Nel cuore di Sachs

Nel cuore di Sachs sb'JL edag-Iioni "W aiarneriani Nel cuore di Sachs a a o e e e . i e i : i i o e a i i o à a e , i i o e e o a o e oonfoe sil a o eel o . o ino lo oi a a e le oele la ho he a va aa— i-; d fio va nue la tibe ta on Ricordate la simbolica ode che Goethe dedicò ad Hans Saclis. col bizzarro titolo: Spiegazione di. una vecchia Incisione In legno rappresentante la vocazione poetica di Hans Sachs? Nella sua bottega, ili domenica mattina, ecco li il nostro caro maestro, die ha posato il mio sudicio gramblalò n ha Indossato un lindo glubbono da festa. lìll>o.'a.no lo spòso, la. tenaglia 0 il martello, la lesina 6 piantata sulla scatola degli utensili. Ed egli anche si riposa nei setUmo giorno d'aver tirato l'ago 0 bàttuto ti martello. Como sento U.cole di primavera, 11 riposo lo Inetta ad un nuovo lavoro: sente elio ha un piccolo mondo chc-gll bndrca nel cKrcello. cho comincia ad agire ed a vivere, e al quale ©già darebbe sfogo volenUerl. Il suo sguardo è sincero ed avveduto, ed è ben ardentemente capace diL veder le cose chiaro e pure, o di far tutto suo quel lo che vede; egli ha pure una lingua che versa a flotti' le parole fine e leggere ; e di lui si rallegrano le muse e lo vogliono proclamare maestro cantore. Ed ecco una giovine e bolla donna., chiamata «Onestà» o, anche, «grandezza d'anima» o «rettitudine»; lo saluta affettuosamente, ed cft'li non se ne maraviglia perchè, buona e bella com'è, egli l'ha vista da molto tempo. Ed ella gli dico die lo ha eletto fra i tanti. Lo sguardo di lui, sicuro, scenderà lealmente su tutte le cose umane ; Ma II mondo ti sari dinanzi come l'ha veduto Alberto DUrer. con la sua ferma vita e la sua virilità, la sua forxa interiore e la sua stabilità. TI gonio della natura ti porterà liei- mano attraverso tutu 1 jxiesi, ti mostrerà la vita tutta quanta, l'agir strano dosll uomini, lalorooonfusioi'e, in ricerca, lo spingersi ed urlarsi: e tutto accadrà davanti a te come se. 111 gu.-irda.i-a in mia scatola magica. E poi la Storia gli appare, e gli mostra come 1'uninniui si svolga fra virtù e vi-zii terreni. E poi altri aspetti del mondo e della vita gli passano davami a gli occhi, e già egli leme che troppo vasto sia 11 mondo perchè tutto egli lo possa mirare e descrivere. Ed ecco sale sull'orlo di una nuvola, nello spazio dell'alta finestra, la Musa, santa a riguardarsi come un'tmaglne della iioiira amata Madonna, lilla dicci vengo i*'r consacrarti, alibi la mia benedizione e il mio favore; nsplenua in un'alta limpida Mamma il sacro fuoco che riposa in te: E pli mastra, traverso la piccola portn, nel oliiùso giaiN?ino, unti sentile fanciulla, seduta all'orlo del ruscello, con gli orchi bossi, sotto un albero di pomi. Ella sembra immemoi-e del mondo ; nel suo grembo ha un fascio di rose ; intreccia una corona di boccinoli pallili 0 di tesile. Per chi sarà la piccola, corona ? Il pr-i*o lo si gonna di speranza; non sa quel he devo desiderare. Ingiusto smarrimento:: per lei è già designato colui che. mirandola negli occhi, s'acqueterà della fortuna avversa. Stringendo fra le braccia il corpo sottile di lei il poeta troverà sollievo a tutte le sue pene. irvnèdsoTvnep«Ilapuisacstei rcèamfpEdMlattpghSgpstdtntpdhaSlei, il poeta 1 Cosi l'amore non dlvlen mot vecclilo ed il poeta non dtvion mal freddo. Montre che vive In questa segreta feHcffta, là in alto, nelle nuvole, 6 sos|)esa una corona ih quercia, tu.ua In eterno fresca, che i posteri iwranno sul suo capo, rigettando nel pantano gracidante la" folla che sconosce il suo maestro. Chi sia la fanciullo. Goethe non-dice. Ladandólà innominata, mentre definisce lo shnbolicUe persone della magnanimità c della storia, il poeta si compiace, anche in questa lirica, di lasciare un sottile velo attorno al suo sogno, pereiie il lettore abbia da penetrare il lieve mistero del simbolo, senza umanizzaro la figura con tratti precisi. Cosi Li sogno resta poeticamente trasparente. E l'amore che la Musa indica al poeta affaticato, -come conforto, ristoro delle amarezze e delle avversità del mondo. A colui che rudemente travaglia, che affonda lo sguardo osservatore nell'umanità, che s'attrista per le cattiverie, le odiosità, le menzogne, è dolce volgere lo sguardo al sereno aspetto del mon do. riattingere energia alla vista della natura eternamente ridente, rasserenarsi nella gioia di un amore puro, verginale. Vedete icome il Sach* wagneriano pare ai Stacchi dal cfuadiv.no goethfano, per tanti atteggiamenti -ilei su" spirito. Alla lettura dello pòche strofe, ehe ho scelte nella recente traduzione, del (Lo Gatto, viene spontaneo il ricordo di qualcuno fra I più signiiicativi momenti della commedia norlmbcrghese : e, spe cattimeli le, la dolce l'everte di Sachs' al secondo atto, il preludio del terzo, i pensieri espressi nel 'monologo, pure ilei terzo. E ci ai riferisce più volentieri a questi lunghi framimenti musicali, anziché ai brevi, incisivi, tomi musicati di Sa.cJis, perche quelli meglio di questi valgono a comporre la personalità di lui.E' degno di nota, inlatti. che Sachs non sia dotalo -d'un indiViduaUSsiino terna, che lo rappresenti nella sua complessa psicologia. Un tema canta la sua bontà, un altro geme per ili rammarico delio scacco dli Walter, un altro traiieggùa In diire lnvoio imararaic, eoe.; ma più significativi sono i discorsi musicali di Sachs. 11 Sachs «Ilo pili grandep-'ia. e che ipiiù ci interessa è quello che, sospirando, càuta l'olezzo del gelsomino e scorda, nella gioia quasi sensuale della quieto notturna, la modestia della vita, il cruccio della rude esistenza, e si commuove, da sensibile art'istn qual'è, al ricordo del la fresca voce del nuovo poeta (il Sachs contemplaHiva e'sereno di Goethe); e quello cito drmtapsnlrmbiarr in uno slancio di ammirazione, di gioia lirica, annulla se stesso ed ogni sua virtù davanti al nuovo cantore spregiato dai falsi genti (il Sachs iSiudizioso ed onesto di <>oer,he); è nueiln che intravediamo pensoso nel preludilo, scorgiamo chino sul vecchio volume, assorto 0 forse lontano da. (niello pagina poi T^nT anS itE^er Wvedute ed udite Come potrà racchiudere nei verSi questa folla, e restar sempre sereno ed ilare, per cantar sempre e scriverò sempre? • — si domanda Goethe): è quello che «filiamo riprendere le sue meditazioni, dopo Ini briósa conversazione con David, e notare la vanita dei perversi sforzi, la cattiveria dei poveri di spirito, e poi. scetticamente, tranuafUansi e .mostrar di credere nella tnaliigna influenza del follettì creatori di fantasmi, suscitatori di allarmi, di contese grottesche, di avventure dall'apparenza fiabesca («Ed ecco clte sii Ha avanti un matto, che balla con salti di becco e dii scimmia. Trascina rJietro dt sè con una corda tutti i pazzi, grandi e piccini, diirittli e storti, i troppo dignitosi ed i troppo cretini »; è una specie di « baruffa » romantlco-goetìiiana). Se fin qui il Sachs di Wagner ha comuni coni quello goetltiano più d'un aspetto logico è l umano, i punti di contatto non mancano, a mio avviso, per quanto si riferisce all'amore che, presentato simbolicamente come fonte di consolazione, nella lirica di Goethe, parò invece impersonata decisamente nella Eva wagneriana, come cagione di affanno e di rinuncia dolorosa. Su questo episodio dei Maestri s'è versato molto inchiostro da coloro che, come pure nota mino, l'anno scorso, a proposito del Sicrifrìcd. vog'lliono appesantire, più che affondare, le Indagini conoscitive delle opcie d'arte. Non pochi critici e pensatóri, fra i quali il Liehtouberger, per giungere alle grandi conseguenze schopenhaueniane, e wagncriaii". della rinuncia di Sachs all'amoie, sono stati costretti od esagerare la consistenza ed il significato dell'episodio d'amore. Xon poctis critici e musicisti, passando dalle dissertazioni all'interpretazione., hanno riempito i frammenti lirici del 2.0 atto (duetto Sachs-Eva) e quelli del terzo (preludilo, monologo) d'un grave contenuto sentimentale, angoscioso, tristancg'giante ; e Ivan voluto creare un.martirio spirituale por ottenere un finale trionfo di rinuncia e di liberazione. Che rinterpretazione .-ve.hopenhauérlana dell'umanità non fosse estranea al pensiero d'i Wagner, mentre creava il suo Sachs., è certo; non solo un (rammento o o i e o e e i o i i i i e o a n li i s è le a, ol no dilucidato-rio di Wagner lo attesta, ina parecchi accenni del 'dramma e qualche riflesso musicale lo confermano. .Ma si suole andare troppo oltre (non mi riferisco menomamente al Screhs che udiamo ora al Regio) nel compiacimento di questo atteggiamento .pessimistiico e dramma Lieo. Sion si determina, e però non si risolve, alcun dramma d'amore nell'anima di Sachs. Si tratta solo di una tenerezza dell'anziano poeta, del vedovo sentimentale, per la fanciulla ohe ha conosciuto bambina, che ha veduto venir su bella, che rivede tutti ,i giorni, che civetta un po' con lui, nella aita 'ingenua furberia non bene dissimulata, e che gli fa desiderare un po' giovinezza ed un po' d'antere. E quando il mondo, che egli scruta, 0 cui egli sovrasta ipcr nobiltà, d'animo, per intoltiigenza, fi3!iappare sì cattivo, falso, violento, quella tenerezza diVìen quasi amore poiché egli sente il dovere morale di intervenire in- difesa della bambina pericolante. E. quetata la baruffa dei cottivi e dei violenti, ripensando all'umanità, « Illusiouqr », esM canta; e ipotrebbo aggiungere : « ci vorrebbe poco ad esser buoni e godere la vita In pace; fate corno me, che non m'avventuro ove il piede può man-cara! ». Prevale il buon senso. Vedete bene che se non si esagera nell'episodio d'amore — e nttlla, musica, dramma, scena, autorizzano l'esagerazione — non c'è Misogno di tirar" in ballo Schopenhauer e dare si grave importanza alla rinuncia di Sachs. Senza dire che la commedia non 'poteva avere altra, soluzione. Ve l'immaginate Sachs che sposa EvaCadrebbe tutta la ragione della commedia dei Maestri, i (piali devono essere vinti da un Ignoto «ultore. E senza aggiungere che gli accenni (musicali ai casti di Tristano 0 dIsotta e le allusioni alle avventure coniugali di re Marke van presi pure con discrezione, perchè l'argomento, diciamo così, delicato della dii savventura del vecchio Marke, non sarebbe stato molto opportunamente ricordato ad Eva, presente Walter, da un uomo così corretto e misurato conio SachsVi par mai che quegli uccennli possano riempirsi di un pensiero alquanto grossolano ? Anche lì, è necessario diffondere quel fresco senso di commedia che è nei Maestri, senza inniginaro una situazione drammatica per avere 'il piacere di vederla risolta secondo propriH tini id ologji<ù. Così ii preludio aterzo ntio ed il monoL-ogo sono espressivi non solo di quella melanconia clic viene a uhi ha da scacciare unn velleità d'amore, ma anchdell'insiemo complesso: di quella -melanconia, del fasti-Ilo coglionato dall'umanità balorda e vociante, dell'uggUa contro 1 violentdisturbatori, del disgusto iner le viltà, e lbassezze. Ma, qualche ora dopo, tutta l'amarezza dilegua. Sachs si rasserena, n popolintona, il suo fervido inno di fede, Waltetrionfa, Eva lo incorona. Dov'è più il tcd'i d'una gio-nata andate a male, di qualchora agitata? Sachs toma alla vita, al lavoro, alla poesia, al buon senso, alla serenitàl'.il in idtima anelisi, al Sachs wagneriano Eva sombra non più che una. fuggevole apparizione dell'amore, così come la fanciulldalle roso fu un'apparizione gentile aliti fantasia del Sacns goethiano. a. d. c.

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