La Camera vota la fiducia al Gabinetto rinviando la riforma elettorale

La Camera vota la fiducia al Gabinetto rinviando la riforma elettorale La Camera vota la fiducia al Gabinetto rinviando la riforma elettorale 11 progetto d'imposta globale progressiva - Le relazioni dell'inchiesta sulle esportazioni La seduta alla Camera Roma, 6, notte. L'aula presenta l'aspetto della sedute solenni. E' infatti la seduta della ri forma elettorale. Le tribuno sono Gremitissime, compresa quella dei sonatori. L'elemento femminile è nelle tribune ad esso riservate largamente rappresentato. Nell'aula sono presenti oltre, trecento deputati. -Delle maggiori personalità parlamentari manca solo l'on. Giolitti, il cui arrivo è atteso domani. 1 socialisti sono al completo sui loro banchi. L'on. Orlando e tutti i ministri, meno gli onorevoli Sonnino, Crespi e Villa, sono al banco del Governo. la, ressa sul banco è tale elio gli onorevoli •Fradeletto, Fera e Girardini debbono rimanere in piedi. Presentazione della riforma tributaria La seduta comincia alle 14. MEDA, ministro per le Finanze, presenta il disegno di legge per la riforma generale dell'imposta diretta sui redditi e per un nuovo ordinamento dei tributi locali. MODIGLIANI propone che questo disegno di legge, invece del procedimento degli KJfflci, segua quello delle tre letture. MEDA prega l'on. Modigliani a rinnovare la sua proposta quando sia presente il presidente del Consiglio. Non-sa però so la procedura delle tre letture sia opportuna per l'esame di uri disegno di legge, eminentemente, tecnico. Sarebbe forse opportuno delegare invece al presidente la nomina della Commissione che deve esaminare il disegno di legge. MODIGLIANI nota che anche col provvedimento delle tre letture lo studio dei disegni di legge è affidato ad una Commissione. Non crede poi che, in un argomento di importanza politica come questo, sia il caso di deferire al presidente la nomina della Commissione. Si riserva di ripresentarc piti tardi la sua proposta. La situazione in Libia FÒSCARI, sottosegretario alle. Colonie, rispondendo all'on. Modigliani, dichiara che, appena cessate le ostilità e firmato l'armistizio, si è trattato di reintegrare il Corpo di occupazione militare in Libia, al quale durante la guerra europea erano state sottratte numerose unità. Si sono dovute anche sostituire le truppe, che in gran parte erano costituite da classi anziane e da molto tempo si trovavano in Colonia. Analogamente si sono dovute ricostituire le dotazioni di materiale bellico del detto Corpo di occupazione. Assicura clic nessuno dopo la nostra grande vittoria desidera avventure coloniali. Rileva anzi che 11 Governo ha avviato trattative per la completa pacificazione della Libia c per l'incremento della nostra penetrazione pacifica, trattative che tanto più hanno probabilità di successo per quanto meglio il Governo si troverà in grado di appoggiarsi ad un forte esercito. MODIGLIANI non si sente rassicurato nonostante Ja risposta avuta circa i propositi del '■"Governo per la nostra colonia. Accenna ad nn proclama del governatore della colonia che chiaramente parla di una nuova campagna per la riconquista militare della colonia. Ora ad una politica informata a scopi siffatti, l'oratore si dichiara recisamente avverso, siccome a quella che, mentre è gravida di pericoli, non può dare alcun utile- risul tato. L'unico modo di trar partito della co Ionia e di pervenire alla sua pacificazione è quello di stabilire pacifici rappòrti commerciali con gli arabi, i quali non desiderano che di vivere in pieno accordo con noi. La mozione Turati Alle ore l.ì,30, in mezzo alla viva attenzione della Camera, si passa alla discussione della mozione Turati per l'adozione dello scrutinio di lista con la rappresentanza proporzionale nelle prossime elezioni politiche. L'on. TU RATI comincia col ringraziare il presidente del Consiglio per aver aderito all'invilo di far discutere oggi la riforma proposta. La mozione che noi proponiamo — dice l'oratore — è la seguente: «La Camera decide • che le prossime elezioni generali avranno « luògo con lo scrutinio di lista a larga base • e con la rappresentanza proporzionale e no« mina una Commissione, di dieci deputati che « in numero di sette giorni prepari il rela« tivo progetto ». L'oratore spiega le ragioni della sua mozione, affermando che il discorco, che egli pronunzia, è come il suo testamento politico Die» che la guerra ha travolto e distrutto molte illusioni e molte speranze; ha inasprito i dissidi di classe e di tendenze, ha messo i popoli ed i singoli di fronte alla realtà e, più ch3 alla realtà, di' fronte all'evidenza ed alla necessità di alcune realizzazioni che in altri tempi furono materia di controversia o di dibattiti. Il progetto per la rappresentanza proporzionale risponde meglio alla giustizia distributiva. Garantisce alte classi ed allie idee un'equa rappresentanza, allarga la cerchia della lotta, scarica il Governo della responsabilità dei piccoli favori, delle piccole gher niinclte, delle inframettenze. Le ragioni di preferenza sono ovvie. Il collegio uninominali! rende possibile persino il ritorno alla Camera di Pepuccio Romano. Si paria di moralizzare il paese, di elevare la funzione po litica, e già assistiamo alle prime avvisaglie, ai primi comizi e vediamo scendere in lot,ta uomini che nessun titolo hanno per en trace nella vita politica, se non di essere araldi di inqualificabili' organizzazioni di fazioni sopraffattici. Non può la Camera non tener conto, senza incorrere alla più spaventosa responsabilità, dello slato d'animo del paese nel momento eccezionale elio attraver siamo. Non è tempo di scherzare. Io -- dici l'ori. Turati — credo sia giunto il momento di valorizzare la funzione parlamentare. Non intendo riferirmi alla questione della monar chia o della repubblica. Queste cose non mi interessano. Penso che il mandato politico non ha esaurito tutte le sue virtù C'è. stata la guerra e noi vediamo che la brutalità della lotta di classe soverchia ogni senso di moderazione. Noi assistiamo ad un disagio persistente e pericoloso. E' necessario agevolar** con le dovuto misure piuttosto che urlare con la violenza. Sarebbe follia non fluitare Tospe rimento di una larga riforma che promette di Inalveare le correnti, agendo come repul sivo. Tutti 1 partiti hanno sconfessato il collegio uninominale. Noi siamo — dice l'on. Turati — come il medico che si attarda nella discussione di una diagnosi e non si accorge che il inalato è morto e come un avvocato che difenda dinanzi ad un tribunale una causa che il tribunale ha già deciso. « La nuova Camera — prosegue l'oratore — deve Risolvere il. problema economico più complesso che si sia mai presentato al pensiero degli uomini e vediamo invece che tutti si agitano, tutti vogliono. Dovremo lavorare molto e* guadagnare poco per riparare ai danni della guerra; invece operai, magistrati, guardie, pensionati, tutte le categorie I più ' varie chiedono dallo Stelo, cattivo pagatore, la scadenza di una promessa, la solvibillta di una cambiale. Questa Camera ab dicataria riscatti alla fine sè stessa senza attendere il voto che deve venire dal paese L'arte dei rinvìi è quella degli avvocati sapienti, i qusli non possono risolvere a loro beneficio tutte le cause. I partiti più avanzati hanno fatto da tempo la proposta della Costituente e due ministri di allora fecero sapere che non aderivano all'idea di convo¬ care la Costituente perchè il Governo si impegnava di dare la riforma elettorale, che avrebbe permesso allo nuove elezioni di avere il carattere della Costituente ». L'on. Turati continua affermando che entro aprile, la nuova legge potrebbe essere pronta e che perciò sarebbe disposto a mutare la sua: mozione. Se il Ministero si oppone e la Camera votasse contro il Governo, avremo la crisi. Si dice chtt vi sono interessi superiori che non permettono crisi di Governo. Di ciò — dice l'oratore — io non sarei preoccupato. Tutti siamo d'accordo nel lasciare che gli onorevoli Orlando e Sonnino restino, se mat, negoziatori a Parigi. Per nulla io vorrei compromettere le trattative in corso. Per la questione delle schede il Governo deve dare la carta al prezzo di anti-guerra. L'oratore cosi, conclude: . Noi facciamo, senza volerlo, o senza saperlo, la storia. Si discute in questo momento 'mplicitamente la vita sociale della Nazione. L'ultimo discorso dell'on. Orlando parve inferiore ai precedenti. Gli è che l'on. Orlando ha capito che di retorica non si vive; di retoricn| si muore. Dite pure un si od un no, ma salvale almeno l'idea. (Applausi vivissimi a Sinistra). La Conferenza internazionale del Lavoro ha stabilito le otto ore. Si' è parlato della cointeressenza: e di altre mille cose ed altre mille rose attendono la soluzione. Si dice che, andando di questo passo, si va, in Italia verso la morte delle industrio, specie delle industrie tessili. Può darsi; ma è necessario di prevenire. Di là c'è il Soviet, di qua l'Italia. Non vi domandiamo altro che una più larga jmrtecipazione alla vita politica della Nazione: una .riforma elettorale. La prossima lotta sarà spaventoso. E' necessario rendere effettivo il voto al combattenti. Dobbiamo cercare di disarmare quelli che vogliono il sovvertimento e andare loro incontro con lealtà e con affetto. Questa Camera può tare una cesa sola: morire benel (Approvatimi). CELESIA, con altri amici di parte sua. ha dato la più sincera adesione alla proposta dell'on. Turati. Trattasi di dare una base di maggiore sincerità alla rappresentanza nazionale, e trattasi di dimostrare coi fatti che Parlamento e Governo intendono porsi risolutamente sulla via delle riforme radicali tan. le volte promesse. L'on. Turati si 6 reso interprete non soltanto del suo partito, ma di tutti indistintamente i fautori di questa riforma, che ha avuto il voto favorevole delle rappresentanze di tutti i partiti. Ricorda clic la necessità di questa riforma è stata affermata così dal partito radicale, come dal partito popolare cattolico, dal socialismo ufficiale, come dal socialismo riformista. Tutte le classi sociali attendono questa riforma nella fiducia che essa infonderà maggiore energia nelle nostre istituzioni rappresentative. MODIGLIANI vorrebbe che il Governo manifestasse il suo pensiero notando che la-questione, che ora si discute, non è la mozione Turati, ma la determinazione del tempo in cui questa mozione dovrà essere svolta in ima seduta prossima, come propone l'onorevolo Turati, o fra sei mesi come ha proposto l'on. Presidente del Consiglio. Il PRESIDENTE avverte che. ai termini del regolamento, sulla questione del « se » e. del quando » debba svolgersi la mozione, possono parlare due oratori oltre al proponente ed al Governo. Darà poi facoltà di parlare a coloro che Intendono dichiarare il loro voto. La dichiarazione di Orlando ORLANDO, presidente del Consiglio, non si pente di aver proposto alla Camera che questa discussione, la quale riguarda esciusivamenfc l'ordine dei lavori parlamentari, dovesse svolgersi in una forma eccezionale ed essere perciò rimessa alla seduta odierna invece di esaurirsi, corno di consuetudine, in sulla line della seduta di ieri. La questione presenta due aspetti logicamente distinti, ma che hanno tra loro interferenze, dalle nuali difficile prescindere, cioè il contenuto di merito della proposta e la forma procedurale con cui l'argomento viene oggi alla Camera. Ora, ad evitare equivoci, pur senza volere addentrarsi nella questione di merito, l'oratore nota che la questione non è nuova, perchè ha dato luogo ad importanti dibattiti, ma ancora non ha avuto applicazione nei grandi paesi, come in Francia e in Inghilterra (commenti interruzioni). Dall'altra parte non questa una questione che possa dividere politicamente i partiti, perchè uon c'è partito che non debba volere quel sistema elettorale che risulti il più atto a garantire la sincerità del voto popolare. Personalmente è contrario allo scrutinio di lista, ma se questo volesse accogliersi, dovrebbe essere completato dalla rappresentanza proporzionale delle minoranze. Ad ogni modo, quando la proposta della riforma proporzionale venisse alla Camera, non pórrebbe su di essa la questione di fiducia, e poiché stamane la Camera, esaminando una proposta di legge sullo scrutinio di lista ha eletto una Commissione nella quale fautori della proporzionale sono in mag gioranza, questa Commissione potrà fare le proposte che crederà opportuno di fare ed anche sollecitamente (si ride, commenti). Rispettoso quanto altri mai del prestigio e dell'autorità dell'assemblea rappresentativa., la quale, tinche esiste, deve godere della pienezza della sua autorità (approvazioni), non può non deplorare ogni forma di anticipazione di quella ipotesi che si riferisce a.l rinnovamento della Camera. Riconosce che. vi sono fattori politici che possono esercitare una grande influenza per quanto riguarda la valutazione politica dell'appello al popolo col mezzo delle elezioni generali. Cosi nessuno sente più fortemente di lui la priorità che nello lotte elettorali da cui deve sorgere la nuova Camera, spetta a coloro che per la pa tria hanno offerto la vita e hanno affrontato rischi più amari (vive approvazioni, applau si) dare il responso; ma ciò non può giustificare la mozione dell'on. Turati. Per cui chic de il rinvio n sei mesi di questa mozione Non rileverà la forma della mozione che si presta a non poche critiche; ma la. Camera non può affermare il pensiero che le nuove elezioni non debbano farsi che a scrutinio di lista e cioè che la presente legislatura- non debba aver fine se non quando la riforma sia divenuta legge dello Stato, perché con ciò verrebbe a coartare la prerogativa delia Corona e ciò sarebbe incostituzionale. (Rumori commenti). E' una ragione essenzialmente politica quel la ohe vieta alla Camera di porre limite al potere che può decretarne lo scioglimento. Crede ad ogni modo non sia il caso di discutere ora la possibilità di una data piuttosto che di un'altra per le elezioni generali, ma la Camera è in sul termine della sua legista tura; essa, anzi, ha già prorogato dì un anno i suoi poteri. E' illusione il credere che in un paio di mesi la riforma possa divenire legge dello Stato. Quanto al tempo praticamente necessario per l'approvazione della proporzionale, nota che la Camera francese ha impiegato ben due anni per risolvere soltanto la questione della preferenza tra i candidati di una stessa lista, per parte sua, è lealmente disposto a fare quanto è possibile perchè la Camera affronti anche l'esame di questa riforma. Non crede però che le ragioni esposte dall'on. Turati possano giustificare una proce dura sommaria in questo esame. Fa inane presente che, in momento cosi grave pei destini del Paese, il Governo ha bisogno di tutta I la sua forza e la sua1 autorità. Questa forza e questa autorità il Governo non può trarre che i dal voto del Parlamento e questo voto deve ■c.™ cino»™ „nft,„tn.,l rkl J. ^.«,1 ,1 ,,|, I essere sincero, senza sottintesi. Chi è nel dubbio voti contro. (Applausi, approvazioni, commenti). Dichiarazioni di voto PRESIDENTE dà facoltà di parlare a coloro che hanno chiesto di dichiarare il loro voto. MARTINI (segni di viva attenzione) nota che le dichiarazioni fatte soltanto oggi dal Presidente del Consiglio mettono in una penosa situazione i firmatari della mozione; Essi hanno dichiarato che -questa riforma devo essere il risanamento della vita, politica nazionale. Dopo ciò, essi non potrebbero, senza venir meno alla coerenza ed al rispetto verso i propri! elettori e verso sé stessi, consentire al rinvio della mozione a sei mesi. (Approvazioni). Non persuaso delle contrarie argomentazioni abbastanza vaghe e indeterminate del Presidente del Consiglio, voterà la proposta Turati. (Approvazioni, commenti). - RODINO, a nome del gruppo parlamentare e del Partito popolare italiano, notando la suprema necessita in quest'ora di sostituire alla lotta di persone una lotta di principii e di idee, ciò che può raggiungersi soltanto con l'adozione dolio scrutinio di lista, voterà a. favore della immediata discussione della proposta Turati. Questo disegno non deve però significare jnenomazione della ilducia che A gruppo ha nel Governo. [MODIGLIANI, non persuaso dallo ragioni di opportunità politica addotte dall'on. Orlando, voterà la proposta Turati. Premette che la rappresentanza proporzionale esiste nel Pelgio, nella Svizzera, nella Germania e nell'Austria rinnovate a. democrazia, che l'Inghilterra e la Francia avovano esse pure votato in massima il principio della propor; zionalità della rappresentanza. Dal punto di vista politico, conlesta all'on. Presidente del Consiglio che le prerogative di un potere estraneo all'assemblea possono vietare all'ai semblea rappresentativa il diritto incontrasta- bile di deliberare sul movimento che meglio può garentìre la libertà e la sincerità della fonte prima dei pubblici poteri. Il vero è che vi sono direttive politiche le quali vorrebbero che-i comizi fossero interrogati in un momento in cui1 meno facilmente possa trionfare la vera volontà del paese. A questo direttive si è riferito l'on. Orlando ; ma se egli cedesse a queste correnti, commetterebbe il più grave degli errori politici. L'oratore, ed i suoi amici resistono alla corrente soviettlstica: badi il Governo a .non metterli nel dilemma fra reazione monarchica e borghese ed il Soviet, poiché se così fosse, non potrebbero esitare neppure un istante. L'oratore ed i suoi amieiivoteranno, dunque, la proposta Turati uome afférmazione del principio dello' scrutluio di lista e della proporzionalità delle rappre sentanze - FIAMBERTL dichiara che voterà contro la proposta Turati. ALESSIO si chiarisce fautore del Collegio uninominale. Dichiarazione di Nitti L'on. NITTI domanda la parola dal terzo banco del terzo settore di sinistra e precisamente dal posto che abitualmente occupa l'onorevole Giolitti. Là Camera sta sempre più attenta. Nini dice: « Prego, la Camera di accordarmi due minuti perchè possa dire lo ragioni che mi spingono a votaro. a favore del Governo». MODIGLIANI: — Ha paura della successione (Ilarità vivissima!). -Mi'TI: — Noi discutiamo sulla vh> del paese, in quest'ora in cui il pericolo è ben più grave. La vita del paese non si attacca oggi solo a questa frase sottile: la riforma elettorale. Io per sentimento ed anche perchè non si determini una forte corrente contro il Governo, come pare... (loci: — Non è vero! Non è vero!) voterò, come ho detto, a favore del Governo. 1 colleghi mi permetteranno di dire che. non no lasciato il Governo senza amarezza. Durante la guerra, nessun dissenso mi diviso dall'on. Orlando. Dopo abbiamo avuto una ^;erta diversità di vedute su alcune questioni. Nessun paese ha pagato la guerra quanto l'Italia, questa guerra che era necessaria e alla quale io lealmente aderii. Nitssun paese ha sopportato tanti sacrifici quanto il nostro. L'Italia è intaccata profondamente, ma io ho fede sincera a profonda nell'avvenire del nostro paese. Tra pochi anni l'Italia dovrà essere uno dei paesi più potenti, perchè ha la capacità degli uomini, seppure non ha le materie necessarie allo sviluppo economico. Si tratta dunquo di tutelare con raccolta coscienza questo periodo transitorio che è certamente ^nolto duro. Già altre volte dissi che l'Italia non può fare nemmeno la rivoluzione. Questo pensiero io confermo oggi, perchè esso il frutto. di una concezione puramente onesta, che non teme smentite. Le spese militari continuano a crescere in modo inquietante. Nel mese di febbraio di quest'anno si è speso più di quanto si sia speso nel febbraio dell'anno scorso quando eravamo in guerra. Cessata la guerra, io ho creduto che fosse compito del Governo affidare l'amministrazione militare a mani borghesi (Commenti). Non credo che in questo momento si possa fare una crisi. Noi chiediamo al presidente del Consiglio ed ai suoi colleghi di.gabinetto di metterci in condizione di affrontare con serenità le prossime lotte (Vivissime approvazioni a sinistra). Fanno dichiarazioni di voto Vinaj. Orlando Salvatore, Monti Guarnieri, Stoppato, Fiamberti. PRESIDENTE avverte che sulla proposta del Presidente del Consiglio di differire a sei mesi lo .svolgimento della mozione dell'ori. Turati stata chiesta la votazione nominale e indice la votazione nominale. L'appello nominale Si procede alla votazione per appello nominale. L'appello nominale avviene in mezzo all'attenzione vivissima dell'assemblea. Si urla il « si » dell'on. Meda, perché il suo partito, cioè il partito cattolico, è favorevole alla riforma. Il Fascio applaude ironicamente. Viene urlato il ' si » di Pantano, perdio il capo dei radicali vota contro la riforniti.. Sottolineato il « si » del deputato siciliano Tasca, del Fascio. Seoppia un bravo iti t no » di Vicini. Sottolineato da commeati il • si » di Boselli. Commentata l'assenza di Salanrira. Urla al c si » di Camera perchè è l'autore del progetto per 10 scrutinio di listai Si odono urla allorchè 11 segretario chiama l'on. Centurione che non è presente. Commentato il e no » di Chiaraviglio. Urlato da alcuni banchi il * si » di Ciccotti, del Fascio. Alcuni gridano bravo ai • no » di Cottafavi. Urla al « si » di De Bellis e bravo al c no » di De Felice. Urla ed applausi ironici dei socialisti al • si » di Federzoni. Cria al € si » del radicale La Pegna. JJRESIDENTE proclama il risultato della votazione nominale sulla proposta del Presidente del Consiglio: Presenti votanti 373 Astenuti 1 Hanno risposto SI' 243 Hanno risposto NO 129 La Camera approva la proposta del Presidente del Consiglio per il rinvio a sai masi dallo (volgimento della mozione dell'onorevole Turati. La seduta termina alle 19,10. Domani seduta alle 10 e alle 14. i nomi dei votanti risposero gii onorevoli Abruzzese, Abozzi, ;'• An,at0 A,C5S,°- A,nlcl fUOV-Ull)I, Aulici Vei><-(!!,1.10, Appiani. Artnm. Asten no. Auteri-Berretta, na%-.etll. namnriet. Basile, llatt.'ifflieri. Bellatt, Berenini, Rerllnglei-i. Berti, Ber toitni. Belloni, Bianchini. Bignami, Boulci-.lli. Monomi Ivancwì, BorsarolH, nascili. Brezzi. Brlzzolest, Bruno, Buccoli!, Bernini. Cac'cialnnza, callnlnl, Camera, Camerini, Cannavina. L'ao-Plnna. Capalrlo. OV pc-Minutolò, Capitano, Caporali, Cappelli. Carboni, Caron, L'arpia, Cascinai, Cassili. Carina, cecl. «•prinonati, Chlaradla, Ciancio, «lappi Anselnto. Cicarelll, Ctccàrónl. decotti. Cimati. Ciinoieiu. ClolTrwo, Ctvmenl, Cliiffelli, Cotto-Orto, Coclnri-irisappili, Coloslmo, Congtiì. Corniani. fi-edam. Cucca, Curreno, Da Conio. Banco, Un Amicis. I>e Iiellis, Ovila Pietra, He Nava Giuseppe. l)e Nicola, Bcniiip. Ile Vitn, in Bagno, Di Giorgio, Dì Robilant, DI Saturno;- tli S. (moti-Io. DI StPfano, Dorè, Facchinetti. Farla, l-'nelll, Falcioni, t'alletti, 1-'piIpi-7,ont, fera. Fiambertl. Finocchiaro-Aprtlc. Foscart, Fraccacretn, Kriu Ir-letto. Frugoni, Fumarola, (ìnllenga, Galli, (pallini, (iambarolta, (larghilo. Cazzeltl. Giambone, Giampietro, GIR rara Glnorl-Contl.' mordano, Giovanili Alberto. Girardi. Girariltnl, Giuliani, Grassi, Guglielmi, Hlerschel, ladri, Joele, Landuccl, La Pegna. Larlzza. Laiussa, La Via, Leoni, Libertini Gesualdo, Libertini Pasquale, Loero. Lombardi, Lopinno, Lurlani, Luzzatti, Macchi, Manrlnl, Mango, Manna, Man elio, Masrlantoiiio, MaUri, Mauro. Maury, Mazzarella, Meda, Mendaja, Mlrabelll, Molina. Mondello. Montanti, Morando, Morelli-Gualtlerotti, Molisani, Morpurgo, Mosca, Gaetano. Mosca Tommaso, Min-Midi. Nava Ottorino, Negi-otto, Nitti, Nunziante Ollandini, Orlando salvatore, Orlando Vittorio Emanuele, Pacetti, PalsSerra, Pala. Pananti-Pili, Pantano, Paparo. Paratore, Pasqualino Vassallo, Peano, Pellegrini, Peri, nis, Perrone, Piccirilli. Pletrtboni. Pizzini. Porta, Qtieirolo. Raineri. Romualdi, Reggio. Rellini. Renda. Resi Ivo, Ricci Paolo, Riccio Vincenzo, Rlndonè Rl- spoll. Rlssettl. Rizza. Ulzzonc. Romeo, Uosadl, Rossi Cesare, Rota. ìSubllli. Ruini. Ruspoll, Sacchi, Salomone, Salterio. Salvagninl, Sanarelll, Santòllrjutdo. Snudino, Scafori, Schanzer, Setacea, Giardlna, Serra. Sioli Legnanl, Sipari, Sitta, Soleri, SolidatlTibui-zì, Storonl. Suardl, Tamborini. Tasca. Tedesco, Teso, Theodoll, Tlnozzt, Torlonia, Torre. Tortona, Toscanelli, Toscano, Tosti, vaccaro, Valenzanl. venzi. Veroni, Vignolo, Vlna], Vlsor.clii. Zegreti. RISPOSERO NO: gli onorevoli Agnelli, Agnini. Albanese, Albertelll, Ancona, Arca, Arlotta., Anigoni. Arrivabene, Badaloni, Barlie.ra, Basaglia, Haslini, Beghi, Rebotti, Beltrainl, Flenagllo, Bernardini, Uertinl. Bevlone. Bonoini Paolo, Borromeo, Brune)!, Bussi, Cabrini, Carllsae, Cant-pa, Cappa, Caroti, Casal Ini Giulio, Casolliil Antonio, CavaUarl, Cavallera, Ceiosia, Celli, Chiaravrglio, ChimlenU, Ciocci ilaspcro. Oriani. Colini)!)!, Colonna Di Casaro, Cotlafavì, Cotugno, De Capitani, Defelice JJiurtrina, negli Occhi, Delle Piane, Dello Sbarba, De Vito, Du Marco, Di Campolataro, Di Caporiacco, DI Francia, Di Mirallorl, Dugoni, Falconi Gaetanl, Faustlni, frisoni. Gasparotto, GaudenzI, Gei-ini. Giretti, Gorlani, Grabau. Graziadei, Longlnottl Lucci, Lucifero, Malti, Mattioli. Malcangi. Magliani Giuseppe Manfredi, Manzoni, Marengonl, Marazzi,_Mnpchesano, Martini, Maslnl, Mazzolanl, Mazzoni, Merloni, Mlcclehp., Milani, Micheli, Modigliani, Montomartini, Montl-Guainieri, Montrcsor, Musatti.. Nava Cesare, Nofrl, PadulU, Parodi. Pctrillo. pietravalle. Pirolini, Poi-cella, Trampolini, Quaglino, Raimondo, Roberti. Rodino, Roi, Rondanl, Rossi Eugenio, Rossi Gaetano, Siindrlni, Sai-rocchi, savio, Schlavon, Sclaloja, Sdorali, Sichel, Sodciini, Somaint, Speranza, Spetrlni. Stoppato. Todcschlnt, Tovlnt, Treves, Turati, Valavasson-Pcroni. Varzi, Vernili. Vicini, Vigna, Zibordl. Astenuto fon. Balsamo.