese, ed ottenne, come è pure noto, l'adeslono i importanza decisiva della Cassa di Risparmio (L. 500.000), doll'Opera Pia di S. Paolo L. 20.000 annuo) e della Fondazione Nazionale ndustrialo per gli oriani di guerra (L. 50.000 nnue), i cui rilevanti contributi, assicurarono il successo, cosicché quando nel maggio corso il Consiglio comunale deliberò il conorso del Municipio di 25.000 Uro annue, oltre un contributo straordinario di L. 300.000, lo basi finanziarie dell'Istituto erano gettate, e il indaco potè por mano all'esecuzione dell'idea. primi alunni dell'Istituto dovevano essere orani di militari caduti nella grande guerra, d il bisogno di provvedere a questi fanciulli ra urgente c da tutti sentito. Il conte Frola i rese conto di tale necessità e prese Impegno di far funzionare l'Istituto nell'anno steso, al riaprirsi delle scuole. Tutto ora da laro, a cominciare dallo stauto dell'Ente, glauche quello deliberato nel 002 non rispondeva più alle condizioni atuali e doveva d'altra parte essere messo in elazione colla recente leftge stigli orfani <ll guerra. Il Prefetto, ohe nell'ambito della sua ompetenza, aveva favorito l'azione del Comune, ebbe l'ottimo pensiero di nominare 11 Sindaco stesso commissario prefettizio dell'Ene coll'incarico di provvedere a tutte le prime necessità ed ora. a pochi mesi di distanza, l Sindaci commissario presenta una lunga relazione da cui risulta che l'impegno e stato completamente assolto. l'Istituto vive e funziona, ha accolto RO o più orfani di militari provenienti da ogni parte d'Italia, li ha avviati, secondo le loro condizioni, a vari generi di istruzione professionale e normale ed è pronto ad aumentare coiranno nuovo il numero del suoi giovani ospiti. Oltre alla riforma dello statuto — a cui il Sindaco provvide immediatamente e elle sta per avere la sanzione sovrana — bisognava preparare la sode, sia pure provvisoria, in cui accogliere gli alunni: disporre per la scelta degli orfani e stabilire le norme relative, non dimenticando che l'istituto essendo nazionale doveva beneficare orfani di ogni regione: ordinare le forniture iper il loro eeiiiipajjgiamen. o: curaro l'impianto dei servizi amministraivi e contabili; attendere insomma alle moìeplict pratiche che richiede la creazione di «n'opera cosi importante. 11 commissario, do. po trattative con vari Convitti, conchiuse accordi coU'Istituto Bonafmis per la sede della sezione, agricola, destinata parti^ninrmento Rgli orfani dei contadini: col B. Mri"r5ro di Virtù, per la sede della sezione prnfessionaleoperaia. destinata nuli orfani degli operai: <• col Convitto Nazionale Umberto I per la sede della se7ione culturale, per i giovani da avviarsi agli studi. Per In segnalazione degli orfani il Ministero dell'Interno diede anpositn istruzioni ai Comitati prov'nciall nnr l'n^s'stenza nuli orfan! di guerra ed il commissario Frola, per parte sua. stabilite alcune norme circa l'ammissione dpfrli alunni, procedette nU^ seef^ tru 'e domande pervenute dai Comitati delle varie regioni d'Italia dando la preferenza agli orfani apnortenenti nlle famiglie più numerose oppure ad orfani di entrambi i genitori. Per 'equipaggiamento degii alunni il commissario sta per ottenere col suoi autorevoli uffici «n cospicuo aiuto dal Ministero della Guerra; ma. intanto, urgendo il provvedere, etrli ordirò a fornitura delle divise su disegno combinato do Rubino. Intanto e continuato dn'parV di Enti pubblici e di privati cittadini il più colla cortese collaborazione del comin. Edoar cordiale contributo finanziario alla patriottica impresa tanto che il primo h:|at:clo deliberate <iai c-immissririo dell'Ente presenta la cospiona somma di L. HS.onn di entrate ordinarle. I„-i situazione patrimoniale al ln gnumaio lftlO segnava un capitele ,n fiftfeoo Uro di capitale nominale in titoli e d' Oo rrila lire n numerario, senza contare i contributi continuativi e nel frattempo si e ancora sensibilmente migliorata. Oltre i benefattori già rirorrinM in principio, altri han dato in modo cospicuo favorendo l opera del sindaco Frola, e questi nella sua relazione ricorda in modo speciale i ce nerosl donatori: la Banca d'Italia (1, ?-, noò) l'mg. comm. Michele Fenolio ,L. .".O.onò per l'isti uzione di uno o due p„tj ivi nltfnlorja rt„, figlio capitano Vittorio), i baroni Casaua quali credi del comm. .Arturo Cerlana (L lOircii), la Colonia italiana di Joanncsburg (che" ha già inviato più di 100,000 lire), gli ufficiali e i soldati deile Divisioni militavi di Torino e di Novara, ecc. Altri concorsi importanti, in corso di deliberazione quando la relazione ficompilata, sono già ora assicurati: cosi quello dell'Amministrazione provinciale di Tori no, che ha stanziato la somma di L. 10 tjflO erimie per costituzione di posti provinciali nel-I Istituto, quello del Comitato di mobilitazione industriale piemontese che. su proposta del £?™P' Aclo,f'"' Rona. vcrsò la somma eli lire So.OOO per l'istituzione di un posto a favore di un orfano di famiglia operaia, e quello della famiglia batta, che donerà la somma di !.. 50.000 n memoria e per espresso desiderio del compianto comm. Ferdinando Cinta Non è dubbio eiie altri importanti concorsi ver ranno da ogni parto d'Italia e l'Istituto avrà cosi quello sviluppo che è necessario a testimoniare colla cura della prole maschia dei nostri soldati, l'affette e la riconoscenza lepe. la Nazione ai suoi eroici difensori. che.

Persone citate: Arturo Cerlana, Frola, Michele Fenolio, Paolo Boselll, Rona, Umberto I

Luoghi citati: Italia, Novara, Torino