II tenente Cozi ha confessato d'aver partecipato alla rapina

II tenente Cozi ha confessato d'aver partecipato alla rapina ULTIME DI CRONACA II tenente Cozi ha confessato d'aver partecipato alla rapina I moÙvo™a"cronaòMoTà Le gesta dei due falsi commissari di P. S. in via Po, che puro ebbero una eco grande per la trovata e audacia dimostrata dai due malandrini, minacciano rii venire offuscate dalla rivelazione del torbido i» avventuroso passato degli stessi protagonisti. I,a complicata storia del falso lenente medico ha in se tanti elementi teatrali quanti non ne ha l'avventura nell'albergo di via l'o. vi è nell'ostinato silenzio dei due truffatori motivo ad infinite supposizioni. La audace truffa che apparve nel primo giorno cosi chiara e precisa nelle sue liniee e che per l'immediato arresto dei due truffatori parve destinata ad avere mia rapida soluzione, minaccia di dare e a e al | a o o o , e l , i o 0 n o i i Nella mattinata di ieri i due messeri, il cdrsPetuascdssitCozi c il Baldi-Villetti, furono replicatamele rinterrogati dai funzionari di P. S. Non mu- ntaro no il loro contegno. Continuarono ad a/- dfermare di non essere i colpevoli della truffa i cperpetrata ai danni della dirette del Caffè Bo- ' Jmano. Luisa Marmonier Invano gli agenti tcercarono di indurli a confessare la verità Cfacendo loro presenti gli elementi noti che li rfanno ritenere come autori (fella truffa- per-1 Ssistettero .1 negare. Stretti dalle constatazioni cparve che in qualche momento volessero de- moidersi a confessare, ma si irrigidirono presto 0. ' acol silenzio sfnegirono alle nuove domande SConfermarono cosi che indubbiamente doveva pessere corsa tra loro un'intesa pel caso dii',arresto. Tacere dinanzi a qualunque evénieh- za, anche nel caso di... sorpresa in flagrante 1 Il «co.po» preparato a Milano ''IsLautorità di P. S. ha continuato frattanto le indagini per mettere completamente in luco il torbido passato dei due truffatori. A Milano.si sono fatte delle constatazioni importanti: anzitutto, che il colpo perpetrato nell'albergo di via Bo è stato preparato nella (.aiutale lombarda. In secondo luogo, che il Baldi aveva a Milano una amante, certa Giovanna Boazzo, d'anni A3, nativa di \lpa che e stala tratta in arrosto perchè sospettata di avere avuta una parie nella preparazione della trillili. E' una nuova fase della vita avventurosa del falso tenente Baldi, rivelatosi per il dottore in chimica Ignazio Valletti, che viene in luce con queste constatazioni milanesi. Fuggito ila Castelfranco di Sotto, come ira-i abbiamo narrato, sotto la minaccia di rivelazione della sua vera identità, per le accertate doppie generalità dà lui assunte, il BaldiVallettj si era stabilito a Milano, ove aveva preso alloggio nel contro della città insieme con la sua amante, la Boazzo, una bella ragazza, piena di brio e di vivacità. Con quali mezzi vivevano i due amanti, non si sa ancora, con precisione, ma è facile supporre clic la mancanza dì risorse non sia stata estranea lilla truffa premeditata a danno della Marmonier. E' certo anche ciie la padrona che affittava loro l'appartamento a Milano in via liberti, N. 2, è ricercata dalla Questura per furto. Si erano quindi messi in buona compagnia. lui telegramma sequetràto al telegrafo di Milano portò a. questa scoperta. 11 falso tenente medico, prima di aver compila l'audace truffa, aveva telegrafato da 'l'orino alla Boazzo 0 Milano di attenderlo alla stazione a mezzanotte. Nel telegramma il Baldi diceva dio partivano da Torino alle uro (ì r>n Evidèntemente, per far perdere le loro treccie i due complici intendevano fermarsi In qualche stazione intermedia, cambiare i titoli e noi proseguire la sera per Milano. 11 telegramma votine recapitato alla Boazzo. ma no veline data comunicazione anche alla Questui'.,, ja quale incaricò il delegato Pistono di recarsi alla stazione per vedere se- si presentava la Boazzo e se eventualmente, arrostati i dtip. I fosso giunto il supposto terzo complice, la 'persona cioè clic, stando alle supposizioni, si pensa abbia avuto in consegna dal Cozi e dal Baldi-Villetti, le cinquantamila lire di titoli. Alla mezzanotte dèi giorno li comparvero alla stazione n<> la Boazzo, che certo nella giornata., dai giornali, aveva .già avuto la notizia che l'amante e l'amico erano stati arrestati, riè il terzo complice. Diligenti indagini volinolo compiuto sopra tutti coloro che si -trovavano sul trono, ina tra essi noti si trovò chi anche lontanamente poteva essere sospettato conia complice nel .colpo» di via Po. L'amante del Baldi arrestata La Boazzo non si presentò alla stazione ina il delegato Pistono della Questura di Milano penso ad andarla? a cercare a casa sua in via liberti, 2, ove la trovò e la dichiarò in arresto. Essa scongiurò di non c-ssere arrestata ed affermò di non aver mai avuto sentore dell'audace impresa che avrebbe compiuto il .suo amante, ma le circostanze che rivelò siri dui silo primo sommario interrogatorio indussero la Questura di Milano a metterla a disposizione dell'Autorità giudiziaria. Pavé accertato, come abbiamo dotto, che il colpo compiuto a Torini.-, è stato premeditato a Milano. Gli ultimi preparativi devono essere siati compiuti laseri', del quattro: la 'compera di una valigia, l'aggiornaménto delle false, lessero e l'acquisto dei halli, di quei baffi die dovevano poi tradire i due furfanti la sera del à... Compiuto il faro, riuscito, per il riconoscimento delia e divette' solamente a .metà, i due andai-' bricconi si rimiserò, come i lettori ricorderanno, in viaggio e fu solo itll'accortezzà del Vico-commissario Palma 0 del suo brigadiere Cuoi mando eh'? si dove so il Baldi-Vi'lÌRtt-Ì ni ii Cozi furono pescati nel percorso ferroviario Porta Nuova-Perla Sua*. Sono indizi, come si vede: l'istruttoria', ora in corso accerterà quanto vi sia in essi di voro ■ - se ufleUlvam'ente a Milano i due prepararono il loro «.colpo ». Sul precedenti della relazione ira la Boazzo 0 il Baldi-Villetti risulta che quest'ultimo Conobbe la ragazza a Torino. Da Torino si recarono nei primi giorni de! mese 11 Milano, ove presero alloggio all'Albergo Minim. iridi affittarono l'appartamentino in via l.'berli. il delegato die esegui una perqnisizione nella camera dei due amatiti, sequestrò dna valigie che contenevano «lolla biancheria del Fiore, Baldi o Vinetti. Una mezza confessione del falso medico I due messeri sono stati nel pomeriggio trasl-.ii:i alle cancri giudiziarie dopo essere siati per un'ultima volta interrogati dal vi.eecommissario della squadra mobile avv. l'alma. Come sempre persistettero aulla negativa. Quando però stavano per andarsene il Palma volle accora fare un ultimo tentai ivo. Rivolto al Baldi-Villetti, gli disse: — Mettiamo che voi siate realmente colpevole; poi clic non vorreste confessare? II Baldi rimase qualche momento soprapensiero, poi rispose: — Berciti se anche fossi io uno dogli autori della truffa" persisterei a negare colla speranza di salvarmi.- E sorrise. E furono queste le ultimo parole che scàmbio col commissario prima di salire pcdsps-inolia vettura che. lo trasporlo con l'amico i allo carceri giudiziarie. „ . . - L'istruttoria è ora affidata all autorità uii: n «lare e all'autorità giudiziaria per 1 reali a> i rispettiva competenza. Oltre die della truffae- di via Po, Cozi c Baldi-Villetti sono accusati l [di diserzione e falsi in atti militari: per questi o mna e o n fai al ae s01 iho I'\u«fir't-I in Piare ne 1 Automa miniare iniziava lu sua istruttoria e 1 avv. Bossi in- terrogava per suo conto il Cozi ed il Baldi- Villeili. Non otteneva esilo diverso del funaio-iltirni provveder;'! l'autorità militare, per la '.rulla l'autortà giudiziaria. La confessione di Cozi Nel tardo pomeriggio, allo Carceri giudiziario, l'istruttoria ò stata ripresa dall'Autorità militare, a mezzo del giudice istruttore avvocalo Ugo Bussi. Non ora la prima volta che l'ave. Bossi interrogava i due complici. Mentre procedevano le indagini e gli interroga nario di Pubblica sicurezza. Anche a! giudi co istruttore essi rispondevano di non essere gli autori del .. colpo di via Po : affermavano rii ossero sta'j arrestati per errore e di sperare che la loro posizione si sarebbe presto chiarita per quanto fossero gravi gli elementi d'accusa contro di essi. Ieri il giudice istruttore avv. Bossi, interrogò per il primo il tenente Cpzi. Basandosi sulle circostanze raccolte dalla Autorità di Pubblica sicurezza e sulle circostanze nuovo emerse dall'arresto fatto a Milano dell'amante del falso medico, il giudice istruttore con un interrogatorio stringente, analitico, con accuse sempre piò precise e categoriche, riuscì ad indurre il Cozi a confessare la' sua colpa. L'istruttoria ;« segreta e non possiamo dare ampi particolari. Da quanto però ci consta, il Cozi, dopo aver dichiaralo di essere stato lui a compiere col Baldi-Villetti la raiHua all'albergo di via Po, narrò tutti i particolari dell'impresa, particolari che confer roano quanto già venne dichiarato dal personaie dell'albergo e dall'attrice ai funzionari, d> Pubblica sicurezza e nel colloquio che cl,De cnn noi- Passò a spiegare i motivi che J° avrebbero indotto a compiere l'atto delittnoso. E abbiamo un nuovo colpo di scena, Cozi si accusa autore della rapina, ma dichiara chp }' movente non è stato, almeno per Sl'° cot1,o. il furto. Assumendo lui la parte c,i commissario nell'Impresa contro la Marmon'er e(J >• cognato, parte che confessa di avfire sostenuto, egli non avrebbe agito allo SC°P° derubare i due artisti, ma per altro piovente che ha confessato al giudico Istrut,orn' ,, „..,.„.„ . „ ,u, • • moven,e de,la «pina •'«'Diamo interrogato persona a giorno delstruttoria che condusse l'Autorità militare per avere qualche indiscrezione sul movente che il Cozi avrebbe avanzato a spiegazione della sua partecipazione alla azione delittuosa, e ci fu risposto: — Nulla si può diro di preciso. Quello che posso affermare si /> che se risulterà vero quanto ha dichiarato il Cozi, la sua figura verrà a prendere un aspetto meno antipatico e la sua partecipazione alla rapina potrà avere anche una qualche giustificazione. Quale può essere il movente che avrebbe spinto il Cozi ad associarsi al Baldi-Villetti per tentare il colpo? Brancoliamo nel buio. L'impresa, riuscita in parte e In parte fallita, si concretò nel furto di 50 mila lire, di titoli del Prestito. Questo è positivo. E' belisi vero che la rapina non riosci che a metà e in conseguenza si ignora quali altre intenzioni avevano i due. malfattori 0. che, cosa, intendevano fare so riuscivano a condurre la Marinonier ed il cognato fuori dall'albergo, nel cuoio della notte, ina quello che è positivo si è che. vistisi scoperti, d'altro non si curarono che di salvare la parte preziosa del bottino) e cioè le 50 mila lire; ciò che fa credere che 10 scopo dell'impresa fosse il furto. Por quale altro motivo recondito avrebbe ■sigitu il CoaiV -Si può .pensare che. innamorato della Marmonier. abbia voluto avvici-riii-rla nell'intimità, ma non era certo quello 11 mezzo per conciliarsi le simpatie dell'attrice del tejit.ro varietà; d'altra parte, sono persone die si possono avvicinare senza ricorrere a sistemi cosi complicati. Se .la Marmonier avesse avuto antecedenti relazioni col Cozi. si potrebbe pensare che questi abbia voluto avvicinarla per rapirle eventuali documenti rotativi alla passata relazione, ma ciò non risulta, almeno per ora. Si può pensare che il Cozi sia stato costretto dal Baldi-Villetti ad essergli compagno nell'impresa, sotto la minaccia di rivelazioni, corno potrebbe essere ([nella di diserzione di cui- il Cozi si è reso colpevole, ma come si spiegta la parte attiva da lui avuta nella rapina? Costrettovi, si sai-oblio., tùtr.ai piò, limitato ad una cooperazione passiva. Altre ancora si può" argomentare.' ma preferiamo attendere che l'istruttoria ci riveli quanto vi può essere di vero iwlle dichiarazioni del Cozi. Stamane il giudice istruttore iniorroghoiii nuovamente il Baldi-Villet.t.i, Dopo In confessione del Cozi, egli inori potrà trincerarsi piti r'-. lungo, nel sistema di difesa. L'Autorità di P. S, i^tiiinuu le suo Indagini per il ricupero dello SO mila lire e la scoperta dell'evèn. inalo terzo complice.