Minaccia di sciopero ferroviario
Minaccia di sciopero ferroviario Minaccia di sciopero ferroviario o per la punizione di un macchinista Il Governo deciso ad applicare il regolamento oud ppgmento Roma, 9. notte. 11 macchinista ferroviario Gavazzi Giuscp pe mesi fa conducendo un treno si rifiutò alla stazione ferroviaria di' Orto di proseguire fino a Roma perchè al treno era accodato un vagone carico di fucili destinati al Ministero della Guerra. A nulla valsero gli inviti del capostazione, del capotreno, del capo deposito, il Gavazzi non volle in alcun modo proseguire, neanche quando da questi fu a lui fatto notare che i fucili non erano destinati nè in Polonia nè per qualsiasi scopo fratricida. l"u quindi il Gavazzi sottoposto a procedimento disciplinare e in seguito alia proposta di licenziamento, emessa dal Consiglio di disciplina, il Consiglio di amministrazione in una recente seduta decise di accogliere la proposta di licenziamento e notificò la deliberazione presa all'interessalo. In seguilo a ciò ieri serti ebbero luogo nelle vario città d'Italia dei comizi dei ferrovieri nei quali fu vivamente biasimata la politica cosidetta reazionaria del Governo e fu deciso che qualora in questi due giorni la Direzione generale delle, ferrovie dello Stato non provveda a revocare il licenziamento del Gavazzi, il personale si metterà „. in isciope.ro per 48 ore La data in cui avi* inizio questo sciopero di protesta e quella ìnj cui cesserà, non sono fissale. .1 dirigenti del l'organizzazione ferroviaria rossa ed i ferro vierì ad essa aderenti si sono riservali di prò clamare questo sciopero ad ore contate, nel momento che essi riterranno più propizio ad un movimento di classe. 11 Governo e la direzione generale delle Ferrovie, venuti a conoscenza di questa decisione, stanno prendendo gli opportuni accordi per far fallirò questo sciopero. Stamane intanto ha avuto luogo a palazzo Viminale un lungo colloquio fra il Presidente del Consiglio, on. Giolitti, ed il Ministro dei Lavori Pubblici, Peano. 11 Ministro Peano ha informato il capo del Governo delle ragioni per cui l'amministrazione delle Ferrovie dello Stato fu costretta ad adottare il provvedimento. Intorno al licenziamento del macchinista Gavazzi gli on. Pagella, Binotti, Maestri, Ramella e Bisogni hanno presentato un'interrogazione diretta al Ministro dei Lavori Pubblici, per sapere quali siano i motivi che portarono al licenziamento. Gli stessi deputati socialisti hanno presentato una seconda interrogazione sui provvedimenti disciplinari che si stanno prendendo dall'Amministrazione ferroviaria a caì ,0"o dei ferrovieri che si opposero al trasporlo di materiale bellico in Polonia. 11 Sindacato ferrovieri chiede che il provvedimento di licenziamento sia revocato. 11 Governo non cederà e vuole a tutti i costi applicare il regolamento. Il Governo dichiara olio il provvedimento adottato risponde alla legalità ed alla giustizia. Il Gavazzi si è reso colpevole di un grave atto d'indisciplina senza alcmia attenuante, e tale che non potrà in alcun modo rendere possibile la revoca che l'organizzazione rossa dei ferrovieri desidera. 11 Gavazzi ed i suoi compagni, nel formulare la richiesta della revoca del provvedimento di licenziamento, dicono che tale misura, è unica, e. fu presa in seguito ad un sommario procedimento senza che fossero eseguite le formatila che regolano atti consimili. Ma il Governo risponde che il provvedimento di licenziamento fu subite adottato perchè,, per un inesplicabile caso, le autorità di Pubblica Sicurezza di Orto non provvidero, secondo il solito, ti deferire il Gavazzi all'autorità giudiziaria, e quindi l'Amministrazione ferroviària non fu costretta ad attendere l'esito di un giudizio penale. E' da notare che 11 provvedimento del lieeziamento del Gavazzi non è unico, perchè a questo altri quattro o cinque seguiranno. Per ciò che concerne poi i provvedimenti disciplinari che dovranno essere presi a carico dei ferrovieri cho si rifiutarono di trasportare materiale bellico destinato in Polonia, si apprende che l'Airimi Astrazione delle Ferrovie sarà in questo caso un po' indulgente, perché ritiene che essi si rifiutarono di eseguire l'anzidetto trasporto per ragioni politiche.
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