Tra le Arti e gli Artisti

Tra le Arti e gli Artisti Tra le Arti e gli Artisti i/no novità di Bataille li protagonista della nuova commedia di Bataille. è semplicemente il personaggio leggendario, che By.ron e Mozart celebrarono, che pittori rajmresentarono col cappello piumato e il giustacuore di velluto, e che anche Rostand esaltò in un poema drammatico ancora ignorato dal pubblico, ma che, si dice, non tarderà ad essere recitato su una grande scena parigina. Perchè Bataille lo chiami l'Uomo dalla rosa, si capisce firr troppo: lo ha chiamato così per gettare sulla vecchissima figura di Don Giovanni un mantello che la faccia sembrare giovane. Ma l'inganno cercato con dura poco; dura fino al tale travestimento dura poco; momento in cui l'Homo dalia rosa apre bocca, Nella commedia di Bataille- il protagonista pompare nella'SeMg scena: dW.^^e in un giardino settecentesco sè veduta una - b ■ - •• —-•- — — dama gittare'una scala discorda ad un suo corteggiatore perchè egli salga nella sua casa e vi passi la notte. Avvenuto ciò, ecco presentarsi l'Uomo dalla rosa il quale narra d'avere ceduta ad un amico la sua ultima- conquista, per potersi riposare dalle continue fatiche amorose! Ma l'amico che lo sostituisce nell'avventura, non ha fSrtuna: egli è sorpreso dal marito della dama, che lo uccide. Così li/oda tutti creduto morto: la mo dalla rosa è -r ., .., t„ dual cosa, sullo prime, non dispiace, al so- pravlssuto. poiché gli permetterà di sapere che cosa le. ^Wm^^^SBnWet ritenuto defunto, e^•ig^^Kf^'SiS re non più icomeJ^^J^l^^i VUo- individuo ^'»^^^ile8|^Sl.^ tuo dalla rosa, ci fa assistere, mentre in una. chiesa si svolge il funerale di quegli chei tutti ^^I&^SS^^ vrqczqcpndcn1SmstmlncMUclOzc1SnPlcha di questa o di quell'amante, ecco questa e nnell'amante comparirgli dinnanzi, naturai- quell'amante comparirgli — mente, svestita. Poi, .siccome non si può \rne_ re soltanto di ricordi, così insegue una bella ragazza. Ma essa ha un innamorato giovane. Lui invece — gli dice la bella ragazza — e vecchio. I vecchi che pretendono un pò d'amore debbono pagarlo. Allora l'Uomo (tetto rosa colui che vide cadere al suoi piedi tante dònne, il Don Giovanni decrepito* si rassegna, umiliato, a comprarsi un po' di piacere. Questo è,rnelle sue grandi linee, il lavoro di Bataille. messo allo studio p.u dun anno fa provato e riprovato centinaia di volte, annunziato dai giornali come d'imminente recitaziene. fino dalla scorsa primavera e finalmente rappresentato al Thèatre de Paris alla presenza d'un pubblico magnifico. 11 lavo ^f^merS^iS^S" teresse Lettera^ volissiina lulLa ul -, ... .l*eciUunu Nefi'Utiite Cattoltm il dott. Borghezio ricorda che, qualche giorno fa, e precisamente il 16 ricorse il cinquantenario di una costituzione di Pio IX, riguardante la musica ceciliana, di non poca importanza storica. Fin dal congresso cattolico di Inusbruck nel 1867 il dottor Francesco Saverio Watt, maestro di canto fermo e di contrappunto nel .seminario cc.i.n' "'.»'« ~ — • " ; . 1 , - _■ , ;■ . j- g^A^X ancori nel vuoto. Da due anni £0l suoi pi,egende Blatter agitava i propositi I fin "dal 1865 La vittoria era viicinàj Witt. l'e nergico Witt aveva con sè l'appoggio intelli- della riforma ; nel 1868 fondando ancora una nuova rivista, la Musica sacra, moltiplicava :i suoi'sforzi per migliorare le cattive condizioni della musica di chiesa, condizioni già deplorate pubblicamente con uri/sue- opuscoip ■ ■" ■ witt.. i e sl, genie dei vescovi di ^ennanta e di AusUta. 'Avendo esposto in una supplica a S. h. Pio IX i suoi intendimenti e chiesta lappro: vazione della Santa Sede per la teodeta di S Cecilia, "sorta da pochi anni in t.ermanta, e'subito affermatasi con l'imponenza del numero e^la fruttuosità del lavoro ne riceveva il 12 agosto 1869 un breve di ìncoragfiiamento e di lode. Ma tento non bastava per Witt: desideroso di dare al suo CaecUienverein forma stabile con una istituzione canonica, tanto si adoperò clic per mezzo M^piscopato cattolico -riunito in Roma per il Concilio Va- "ITgiutTiaTO i cardinali Schwarzenbe.g arcivescovo di Praga* e Rauscher. arcivescovo di Vienna, ed altri 27 tra arcivescovi e vescov presentarono al Santo Padre una supplica collettiva con gli s\à1uti deirAssociazionn. La supplica ricordava una gloriosa istituzione tfalana sul modellò della quale era sorta la Società* germanica. Allude all'antica Congre- | - ,, n,-: gazione di S. Cecilia, sorta sotto H »™W cate *S tsp V. il^maggm Mg» <g£ » DJ.èpar*to per l'erezione canonica di que: sta confraternita, alla quale s'erano iscritti fra i primi l membri della contemporanea « virtuosa compatta dei ™va dei nàmi dì .schiera es.ima^che Jei-Latdno. Witt, pur modellando la sua As- soctezione sull'esempio della romana antica confraternita, ne ampliava assai il-raggio di i azione chiamandovi ^J^f^^0»^50^1. J"ae^oi-e lo splendore della musica sacra e c])R arj essa possono dare incremento, - La risposta fu una solenne approvazione o alla grande società ceciliana per le ™rv° ro ™^S»ien~u» S S„„én<tos animes emanata ri 16 dicembre - 1870: provvido decreto che cinquanl'anni or n sono spingeva l'opera di restaurazione verso o utià ^.^^^0^^^ - fifi^ dal valoroso don Guerrino Amelli. o fondatore dell'Associazione di S. Cecilia: ma to intanto il lavoro concorde di tutti i ceciliani -[di Europa preparava l'humus, nel quale dove- va germinare la teoria della musica sacra, ritornata ai canoni della liturgia, secondo quei prtncipii che trent'anni dopo Venivano codificati dal decimo Pio. Periodici,.associazioni, accademie ceciliane sorgevano dovunque confortate dall'altissima sanzione della costituzione di Pio IX. Fu quello il lievito, la spinta efficace che preparo definitivamente tempi migliori. E se noi, in Italia, non possiamo gloriarci ancora di avere raggiunto nella coltura e nella pratica ceciliana la preparazione che altre nazioni hanno conseguito, non è dà dimenticare 1 efficace azione dell'impotente decreto papale. A. Scarlatti. Sotto l'egida del gran nome di Alessandro Scarlatti, prospera a Napoli un'Associazione musicale, che, giunta al suo terzo anno, presenta un interessante programma. Ci pare notevole darne un cenno, poiché l'esempio è meritevole di ogni lode, Quest'anno la Scarlatti, ohe é patrocinata dia un gruppo di finanziatori ed è animata dal'orgartista F. Michele Napolitano, della chiesa del (firmine Maggiore, svolgerà il seguente programma: Un concerto di musica italiana, sinfonica, un concerto di musica italiana da camera, un Oltro di musica italiana, corale, la ricostruzione scenica della Mna di Paisielìo, un concerto per soli, cori ed orchestra, dedicato a 1j. S. Bach e ad Hàndel. una conferenza di Salvatore Di Giacomo, sul «Teatro napoletano nel 700; due conferenze "del musicologo Guido Pannata, sullo «Svolgimento <*el l'arte musicale nazionale»; un concerto per soli,'cori edor chestra. con l'esecuzione delle Beatituies d'i rT3.TlCK.

Luoghi citati: Europa, Hàndel, Italia, Napoli, Praga, Roma, Vienna