Dichiarazioni di Benedetto Croce

Dichiarazioni di Benedetto Croce Al «Senato Dichiarazioni di Benedetto Croce Giuramento dei senatori deHe terre redente Roma, 4, notte. L'aula presenta l'aspetto impunente delle giornate solenni. Ciò è dovuto al fatto che nell'odierna seduta prestano' giuramento i "se"- ! natoli delle terre liberal* n riSlln rviim-i-n Al banco del Governo siedono gli on. Pea.n_, Croce, Sechi. Dopo una. interrogazione del sen. Tamassia sul culto della patria che deve avere vigili mire nell'insegnamento elementare c medio, il ministro CROCE risponde al sellatole Maragliano che lo interroga «per saliere quali provvedimenti intenda» prendere innanzi al] agitazione studentesca nelle università e negli istituti superiori del Regno*. Fa osservare che i giovani vanno appena adesso riprendendo il corso normale degli snidi. Si sa bene che questi ritorni non «i compiono senza qualche turbamento Per «uè- sta considerazione non ha creduto di deverò ■ usaré provvedimenti! di rigore eh" poi avrei' lnero avuto anche ^inevitabile conseguenza di i ritardare l'apertura delle, università l'nuniera ' le richieste avanzate degli ex-còmbattenti e da- ' gli studenti in genere: questi ultimi avendo :preso occasione dell'agitazione che si era de.| terminata tra gli ex-combattenti o«r fare ii:proprio vantaggio. E' desiderio dell'oratore tur ritornare negli studi l'ordine mriiato dal-'lo stato di guerra. L'amministrazione della pubblica istruzione ha urgente bisogno di de- naro, e non si possono fare concessioni ìn!materia di tasse. Nell'interesse stesso della scuola poi non é possibile concedere facilita- zinni di altro genere. Confida nella serietà de-! eli studenti e nello spirito di disciplina degli' ex-combaitenti, ai quali ha fatto tutte le con- cessioni che gli erano possibili. Ricorda loro che, come non si possono affrontare senza armi le battaglie militari, così non si possono su-:perare, senza l'allenamento al lavoro e alia ! sciplina degli studi, le battaglie civili del-1 di la vita. * i MARAGLIANO non può dichiararsi del tutto I . agitazione _ il suo inizio ria una domanda dogli studenti i dei politecnici, i quali chiedevano di avere' aei corsi di integrazione. Tali corsi non pote-i vano essere concessi per deficenza di locali ' e per evitare delle spese. L'agitazione doveva avere il suo inizio il 18 novembre. Verso il 10 egli ricevette una Commissione di studenti con i quali discusse lo richieste fattegli, ed inter- rogate le autorità scolastiche, potè provvedere ' convertendo a vantaggio degli studenti stessilì corsi di esercitazione dell'ultimo anno. In! seguito a questo procedimento gli studenti dei : politecnici tornarono alla calma ma gli altri cominiiarono senza fondata ragione, anzi sèn-jza aver nemmeno essi un chiaro intendimento delie cose elie desideravano. Non è stato co-1 stretto da nessuna minaccia. Si e unicamente1 servitù dei mezzi che aveva a sua disposi-1 zionc per conciliare le richieste degli studenti con le necessità di ordine generalo. Cosi ha mantenuto fermo il divieto ùi procedere in. marzo ad una nuova sessione di esami ed ha'abolito definitivamente la prova orale di lau-1 rea. Con questo crede di non aver fatto che'concessioni ragionevoli che debbono essere'approvate da tutti. ITiT i ONI, essendo presenti i senatori delle-jtèrre rodente che ieri furono convalidati, in vtta ì senatori bcialoja e Marotta ad accompa-ignare nell'aula l'on. Salvatore Barzilài, che I e molto complimentato. I senatori Zupelli elBarone introducono Felice Bennati, che, come ha giurato, è caldamente applaudito anche dalle tribune, specialmente affollare di dal- niati e di triestini. Entra quindi il sindaco di:Gorizia, Giorgio Bombig, preceduto dai sena- tola Lustig e Valerio, e tosto da tutti i banchi dei senatori e dalle tribune scoppia un ap- plauso unanime e si grida: Viva Gorizia! 11 nuovo senatore, commésso, giura ad alta voce.]E' la volta di Innocenzo Chersiclt, introdotto!dai senatori Lustig ed Hortis. Poi viene, pro-Iceduto da Zupelli e Valerio, il venerando Enrico Conci, accolto da grida di Viva i'ren-tol, e dopo Roberto Ghiglianovitch, flanchetr-grato dai sonatori Thoon di Revel e Mortarà,accolto dai senatori e dal pubblico da grida entusiastiche alla Dalmazia. Seguono i giuramenti di Teodoro Mayer (accompagnato dagli on. Calisse e Corti) che 6 salutato da grida di Viva Trieste ; di Valeriane Malfatti, accompagnato ila Iteriis e da Zupelli ; di Giorgio Piccoli, che appena entrato tra Valerio od"Hortis, è sa.InLal.i Italie trihiinp rnn liutai/) dalle tribuno con grande fervore e da rinnovati evviva a Trieste, e di Francesco Salata, introdotto da Hortis e da. Lustig, Ultimo, tra Lustig e Valerio, sale a prestare. iuramento Luigi Zilictto, sindaco di Zara. bcròsciri un grande applauso. La folla delle tribune e numerosi sonatori gridano ripetuta- niente: Viva Zara! Viva la Dalmazia! Si alza il presidente e con lui scattano in piedi tutti i sonatori ed il nubblico L'on TOMAUPO Tir. Trivi tiro tVin l iep-/i i ieli,/in«n- . A VVi iri.M .lice ti a. txiv silenzio religioso: «A \oi, rappiescntariti delle terre italiane n noi nc<«n-giunte dono lunghi anni di lotle, di ansie, digiòie e. di sublimi sacrifici, porto il saluto fraiern© do] Sonato. Koi vi attendevamo per- ■he fu sempre onore e vanto di questo alto •' en noi sim «ir ili iinmir-i ' 1 consesso di accoglipre noi suo sene gii uomini Che hanno consacralo la loro esistenza alla patria. E voi ritroverete (pieliti stessa atmosfera morale, clic fu l'alimento della vostra vita, poiché in quest'aula un sdo spirilo aleggia, un solo pensiero domina le menti e riscalda i cuori: 'quello della prosperità e della grandezza. dell'Italia». (Fragorosi e prolungati applausi):. In seguito a votazione, il presidente dichiara convalidata la nomina a senatore dei signóri Crespi, Da Comò, Di Sant'Onoirio, Fradeietto, Bava, .Sennino Sidney e ii ammetto alla prone do] giuramento Iridi Si riprende la discussione do] bisogno dì i„\.r, Ti'rrlim.nt!; nor li ,. ;,„><,■„ ,il v 1,1'rl ,J nCv-, J.m- rri. -, H ir r (ì ;'"■ 11 '1" vengono appio\att gli articoli imo ai Jr.o La seduta è toìta alle 18,30.

Luoghi citati: Dalmazia, Gorizia, Italia, Roma, Trieste, Zara