Ripresa di contestazioni

Ripresa di contestazioni Il processo Cavallini e complici Ripresa di contestazioni i-™™1™'11*„~1 ?,?''„„ 'a~ f? cu',;( J""?,, '„°S1<V ™tI£?MP™ IL™,", Roma, 16, notte. Stamane sono state riprese le contestazioni all'imputato Cavallini. Il presidente ripete a Cavallini la domanda già fattagli, e cioè, perche mai sia andato a Vienna a trovare il Kedivè, mentre lo aveva, visto soltanto, qualche giorno prima a. Zurigo. Cavallini: — Il R'edivè mi mandò un tcchledeva di vedermi a quadra sulle spine, specialdimento di Bolo, e voleva consultarsi con me. Presidente: — Perchè fu accompaxnat© a Vienna dal D'Adda? Cavallini; — Mi sono fatto accompagnare dal D'Adda perchè uon conoscevo il tedesco. Trovai ii D'Adda che aveva già il passaporto, e lo presi con me. Presidente : — Ma se lei andava a Vienna V^.'m'SP^^M ?.^ly?i.oh^5L0?°,!ce3. o parlava benissimo il francese, come lo conosce e. parla lei, che bisogno aveva di rscar con sì! uno che conosceva il tedesco? Con chi altri doveva parlare a Vienna? Cavallini: — Ho chiesto la compagnia del D'Adda, perchè è sempre piacevole, all'estero avere qualcuno che conosca la lingua del paese. Assicuro che a Vienna non ho parlato con altri che col Kedivè. Presidente: — li Kedivè parlava anche l'italiano? Cavallini: — Si. 11 presidente legge un telegramma di Bolo a Cavallini, in cui si parla di « Ecliantillons », e domanda spiegazioni. Cavallini: — Devo trattarsi del secondo versamento che Bolo attendeva, ma che non ebbe. Presidente: — CV>. un telegramma di Sedili da Vienna, che parla di un certo documento da ottenere da Bolo. Può dare spiegazioni In merito? Cavallini : — IT un telegramma che ho tradotto io stesso e che ho trasmesso a Bolo. Esso riguarda il famoso documento che era Ricorda se in proposito vi maggio, degli appuntamenti a Zurigo? L» eamitagne ili Hannu "','V;,'",., ' cnieue\ai.i ri JLi£« „.,?: , ,. _rc;i ' Cavallini: — Non ricordo. Presidente: — Vi fu il .1 maggio un appunamento aii Ouchv. a cui parteciparono il Kedivè, lei, Bolo, Sadik. Di che si parlò? iG-vnllini : — SI parlò della campagna Hanau. Presidente: — E della campagna giornalistica in italia? Cavallini: — Non ricardo se so no parlò proprio in quell'occasione. Presidente: — In quell'epoca il Kedivè ricevette il secondo versamento. Le!, che allora era sempre in contatto col Kertivè, non sa dove venne quel secondo versamento, che ammontava a ISSO mila lire? Cavallini : — No. non lo so. Presidente: — C'è- poi notizia In atti d! uno rhfque di Si mila lire circa, da lui versaio lo stesso giorno, /, maggio, alla Banca di .Losanna, Cavallini: — Non ricordo. Precidente: —"Eppure non si tratta di una somma tanto piccola: se fosse toccata a ine, ne ne ricorderei per tutta la vita (Viva ìlarllài. CVi un telegramma in data 2 maggio, n cui Bolo ininace.ii:i-a di annullare l'affare. Può dare schiarimenti? Cave-Pini: — Non parrei che dire. Presidente: — E' rno'fo strano che ella si onte-stati Cavellini : — Onesti mi furono contestati; gli nitri rio. Presidente; — Lo vedremo in segoKo. Rinarl!n'rnn intanto del convegno di Vienna. Lei parti p*r Vienna, ti giorno 17, e eie* due giorni dono aver visto il Kedivè a Zurigo. Cavallini • — C'è un telegramma urgente di Sari!',-, dfi Vienna, in dota ifì nel min le mi Si ehiamisva di hremurr. e. Viefifin. *si tpnt»v-n detta, camnwgna Twr il Ravvicinamento u.i Kef'iv,'» sll'ln^'ilterm. . * Presidente: — Circa ;1 modo onme fu riparila la .somma di 170 mila lire depositata alla Hnnra Vandoiso, e <'ho fu da. lei riscossa p»r ordine, di Sadik. lei ha. dato tre versioni: In una ho. affermato che furono quasi tutte voisnio od Hn.vmu. ed il resto fu diviso, tra lei e SafliV: nella, seconda versione parlar ni fio o Co mila hr» date ari Haiiou in tre volte, di T,7 mila lire date a n'Adda e di ?o mila date poi alla signora D'Adda; vi è poi la terza ver¬ sione che si trova nell'agenda dell'imputato. Può spiegare il Cavallini il perchè di tante verstoni?' Le prebenda dagli officiosi Kedlviali Cavallini: — La somma fu varamento divisa tris Ha.nnu e il D'Adda. Hanau ricovette prima 18 o CO rnilii lire; ricevette poi altro sommo a diverse riprese. D'Adda ebbe 37 mila lire Preidento (interrompendo) : — Io non le chiedo come fu divisa la somma. Lei cerca sempre sfuggire, alle mie domande. Io le chiedo il perché dalle tre versioni. Cavallini: -- Ma non si trotta di tre versioni... Presidente : --- Ma come? Non si tratta di tre versioni? La matematica non è poi un'opinione. Lei ha, sempre prospettata la divisione della somma in modi diversi. Cavallini: — E' una questiono di contabilità con Sadik. La sommat ò la stessa. Presidènte: — Ix> so anch'io. Ciò non toglie che lei in un momento uffennò ohe ad Hanau furono date esolo li mila lire.;. Cavallini: — Fu una mia inesattezza. Presidente: — Molto strana! Cavallini: — ... dovuta alle condizioni di spirito in cui ini trovavo per la tremenda o<:cu«a che pesava »u di me e per il carcere sofferto. Si tratta complessivamente di 325 mila lire che furono messe a diposizione di SadiU. La somma fu ripartita così: D'Adda ebbe due versamenti: uno ili 23.000 e l'altro di 37.500 in valuta svizzera; Hanau ebbe 20.000, più 25 inibì, più 24 mila, cioè 73 mila, tenendo conto del cambio. Io ricevetti 25 mila lire. Il resto rimase a Sadik. Presidente: — Ella afferma in un documento sequestrato clic la: campagna Hanau, lecita in tempo di neutralità, sarebbe stata delittuosa In tempo di guerra. Cavallini: — Io scrissi cho la. campagna, quando fu da me proposto, era lecita; ed onesta, ma che poi, cambiati i tempi, io facevo in proposito le mie riserve; perchè ognuno ha il suo modo di pensare. Circa questo documento, prego il Tribunale di permettermi di fare rilevare un'Inesattezza in cui è incorso He-Riccardl nel suo interrogatorio. Re-Riccardi ha detto di essere stato chiamato arbitro in una mia vertenza oon l'Honau cho io avrei accusato di avermi defraudato della, somma di 70 milii lire. Il vero è Invece questo: che io mi lagnavo di Hanau per avere egli detto al Kedivè di non avere riscossa tutta la somma promessa, e che parte della somma versata dal Kedivè per compensare la campagna Hanau era rimasta In altre tasche. Era dunque una questione di delicatezza sulla quale chiamavo arbitro il Re.Riccardi. Presidente: — I due milioni di marchi del secondo versamento furono tutti restituiti? Cavallini: — lo so solamente che quando fu decisa la restituzione mademoiselle Lusange, amica del Kedivè, mostrò il suo 'dolore che tanto denaro venisse restituito. Allora Sadik pascià trovò modo perchè una parte dei due milioni rimanesse neilo mani dei funzionari del Kedivè. 11 Presidente domanda a Cavallini che cosa può dirgli della quinta calata di Bolo in Italia. ! Cn.vai.lini rispose: — lo seppi a l'erigi, da Porohèrc, che I3olo era partito per Roma Non seppi del motivo drl viaggio ina pùichò la notìzia mi sembrava Interessante, là comuni- coi al Kedivè. Fu il Kedivè eho mi disse di aver saputo cho Bolo si recava a Roma per|l'affare d-ci huoi e mi preso di avvertire Governo ilaUano che Belo voleva ° le me lire d'edam «. Allora io dissi la cosa, a Brunicardi, perchè ne avvisasse Salandra. ji I 11 i Presidente: — Noi suo taccuino, in data 4 luglio è detto: « Parigi. Ho veduto Roca: (Bolo) che parto stasera per Roma, per l'affare dei buoi ». Come concilia questa annotazione colla sua precedente affermazione di avere appreso soltanto in Isvizzera l'affare dei buoi? Cavallini: — Quel taccuino è un riassunto fatto posteriormente. Presidente: —'11 0 maggio ella segna di aver versato la somma di 4 mila lire a Re-Riccardi. Si tratta deiroffas-e » Tibirlaho »'? Cavallini : — Devo rett:rica.re anche iTiri una affermazione di Rc-Riccnrrli, che disse cho l'affare « Tlbidabo zlato. . statuto della societA, che era Mrfettomente co- stitulta sotto la presidenza di Don Alonzo Ma-.rinez, e ohe dovette 5ciogll?rs5 per ragioni po-.litiche quando cadde Romanones, di cui Don Alonzo era cugino. jPresidente: — Va hene. Ma' lei risponda in- nnin Min min domanda taCaval"nif-S^ore. Si tratte della re- stliuzione di una parte delle azioni comperate 'Inon fn mai nenpnre ini-''ìnvMviil "mio avvocato ha nre'onntato lo i}nJ3?? iliSl» 1 wl/tt^i ^ da Re-Ricca.nli per l'ammontare di 11 mila, lire. L'udienza è quindi tolta e rinviata a domani.