Il discorso dell'on. sui provvedimenti finanziari

Il discorso dell'on. sui provvedimenti finanziari Il discorso dell'on. sui provvedimenti finanziari Dichiarazione del rWinistito del Tesoro circa le false vóci di cm " preteso finanziamento delle industrie „. Roma, 11, notte. La seduta antimeridiana, presieduta dal vicepresidente Berenini, comincia alle 10.5. Seguita la discussione della mozione del deputato MarUni ed altri sulla questione agrana. La mozione agraria SAKROCCHI svolge il seguente ordine del giorno: « La Camera invita il Governo ad assicurare anche nelle campagne il rispetto della libertà di lavoro ed il normale esercizio dei diritti legittimamente costituiti, alfine di impedire che il continuo turbamento dei rapporti tra proprietari e mezzadri e la perpetua incertezza del domani siano causa di danno alla produzione ed ostacolino quei magri impieghi ai capitale e quelle opere di miglioramento e di (razionamento delle aziende che è invece doveroso incoraggiare con una migliore e meno avara disciplina del credito agrario e, occorrendo, anche imporre con giuste sanzioni ». MAGRINI dà ragione del seguente ordine del giorno: «La Camera afferma la necessità di ' provvedimenti legislativi che, rispettando e favorendo ogni .trasformazione degli Istituti economici agricoli compatibili con le variata delle condizioni e delle esigenze locali, assicurino una migliore organizzazione dell'economia rurale e l'incremento della produzione ». La seduta termina alle ore 12;5. Un diluvio, ccln accompagnamento di grandine e di tuoni si scatena su Montecitorio meritre si apro la seduta pomeridiana. L'aula è affollata, le tribune sono gremite. La seduta comincia alle ore 15. Dichiarazione del ministro del Tesoro MEDA, ministro del Tesoro: Consta al Governo che, contrariamente a verità, si fanno correre in questi giorni notizie fantastiche intorno ad operazioni per il preteso finanziamento d'industrie minacciate dalla disoccupazione. Ora, è bene avvertire che uè al Tesoro, riè agli Istituti di emissioni vi è alcuna operazione del genere in1 corso e neppure alcun impegno od accordo allo studio, e tanto meno nella misura, che Incile voci correnti si precisa addirittura in tire miliardi- La Banca d'Italia o il Consorzio per sovvenzioni sa valori industriali, nell'interesse dell'industria (di ogni forVna d''Industria, comprese quelle delle costruzioni navali e di trasporti marittimi) hanno aumentato dt poche centinaia di milioni le rispettive disposizioni (non più di 350 miliohi in tutto), e non vi è nessun affidamento per operazioni di maggior conto per l'avvenire, salvo le richieste che il commercio e le industrie potessero presentare per soddisfare a ulteriori necessità, richieste che gli Istituti sono Uberi di accogliere o' di non accogliere, secondo il giudizio che facessero sulle singole operazioni, tenendo conto della situazione propria e di quella dei richiedenti. Sul licenziamento del ferroviere PEANO, ministro del Lavori pubblici, rispondendo ali'on. Binotti, dichiara che da che egli è al Ministero non è stato mai consentito alculn invio di materiale bellici in pudearremnauntetaquchdcmvelesuF™impoveartocagestdechacpomneristneRzidotodl'pcocil'otalesiripilntacolastcotochcaal're* ilchpcipturilosigPomma.^RTgua'rdo"aìlè punizioni pei"fèn£ j ^Vieri che hanno distaccato vagoni, ritenèn- Sdoli diretti in Polonia, dichiara che fino ad \ nora ncln gli risulta che nessun provvedimeli-1 to disciplinare, che sarebbe di competenza scdel Consiglio di dMplina e del Consiglio di damministrazione, cne sono autonomi, sia sta-'suto adottato. Rispondendo poi a ulna interroga- vozione dell'on. Pagella, dice Che il macchini-1 csta ferroviario Gavazzi alla stazione di Ome | trsi rifiutò di far proseguire il treno, su cui fa-1 Tceva servizio, se non veniva sganciato un va- ; Bgeline contenente fucili, e diretto a Roma, alla dDirezione di artiglieria. Il capo-stazione e il dcapo-deposito fecero invano insistenze perche sil Gavazzi desistesse dalla sua pretesa. Ri-1 sètenuto colpevole di grave insubordinazione, pin seguito a giudizio del Consiglio di disci- spliftia, seguito nelle forme di legge, è stato tudestituito. IL Gavazzi ha.un.anno di tempo ta^TÌ%nTnc^r^T^. S ^esaminato con tutte le garanzie che la legge Mprescrive. Replicano gli interroganti PAGELLA e BI- guerra esse opera veramente ammirevole. In un organi- , smo cosi delicato e complesso come quello sdente Ferrovie dello Stato, in cui l'arresto an- rche di una sola ruota può provocare danni immensi, non solo all'economia nazionale in gelnerale, ma anche, sopratutto, al proletariato stesso, è necessario che l'ordine reg%i e che la volontà dei singoli non si sovrapponga a quella dell'Amministrazione. Ricorda l'opera spiegata dal momento deliri sua ascensione al Governo per andare incontro ai desidera' del personale ferroviario : le tabelle organiche, la riforma delle pensioni, quella della Cassa di previdenza, la sistemazione degli avventizi ne sonò una prova. A quest'azione del Governo accorre-che i ferrovieri ri- gsfi•NOTTI, e controreplica il niilnistro PEANO, TT^JtJZ^^^l^^ vft•aCCtlsnrfacciano in modo che il servizio ferroviario corrisponda alie finalità per cu! il Paese è disposto a fare i maggiori sacrifici (Vivi ap plausi; commenti all'Estrema Sinistra). Il ministro delle finanze Finite le intenogazioni. si riprende la discussione del disegno di legge: ■* disposizioni per la sitemazione della gestione statale dei cereali ». FACTA. Ministro delle Finanze, illustrerà la parte tecuico-flnanziaaia dei provvedimenti ih discussione e confida di poter dimostrare che essi non' solo alle necessità del momento, ma si inspirano anche a un alto senso di equità sociale. Circa l'obbiezione mossa al disegno di legge che esso non valga a risolvere in modo organico e completo il problema della finanza nazionale, osserva che gli attuali provvedimenti sono determinati dalla necessità di provvedere adeguatamente ai bisogni più urgenti, e a questo appunto tendono. Da ciò la necessità di ricorrere a tutti quei mezzi che sono suscettibili di dare alla finanza un gettito immediato. Si tratta quindi di una legge speciale con fini speciali, con metodi speciali. A coloro che rimproverano il Governo di essere venuto meno all'ossei-vanza del principio informatore dell'ordine del giorno CasalinT, rileva che posteriormente alla sua presentazione sono stati attuati, da parte de.l Governo, molli di quei provvedimenti che riversano sulle classi più abbienti 1 maggiori oneri fiscali. Ricorda infatti come l'attuale Gabinetto.abbia ottenuto dal Parlamento l'approvazione di leggi le quali hanno stabilita la. totale avocazione allo Stato dei profitti di guerra, un ulteriore aggravio delle tasse di successióne ed infine la nominatività dei titolLla quale permetterà di colpire tutta quella porte di ricchezza mobiliare che finora riusciva facilmente a sottrarsi ai tributi dovuti. A tutti questi oneri già imposti alle classi più abbienti si aggiungono i nuovi proposti con l'attuale disegno di legge e che per la loro entità, darar.-.io un notevole contributo al risanamento della finanza dello Stato. Per quanto riguarda l'avocazione allo Slato dei sopraprofitti di guerra, espone che all'applicazione della legge ha ostacolato, non già malvolere o negligenza da parte del Governo, ma la necessità di coordinai^ in sede di regolamento, tutto un nuovo complesso sistema fiscale con la vita industriale, commerciale ed economica del paese. La stessa assicurazione spelndano con un sentimento di disciplina, sdnmterstUdrttPisDgsnlmgovtsgatspddsgmNbg M. può dare per quanto riguarda la nominatività dei titoli. Quindi, contrariamente alle voci ad arte spai-se, non solo la compilazione di questo regolamento non è stata abbandonata ma, prima della fine dell'anno, esso potrà essere emanato. Accenna anche al rilevante gettito che un più rigoroso accertamento permetterà di ottenere dalle imposte dirette malgrado le inevitabili resistenze degli interessati, e noia come questo fatto sia indice sicuro e confortevole che l'organismo finanziario, malgrado qualche dcflcenza, cui potrà provvedersi, risponde in modo efficace allo scopo per cui esso fu creato. Venendo ad esaminare singolarmente i provvedimenti finanziai-! contenuti nel disegno di legge in discussione,' dimostra che la proposta sull'anticipazione di una rata dell'imposta sul dddF™^?".'0 $ cone;fi8nata in mo<r? da dareJJ"isimmediato beneficio al tesoro e da essere sop.-f^dportabile dal contribuente. In tal modo il Go-1 verno dimostra il suo intendimento di voler armonizzare le esigenze del bilancio dello Stato con quelle dell'economia privata e pubblica. Oserva anche che l'imposta potrà dare un gettito di circa cinquecento, milioni (Bene). E', stato invece necessario rinviare l'applicazione del disegno di legge dell'on. Meda appunto perchè, trattandosi di una riforma che esigo un accurato esame anche nei particolari, era impossibile attuarla precipitosamente in questo momento in cui gli organi dell'ammiri i strazio»ne finanziaria sono già tanto affaticati. Nè può ritenere giusta la censura mossa all'amministrazione finanziaria di avere indugiato oltre il necessario l'applicazione della tassa sul lusso. Ricorda infatti le difficoltà che tale applicazione ha presentato e che costrinsero ad abbandonare volta a volta i metodi escogitati. Quanto all'imposta sul vino, rileva che il consumo di questo ascende a 45 milioni di ettolitri all'anno: cifra che supera la reale necessità del paese. E' giusto quindi che questo prodotto contribuisca con gli altri ad alleviare il bilancio dello Stato con l'imposta, che del resto l'opinione pubblica ha già dimostrato di accettare. ' Concludendo, afferma che il disegno di legge, mentre provvede ad indeclinabili necessità delio Stato è improntato ad un grande spirito di equità. E' certo che la Camera vorrà approvarlo mettendosi così all'unisono col paese il quale si mostra disposto a sopportare serenamente anche i sacrifici necessari perchè l'Italia possa vivere e anche progredire. La chiusa del discorso dell'on. Facta è accolta da calorosi applausi su tutti i banchi della Camere, meno quelli socialisti. Tutti i Ministri presenti, corranc'ando dall'on. Giolitti, si congratulano coll'on. Facto, il quale ha ottenuto, come sempre, un successo di sincerità e di chiarezza. Circa un centinaio di deputati si recano al banco del Governo a stringere la mano al Ministro delle Finanze. Tra essi notiamo l'on. Luigi Luzzatti e l'ex Ministro Cesare .Nava. * Voto sulla chiusura Appena finite le congratulazioni all'on. Facta il Presidente avverte che è stata domandata la chiusura della discussione, e chiede se è approvata. Si alzano tutti i deputati meno i socialisti. Allora l'on. De Nicola avverto che a parlare sulla chiusura si è iscritto l'on. Lollini. PRESIDENTE : Ella, on. Lollini, intende naturalmente parlare contro la chiusura? (ilarità). LOLLINI: Appunto! PRESIDENTE: A9s, lora parli. LOLLINI sostiene che, per quanto siano stati presentati oltre cento ordini pvabdmsfNirnsmddtldcenrvdgpmfimttdpfIpdcncddsnslpIsdtmmuvnv. del giorno, la discussione generale ha ragione di j ^sJiu[r,6 £CI-Chè vi Possano partecipare, in ri S 31 Governo, anche quei deputati che \ non hanw preseniato ordini del giorno, 1 } KfcWrJDBNTE a questo punto interrompe e sciamando: Ma se ci sono 11G ordini del giorno da svolgere! (Ilarità). Quindi comunica che 'sulla domanda di chiusura è stata chiesta la , votazione per appello nominale. (Urla). Non oc- «1 corre atterrirsi per questo ! (viva ilarità). Men- 8| tre la votazione sta per finire l'on. Francesco i l1 Tedesco, che si è intrattenuto a parlare coll'on. il; Beneduce Alberto, fa per uscire dai banchi di d destra, ma inciampa e cade. Accorrono molti : T deputati che lo aiutano a rialzarsi. L'on. Tede-! ' sco non si è fatto alcun male e si rialza da 1 sè. Intanto l'on. Giolitti gli altri Ministri e rie-ie putati di ogni settore si interessano affettuo-' m samente del piccolo incidente capitato per forbi tuna senza conseguenze, all'illustre parlameli- m taro. Alle 17iW „ presidente comunica il risul- n ^^^^^«^^^g? M&$gffi%*2&^ Fito^**"*® ^ JsSSR^Jii .... ! n , scusatone per la sistemazione statale dèi ce reali, Si passa allo svolgimento deeii ordini del giorno Svolgono i loro eli 01Tu niota i rn!ssaretto. ' ""JJ'"ltt e ^" 1 cdel Consiglio prono-1 ba seduta nella quah> \ C_Jl'o farà l'esposizioni finanziaria dopo la quale si continuerà la di ^S|l&]»zv MAFFI, chiede che domani, essendo giorno festivo, non si tenga seduta anche per dar tempo ai deputati di studiare gli importanti •argoménti che sono nell'ordine del priorno. Chiede che sulla proposta del Presidente dpi Consiglio si proceda alla votazione nominale. netlnvmtransazione che domani si ìenga seduta per I sla sola esposizione finanziaria. idMAFFI. insiste perchè domani non si tenga j pGIOLITTI. Presidente del Consiglio, mini- cstro. dell'Interno, nota che è nelle consuetudi- j ni della Camera di fare esposizione ..nanzia-imria in seduta di domenica: prowvr.e in via di à e PRESIDENTE, annunzia che sulla proposta C seduta. GIOLITTI, .mantiene la sua. proposta. ! ndi non tener seduta domani per l'esposizione finanziaria è slata chiesta la votazione nominale: indico la votazione, che dà il seguente l'istillato: presenti e votanti 201, maggioranza tot : hanno risposto sì lf. hanno risposto no 100 ila Caìncra approva di tener seduta domani). La seduta termina alle 30 30. Una commissione di mutilali a Montecitorio Roma, 11. notte. Questa sera, mentre era per finire la seduta della Camera, un gruppo abbastanza numereso di mutilati si è riunito in piazza Montecitorio e una Commissione ha chiesto inscientemente di conferire, r-on membri del Governo. Poiché i vari sottosegretari erano nell'aula, ii poniere del Parlamento ed i funzionari di servizio, hanno opposto ima.carta resistenza. Dato lo stato d'animo della Commissione e del gruppo che attendeva nella piazza, i mutilati sono stati fatti en.rare nel corridoio dei giornalisti, e sono stati ricevuti dai sotiosegr"lari Porzio, Bianchi e Di Trabhia. La Conimissione ha usato un concitato linguaggio, giustificato dall'eccitazione degli animi. Gli on. Porzio e Bianchi hanno assicuralo che giovedì, la sattocomiiiisstone incaricata da! sottosegretario per le pensioni, presenterà lo schema di legge per gli invalidi e mutilati di guerra. Esso sarà imiiiediatainenre presentato alla Camera e discusso in una seduta mattutina, priinu delle feste natalizie. La Coni fissione si è dichiarata soddisfatta. Uscita sulla piazza di Montecitorio, ha informato il gruppo dei mutilati che attendeva interno ai risultar! del colloquio. In massa quindi i r" :tilr>:i si sono periati dinanzi alla re-lezi me di quaich? giornale di Roma e- hanno fatto una breve imosi razione. mdnQvrnsactmacbNessun, aumento dei tasso di sconto Roma, il, notte. Le voci messe in circolazione di un proba- bile e prossimo alimento dello sconto prèsso gli istituti di emissione sono affatto infondate, j{Stefani) 1

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