L'Albania ammessa nella Lega delle Nazioni

L'Albania ammessa nella Lega delle Nazioni L'Albania ammessa nella Lega delle Nazioni Le condizioni della pace turco-armena La questione della Germania (Servino special dll St) (Servino speciale della Stampa) Gi 17 , Ginevre, 17. notte. La quinta Commissione dell'Assemblea della Lega delle Nazioni aveva deciso a piccola maggioftnza di rinviare l'accettazione delia domanda di ammissione nella Lega stessa, presentata dall'Albania, Ano a quando la posiziono internazionale del paese non fosse meglio chiarita. Oggi, invece, l'assemblea ne ha approvato all'unanimità l'ammissione dopo l'illustrazione di un ordine del giorno presentato da lord Churchill. L'ordine del giorno diceva : • « l.o L'Assemblea dichiara che un» popolazione eome l'albanese ha il diritto ad una esistenza nazionale, se ne manifesta [1 desiderio : 2.o l'Assemblea 6 dell'opinione che l'Albania è uno Stato nel senso dell'art, l.o nel Trattato, e che tale Stato corrisponde an«he alle altre condizioni dell'articolo stesso ; B.0 l'Assemblea decide di ammettere l'Albania come membro della Lega delle Nazioni ». Nella discussione che ne seguì, si fece valere il punto di vista che 1 due Stati vicini dell'Albania, e cioè la Jugoslavia e la Grecia, non avranno certamente nessuna intenzione di minacciare militarmente l'Albania, in modo che la Lesa delle Nazioni non si troverà nella condizione di dover prendere le armi per l'Albania. L'ammissione di questo paese apparve tanto più necessaria in quanto contribuiva alla pacificazione dei .Balcani. Anche SI delegato italiano, sen. Schanzer, appoggiò pienamente la tesi svolta nell'ordine del giorno di lord Churchill. Vennero invece.respinte le domande.di ammissione di altri tre piccoli Stati, e cioè dell'Azebergian, del Sichtenstetn e dell'Ucraina. i-a Compiisslone per l'Armenia ha poi ricevuto informazioni secondo le quali l'Armenia B/m sarebbe più in grado di opporre resistenIt ai turchi di Kemal pascià: ella fu, quindi, ifostretta alla firma di un armistizio e di un {Trattalo di pace in condiziona molto sfavorejwbU. Gli armeni hanno dovuto cedere al -turani una gran parte del loro territorio, come Cure tutte le armi. La firma del Trattato1 di jpace sareblie avvenuta il 3 dicembre. Neh potendo, la Commissione nominata continuare è suoi lavori dopo la chiusura dell'attua'e sessione,' essa propone ora che lo stesso Consiglio della Lega si assuma la continuazione del suo cpmpito. Vi "avevo accennato ieri che le dichiarazioni di Viviani sulla possibiltà dell'ammissione «iella Germania nella Lega delle Nazioni non «irebbero rimaste senza Risposta da parte delHa Germania. La risposta non si è fatta attendere ; ed è venuta già oggi da un grande glorSinle democratico tedesco: dalla frankfurter ]Zeitiato. Questa comincia col riconoscere che sv la Germania non appartiene -ancora alla ì.t!ga delle N'azionò, la sua volontà stessa ne «responsabile. A Versailles, prima che la Lesa venisse fondata, la Germania aveva chiesto di esservi ammessa come membro fondatore. Ma allora essa aveva ricevuto un rifiuto. Da allora la Germania segui il punto di vista che essa, non intende entrare a far parte di ima Società dove non è bene accetta a tutti. « La. maggioranza del membri della Lega continua? il giornale — desidera certamente la nostra ammissione.-e ir corso dell'attuale assemblea lo ha {'dimostrato chiammente. p *}oi avremo messo i nostri oppositori, e anzi, la Lega stessa in un grande imbarazzo, se ;eve.«.*.jmo chiesto la nostra ammissione. Non ■pi sono mancati a questo proposito avvertijeenti amichevoli In tal senso. Ma noi. P*r 1 Motivi citati, ce.ne slamo astenuti». • Prendendo occasiona dall'ammissione dell'Austria nella Lega, il .giornale scrive che la 4iRCussione per tale ammissione ha portato »3on 'se.'anche un accertilo at rapporti della 'Le?a delle Nazioni con gli altri Stati ex-nemi.ci dell'Intesa. « Splendide parole — aggiunge la Frànkfurter ZeUuno — ha pronunziato dal minio di vista svizzero.il presidento delu%,CQn- federaclone, Motta, ,il quale ha avanzato il principio' fondamentale che la Lega delle Naaioni debba essere aperta a tutti, 9enza ecce- j*iond,.««(ì ha accennato anche ai pericoli che. m.seguono dall'appartarsi dell'America, della Rùssia e della Germania. Ma appena in «testo discorso è stata pronunziata la parola (Germania, il rappresentante della Francie Viylanl ha chiesto la .parola. Egl* non avrebbe avuto bisogno di parlare, poiché il pericolo di una ammissione della Germania non esdateva affattg. Ma stilla'maggior parte de! francesi questo solo pensiero agisce in modo molto provocante : e cosi il signor V:viani ha do,viHo parlare e polemizzare ». Ricordando le parti principali del discorso di Vìviani, che vi ho già riferito, il giornale aggiunge: "n signor Vivlani ci perdonerà se. noi, nella piena coscienza della gravità della parola che pronunziamo, aflerrniararr^che egli non ha detto la verità. Non è la Francia che attende invano: ma è la Germanio. Quanto sia stata fatale questa incertezza per le finanze tedesche, lo ha dimostrato 1 esperienza, ed è stato riconosciuto miche da parecchi economisti. Ouindi non i francesi, ma noi abbiamo motivo di lamentarci. £, d'altra- parte, Vivimi è stato anche un teste non veritiero quando egli ■ha cercato di risvegliare l'impressione che la ■Gftwnania fino ad ora non ha agito seriamente nella questione dell'adempimento dei suoi Un pegni risultanti dal Trattato. Tutto il nostro paese crespi ra affannosariiente sotto il gravame delle condizioni della pace che noi ci.sforziamo di. adempiere 'onestamente, non ostante tutta ila loro gravità. Senza parlare delio cessioni di. n>errjtoriQ e della confische dei possedimenti tedeschi all'estero, noi.da parecchi mesi consepniaino puntualmente tutto quanto ri è stAto ■ehiesto: navi.' macchine, merci, carbone; in breve tutto il nostro sangue scorre per acéòn tentare gli ex-nemici, e noi ci sforziamo anche disperatamente per adempiei» alle severe ore tese sul disanno. Non crediamo di esagerare, se diciamo che nessuno dei paesi vinti ha fatto tanto come la Germania. La Germania ha dimostrato di essere fedele agli impegni. del Trattato; e ci vuole un buon grado di audacia per affermare il contrario. 11 rignor Viviani «chiede d'elle garanzie. La Francia le-ha già. Watt! che cosa fanno gli .eserciti nemici nel territorio renano e nel Palatinato? Se il signor Viviani a nomo della Francia chiede anche di più — ed i francesi parlano infatti giù fino da ora di un pegno sitile risorse finanziarie deila. Germania — egli deve ben guardarsene- poiché in tale caso offenderebbe il trattato ' di pace, e compirebbe un delitto contro l'Indipendenza, la libertà e la dignità dei popoli ». Nella seduta pomeridiana della Lega delle Nozioni il delegato romen T&ke lonescu propone, per incarico del suo Governo, che un eorpo di spedizione internazionale di 40 mila uomini sia invialo per la salvezza dell'Arrm' nia. Le nazioni rappresentate" nella Lega dovrebbero parteciparvi proporzionalmente alle loro forzo militari. Il Governo romeno dal canto suo si .dichiara pronto a partecipare a tale spedizione con denaro e con uomini, secondo la parteche spetta alla Romania. La proposta viene accolta da lunghi applausi; ma essa, passa poi alla discussione^dt una speciale Conmissione dell'assemblea, la quale domani stesso presenterà una relazione. Infine si .approva il bilancio della Lega per Intel, previsto in ti milioni di franchi..

Persone citate: Churchill, Motta, Schanzer, Viviani, Watt