Piccoli inciampi

Piccoli inciampi Piccoli inciampi 1 onettoalquasunanime acconsen-timento della nazione il Governo procede diritto per la via ohe s'è tracciata. II Paese si è reso conto delle difficoltà aspre contro le quali deve combattere il suo Governo; e ha capito come non c'è un modo diVerso per poterle superare. Per la vita stessa della nazione il Trattato di Rapallo^, deve essere applicato, il prezzo del pane — conseguenza fatale della guerra — conviene venga, sia jnrr lievemente, accresciuto. E dal perseverare nella sua vìa n'è venuto al Governo, prestigio ed autorità. Il Parlamento sente la gravità deiPera e si stringe' intorno al Governo. Secondare ogni suo movimento, rendere più agwate ogni sua iniziatica, è in questo momento favorir il paese' ad uscire dalla sua crisi, affrettare Torà dalla liberazione per tatti. Chiunque ha senso pò litico e visione dei problemi generali del Paese, nell'ansia e nello sforzo per la soluzione di essi, non inspira la propria opera che a motivi di ordine generale. Le piccole opposizioni cessano, le manovre di corridoio — dianzi pratica cotidiana della vita parlamentare •— appaiono indegne. È così la gravità di un'ora storica ha, se; non altro, questo vantaggio che rialza il tono politico della vita. Almeno per coloro che non conoscono interesse superiore a quello della nazione. Per gli altri è un altro discorso. Anche in mezzo ai grandi fervori politici si nasconde sempre il piccolo gruppo che non vede e non conosce altra norma che l'utile proprio. Ogni imbarazzo del co mune può diventare un'opportunità per imettere in moto i propri congegni, ogni grande incaglio può diventare un mezzo per spingere in avanti se stessi. E nella speranza il gruppetto ostacola, imbaraz an, incaglia per proprio conto. Piccoli3 in Ciampi, che non bastano^erto a fermare la macchina dello Stato, pur sempre inciampi. Il Governo chiede, ad esempio, sei mesi di esercizio provvisorio? Si' proporrà che gliene siano concessi tre soltanto. Il Governo ha bisogno di un largo respiro per muoverai liberamente, tendere le proprie forze all'assetto generale, studiare con ampiezza e risolvere con sereniti), i problemi che incalzano. Una limitazione di tre mesi ristringerà la sua azione, potrà anche diminuire in qualche inrte il suo prestigio. Perciò adunque si avorerà per i tre mesi. Gli uomini politici d'alta visione sollevano il pensiero e la parola, fanno — se occorre — sagritìzio di qualche loro particolar modo di vedere perchè trionfi la politica generale dello-Stolo: i piccoli uomini, mentre la politica si rialza o diventa azione pubblica, lavorano di sottecchi, brigano, s'affannano in tutt'i modi per creare impacci, c fra gli impacci far passare le loro piccole ambizioni, o i loro, molte volte purtroppo non piccoli, interessi. Miserie della vita delle quali non metterebbe forse nemmeno conto parlare — di tanta impotenza esse sono espressione ! — se l'additarle non servisse a dar al" paese più precisa coscienza di sè e dei propri interessi. L'interesse vitale del paese è che oggi lo vStato provi a sè e al mondo la propria potenza. Ma lo Stato — non il Governo — oggi in Ilalia è offeso e minacciato negli organismi più espressivi della propria iorza. Paté elie il Governo ceda, che non attui i patti sanciti, non metta al dovere i ribellanti alle sue leggi, eli discredito universale piomberà su di esso. Si svaluta esso e si svaluta la nazione, la quale dovrà poi pagare per lunghi e lunghi anni, e attravei-so esperienze dolorose d'ogni specie, l'errore e l'impotenza di un'ora. Paté che il «Governo imponga l'osservanza delle patrie leggi a tutti coloro che per qualunque ragione ne sono usciti, che ogni patto da esso contratto venga con religiosa osservanza applicato, e con il credito e l'autorità sua accrescerà dinanzi al mondo l'autorità e il credito della nazione. Giornali altra volta di fiera opposizione al Governo lo riconoscono apeitaiucnta ; e contro ogni manovra di corridoio, contro ogni mutamento di fronte da parte di qualche gruppo — inspirandosi alla nostra stessa visione politica •— adoperano parole aspre, che noi —- per la poca importanza che diamo a cotesti piccoli movimenti — non abbiamo adoperato. Vuol dire che quando sono in giòco i grandi, anzi i supremi interessi del paese, gli uomini che ne hanno la visionfe e il sentimento trovano di per se stessi la linea della propria condotta. E il Governo che rappresenta e difende tali interessi diventa — contro ogni meschina opposizione di parte — il centro d'unione e il fulcro di vita dell'intero paese. Il Governo dell'on. Giolitti deve procedere — come ■ fa — diritto per la sua .via. Chieda al ^Parlamento tutti i mezzi di vita di che ha bisogno e che perciò, nell'interesse del paese, si è proposto di domandare. Parla mento e Paese daranno. pdggslddprIl Direttorio socialista Roma, il, notte. 11 Direttorio del Gruppo parlamentare socialista si è oggi riunito a Motntecitorio. Eranò presenti gli onorevoli Bacci, Cazzamalli, Della Seta, iFTola. Maffi, Modigliani, Morgari, *«lla, Gennari, per la Direzione del partito, e li'Aragòna, per la Confederazione del lavoro»; Esaminata la situazione adriatica, ha rimandato Ih prosecuzione della discussione all'adunanza che terrà colla Direzione del partito nella prossima settimana. Ogni altra notizia al riguardo apparsa sulla stampa è falsa e tendenziosa, fi Direttorio, su relazione dell'on. Binotti, esaminò'floscia la.que: stione dei ferrovieri, e deliberò di continuare un'energica azione parlamentare presso SI Govertno a tutela della libertà sindacale e politica della massa ferroviaria. Uguale azione deliberò in difesa dei postelegrafoniic e dei metallurgici, e quanti altri operai presero parte alle ultime agitazioni, contro i quali sono in corso'' misure punitive.

Persone citate: Bacci, Binotti, Ciampi, Della Seta, Gennari, Giolitti, Maffi, Modigliani, Morgari

Luoghi citati: Rapallo, Roma