La deposizione dell'ing. Lanino presidente del Comitato di difesa interna

La deposizione dell'ing. Lanino presidente del Comitato di difesa interna !! processo Cavallini e complici La deposizione dell'ing. Lanino presidente del Comitato di difesa interna Rema, 12, notte. ss riprende l'escussione dei testi, \ ime introdotto ring-. l'ietto Lanino, ma la signi-ra Pozzoli fa- notare che non 6 presente nessuno dei suoi ditenscri, e chiede i he questo teste, clic ». a citrico, venera udito più tìutli. Il presidente accoglie la richiesta e fa introdurre invece la mulatta, Juaniia Salazar, che in cuoca in casa di Cavallini, , mar-» ,,, r.avaiiim , , La Ci,oca "' cavallini ., ., Q»°#a dichiara di aver conosciuto:! Cavallin1 ne! woi al VewatKla. Il Cavallini era con lo Ricci e riceveva net suoi salotti lutto | Corpo diplomatico Nel MIO segui Cavai...tu u Parigi. Lhl-e prima le fastoni di. caìnertero, poi quello di cuoca. Venne .finalmene n Roana da dove non si mosse più. La Ricci faceva viaggi »> Francia ed hi lsvizfra- «ce <«« .Ile-Riccardi si redava spesso '" cosa Cavallini A domanda la teste alterala •;»<> C'iva!lini era molto avaro. Presidente: Ha mai saputo so Cavallini; si sia trovalo in condizioni Jlnair/larie difficili? - lesto: Non M nial accorta. — Avv. Bozino: •» «*» *» avute una questione con la por,;»>.™ <h Parigi, questiono seguita da vie di fatto? — Teste: Si. la portinaia era pelosa »'■ mt> ('ionia... — Presidente: Lei ne ha avuto o ne ha date? (Si ride'. — Teste: Io nn ho dato (Ilarità). Ad altra domanda risponde Che, dopo essere stata interrogata dal giudice Do Robertis. fu interrogata anche da duo a- trenti francesi ne! Commissariato d> via Goi.te; un altro agente franciose si recò mire ad interrogarla a casa. Aggiunge che al Commissariai», presenti r.r'. agente italiano o tino ae-en'i francesi, fu minacoisi.i di arresto se non avesse dotto che Tunnel frequentava casa Cavallini. Dico pure che i! principe Sciarra frequenfavai la casa Cavallini giornalmente, Presidente: So eh» Bolo-pascià frequentasse casa Cavallini all'epoca della guerra nwn dir' Toste: Si. veniva spesso. Allora si erano ?ià riàppaciflcaM; ma primo, per un r*' di tempo erario siati in lite. — Cavallini: Ricordo ta tosto che in obbedienza ad un decreto della polizia, prima della dichiarazione di cileni, io por;;.) ril Commissariato tre piccoli fucili di lusso, tanto che lo porti' aia ini chiami') « morehànd d'atmes »? — Teste: K' vero. La portinaia eliceva anche che gli italiani sono «des sale.? cochons ». L'in». Pietro Lanino K' introdotto l'ing. Pietro Lanino, il quale dichiara dì non conoscere nulla di scienza propria. Avv. Grogoraci: Allora nossiatno li- e.enziarJa subito. — Teste: lo ho avute notizie au fatti ohe riguardano questo processo por, lesta del Comitato di difesa iriapulo per io ho t.ra- cliè ero alia: testa del terna. Quello che ho deposto rbo denunzie dirette ed anonime che smesso alle autorità. Ho deposto lungamente Per il processo Caillaux, poi fui invitato a deporre più particolarmente su Cavallini. — Avvocato mi li taro: Peremmo metterci d'accordo nel senso che il teste parli soltanto di tatti specifici da lui controllati. — Teste: li Comitato di difesa interna ha cominciato a umaionare allo scoppio della guerra. In cornPlesso, lo denunzie che ci pervenivano iure, neravano sospetti sopra Cavallini, lrr marche|a Rico:, D:ni. Bnonanno, Brumcardi e ReRiccarU:. Erano rilevate le loro frequenti gite in Isvizzera. La marchesa Ricci, che si ora trasferita a Roma, vi aveva creato un salotto politico alla moda francese. Sapevo che Cavallini. Dini e Brunieaxdi andavano in Isvizzera per affari ed avvicinavano alcuni elomenti austelaci. Premetto che noi non era V""K' ,,."05l ™P?.°rU colla Direzione gè » in a.o (tona P. collo sull'opera del Noi esercitavamo j) con¬ l autorità politiche o mi ! Impressionai.-., feci sorvegliare a Roma •c,,i^-'il,V0 mi,fu r>o?vbì)<; ir cavalilni. M risultò che certi ora n ottimo relazioni col maggiore Mortomi!, aUora ad'iet;-, ijegazione a Berna ed ' ì l ' 1 i a ila nostra i Berna ed incaricato dal Supremo Comando, apparentemente, eli procuraro r,pproyigionnjnenti in Isvizzera, ma in realtà di fornirò informazioni. Il Mòriondi aveva per moglie una tedesca., tale Slritt-Malter Egli anche prima di essere richiamato sotto allò armi, ora In relazione col Cavallini che aveva conosciuto n Parigi. Ebbi cura di riferire le coso da me appreso, ma ini si rispose che anche Cavallini poteva essere, utile, in quanto che egu poteva fornire informazioni. Risultò intatti che egli qualche informazione la dava Continuai nondimeno a tarlo sorvegliare ed avvertii n Gabinetto di Salatura. Quando mi fu riferito che Cavallini, dopo uscito dal carcere in seguito ai fallimento della Banca Lomenina. aveva conosciuto il Kednè del quale aveva al Cairo acquistato le simnatio c- che dono la cacciala del Kedivè era aiidatò ad Incentrarlo in un luogo che ncr. ho potuto precisare, presso Costantinopoli, attraverso l'Austria, feci intensificare la» srveglianza. Fu allora che venni a sapere dell'intervento di una persona per me del lutto nuova allora oss::t di Bolo-pascià. Soppi che questi fln dai l'.iiO si era occupato con Cavallini di un istituendo Banca al Venezuela, e. qui in Roma di l'ii'impr'sa in- ustriale Roma-Porto di re: • cne : ampre insi me avevano Francia ed In Italia una vere del Kcd.vc. L'aw. V'aito vuole che il fotti precisi e non taccia una ramante le nostre Autorità, 1 estet NeLt> ime inda; liti: e Bolo li mainiziato in •opagandi a fa- tcslo riferisca conferenza dif-I! ni seppi che Cavalcano occupati della fondazione di unii Banca a baso latina e clericale, e che le trattative si erano svolte aU'« Itdtel d'Europa », specialmente deve alloggiava il fratello del Papa. Lna vo'-tu comparve .in casa Cavallini H deputato francese Leboucq. ti quale era incaricata di funzioni simili a quelle di un uiticiale di coUegaluento, tra Parigi o Salonicco, col generale Sacrali. Egli era anche In relazione col senatore Humbert, da! (piale era stipendiato con 12 mila tòro ail'anno, in rlualitù di redattore del e Journal ». ci avvertile per mezzo del Ministèro l'Arn- i : j , ' tl./l capitane buiamo ai Mo ' base lai a, e seppi che il Leboucn fu avvertito di uon frequentare la casa Cavaiilini. Verso la mota di settembre mi venne segnalata da ittec./e la presenza dei coniugi Caillaux. Quando giunse a Uoma la signora, essa prese subito contatto col Cavallini c colla Ricci. Vidi suhitu l'interesse che vi ora nel farla vignare. Già prima dell'arrivo si dicevo da più ti ti elio «sa, d'accordo con la P.ieci e col Cavallini, aveva iniziata un lavoro propalati'.no per stabilire do: contatti tra Caillaux ed il Vaticano. Su questo punto non potei assodare nulla di preciso. Perù la cosa ine seniori) verosimile, dato che la P.icc.i, ed anche il Cavaiilini, dovevano avere (lolle entrature in V dicano o probabilmente anche presso lois -o Pontefice; e ciò mi resulterebbe da al-Iciiiio frasi sfuggite alia Ricci e lo lasciereb-bero credere i rapporti avuti dai Cavallinicol marchese Delia (Chiosa. Alleare informazioni di strani informatori ,, , ,. ., 1 HrlV Avv. Bozino: Nell istruttoria era lui dcuo«•he Ce-.;.:.ini avevti reso servìzi come infoi-malore de: comm. Visfiani e dei capitanoMcniondi. — Teste: Caduto il Gabinetto eaii.ncira Cavaìiini prese contatto col con,meriI datore Viglianl per lamentarsi dedla ' liatiza a cui era sottopósto. Poi celi detto di essersi inteso col VTtgltani be¬ chi : Il sor-veavreliper !e lo ha rifecniitii BiZ-; mi. — Teche il Ca-, ? 0 i e . V . ] l in [orma zioni. — Avv. Bozino rito qtìesto discorso? — Test zoni al emalc lo aveva raccontato al l'alet■'_ a.vv Bozino: Lei non dubitò anche Mòriondi? — Teete: Noi attrtloudi delle debolezze nel suo ...ruzio di controspionaggio. . \w. Eozir-o: .Sa che Cavallini abbia fornito dello buoni, informazioni al Governo sté' Da fonte ministeriale appresi vali 'i' aveva informato de! concentramento ■V cinqùècentomila tedeschi contro la Romania Il fatta risulto vero. — Avv. Gregoracl: Poiché si è parlata del coite Bizzoni, chiedo a! Presidente ie si richiami il certificato penale di o'H-Ui signor conte. Il teste ha diti in rato che la relazione di una festa In casa 1 ,- nip&rsn ?it' Messaggero ■ailla Tribuna e sui Popolo Uomano - la -,-->*:i fatta a piaKiimento. MM piti «Urie' Teste : Il conte ••./'.ii ini disse '-.•' ii Popò'., "ornano era stata pagato. — Aw ('>regoroci- Lei ha deposta che la ballerina SapierKowsba era venuta in Italia con Cavallini dalla Svizzera ed aveva stretti rarrnorfi eoi maggiore Fara dello SiaUt Muggtare. Como ì« corista? — Teste {confuso): Il comui. Palermi, mi pare, disse d.illa Tjrcsenza delia Xapierknwska lu casa Bkjci. iOel rczlo non rammento cui fu i uilcrmatore. ^ 4&I. Gregorati : Meno mei* Site ki guerra si è vinta malgrado l'opera del suo Comitato. Chi consigliò rt deputato Leboucq a non frequentare la casa Cavallini? — Testo: Non ricordo. — Avv. uregoraci: ri suo Comitato si è sciolto? — Avv. Pergola: Per fortuna! — Toste: Prima d; sciogliersi ha fallo un'opera utiic: lw. redatto un memoriale sulle nostre rivendicazioni che é servito assai a Parigi. — Aw. Oregoracl: I^asci staro. Per fortuna a Parigi vi sono altre persone a rappresentare l'Italia. Non confonda cose saere e profane. — Avv. Romualdi : Di che viveva il conto Pizzoni? -- l'osto: Quando stava con noi guadagnava L">0 lire al mese. Allorché, se no andò, seppi che aveva qualche procosso penale pon. dente, ma io avevo ori ho stima di lui. — Avv. Romualdi : A verbale. Lei che ha indagato su tanlo persone, lo ha fatto anche sul Pizzoni ? — Teste: Non so come vivesse prima di venire al Comitato di difesa interna. Quando ne usci lo raccomandai alla casa Ansaldo. 'Commenti). Ritengo che agisse come informatore... — Avv. Romualdi: Come spia! — Testo: ...della casa Ansaldo. — Avv. Romualdi: E lei, conoscendo i procedenti penali di costui e sapendo che fa la spia, ne ha stima? Caillaux, la Massoneria o i moti di Torino iL'aw. Ya.jro contesti) all'ing. lamino una parto della sua deposizione scritta nella quale ha dotto che l'ambienta dell'Hotel de Russie ora tutto legato a! Vaticano, o che pomo non fu possibile avere notizie sulla coppia Caillaux, mentre poi dichiarò che molti prelati si recavano a visitare la signora Caillaux. — Testo: Soppi dal signor Levy. un francese, che la sorella do! Papa alloggiava allo slesso piano di Caillaux. -- Avv. YÀiro: Lei ha dipinto Cavallini come un nemico della Patria? — Teste: Non ho mai- detto questo. Ho segnalato soltanto alle autorità le denunzie che pervenivano specialmente sull'attività di Cavallini. Per noi l'opera di Cavallini non ora di tradimento, ma poteva essere di disgregamento della resistenza interna. — Avv. Vairo; Lei ha parlate dell'azione di Cavallini in sono alla 'Massoneria di rito scozzese. - Toste: Ho dotto che le mie informazioni vanivano da nomini della Massoneria scozzese. Questa Massoneria ha sempre esplicato opera interventista, e Cavallini, dicevano, vi aveva una posizione eminente. — Avv. Bozino: Sono hi alti documenti che .provano come questa Mas soneria fosse tutta per la guerra. Cavallini fu incaricato d: faro propaganda italiana pres. so i fratelli svizzeri, vi è una lettera del comm. Riccardi di vivo rincrraziamonto po'1 opera dal Cavallini svolta in Isvizzera — I Presidente: Questo resulta dal processo. — Avv. Vairo- Como ha potuto il teste diro che Cavallini fu a Torino una settimana prima dni moti di agosto d-^1 1017? — .Presidente- Da chi lo ha saputo'.' — Tosto- Noi avevamo una sorveglianza dogli alberghi* e ci risultò che Cavallini fu a Torino qualche giorno prima dei moti. Io riferii ciò pur non volendo mn questo,.. — Avv. Pavoni: lutante le.' insinuava. — Avv. Vairo: Lei ha dotto ohe la signora Caillaux avrebbe fatto discorsi disfattisti in un negozio di via Fruttino — Toste- tr3f. terrtbbe del neo-ozio Cervoni. Fumino infermati da una lettera anonima. — Aw Vairo' iV1" "b*10 infoTmaztoni sul sioner Beok* reste: Dal signor -Covateì di Genova. F«r1i' mi conosciuto B-.-L- a Trieste. partecipò i-I una funzione iti snf'- disse c'ne aveva dove costui framo dell'imporatrioe Elisabetta funziono che *.ox„„-.r,, ,-„ una n1a.nif.stn7.nnp, ont1 italiana DolresTo sapendo che il ,H,vk avevo vlacirii'ó in lUiiia per assumere inXormazIonl — Aw V-nro: Era inviato dal suo Oovemóper etnei stionl commerciali. Fra direltoro generale del 'Ministero del Commerciò in Isvizzera \l toni PO del moti di Trieste Ror-1; aveva e nn r anni! Clio vi poteva faro'.' cinque Un Comitato... conio ce ne furono molti .Avv. Bozino: Uà chi era composto e da ohi riceveva fondi il Comitato di difesa intorni?! Lira ancora imito il Comitato por il corredo (lei soldato? - Presidente: Mi par0 eliti V ù non ci riguardi. - Avv. Bozino Da chi era composto il Comitato? — Toste: Da me! da Foce, Jiinnini. Premuti- ed altri. Partiti '«annuii e Premuti rimanemmo io e Poco- 0 lilialmente rimasi solo, coadiuvato da qualche amico. - Presidente. .Sicché i) Comitato ora.lei solo — ,\w. Franciosa: Ha fatto lei pedinare lon. Buonamio? — Testé- No _Avv. Franciosa: Cavallini c Caillaus per/, li 1 ha fatti.-pedinare. — Avv. Bozino: Nel Comitato il presidente pedinava il segretario ii segretario 1! presidente... e via dicendo. Ila- ma). — Presidente: Lei considerava U Buo■ nanno al pari degli altri? _ Teste; No- non avevamo fatto delii accuso specifiche; Dini |o Ruonanno orano dei personaggi secondari accanto a Cavallini ed alia Ricci. - Aw Pavone: Lei ha riferito aneliti all'Ambasciata francese? _ Tosto: Dopo aporta l'istruttoria contro f.ail!au.\. il comm. He Morsior mi disse che. all'Ambasciata desideravano avere r.nn scambio di idee. — Cavallini: Uovo 0.come mai ha saputo il toste che io sta sialo in Kgitto? — Teste: Dal Palermi — Cavai-lini: Perche lìti incriminato i miei rapporti con il deputato Leboucq? — Teste- Forche tutta l'attività del Cavallini ci pareva solspelta. - Cavallini: Ma corno Via potuto dire elio io ho tentato esportazion' all'estero? — Toste: Ci fu dotto elio si occupava di scambi commerciali per poter tornirsi di informa-zioni. Cosi dieevasi negli imbienti ministeriali. — Cavallini: Preciai il foste chi sia il tedesco Kaufmann. col quale io sarei stato in rapporti. Io non l'ho mai conosciuto. — Teste: Anche questo venne dalla fonte Palermi. - Cavallini; Devo dichiarare elio il barone De Rcnzis, pochi giorni prima del mio arrosto, è venuto a dirmi che il conte Blzzoni-Sclarra era disposto, dietro compenso, a cessare la campagna contro di me. Rifiutai. Frego di citar,- il barone Do llcnzis. L'udienza !• tolta alle ore 'li. i!:l:I