Da Modane a Torino

Da Modane a Torino Da Modane a Torino Il Presidente Wilson, che giungerà a Roma, stamane alio io,:so, è entralo In territorio italiano ieri mattina alle ore it, e la cronaca del suo passaggio da Torino, - lo. città elio ha avuto l'onore di salutarlo per la prima, in attesa di dimostrargli lunedi, con l'entusiasmo di tutto il suo popolo, la propria ammira/ione, — deve necessariamente... correre sui binari, con poche note di transito, di brevissime soste ferroviario : 5 minuti di fermata e via! Alla stazione di Modane •Alla Staziono di contino di Mortane ora «nveiiuto, nelle primo ore. del mattino, un numeroso gruppo di alti funzionar! delle Ferrovie italiane, incaricati di prendere in consegna il' treno reale o scortarlo lungo tutto il tragitto, tino a Doma, il treno, che trasportava detti funzionari, parti da Porta .Nuova con duo potenti locomotive, le quali retrocèdettero da Modano a I5ussolo.no, tratto tri cui b in attiviti!, la trazione elettrica. A Busso-leuo sarebbero noi stato attaccate al treno presideliziale. Fra i funzionari del Compartimento torinese erano: il comm. Brcro, capo dello stesso Compartimento, ring. Foà, ispettorecapo del Movimento, l'ing. .'lombardini, capodivisione alila traz.one,. gni ispettori cav. Dragone, Gabella e Barberis, .nonché il dott. F'e-pffsino.—ispettore-capt)- sanlfarfoT K"tn.'tio rifaSKlenziaie è arrivato a Modane- verso lo jl.llO. fili .injriSssl erano guardati dn funzionari ed agenti di i'olizia francese, tuttavìa, una discreta, folla potò assieparsi lungo lo banchine. Wilson, salutato dai presenti, discese dal treno, approfittando della sosta necessaria pei" la sostituzione ^lellc due locomotive francesi con duo locomotori elettrici italiani, che furono attaccati l'uno in testa l'altro in coda al treno. Wilson passeggiò durante questo intervallo iuiiHc la banchina con un signore ilei suo seguito, elle lo accompagno, tenendolo; contldonz'almente sotto braccio. Quando la operazioni di cambio furono ultimale, ;V Presidente risaJi in treno, agitando il berretto da viaggio, in scgno; di ringraziamento verso la. folla, che rispettosamente salutavaIl treno parti composto di dódici grandi vetture, «all'alto dol Socomobile di testa vennero issale tre bandiere: americana, francese ed italiana L'incontro col Principe di Udine A Ba.rdouc.c.chia, prima Staziono italiana, il treno giunse alilo ore. il. Alll'arrivo dei lungo convoglio, lu^so a disposizione dell'ospite illustre dai nostro He, si trovavano nella piccola Stazione di Bardouecchia ilPrincipe di Udine, recatosi a porgere il saluto di «e Vittorio Emanuele, il conte. Macchi di Cellere. Ambasciatore d'Italia a Washington, in rappresentanza del Governo, c l'ammiraglio Bisoaretti di Ruma. Il colloquio di Wilson col nòstro Principe fu cordialissimo. Il Presidente ano» incontro al Principe allo sportello della, vettura o gli presentava la sua. signora. Sul treno salarono tanto il Principe di I.rdtno quanto l'Ambasciatore conte Macchi di Cellere. l'&inbasciatriee, e. l'ammiraglio Biseàrett.K elio proseguirono per Roma. Da un gruppo di Autorità di Bardonecehia fu offerto un mazzo di tlori alla signora Wilson, là (inalo si di< hiaró ben lieta di ricevere i primi fiori nati sotto il bel ciclo azzurro d'Italia. Ed infatti splendeva, un'solo priuiave-i rile in un cielo azzurrino, cho metteva una ! nota di letizia e di festa. Alleile il Presidente, che si esprimeva in Uvkts» e aveva vii-ino un interprete, 'A mostro assai soddisfatto del saluto. Il treno si mosso, mentre la. folla acclamava a Wilson. 11 Principe di Udine colle altre Autorità èrano paniti nella mattinata sessa, alle 6, insieme a un gruppo di funzionari delle Ferrovie italiane, cho scortarono il treno da Modane a Torino. L'arrivo a Parta Nuova Il trono presidenziale c giunto alla nostra fazione con. .lieve ritardo, alle 14,30. Era atteso da una l'olla 'di personalità, specialmente della Colonia americana. 'Erano tra queste l'Ambasciatore degli Stati Uniti a'Roma, Il Console americano di Torino. M. Haven, e il Vice-Console, dott. Haven, colle rispettivo signore, che recavano superbi mazzi di fiori da'offrire alla* signora Wilson, il colonnello Buobey, c attaché ■. militare all'Ambasciata di Roma, il comandante Riggs, « attachò o riavallo alla btu&ia Ambasciata, i rappresentanti dell'American Redo, dell'Aiuci-ican Y. M. C. À. Tra le Autorità litaliaue erano ti nostro Siudacp, senatore conto Frola, col suo capo-gabinetto, comm. Rovctti; il Prefetto comm. Taddei, col capo-gabinetto cav. Guacci, il Questore, comm. Mori, col capo-gabinetto, avvocato Scaloni, il generale Rizza, ciie rappresentava 1! Comandante del Corpo d'Armata, coll'iifflciale d'ordinanza, tenente avvocato Umberto RameMà, il colonnello di Stato Maggiore, conte Vittorio Vialardi di Verone, i colonnelli dei carabinieri Casaretto, Parenti e Dapozzo, i deputati Daneo e Benone, qualche signora della Croco Rossa, e molti impiegati ferroviari, essendo i can6e.Ul rigorosamente chiùsi al pubblico. Potè entrare ìì0 rappresentanza del Comitato di Preparatori! e dell'Alleanza N'azionalo. Molti agenti e carabinieri trattenevano/ j \f debita, distanza la consueta folla intf-iUf*; itj Porta Nuova, composla in gran parte ;•: sonalo dello Ferrovie c dc.crti uffici a 5 Alle I4j30. " preceduto da un treno- >_ su cui era salito a Modane rispetto:. Ferrovie, cav. Dragone, entrava a Po vripsdrnIsdsopdslssmdfuptsPaso•ladsrcfMacpnraSAucassgM•dsdIi r.ìiit'-a.■ j*lt: ,-«io•- n colloquio \f j va. il. lungo treno presidenziale. Mentre. Autorità- c pubblico cercavano il Presidente nelle prime vetture, questi, invece, appariva allo sportello, a capo scoperto, sorridendo, da una delle ultime vetture. Naturalmente, fu subito riconosciuto o salutalo da calorosi e unanimi nr'da di: « Viva'Wilson! Viva l'America! I,a folla riolle Autorità si recò al vagone presidenziale, dove avvenne un cordiale scambio di saluti. Il Sindaco porto al Presidente il saluto di 'iorino c del popolo del Piemonte, onorato di salutare In queste torre, che seppero In -.'ioia della vittoria, dono le angoscio delia gijerrn, 'insigne Presidente, r.iie. al successo dello uostr orini Unito cooperò, li Presidente presentava alle Autorità là sua signora, la quale essa pure, si attardò allo sportello a salutare con sorrisi e segni deila mano la. (ella. Ee signore offrirono, a nome della Colonia, americana, splendidi mazzi, di fiori- o quindi ■la Presidentessa, che \ estiva una. « toilette « scollala, o non portava né pelliccia, né mantello, si ritiro, data la rigida temperatura, nell'interno della vettura. .AUlo sportello trattenne a conversare solo il. President,*.. il qua)*- vestiva- una giacca iier'fi' a coda, con calzoni rigati. Accuratamente sbarbato e. con un perenne sorriso sullo 'ab oro., elle lascia vedere due tilo di denti bian •missinii, simpatizzo subito !a folla pel porlamento giovanile e disinvolto e per la grande affabilità. Rispondeva infatti con larghi cenili delia mano, inchini o sorrisi aperti, pieni di soddisfazione. Col Prefetto e eolio altre Autorità espiasse fi suo vivo compiacimento di recarsi nella Capitalo d'Italia ed a Torino, che fu la culla della libertà e della indipendenza. Manifesti', pure la sua soddisfazione per lo accoglienze ricevute in Inghilterra e in Francia e sopranitto per lo scambio cordiale dolio primo vedute re.lativamento al grande avvenimento a-cui p dovuto fi suo arrivo in Europa. Un caporale della Croco Rossa, richiamalo alle armi, depo mia. lunga permanenza negli Stati finiti, tentò farsi avanti tra la folla dalla Autorità, allo scopo di presentare a Wilson un mazzetto di fiori. Dissuaso dai carabinieri, che facevano cordone, si limitò ad esprimere a gran voce, con mi discorsetto in inglese. la sua ammirazione e il suo omaggio per l'illustre Ospite, il quale risposo con conni di ringrazia monto. Nel lungo treno viaggiavano ufficiali della Marina, c dell'Esercito americano appartenenti alla Casa Presidenziale, nonché un gruppo' di operatori cinematografici, ineari• ■ati dall'Ufficio Propaganda dodi Siati Uniti di fissare i puliti più salienti delle manifestazioni pio Wilson. La manovra per lo scambio dello macchine durò quindici minuti, ma il treno partì con lieve ritardo, essendosi attardali i personaggi li! treno, e precisamente liaslo stesso oompart.ime.nto del Presidente, sali l'Ambasciatore della Repubblica degli Stati Uniti a Uorna. -Pure nel treno salirono vari altri funzionàri dei Io Ferrovie c U commissario di P. a Porta Nuova, cav. Bessi. Il treno ripani alle, ore 14,30. Era nel programma, sino dalla partenza da Parigi, una breve formata del trono presidenziale aJJa Stazione di de nova, per dar modo a Wilson di portare una corona alia statua di Cristoforo Colombo. Sappiamo cho fu rimandala a domenica mattina. Il Pendente che fu poeta Wilson ha 36 anni c mezzo. Li porta bene, con sorridente disinvoltura. Le sue origini sono umili':' nacque da una famiglia piccolo borghese del Massaclùisscts, che ebbe fra i suol antenati lanini amii/ueri scozzesi e dei piantatori dol Coloritoti: sua madre, una Woodrow, 1-oni'ò noto, era inglese, dplla cittadina di Carlisle. ove Wilson si è recato l'altro giorno a visitare la casa materna e ove ricevette l'omaggio di duo coetanei della 'madre stossa: il novantenne Tomaso Watson, unico superstite degli scolaretti che. frequentarono il corso domenicale religioso impartite dal nonno di Wilson, e la signorina Hamilton, quasi centenaria, clic esiti al Gran Presidente la lettera di coiinniato che il nonno suo le scrisse, quasi un secolo addietro all'atto della sua partenza per l'America. Ora, a vederlo, quest'arbitro del mondo, che ovunque raccoglie sul suo passaggio l'entusiasmo del popolo fidente, non si direbbe che egli abbia esordito in pubblico, a 20 anni, con due volumi di versi. Per fortuna, la poesia ^op lo trattenne a sè lungarhento: a 20 anni Wilson era professore in un collegio di San Francisco, a i',0 anni iniziò l'insegnamento della filosofia del diritto. Solo nel W00 il suo home incominciò a comparire nelle cronache Ipclitichc del suo paese, per questioni puraenta tocali-. tinche uel 191? comparve nella ìl-'ù vasta lotta dei partiti nord-americani iconie candidato alla presidenza degli Stati ■ ,;n*ti. La vinse iJ 4-marzo del 1»13, dal troal ,,;■.). no j^'oodrow Wilsòt.v._a capo della grande -..-.>■ bblica americana. v .-«.*.... p