Il Convegno regionale dei proprietari forno

Il Convegno regionale dei proprietari forno Il Convegno regionale dei proprietari forno Alle 10 di, ieri mattina nel salone delia Camera di .commercio venne tenuto l'annunciato cohvegnoiregionale dei proprietari forno. Erano presenti circa 300 persone, fra le ffuali i rappresentanti dei prestinai di Alessandria, Pinerolo, Tortona, Asti, Moncaiieii, Acqui, Biella, ?ifilano, Avigliunn, Varai lo Sesia, Chivasso, Chicri, Casule, Novi Ligure, Susa, Caramagna. Da Milano erano intervenuti il presidente della Federazione nazionale proprietari forno, ing. Luraschi, ed il consulente legale avvocato Galloni. Il cav. Leone Sacerdote portò il saluto del comm. Bocca, presidente della Camera di commercio. Il cav. Callo Batti, desiìgnato a presiedere il Convegno, ringraziò e salutò gli intervenuti. Dopo brevi discorsi di MUaneso e Buscaglionc venne discusso lo statuto della costituenda Federazione piemontese fra le Associazioni proprietari forno, che \ernie approvato. La Federazione cosi venne costiV tuita. Quindi venne iniziata la discussione intorno al prezzo del pane. Parlò l'ingegnere Luraschi, il quale accennò alla dif ficolta d| ottenere aumenti nel prezzo di vendita per le resistenze delle autorità, e fece anche cenno delle difficoltà dell'esercizio dell'industria a causa dei frequenti conflitti con le maestranze. Milanese, di Torino, formulò l'augurio che le autorità vogliano studiare cori cura il dato di panificazione per accordare ai panettieri f un prezzo di vendita adeguatamente rimuneratore. Un altro dei presenti, Caligarla, lamentò vivamente.la diversità di prezzi che si verifica da luogo a luogo e invocò l'unificazione. Alle 12 la seduta è sospeso,, rinviandola alle 14,30. Le vive discussioni del pomeriggio Poco prjmà delle 15 il presidente cavaliere Batti dichiara aperta la seduta po>mcridiana. L'aw. Galloni, di Milano, parla sul prezzo del pane a, fra l'altro, dice che bisogna dichiarare al Governo che i proprietari Homo debbono essere indcninìzzati del danno che ha loro recato il regime eccezionale al -quale da tanto tempo sono sottoposti Milanese protesta contro l'asserzione che venne fatta pochi giorni fa in una- riunione tenuta da un'Asso ciàzione politica cittadina, che cioè ilgrario,distribuito per la macinazione destinata ai fornai sia uguale a quello che viene fornito ai molini dell'Alleanza Cooperativa. A questo pupto uno dei presenti fa osservare ai convenuti ed ai giornalisti due piccoli involti: in uno v'è un pizzico di frumento pulito e di bell'aspetto chiaro: ed il presentatore 'asserisce che è un campione del grano dato alla Cooperativa. Nel secondo involto il frumento appare di qualità inferiore, più scuro ed e frammisto a veccia, e questo, sempre stando a quanto dice l'interessato, è il grano che serve a far la farina pei fornai torinesi. Milanese proseguendo afferma, fra l'altro, che in regime libero l'Alleanza Cooperativa non aveva fatto i progressi che ora ha compiuto. Questo ripetersi continuo, insistente, 'di lagnanze contro l'Alleanza Cooperativa urta i nervi di Feyles, il quale grida che è tempo di smettere di fare della reclame alla Cooperativa, ed e del parere che i fornai, invece di far delle querimonie, chiudano i negozi, h'ew. Galloni, prega il Convegno di voler tener presente che si deve discutere le questioni sótto l'aspetto. nazionale, non locale, e che non si rimpicciolisca la discussione. Buscaglione si associa. Balansino, di Pìnerolo, vuole che si ponga un dilemma al Governo: o requisizione completa dei cereali o commerciti libero. Parlano due o tre oratori, che si abbandonano ad un linguaggio poco sereno, cosi che il presidente ed il Buscaglione sentono il bisogno di deplorare codeste inurbane violenze di parola. Anche l'assemblea insorge contro qualcuno dei presenti, che disturbano, e lo stesso ing. Luraschi, che prende la parola subito dopo, invita i disturbatori ad un più corretto contegno. L'ing. Luraschi, a proposito (lolla diversità di trattamento che si afferma esistere a Torino, dice che la Federazione provocherà l'invio di un ispettore governativo per indagare. L'errore commesso dal Governo noi riguardi delle farine consiste, secondo l'oratore, nel non aver tenuto conto che a diverse qualità di grano corrisponde diversità di farina e perciò di pane. Dice che ormai e dimostrato essere impossibile ottenere farine uguali in tutta Italia. Invoca anche lui il ritorno al libero commercio. L'aw. Galloni per conclùdere la discussione presenta un ordine del giorno, nel quale il Convegno, dopo aver deplorato il modo col quale si procede alla fissazione del prezzo di vendita del pane, e la diversità che si riscontra nelle farine distribuite per la panificazione, delibera di affidare la risoluzione di queste questioni al Consiglio diretti y-o della Federazione, perchè ottenga un'equa tutela degli interessi dei fomai e dei consumatori. L'ordine del giorno, mes-.io in votazione, è approvato alla quasi unanimità. Imposte, tasse e affitti del negozi SI passa cosi alla trattazione degli altri temi all'ordine del giorno: imposte, sovraprofitti di guerra, affitti negozi e proprietà commerciale. L'aw. Galloni fa una rapida relazione su questi argpmenti. Per quanto si attiene alle imposte ed ai sovraprofitti dice che per gli esercenti panettieri si dovrebbe parlare di sottoprofitti, giacché durante gli anni di.guerra i fornai non ebbero alcun beneficio e sono an- ii — dice l'oratore — in condizioni econor ittiche poco floride. Per le imposte lamenta l'eccessiVa tassazione, e suggerisce agli esercenti di non accettare le proposte degli agenti delle imposto; in modo da rinviare le pratiche alle Commissioni di appello e cosi guadagnar tempo. In quanto riguarda ja cosidetta « proprietà commerciale » — che sarebbe poi I'« awiamento » di ciascun esercizio, dice che questo nuovo postulato del diritto è ancora allo stato nebuloso, ma che finirà per essere riconosciuto. Ammette che contrasta gravemente col diritto' di* proprietà1 in quanto verrebbe a limitare la libertà dei proprietari degli stabili, ma confida che un componimento sarà trovato. Infine per ciò che si riferisce agli affitti dei negozi critica! severamente il decreto sugli affitti, e dice che si stanno facendo pratiche ; per ottenerne la revoca per quella parte che riguarda i commercianti ; intant operò invoca che ai negozi siano date le stesse proroghe stabilite per gli appartamenti. A|ierta la discussione, parla l'ing. Luraschi;. che contesta ai proprietari il diritto di licenziare gli affittuari dei negozi, ed invoca misure al riguardo (una voce dal fondo della sala: «E [a libertà 'di commercio?»). Osservando poi che in Francia il principio della, libertà di commercio è già stato accolto, dice che gli esercenti italiani debbono smettere di votare ordini del giorno e debbono scendere fn piazza per imporra con la violenza ciò che hanno diritto -di ottenere. Il consigliera comunale Buscaglione dice invece che non si deve usare la violenza in nessun caso, e l'assemblea applauda ugualmente i .due oratori. tcislbanrlitgdcCmidVtplcdssclsgmtggstnvh Non sono votati ordini del giorno su questi temi, ma l'assemblea, per alzata di mano, delibera di osservare con disciplina le istruzioni che saranno date dalla Federazione. Segue -una breve discussióne intorno alle norme generali da seguire nei concordati con gli operai, e verso le 18,30 il Convegno si scioglie dopo i rituali discorsi dijchiusura o di ringraziamento.