I problemi dell'economia e del lavoro al Congresso della Federazione

I problemi dell'economia e del lavoro al Congresso della Federazione I problemi dell'economia e del lavoro al Congresso della Federazione * Bologna, SO. notte, Ne.Ua seduta pomeridiana di'ieri al Conaresso Nazionale della Federazione del Lavoro, D'Aragona, dopo aver riassunta la discussione, conclùde leggendo quetso ordine del giorno: , _ _,. .. , Le °"° oro 5,1 ■awori5 11 Consiglio N'aziona.,.', circa il postulalo del programma confederale riguardante la conquista- <ìi'lIh giornata di otto ore di (lavoro, rileva che lo stesso postulato è di quelli che debbono essere tittiuediatanieute realizzati, perchè ormai nella coscienza il: ogni operaio, clic vuole la propria aorte, emancipandosi dal servaggio capital litico; constala che la rivendicazione, ora più che mai, assumo portata di carattere internazionale, in quanto è Sia realtà in parecebi centri dell'estero, e sta per essere sanzionata dalie leggi in altri Paesi; dichiara doversi da. parte dello Stalo applicare per leggo la giornata medesima di otto ore, e che agirà, per mezzo ilei suoi rupproscntant.i alila Coni- missioiw tecnica per le questioni del lavoro ij'Ézaziùne del postulato srtc*50, ma che 1 LHettui senz'altro attraverso razione sindacane. unico modo iti ottenere effettivamente che il Governo, rendendosi conto tina.linento delle necessità imposte dai nuovi tempi, acceda alla • ila Conferenza diflla pace, nel senso di ottenere il riconoscimento internazionale di tale rivendicazione: ritiene per altro necessario non limitarsi ad intendere dallo Stato la re.a- btncimclvdcdslcudrichièsta; constala pure con compiacenza come le Federazioni di mestiere alle Camere del lavoro giù svolgano una tetta all'uopo intensa 0 tenace; plaude all'opera che (la Conferenza va svolgendo, per dare all'agitazione un carattere nazionale, ed approva Ir pratiche che la Segreteria sia svolgendo presso le rappresentanze padronali e industriali: incita tutte le organizzazioni a corredare la domanda delle olto oro di lavoro, domanda da farsi per il tramite di Memoriali indirizzati ai singoli industriali o ai gruppi degli stessi, e suoi complementi, e cioè: orario massimo di 4s ore settimanali, anche per gli addetti ai servizi pubblici, saltalo inglese, ecc.; all'erma che questo è un dovere p una necessita, imprescindibile ed improrogabile per il proletariato; e da mandato a! Consiglio direttivo di continuare l'agitazione, che potrà sboccare anche nello sciopero generale, se si renderà necessario, per raggiungere la completa confluiste ». L'ortiinp del giorno è' approvato all'unani- Prnga. della Federa-ione panettieri, illustra un ordine del giorno, che viene pure approvato all'unanimità invocante la riiodfncazMH ne della Legge 22 marzo 1918, N. 803, sul lavoro notturno della panificazione, nel senso che. anziché itile ot'p i. l'ora d'entrata al la.voro sia stabilita alle ure T. Bruno, della Federazione tipografi, illustra uh altro ordine del giorno per l'attuazione delle *! oro li lavoro. Si passa poi a discutere gli argomenti riguardanti la Federazione del Mare e la Federazione della Terra, e prendono parte alle discussioni Giiilietti e Mazzoni, che .presentano analoghi ordini de! giorno. QisGCCupaziono e scirri Stamane si sono ripresi i lavori del Congresso nazionale delia Confederazióne del lavoro. Sulla questione dei licenziati e disoccupati, iBuozzi illustra un ordine del giorno, nel quale il Consiglio nazionale, in merito ai provvedimenti di distribuzione della indennità ai licenziati, ai sussidi di disoccupazione e degli Uliici di collocamento, approva l'operato del Consiglio direttivo, che ha saputo tèndersi interprete dei bisogni delle classi operaie circa l'assegnazione dei sussidi ai disoccupati e. nei riguardi delle indennità per i licenziali; reclama che 1 decreti per le indennità stesse siano corredati da ulteriori disposizioni, che ne garantiscano nel modo assoluto l'applicazione, che erasi verificate in misura limitatissima; reclama altresì che al decreto stesso sia dato valore retroattivo alla date della sua pubblicazione, cnmpnen-i (lenitovi i licenziali dal 5 dicembre ed estendendo sii indennizzi .1 lutti i licenziati, senza esclusioni per le industrie libere, agli operai comandai;, a disposiziono o esonerati, nel senso: ai che per salario normale debba intendersi la paga fissa, escluso. il cottimo, ma compresa l'indennità caro viveri, che della paga fissa è da considerarsi parte integrante; b) che la liquidazione delle indennità non dispensi eli industriali tlali'obbligo del conueto preavviso del licenziamento; c) che il decreto venga prorogato a Ire mesi dopo la conclusione della pace. 11 Consigliò sollecita infine il Governo e le organizzazioni perchè siano apprestati immediatamente ali organi per la distribuzione dei sussidi di disoccupazione, e reclama: a) completa smobilitazione degli esonerati: h) che ventta fatto obbligo agli imprenditori di riassumere i lavoratori che ritornino dal servizio militare, anche se allontanati dagli opifici per negato esonero o perchè a disposizione di Autorità politica 0 militare) ci che tutte le migliorie apportate ai patti di lavoro durante la guerra, già concordati e stabiliti fra le parti, decreti, ordinanze, deliberazioni ministeriali e mobilitazioni industriali ed agricole. 1 vengano consolidate, salvo le modificazioni j che potranno essere concordate fra le parli: di integrazione ii.-i salari eoi foìidi stanziati I per la disoccupazióne laddove i salari stessi, per mancanza o scarsità di lavoro, vengano u risultare inferiori al sussidi stabiliti per i disoccupati, e) che i sussidi di disoccupazione ni lavoratori della 'arra che hanno prestato servizio militare vengano anche corrisposti n*i ' peisodi di disoccupazione ~tegii- • naie. prm- Per gii impiegati addetti al servizi blici parlarono i'eschi e Dal Buono. 11 tore accetto pure il seguente ordine del no presentato da Alati: • li Consiclio nazionale, affermando il cipio che, ili fronte ai problemi che investo im Lulle le categorie di lavoratoli, i provvedimenti non debbano soffrire limitazioni in confronto di a lentia categorie, proteste contro l'esclusione dei dipendenti dalie aziende private, clnilc opere pie, dei servizi- pubblici e dei trasporti dai recenti decreti sulla disoccupazione e collocamento, e ìnetÉre chiedo die senza indugio il Governo accolga lo giuste richieste degli interessati, impegna il Colmiate esecutivo ad agire energicamente perché l'integrale soluzione dei problemi non sia ulteriormente ritardate Ipub-1rcla- j,-ior- •iSulla relazione Rnnzzi sono steli presentati i seguenti ordini del giorno: il primo di l'as-sigli, di Trieste, nell'interesse dei lavoratori della Venezia Giulia, ed il secondo di Piazza,R ietti, 'Farrantoni, Giovanne!!! e Bellotti peri i lavoratori della terra Pei favoraieri della Veaazca GiuSia Per i lavoratori della Venezia Giulia il Consiglio nazionale, rilevato che i decreti sul collocamento e sulla disoccupazione non si estendono alla. Venezia Oinlia. constata che in queste regioni non esiste alcun efficace provvedimento a favore dei lavoratori dìsueciiputi, e reclama che almeno i benefici a profitto dei senza lavoro, che stanno per avere vigore, in Italia, vengano estesi con .decreto speriate anche ai lavoratori della Venezia Giulia. Per i Involatori della terra il Consiglio afferma la ti pelosità del. regolare e permanente funzionamento delle Commissioni arlvtrali mandamentali dei contralti agricoli, ne reclama la pronta irasformazione, in modo da garantire l'effettiva. 0 reale rappresentanza delle organizzazioni di categoria volta a volta interessate, richiamandosi, per quanto si riferisce alla nomina dei rappresentanti ed al funzionamento delle Commissioni stesse, alle disposizioni di legge sui probiviri. Tutti i suddetti ordini del gorno sono stati approvati all'unanimità. La sedute è rinviata alle ore Iti. Postulati economici c sociali Sui problema ■• Confederazione economica e sociale », Fon. IJugoui presenta e illustra il seguente ordine del giórno, sul quale si svolge una vivace discussione, e l'ordine del giorno viene approvato con l'aggiunta di alcune proposte deil'on. Mazzoni, Cren l'opera dei combattenti; « Il Consiglio Nazionale-, in ordino ni postulati di ordine economico-sociulò del programma confederale, prospettati dal Consiglio direttivo, riafferma i seguenti postulati: ..'1.0 tassa fortemente progressiva sulla ricchezza; confisca dei sopra-profitti di guerra; 2.o socializzazione graduale del suolo e del sottosuolo; 3-0 la coltivazione dalla terra e l'esecuzione dette opere pubbliche allidata ai lavoratori uniti in cooperative, nel Tini eresse della collott'vita: -i.o diritto di controllo da pai-tedelie rappresentanze degli operai nella gestto-ne delle fabbriche; a.o il trotto integrale del lavoro a ehi ilo ha prodotto; fi.o giornata massima ili f-tto ore ili lavoro; 7.o assicurazioni globali contro ì rischi della disoccupazione, degli infortuni sul lavoro, dell" inalante, ile-!-l'invalidila e vecchiaia, rispondenti al genze «Iella vini: S.o elevamento doi riafó con congruo sviluppi' e tri assolutamente larga dell'educazione infantile dalla scuola popolare aUynsegnamento prófes-storiale e necessaria loro integrazione., «Visto poi che si sia apprestando rapplica-zioiie delle pensioni invalidità » veccliiaiu. si deplora che l'assicurazione non venga estésa alte malattie, in rispondenza ai voti ni poli itamente espressi dalle organizzazioni operaie; si reclama inoltre, che i! piogeno rii legge per l'assicurazione di invalidità e vecchiaia, con l'estensione delle malattie, entri al piii presto ili vigore: si lamenta il ritardo nel provvedére ai sussidi di disoccupazione Si approva, .infine, un ordine del giorno dei l'rm. Mazzoni, che critica l'ordinamento dell'opera nazionale dei corti battenti. 1 si-lei projeta-«-One

Persone citate: Alati, Bellotti, Cren, D'aragona, Mazzoni

Luoghi citati: Bologna, Italia, Trieste, Venezia, Venezia Giulia