Lo scandalo dello zucchero e la denuncia contro il direttore del servizio consumi

Lo scandalo dello zucchero e la denuncia contro il direttore del servizio consumi Lo scandalo dello zucchero e la denuncia contro il direttore del servizio consumi Il Consiglio Comunale convocato In sodata straordinaria Quello che 11 pubblico ha definito lo ■ scandalo dello zucchero », o la denuncia sporta cali ispettore degli spacci municipali, signor <jìu;«i,.,,() Berrino, contro il suo ex-direttoro «ci Servizio Consumi, formarono lori l'argomento di tutte le conversazioni. E, purtroppo, come sempre accade in simili circostanze, le fantasie si sbrigliano piuttosto facilmente, e lo notizie, passando di bocca in bocca, assumono fronzoli e flocchi, e finiscono di riuscire alterate a forza di... imbottitura 1 Per cruento riguarda la faccenda dello zucchero ed il cav. Luigi Dorossi, si parla di un processo per « dirottissima ». che dovrebbe aver luogo oggi stesso, al Tribunato Penale, ma qualcuno osservava, ieri sera, che, con tutta probabilità, l'istruttoria non è ancora ultimata. Frattanto, gli Uffici di Tesoreria funzionano regolarmente, nonostante l'assenza del suo titolare responsabile. SuiMa faccenda dello zucchero abbiamo voluto chiedere ieri qualche chiarimento all'assessore comm. Tullio Itosio, il quale, — ad eliminare l'equivoco sorto e che ha provocato i vivaci commenti dalla cittadinanza, — ci ha spiegato clie l'assegnazione dello zucchero alla popolazione non ha nulla a che vedere con quella fatta alle Ditte industriali. Sii tratta di due assegnazioni assolutamente distiate, tanto che una eventuale economia di zucchero neJila distribuzione agli industriali non potrebbe andare a beneficio dei cittadini. E' avvenuto, infatti, che in passato vi sono Mate notevoli economie nellTassegnamento di zucchero alle varie Ditte, ma allora e intervenuta l'Autorità governativa ed ha senz'altro incamerato le rimanenze. ((Singolare procedimento, questo, • del Governo, che dava al pubblico la saccarina!). — La dotazione di zucchero, alle Ditte, — ha soggiunto l'assessore. — è stata fatta sempre d'accordo con l'Intendenza di Finanza, con criteri rigorosi, e per quanto riguarda specificatamente la « Idros », risulta che essa, nel periodo dal 1913 art 1915, ne consumò annualmente da 400 a 500 quintali, ne ebbe nel 1917 una quantità minore, cioè, 373 quintali, e nel 1918 l'assegnazione fu di 188 quintali, anziché di £40; quantitativo, che poteva esserle dato a rigore di contingentamento. L'Assessorato assicura insomma, che l'assegnazione non tu mai aumentata, anche quando le Ditte insistevano per una maggiore dotazione, la quale poteva servire ad esse come giustificativo per più larghi acquisti diretti dall'estero. Poiché bisogna rilevare che, oltre all'assegnazione del quantitativo fatto dall'Intendenza, ogni Ditta industriale ha diritto di fare per proprio conto acquisti proporzionaill dallo Fabbriche straniere. In ogni modo, la distribuzione dello zucchero ai privati non ha nulla a che vedere con tutto ciò. Quanto al mistero d'elio smercio clandestino di cosi gran parto dello zucchero assegnato alla a Idros », si vuofl trovare la spiegazione nella circostanza che durante il periodo Invernane la fabbricazione delle acque gazose ó limitatissima. Ma in simile faccenda, meglio rimetterci alle non lontane decisioni dell'Autorità giudiziaria. E veniamo ora alla denuncia sporta dall'ispettore ai consumi, Rerrino, e da noi riprodotta integralmente ieri mattina. Per uno scrupolo di delicatezza, — lo dicemmo, — noi abbiamo sottaciuto 1 nomi, ma ormai sarebbe questo il segreto di Pulcinella, L'impiegato municipale accusato fi l'avvocato cav. Giuseppe Ubezzl. vice-direttore del Dazio o direttore, fino a poco tompo la, del Servizio Consumi. . „ In seguito alla denuncia del signor Rerrino, 'tgli ha lasciato la sua carica ai Consumi, in attesa che l'Autorità giudiziaria abbia condotto a term'ne le indagini.e.preso lé#U£Ld% liberazioni. Disgraziatamente, l'Istruttoria ini tinta fin dal mese scorso, si è arenata per la malattia del Giudice, aw. Moretti, incaricato dal Procuratore del Re di vagliare le accuse con- vocato. tenuto nel Memoriale del Berrino. A quanto sembra, l'Autorità di Pubblica Sicurezza ha proceduto negli uffici della Ditta Zancanaro, — accusata di connivenza coll'avv. Ubezzi, —■ al sequestro di duo libri contabili, due « agcnde », per meglio dire, che recano particolari annotazioni, accennate dal signor ferrino nella sua denuncia. Quanto all'avvocato Ubezzl, afferma che si tratta di una bassa calunnia, a scopo di vendetta, por avere egli fatto allontanare il Berrino dall'Ufficio Consumi, e che l'istruttoria dell'Autorità giudiziaria proverà l'assurdità delle calunnie. Egli ci ha inviato, a questo proposito, la lettera seguente, ne/Ua quale annuncio di avere già da una quindicina di giorni sporta querela: » lll.mo Signor Direttore, « All'articolo pubblicato noi suo giornale di t oggi, sotto il titolo : « Nuovo gravissimo « scandalo nella distribuzione dello derrate — « Un alto impiegato municipale implicato », « mi consenta, per debito di imparzialità o n di esattezza, aggiungere un semplice rllio<vo di fatto. Tal Berrino Giuseppe, mediatoci re in.granaglie e per qualche tempo ispeW j tore del Servizio consumi, dopo il suo 11« oenziamento, architettò e prese a propalare « contro di me lo insinuazioni calunniose e « diffamatorie, che il detto articolo ripete. Su «queste deve pronunciarsi l'Autorità gtudi« ziaria, avendo io, sin dal 30 dicembre u. s., • sporto querela formale di diffamazione, ac« cordando la più ampia prova dei fatti, con "la formale domanda elio il giudizio si eo stenda anche ad accertare la verità o la * falsità dei fatti attribuitimi. <Li> sarò grato se vorrà pubblicare la preesento e la ringrazio. Con distinta osservan« za, di Lei dev.mo Giuseppe Ubezzl ». Nella lettera dell'aw. Ubezzl è notevole la circostanza che egli accorda al suo accusatore la piii ampia facoltà di prova. Molto probabilmente anche la ditta Zancanaro, denunciata dal Berrino al Procuratore del Re, sporgerà a sua volta quorela. Come ò facile immaginare, negli ambulacri e negli uffici del Municipio ieri si è molto parlato della denuncia. Il sindaco, senatore conto Frola, nella seduta della Giunta, ieri mattina, ha trattato questo argomento con una certa ampiezza, per esaminare quali deliberazioni fossero da prendersi. La discussione non fu esaurita che in una seconda seduta del pomeriggio, convocata dal Sindaco alle ore 17, e durata circa tre quarti dora. Era stata ventilata l'idea di diramare un comunicato ai giornali, ma poi prevalse il concetto eli affrontare una pubblica ed ampia discussione, e fu deliberato di convocare il Consiglio comunale in seduta straordinaria per le oro 15.30 di venerdì prossimo. Bisogna rilevare che il Gruppo dei consiglieri comunali di parte cattolica hanno ieri presentato al Sindaco una interpellanza <• per sapere mianto ci sia di vero nelle voci che corrono intorno a gravi irregolarità nel Servizio annonario, con finali criteri siano fatte le assegnazioni delle diverse derrate o quale sia l'andamento di tutta l'Azienda annonaria ». A loro volta, puro nella giornata di ieri, 1 consiglieri Garizlo, Romita e Balsamo-Crivelli per tutto il Gruppo consigliare socialista, fecero istanza al Sindaco di convocare fi Consiglio comunale, «per un'ampio ed..esauriente discussione in merito ai fatti riguardanti il Servizio annonario». Venerdì quindi 1 assessore eormn. Bosio farà in proposito lo dichiarazioni richieste. Non 6 neppure Improbabile — se dobbiamo riferirci a qualche voce — che venga nominata una speciale Commissione, composta di consiglieri d'ogni coloro politico, coll incarico di procedere ad una scrupolosa inchiesta «uà tutta-.Ui -gestione del Servizio annonario, e ciò anche per duro una soddisfazione alla cittadinanza e tagliar corto a tutti i commenti che i fatti di questi giorni hanno pro¬