La visita di Wilson alPapa dopo la colazione col Re all'Ambasciata americana

La visita di Wilson alPapa dopo la colazione col Re all'Ambasciata americana La visita di Wilson alPapa dopo la colazione col Re all'Ambasciata americana e a a i Roma, 4, notte. Wilson Via lasciato Roma stasera, alle 21.25, dopo due giornate calde di entusiasmo popòlare e solenni di cerimonie regali, E' partito i rinnovati omaggi della cittadinanza, che lo ha accompagnato alla stazione con una entusiastica dimostrazione ili plàuso e di saluto. I Sovrani, i Principi, i. Ministri, gli Ambasciatori, convennero tutti alla stazione per a partenza degli ospiti. Wilson lui ilietiiarato, partendo, clie queste due giornate .'romane del suo viaggio in Europa resteranno memorabili care al suo cuore. Egli è partito, infatti, portando seco, con l'eco delle acclamazioni di tutto un popolo, la superba visione delle più rare glorie artistiche di Roma imperiale, l'orsa,, più che nella magnificenza dei ricevimenti e dei banchetti ufficiali, Wilson ha sentito la bellezza d'Italia:, della sua storia, del suo genio, del suo destino, nel silenziosi spettacoli del Foro, delle Terme, del Colosseo. In questa seconda ed ultima giornata vilsoniaiia a Roma non c'è stata che un'ora di importanza mondiale e politicar: la visita, ul F'apa. Al Pantheon La prima visita, mattutina Wilson l'ha ratta al Pantheon. 'Lungo tutto il percorso, dal Quirinale alla piazza della Rotonda, sono schierate le truppe che rendono gli onori militari. Mie O.ìo il presidente Wilson esci; dal Quirinale in automobile chiusa, insieme con la signora Wilson, u accompagnati dall'aromi raglio Blscaretti aiutante di campo del Re Grandi acclamazioni salutano il passaggio del Presidente lungo tutto il percorso. •Montavano la guardia d'onore due coraz zierl ih alta uniforme. Erano, di servizio an che vari veterani. Alla tomba di re Umberto: Mariani, Porta e l'ispettore Fontana : alla tomba di re Vittorio: il cav. Gatto, il comm. De Casagrande ; un soldato ed un marinaio americani sono davanti alla tomba di re Umberto e davanti alla tomba di re Vittorio Emanuele sorrèggendo due belle corone di alloro con nastri portanti la scritta: «Fmm the President of United Staled of America. ì gennaio 1919 ». Le due corone masniilchc sono opera del cav. francesco -Berarducci. Il presidente Wilson, la sua signora, l'ambasciatore e l'ambasciatrice e le autorità sì avvicinano dapprima alla tomba di re Umberto/dove viene deposta subito una corona. Il senatore 1.anfani illustra il monumento, e l'illustre Presilente ascolta attentamente. Quindi il Presidente, la signora' e l'amuasciatore appongono le loro firme nell'alOin». d'onore, poi, attraversato il tempio, vanno alla tomba di re vittorio. I due soldati americani, depongono la corona. II senatore "Lanciarli prosegue nei chiarimenti di carattere storico ed archeologico. Firmatisi néll'alDunt d'onore, gli illustri visitatori vnn- ono accompagnati alla tomba di Raffaello, innanzi ai marmi dio: racchiudono le ossa del sommo pittore. Wilson chiede alcune spiegagioni, che il senatore Lanciani fornisce subito. La visita ha quindi termine. Seguiti dai presenti, il Presidente e la sua signora si sono avviati all'uscita, accolti sulla piazza da una entusiastica dimostrazione da parte della immensa folla che gremiva le finestre, le terrazze delle case e che si accalcava dietro 1 cordoui di truppa. La visita ebbe un carattere di nobile severità. La signora Wilson indossava un lungo mantello di velluto viola guarnito di pelliccia, cappellino nero con penne nere. Wilson era in redingote e cilindro. Dopo la cerimonia del Pantheon, il presidente Wilson e la sua signora si sono recati in automobile iti Gianlcolo, dove, scesi dall'automobile, hanno ammirato il monumento a Garibaldi, e affacciatisi alla balconata limino contemplato, estatici, il vasto panorama che da quelle logge si può ammirare. I presenti, appena riconosciuti gli augusti personaggi, hanno improvvisato una dimostrazione di simpatia. Quindi, dopo avere visitato l'Accademia americana, il Presidente si è recato all'Accademia dei Lincei. All'Accademia dei Lincei Poco dopo le 10,30, ha avuto luogo al 'Palazzo dell'Accademia dei Lincei alla Uungara, un ricevimento in onore del presidente Wilson, recentemente eletto socio straniero. La seduta e stata tenuta nella sala delle adunanze al l.o piano. Lungo il magnìfico salone del primo piano costruito dal Fuga, riccamente decorato con piante ornamentali, prestavano servizio d'onore i vìgili e le guardie municipali ih grande uniforme. Sino dalle 10 incominciano ad arrivare le autorità e gli accademici. Fra i primi si notano i ministri Sonnino, Del Bono, Bere nini, Miliani, Crespi, il sottosegretario Roth, l'ambasciatore d'Inghilterra Rennel Rood, il direttore generale delle Belle Arti comm. Corrado. Ricci, l'assessore Di Benedetto per il Comune di Roma, il ministro di Svezia De Bildt socio dell'Accademia, il generale Marini comandante il Corpo d'Armata. Fra gli accademici si notano, oltre al presidente senatore. D'Ovidio, gli on. BoséUi, Salamini, Leonardi-Cattolica, l'redaro. MolmenU. Sciatola, Rodio, Della Vedova, Maggiorino Ferraris, Bernabei, Filomusi-Guelfì, Casolini Volterra, Fano, duca Castani, comm. Stria gher, ed i professori Mariani, Cuboni, Panta leoni. Vivènte, -M illese vi eh. Halbherr, Valenti ed altri; Alle ore 10,20 giungono il Re e la Regina, ltlBsd e<l alle 10,40 arrivano il presidente Wilson e_ rla sua signora, accompagnali dall'ambasciatore d'America -Nelson Page, dal colite e dalla contessa Brusclii-i'ulgari, dall'ammiraglio Biscarètti, dal comandante Moreno, dal Duca Lante e da alcuni personaggi americar Essi sono ricevuti nell'atrio del magnifico . azzo dal presidente dell'Accademia, senatore Francesco D'Ovidio, dal vice-presidente Riti, dall'amministratore senatore Lanciani. dal professor Millosevich, dal senatore Pigorinl e dal segretario professor Mancini. il presidente Wilson e la sua signora si iu•ontrano coi Sovrani nella prima sala e con ;ssi attraversano tutte le sale della Galleria, iccompagnati dal sen. Lanciani, che dà loro spiegazioni sulle opere più importanti della ricca collezione. Il presidente Wilson si sofferma ad ammirare il ritratto di Re Edoardo V'ir, opera rlell'Holbein. Giuriti nella sala dell'Adunanza i Sovrani, il Presidente e. la signora Wilson prendono posto su quattro poltrone collocate sul piccolo palco della presidenza e dietro di loro siedono tutte le antonia. La sala intanto era già occupata da tutti gli accademici e dai capi degli Istituti scientifici. Prende subito la parola il senatore D'Ovidio, il quale pronuncia il seguente discorso : , « Signor Presidente ! 'Noi non sappiamo trovar parole che esprimano appieno là soddisfazione e ii giubilo ohe sentiamo nel vedere qui l'r.i noi l'Uomo a cui si rivolgono gli omàggi, -le benedizioni, lo speranze di lutti i popoli. Vero & che avremmo forse a chiederci se alla condiscendenza vostra sia stata pari Iti. nostro discrezione e se non sia stato un presumere troppo di noi stessi, il sottrarvi, sia puro pur un momento, 'al plauso universale. Dovunque \c»i apparite, migliaia u migliaia di cuori esultano ed ormai -l'immensità. dell'Atlantico non basta più a separarli, e l'affettuoso -grido che vi sailutù quando -lasciaste la riva, della Grande Patria vostra, Voi faveto trovato tal quale stillile sponde della vecchia Europa. Eppure, se tale considerazione deve rendere ancor più viva la gratitudine. dell'Accademia per la ' vostra presenza, può ossa anche, dall'altra parte, sperare che a Voi, Signor Presidente, non torni sgradeyok; un lieve ripose entro queste mura tranquille, che a Voi simboleggiano la tenda, nella quale raccoglieste prima di uscire a distendere cosi terga ala sui destini del mondo. Nessuno meglio di Voi è consapevole della forza che i chi diviene Pastore di popoli deriva rial1 essersi molte soffermato nei templi sereni donde, si specchia il Vero e donde si "vagheggia idealmente il Bene. Non bastano la pratica delle faccende e l'esperienza delle assemblee. Ci vuole la pratica delle stand: idPe e esperienza de-Wa storia. Non giova piti 'il sapersi intendere con sii uomini politici, ma occorre giungere all'anima nazionale e all'anima umana. E a Voi, Sig. Presidente, t'aver cosi magistralmente meditata e illustrata 'a storia injdo->e e la storia -lei vostro srunde popolo, ha certamente data ispirazione e accresciuta Iena a tatti narole ed alti per cui avete, ornato Voi stesso. La storia e lo scrittore futuro dovranno dire che. faceste spirare tale aura vitale dal Nuovo Mondo verso l'Antico, così che onesto se ne -> repentinamente rìrt; novato. Non ti caso è. riuscito, per l'appuntò, td un valoroso cattedratico di trasmutare il suo seggio in una ben più gloriosa cattedra, dalla quale son venuti all'Europa i più efficaci insegnamenti, cosi dolci a quanti qui son nati e vissuti ne-! cullo della liberta, della pietà e della giustizia, così amar' e severi a duauti pretendevano di perfidiare nel culto le'la forza., nell'abito della violenza, nella speranza della sopraffazione spietata e deifta ingiuriosa rapina. Sia ploria a. Voi, s-ignor professore WiJsoh, gloria alla Vostra Naztocosì pràtica e insieme cosi generosa, e trionfi finalmente in terra quanta giustizia vi può essere in terra. E lasciateci aggiungere: * Evviva all'Europa rinnovellata. alla nostra ner tanti secoli sbattuta Ratta, al nostro ornile sapiente, amatissimo Sovrano, e. sia peretua l'amistà tra questa .antica piwen.e italica e la balda, giovanile Nazione, di cui ò*gl1 sagace interprete ed ispiratore nobilissimo Woodrow Wilson! ». cnldrPadAatAl Foro romano Mie ore 11,45 di stamane il presidente Wil soli la signora e la signorina, m automobile chiusa, si sono recati al Foro Romano, dalla, porta di via San Teodoro, insieme col Presidente sono scesi al Foro anche il ministro de-di Esteri barone Sonnino, il ministro dell'Istruzione Pubblica on. Berenini, l'ambascia tore Nelson Page, il senatore Lanciani ed il sindaco -Colonna, oltre alle persone dei se guiti Si trovavano a ricevere il Presidente e la signora e la signorina Wilson il commendatore Boni, direttore degli scavi, e donna Anna Maria Borghese. Il comm. Boni ha offerto al Presidente, alla signora ed alla signorina rami ili alloro e di mirto. Muovendo dall'Arco di Tito, con la guida del comm. Boni, gli illustri visitatori; attraversando la v'-a Sacra ,si sono soffermati ad ammirare il Tempio del Dioscuro, il Tempio di Antonino a Fai-stina, indi l'Arco di Domiziano, 'nnalzato per celebrare la vittoria riportarti'- sui permani. Hanno pure visitato Je rovine della rurri-y iiiUHWalts. costruita circa il 1100 dalla famigUa Frangipani e cosi denominata dai romam pin-chè vi fu prigioniero il papa Go-: cesio lì. Detta .torre fu in seguito, come è nolo, atterrala' per ordino del porite.tice Calisto II, « pio pace servanda Negli squarci di questa torre il comm. Boni ita di recente rinvenuto una statua gre»a del V secolo, il Presidente, la signora e la signorina Wilson al termine detta visita sono usciti dalla porta di via Foro Romano, insieme con tutte le Autorità ed i seguiti. La folla ha vivamente acclamato il Prediente. Wilson ed il suo seguito hanno pure visitato la Terme di Caracalla ed il Colosseo. Il Presidente ha ricordato al sen. Lanciani di avere ascoltato oltre vent'anni fa all'Università di Baltimora una sua conferenza di archeologia. Tanto il Presidente quanto la: signora Wilson, si sono vivamente interessati all'illustrazione che faceva, loro il. sen. Luticiani, e la signora Wilson ha dichiarato ili nutrire speranza: che in altra occasione, le sia dato godere il meraviglioso spettacolo delle antichità romane, con maggior agio di quello i-Ite non abbia potuto farò in. questa visita ufficiale. La signora Wilson, accompagnala dal cónte e dalla contessa Bruschi Palgari sì e. recata alle Industrie Femminili All'Ambasciata Allo ere 13, alla sede dell'Ambasciata degli Stati Uniti, a Palazzo del Drago, ha avuto luogo una colazione inlima in onore del Re e della Regina, del Presidente, dPlla signora e della signorina Wilson. Vi sono imre intervenuti il principe di Udine,- il presidente del Consiglio on. urlando, i ministri Sonnino, Colosimo, Meda, Sacchi, Del Mono, il presidente della Cantera on. -Marcora, il generale Diaz, l'ammiraglio Tiraoli di Revel, l'ambasciatore italiano a Washington conte Macchi di Collere, il ministro della Beai Casa nobile Mattioli iPasqualini. il -prefetto di palazzo Duca Borea d'Olmo, il primo aiutante di campo del Re generale Cittadini, sii ambasciatori di Francia. d'Inghilterra, del Giappone! il sindaco principe Colonna, e gli dignitari della Casa civile e militar.' del Ile e della Regina, Lungo la via XX Settembre erano stufe schierate truppe per rendere gli onori militari ai sovrani ed al presidente Wilson. Numerosa folla si accalcava dietro i cordoni di truppa. Al portone principale dell'Ambasciala e lungo lo scalone, magnificamente decorato con piante ornamentali, prestavano servizio d'onore le rappresentanze del 332.0 reggimento di fanteria americana e nel cortile dell'Ambasciata la musica del reggimento stesso. Alle. 1?,30 sono giunti, in automobile chiusa, il presidente Wilson, la sua signora o signorina, accompagnati dal conte ammiraglio Biscaretti. La banda americana ha suonato l'inno nazionale americano, mentre la folla acclamava entusiasticamente. Alle 12,50, pure in automobile chiusa, sono giunti il Re e la Regina, accompagnati dall'aiutante di campo colonnello Romeo -Delle Torrazze. La musica ha intonato la Marcia reale. La colazione h-i avuto termine poco dopo le 14. I Sovrani hanno lascialo l'Ambasciata per tornare al Quirinale; il presidente Wilson si è recato in Vaticano. In Vaticano o a a i Lungo il percorso del Presidente dall'Ambasciata al Vaticano, sono schierati cordoni di truppa. Piazza San iPietro è tenuta completamente sgombra da truppe e carabinieri. Quando le staffette, che precedono di poche centinaia di metri le vetture presidenziali, giungono sulla piazza, le truppe presentano le armi. Piove dirottamente e non molti curiosi si trovano dietro i cordoni di truppe. Intanto, nell'interno del Vaticano tuttu o pronto c la solennità tradizionale del millenario cerimoniale si svolge attraverso le disposizioni da parecchi giorni impartite dal Pontefice e secondo gli ordini del prefetto delle cerimonie, mons. Canali e. dei camerieri segreti dell'anticamera pontificia. Piazza San Pietro, pur sotto la pioggia si presenta solenne, grandiosa al visitatóre li Reggimento Cavtilleggeri Guida, schierato lungo il colonnato del Bernini, all'entrata, sul piazzalo del corteo, presenta le armi. Lungo il percorso, nei vecchi quartieri di Borgo, "si addensa una folla popolare, che sfida la pioggia dirotta. Da tutte le case, anche da quelle abitate da prelati e funzionari pontifici, sventolano bandiere italiane ed americane e sono addobbate con drappi ed arazzi. Le finestre dell'appartamento modestissimo delle sorelle di Pio X, in Piazza Rusticucci, sono decorate con fregi d'oro, con drappi di velluto rosso e con bandiere americane. L'automobile del Presidente Wilson attraversa rapidamente Corso Vittorio, Borgo Nuovo, piazza S. Pietro e per via delle Fondamenta entra in Vaticano. All'ingresso la. Guardia svizzera presenta le armi, mentre una trombaha dato il segnalo di arrivo. L'automobile presidenziale attraversa il cortile dei Pappagalli ed 11 cintile di S. Dainaso, fermandosi dinanzi alla Scala Regia. Attraverso le magnifiche sale Ai piedi della scala si fa innanzi il principe Ruspoii, gran Maestro del Sacro Ospiiio, che apre lo sportello dell'automobile e "dà il primo saluto, a nome dei Papa, all'ospite, Lo circondano I? aito cariche di Còri e1: H marchese Sacchetti, Furiere Maggioro; il prn- cipa Aldobrandino comandante la Guardia •Nobile ; il colonn. Repond e altri personaggi. Al cortile di San Damaso sono schierati gì: svizzeri, la Guardia palatina e le rappresentanze dei Corpi armati pontifici in ordine perfetto ed in alta tenuta. Essi rendono al Presidente gli onori militari. All'ingresso della, scala regia il presidente Wilson e le s' gnore sono incontrate da mons. Canali e djl due camerieri segreti, che danno il bracci alle signore. Al primo ripiano il maggiordi mo del Papa ed altri prelati si fanno inco: tro all'ospite illustre e, circondati da altri dignitari • da quattro svizzeri e palafrenieri, si avanzano sino alla sala Clementina, dove un drappello di gendarmi lo saluta. •Monsignor Saenz de Samper si inchina a Wilson e lo precede; nella sala degli Arazzi. -Si entra nel salotto vicino ed un ilra.p.,ello di guardia -nobili, mentre il corteo pas^, si pone sul1''alterili colle sciabole lucide protese'' corno per un'offerta. Di sala in sala, tutte in rosso' ed oro. in ognuna delle quali e un grande' Crocifisso su una specie di étagère, il piccolo corteo giunge nell'anticamera che precede la biblioteca del Papa. Wilson si toglie il paletot, -mentre mons. 'Saenz de Samper apre una ^ porta rossa. Quindi, apre una seconda portai rossa ed annunzia a Sua Santità, inchinanedosi: Il sifjnor Pro.nider.tr. degli Stati Vnitl,Woodrow Wilson. 13 minuti di colloquio Un leggero squillo di campanello. Lo duo' porte si riaprono ed il Presidente degli Stati Uniti entra con Padre Mahoney. Benedetto XV. che veste la tunica bianca e la mezzetta ' rossa, muove incontro al Presidente, lo salutae gli stringe cordialmente la mano invitan-" dolo a. sedere. Padre Mahoney resta in piedi accanto al Presidente e fa' da interprete., Tredici minuti di attesa, poi torna a squillare il campanello. Le porte si aprono ed. entra il seguito di Wilson, la signora e Itw signorina Wilson, che avevano atteso in du e v poltrone. Ma tosto le porte, tornano a riaprirsi: gli ospiti escono. Il Presidente e sorridente. Si riforma . il corteo. «Ripassiamo por le sale. rosso oro e diamo uno sguardo asli arazzi, dai quali la figura di Cristo sorride con infinita dolcezza e scendiamo al primo ntanoi all'appartamento del segretario di Stato rrardinaie Gasparri, presso il quale. Wilson sosta pochi minuti: cinque o sette. Poi 11 Presidente esce accompagnato dal cardinale, che. nell'an- ticamera lo saluta cordialmente. 1:1 cardinale ha offerto a Wilson due copie de! nuovo Codice di Diritto Canonico, fìue- mente rilegate e con dedica tu Inglese. Wil- son dispenso il cardinale dal restituirgli iti visita. . I! Pana ha offerto alle signore un ricco dono., Durante il breve ricevimento il concerto d«i fremitimi* pontifici, che all'arrivo del Presi-"dente aveva suonato l'inno americano, hasvolti) mi programma scelto di musica. I! Papa ha offerto, alla fine del colloquio, a Wilson un prezioso mosaico rioroducente ;! ritratto di -San 'Pietro, di Guido' Reni. Il Papa assiste alla sfilata delie truppe italiane Sono ile 10,10. li corteo discendo le scale. Al piedi dello scalone altro cerimoniale, altri inchini, altre strette di mano. Wilson salo iuautomobile, menile nel coitilo di San Dama- - si diffondono nell'aria gli echi dell'Inno degli -Stati Uniti, suonato dalla banda, dei Gendarmi pontifici, che saluta l'usci'»! def>Presidente. Subito nella grande piazza ini.i;helaugioles-ja risuonu, secco ed imperioso, l'ordine ai lancieri di Genova di: » Prcseutrita le armili La folla cito gremisce il lato .suri della, scalinata di San Pietro grida festevoli mente, agitando i fazzoletti. Un istante an- presso e dall'arco della via delle Fondamentisbucano rombandole automobili presidejiziaù,i.e trombo dei lancieri squillano la marcia d'ordinanza. Lo spettacolo è di una incoia- parabile solennità. Su, nei ualu/.zi vaticani, dietro i vetri della Loggia di .Raffaello e sul terrazzini soprastanti l'atrio del portone dibronzo è una litta rolla del famigliari del Pontefice che guarda ammirati! lo spetta- colo. Dalle finestre del Grande Palazzo -App- stolidi si noia, in questo momento un certo- movimento. Alcuni prelati domestici, facili- mente riconoscibili per le vesti violacee, si in- trattengono dietro i vetri del primo piano. A un tratto, dalla finestra della saia del Tro- nette si delinea la piccola, bianca Usura del Pontéfice. Se ne scorgono dalla piazza, la te- sta soltanto e le mani che Benedetto XV agi- ta, manifestando animatamente ad un prolato che ha a lato lo impressioni per la scena magnifica che -i svolge giù nella piazza, dove sono adunai • le truppe italiane fu grigio verde rigide sul!V/(/.':if<. il Papa ?i indugia a lungo per vedere. m.rKllo i1 corteo president sciala che si <;- fermato, 'ambia anche di fine? sfr-3, recandosi nella seconda della, grundeantloaiiieni. Intanto l'auioniobilo di,Wilson sosta pt-.'sso la statua di San Paulo, li Presidente apre Io sportello chiedendo del suo ambasciatore Nelson Page, che sulla piazza attenderlo. Mentre uno del seguito va a ricerca de! diplomatico. Wilson sporgend dalla vettura contempla a lungo la faci di ~m> Pietro, poi esprime la. sua ammiriazit per il yrranciioso colonnato che proprio! ifjo-il'istente è illuminato da un tenue ri