Pel disarmo degli animi

Pel disarmo degli animi Pel disarmo degli animi Roma, 24, notte La prima giornata di discussione sul trattato di Rapallo ha dimostrato quale importanza e quale elevazione la discussione stessa sia destinala a raggiungere. Ha dimostrato inoltre la quasi unanimità dei consensi che il trattato trova nel Parlamento corno li Ifa trovali nel paese. Quattro oratori e quattro discorsi favorevoli al trattato. Infatti, dal repubblicano on. Napoleone Colajanni all'ex-ministro on. Vincenzo Riccio, dall'oli, Salvemini, uscito dal gruppo dei combattenti, al popolare Vassallo, j primi critici del trattato conclusero per l'approvazione dei potti firmati fra l'Italia e la Jugoslavia. Le sfumature di approvazione furono diverse: per Colajanni fu un'approvazione con qualche riserva, ner Salvemini con esultanza, per Riccio senza entusiasmo e per Vassallo con pre- rdsafzrslsnrsmnqoccupiiziorii di dettaglio. Il discorso pini notevole della giornata fu indubbiamente squello dell'on. Salvemini. La Camera lo ! taccolse elaeialmento. Due soli deputati, e tdue socialisti, gli onorevoli Umberto Bian- lchi e- Trozzi. sii felicitarono coll'pratore. . |SIl discorso, nò applaudito, né zittito, darà !luogo ad attacchi a fondo contro l'on. Sal I vernini, il quale è ormai alla Camera un j solitario. Nè varrà al deputato pugliese jf l'avere fatto In sua affermazione della non italianità di tanta parte (Iella Dalmazia I cntln i„ hinz-'iem ,tr,ir,-,r, nteonloft ti ,h i^V^nlvominì "tri"iena aflL serie di' C„' S *ni\omini appai tiene atta sene ili J™anlicsfazl0ni che urtano le masse nelle loro tendenze sentimentali e che urtano le assemblee ner la loro brutalità. Qualunque j giudizio si voglia portare sulla tosi adot:tuta dal professore di storia, da poco en itrato in Parlamento, si deve riconoscere che gli elementi del suo discorso sono, nel |camu0 de, fetta, impressionanti. Si può non pertanto discutere .sull'opportunità e sulla uuiivenionza di spifferare nel Parlamento italiano (mentre la Costituente serbo-croata non esaminò ancora il trattato) sq cose le quali costituiscono il punto di vista jugoslavo e non quello italiano. diffusa, che il Governo intridesse procedere allo scioglimento del Consiglio comunale ——qèj sucialista di Bologna. I socialisti abbati donarono l'aula durante il discorso Salvemini e nella riunione tenuta deliberarono di presentare subito un'interrogazione che doveva essere svolta dall'on. Turati. Il non devo lasciare credere che .Montecitorio il gruppo abbia ri. - : in „,.„..,.;., ..nifi fili nhis«i d a ; ?p 'a ^'i, ' J ' . - ! persistono, ma stasai a. per ui . | fatto che anche i massimalisti abbiano fatto r ricorso all'uomo, di cui in precedenti nu | nioni avevano sconfessato l'atteggiamento, 1 non deve lasciare credere ciie staggia a riconquistato di tendenza una manife- o I stazione collettiva, premeva a tutte le teni ì denze del gruppo che essa t'osse inscenata - ! da un uomo che gode l'autorità dell'on. l'ua rati. Gli ex-fascisti dal canto loro, avuto sentore dell'interrogazione dell'on. Turati, o ne presentarono a sua volta un'altra a o j ,inii'„„ chnrtrini f„„ riuniti ,-i i !lllm*1 .deUon; Mandimi. L on. Giolitti ne SDOSe immediatamente, non solo smentena! do ogni intenzione di sciogliere l'animim-strazione socialista bolognese, ma di chi ae j rando che nessuno degli uomini politici di - vari partiti coi quali aveva conferito, a ven'™"0 avanzato s""ile proposta. Il presii;dc"te del Consiglio, compreso della La seconda parto della seduta fu occu- pnata da un violento strascico dei fatti di seguito alla voce infondata, rapidamente rra- *!vUa dcìla situazione di Bologna, anche per e ' il suo possibile carattere contagioso, affer-lmò con grande energia la necessità non o soltanto di un disanno delle unni, ma anche di un disarmo degli animi. Quanto ul!primo disarmo, annunziò la presentazione'di un apposito progetto di logge. L'aituale ; Ministero ha già fi ella scorsa estate ottenuto dal Parlamento t approvazione di un presentato dall'on. Nitti per la deprowedimento, ssesso ilisultato indi fronte I .. casi di eccidi di veri e propri piccoli arsenali di guerra nelle abitazioni di agitatori dei vari par- di nuovi disarmo esentatocela pj0c obbiet-ìiutorità e di polizia il mezzo per un rigoroso accer- e, tamento dell'esistenza di armi nelle Unzioni private, nelle sedi dei vari partiti ei-Ud' organizzazioni, ecc.: dall'altro lato il a nuovo provvedimento legislativo aggraverà e'i "otevolniente le pene inflitte agli iUegitei timi detentori di armi. Il Governo chiee! I derà la discussione d urgenza di questo di a i- iaa, he o te, e a j segno di legge, il cui annunzio al pari delle | rimanenti dichiarazioni dell on. Giolitti, fun e, u, à a u nn o nni a e ipei nn. e re ai eeia a o le to mi ta n accolto col vivo favore della Camera, socialisti eccettuati. Venuto il turno degli interroganti por le repliche, l'on. Turati espose la dichiarazione concordata nella riunione del gruppo. Parve dapprima che, per virtù delle parole de! «leader» socialista, un'aura di pacifì- aziono dovesse diffondersi partendo dai .banchi socialisti. L'on. Turati cominciò in- fatti col riconoscere l'insostenibilità dell'at- ;tuale sitiuazione a Bologna; invocò la ri- jr.unzia ad ogni recriminazione, preoccupandosi orinai, senza distinzione di partiti, della pacificazione degli animi. L'assemblea accolse con un senso di sollievo questa parola di pace, elio partiva dai socialisti. L'arcobaleno parve poi un istante spuntare sul tempestoso c:-'- bolognese: ma fu una illusione. L'on. iti, cadendo subito do-po ih stridente contraddizione colle premes- se, riaprì le mal rimarginate ferito felsinee, portando un nuovo capo di accusa contro i fascisti bolognesi, accusandoli di avere pedinato il deputato socialista ed assessorecomunale Zanardi, nonché di avere aperto una sala di esercitazioni per uso fascista deiie armi e delle bombe. Ogni progetto diconciliazione veniva così a cadere. La Ca-mera si divise in due schiere vomitanti n vicenda ingiurie ed epiteti sanguinosi. Sebbene sembrasse difficilmente evitabile la colluttazione nell'aula, il presidente non volle sospendere la seduta e con grande fermezza seppe tutelare 11 -is-i*tn niia pa. rola del secondo interrogante on. Sandrini. Lo spettacolo non fu per questo meno disgustoso, tanta fu la violenza verbale della disputa. L'on. Giolitti chiuse il penoso incidente rinnovando fra gli applausi della Camera in piedi l'appello al disarmo degli animi, dichiarando che ogni tentativo di guerra civile colle, armi sottratte ai magazzini militari sarà sventato. s. Deschanel candidato al Senato? Parisi, «.l. mattino. Siccome l'ex Presidente della Repubblica, Deschanel è In via di convalescenza, un certo numero di suoi amici politici, hanno al I tenz-.one di porro la sua candidatura nel dita I rnrtimer.to di Eure e Loire per le elezioni ti, senatoriali de! gennaio prossimo.

Luoghi citati: Bologna, Italia, Jugoslavia, Rapallo, Roma