Il testo del Trattato di Rapallo

Il testo del Trattato di Rapallo Il testo del Trattato di Rapallo Santa Kiarghsrita Ligure, 12, notto. Ecco il tosto del trattato di Rapallo: 11 Raglio d'iialin e il Regno serbo-croato-slo Veno, desiderando stabilire tra di loro un re 'Crime «ii sincera amicizia e cordiali rapporl per.il'bene comune dei due popoli; ricono scendo il Regno d'Italia nella costituzione del- attlo Stato vicino il raggiungimento «li imo «lei mipiù alti fini della truci:a da esso sostenuta:! S. M. il Re d'Italia lui nominato suoi p-lnnlpo-' tenziari : il Cav. Giovanni del Consiglio del Ministri serrendugorlovìoAeliCUOlitti, PresidenteI itae Ministro dell'In- «I l'terno, il conte Carlo Sforza, Ministro degli AJ- ecofari Esteri, il prof. Ivanoe Ronomi, Ministro «legdella Guerra: S. M. ii Re dei serbo-croato-slo- serveni ha nominato suoi plenipotenziari: il sig. IlinMilenko Vesnitclt, Presidente del Consiglio <l"i i legMinistri, il dott. Ante Tnuubic, Ministro de- piegli Affari Esteri, il sig. Costa Stefanovk-l), Mi- del7iist.ro ilrWe. Finanze; i quali essendosi scam- tutbiai.i i loro pieni potori, elle sono slati ricotto- Isoluti validi. Vanirò convenuto quanto segue: che.. ,. . .. oreil contine gtUIIO. au»?■»; 1 - Tra il Regno d'Italia ed il Regno tìel t^T^ke^S S^ggftE ^connno: Dal irwt.t,; Vi- (y 1. 1>. on uni ..1 , lo tre fremere tra Italia, 1 Austria };''[ itagno dei serto-cronto-sloveni tino a oiteJa- love-/. (Q. 2C43) uno. linea da deieunin. te suy,(]j terreno enti e-nlamento generale ir.-i«I-sud. HWk'ritpassi perla «pietà sS77 il'otu-a.'. Uopo il mpn-|U te Malovez (Q. 2G43) mia lima che segua lo esespartiaecruo tra il bacino dell'Isonzo t quello facdella Sova da Wurzan fino al monte Tricorno :«(Triglav O. sm); ero indi lo spartiacque «tra il cobacino dell'Isonzo e quello della Sava «la \Vo-.-er«ebein ('Boiliiny) fino alle pendici nord-orion- di tali del monte Mosic ;«.'. 1002 . toccando le quote 2348 dei Bonel, S8003 del Envseviea, 2080 del Kuk. Dalle pendici nord-orientali de] monte Mosic alle pendici orientali del monte Poizen (Q. 1631), una linea da dciey^ninai'e su! terreno con andamento geiierale. nord-sud. Citile pendici orientali del moine Rorzen (y. 1031) alle perniici occidentali del monte Rlepns i0. 1362), una linea da determinare sul terreno coti andamento generale ovest-est lasciando l'abitato «li Dautscha al Regno dei scrbò-cròato-slovcni e quello «li Novnkadl ali ita.Ua; dalle pendici occidentali «hi monte Ble gos (<">. 1562-) itile pendici orientali del monte Beck ìy. 1030) mia linea da determinare sul terreno con andamento generale ni rclOst-snclovest. lasciando gli abitati di lioskovza, Kopacnlca e Zaveden al Regno serbo-croato-sloveno, e i due passi «ii Podlaniseh e llam all'Italia. Dalle pendici orientali del monte Beck (Q. 1050) fino immediatamente all'ovest, dell'abitato di Hotedrazica una linea da determinare sul terreno, che lascia gli abitati di laboldjuclol, Ziri. Opale, ìNlebiscne, Rvete. Hotèdrazica al Regno dei Serbo-croatò-sloveni il monte Praprélni (0- 1000) Bresniko (Brednicliik, /.avrai ne) all'Italia. Quindi imo ali una linea che dapprima, còsi posto 'adiacente alla strada ii Bica Planino. lasciando rpiind Planine, i'nek, rise e Rabek al bo-c ro a t o-s lo ve n i. Dall'abitato bransca una linea da determina con andamento generale nordov si svolga dapprima sulle fai di mpnt.e Pomario (.lavondi-k - 0. dò gli abitati di Dolente Vas. Otok e.l Regno dei Serbo-ere alture di Q. P7:.. O. S5-5. O. '.mi: e $H abitati di e. MOdwedjcberi.bitato di /.else, ggia ad ovest il citabile Hotedra!i gli abitati di Regno «lei Sordi /'.else Ka•o sul terreno, ist-sndest. che orientali del 1208) lascianlenin lesserò o veni, e lo dia: quin- veranViile crocosuliasuItainveziosvfra«inniprfanoCortil ìa D aio. ali di sulle falde orientali della liicka Gora iQ. 12001 e qm-lle del Pieliti. Gora (Q. 1CG7). attribuendo all'Italia l'abitato di Lcscova Dolina C i bivi stradali di O. 912 ad ovest di Scodhik e di Q. 1140 ari est «ivi r.rifri «.». 1399), e raggiunge Cabranska, che rimarrà ne] territorio italiano, insieme alla strada rotabile col <*jio svolgimento sulle falde orientili del monte Nevóso, «ìa Scova Dolina a Kabranska.. Da KaIJbrànska al Gii sta (Q. 5021, una linea da determinare su! terreno, con andamento generale jlordesfesudovest, che passi ad oriente del vmonte Tre&ehieo (Trsienek - Q..1243Ì tocchi la quota 817 a sud-est di Suova, passi a sud di Zidovie [Q. 060), quindi aò est di Griza (Q. 502)* lasciando" gli abitati di Clami, e di Bresa all'Italia, e quello di Studena al Regno dei Serbo-croa.to-sloveni. Da Triza iq- 002) a! confine dello Stato di fiume una .linea da determinarsi sul terreno ohe abbia un andamento generale nord-sud fino a raggiungere la. mutabile Rupa-Castua Circa a meta distanza tra Jussigi e Spineisi: taglia poscia detta strada, e dircondanelo ad loccidenle «-li abitati di Miseri e di 'Crinaitigì, ielle restano al Regno del Serbo-croato-sloveni, raggiunga la rotabile.Mattuglie-Castua a monte del bivio a*i oriente di Mattuglie: raggiunGa in* 'sulla strada Fiume-Casina il confine yiord dello Stato libero di Fiume e precisamente al niar.ilne settentrionale dell'abitato idi Ttubesi, (bivio «iella, can-arecia Croce di Tornasi ri a 500 metri circa a sud do! trivio ad ovest di Castua). Fino a quando però non saranno sistemati Sn territorio italiano i regolari rapporti sftaJdali, l'uso delle rotabili suddette e dc-l trivio ad ovest di Casina resterà di pieno e libero •uso cosi del Regno d'Italia come dello Stato idi Fiume. Zara e le isole Art ?.. — Zara ed il territorio descritto qui »i sefruifo sono riconosciuti come facenti parte del Regno d'Italia. Il territorio di /aia di sovranità italiana comprende ìa città ed ii comune censuàriò di Zara, e i comuni censuari (frazione) di Borgo e Rizzo, Cenni. Bocca-guazzo, e quella parte del i-onnine censuario .trazione, di D'etlo.determinata da. una linee: che partendo da Durre. " a circa 700 metri a sud-est del villaggio di IXclo va in linea rolla verso nord-est'ano alla quota C(i (Grux). lina conv mzione speciale stabilirà quanto attiene alla, esecuzione «li onesto articolo nei riguardi del comune di Zara, e «bile sue relazioni con il distretto e la provincia della Dalmazia, e regolerà i vicendevoli rapporti tra il territorio assegnato al Regno di Dalia ed il resto del territorio finora facente parte nello stesso comune, distretto e provincia, appartenente al c'iegno dei Serb.;-croati-sloveni, ivi compreso l'echio riparto dei beni provinciali e comunali e relativi archivi. Art. 3. — Sono riconosciute al pari come facenti parte deioRegno d'Italia le isole «li Cherso e I.ussin con le isolo minori e gli scogli compresi nei 'rispettivi distretti giudi.?.ari. nonché le isole minori e gli scogli compresi nei confini ani minestrativi deCtta provincia di Istria, in quanto come sopra attribuiti all'Italia, e le isolo di l.agosta e Pèlagosa con gli ■isolotti adiacenti. Tutte le altre isole, che appartenevano alla cessata Monarchia austroungarica, sono riconosciute come facenti parte del Regnò dei iSerbo-eroato-sloveìii. Lo Stato indipendente di Fiume Art. i. — 11 Regno d'Italia e il Regno dei Eerbo-cioati-siovi'iii riconoscono la piena JiJie.rtn. e indipendenza dillo Stato di Fiume e si impegnano a rispettarla in perpetuo, l.o iStatQ di Fiume e costituito: AJ dal «corpus separatimi:', «inalo e attuai? ) fruente delimitato dai contini delia città e del Itfótretto di Fiume: B) da mi tratto di territorio già istriano delimitato come i-egiw: A nord da ima linea da determinavi! su' terreno che, partendo immediatamente a sud dall'abitato «li « ustua raggiunga, sullii strada San Mattin-l-'iiiiiie, il linti' le del Corpus separatuin:, Jasciaiylo .'.di abitatiti di Serdor.i, a unii di Mosti,- pi Regno dei Eerbo-croat.i-sKrr^ii, e la.sc'iaJ'ido intuì la t-o.ailc che a nord della firn.via per Mat'tu4$i.is e Irrtrivio. iti Q. -177 a ovest di Castua, pondih:e a Rupa aUo Stalo di Fiume. A òcc-iCente: da una linea, clie «la Mattìiglie scenda al mare a -Prolutia, lasciando la stazioni' feriwviaria e la l<x-a.lltà(!l Mattuglie nel territorio Italiano. Art. h. - I confini dei territori «li cui ag'fi nrUcoli precedenti saranno tracciati sul tirreno da Commissioni di delluMtazione Qompo§ta per meta di delegati del Regno d'Italia e per meta di delogat'i del Regno Sérbo-cròatoKloveno. In caso di divergenza sani sollecitato l'arbitrato allapperai ile (i«! Presidente della Confederazione Elvetica. Per chiarezza e maggior precisione e annessa al presente trattato una. carta al «00.000. sulla quale è riportato-l'andamento dei coniti.-i di cui agli articoli 1 guNeglsoindeeninesd'alscoftepotughnotaè Glie0 ocroLpodabegelól'1 taripedoocstiriii (/.rncrl'drichsaCrisitsraainznptegvilsoiistusdcfgtvmtrssldrmgnnpevugcsosdcrnCspArt. C. — 11 Regno d'Italia ed il Regno dei! p - atti miei ! -' serbo-croatl-slovi ren/.a. composi* due paesi, enlai gore d'i presenti ni convocheranno una Contedi tecnici, e competenti dei due mesi dall'entrata, in viTrattuto. La detta Conferenza lovr'fi nel ì\ìi breve termine proporro ai due ìoverni precise proposte su tutti gli argomenti econo- stabilire i l'ili cordiali rapporti finanziari ira i duo paesi. Art. 7. — Il Regnò dei serbo-croati-slovéni dieliim-a di riconoscere a favore dei cittadini eI italiani e degli interessi italiani in Dalmazia - «I l'ai dò segue: l.o l.e concessioni (il carattere - economico latte da) Governo e da enti pubblici «legii stati ai quali-è succeduto il Regno ilei serbp-croati-sloveni a Società o elttadinf ita Ilinni e da questi posseduti in virtù di titoli i legali di cessióne tino al 13 novembre Uri') sono pienamente rispettate, obbligandosi il Governo del Regno dei serbo-croati-sloveni a mantenere tutti, gli impegni assunti dai Governi anteriori, - Il Regno dei Serbo-croati-sloveni conviene che agli italiani pertinenti tino al tre novem ore 1«J|« al territorio della cessata monarchia ausi i-ungarica, il quaie, in virtù dei trattati o con l'Anst ria e ccm l'Ungheria p del E ^;"-'.Ì »' ' - *derWroaW« , «liritto di optare per ìa cittadinanza '[ italiana entro un arino dall'entrata in vigore - ,,f(,nK, trattato ,,(, ,,,<,,„., oajl'oblilico y,(]j t.rasrerire n proprl0 domicìlio fuori del ter, Wk'ritorlo del Ritmo predetto. Essi conserveranno -|U jjìm,,.,, uso rtt,|la ,„■,,,„.,;, )iI1Rl,a ed il libero o esercizio della propria religione, con tutte le o facoltfi inerenti a dette libertà. inrcI'NlefovpnUatcnptcaloraom o :i.o l.i l consegni -.-er«mfi-sl< - di studi e 0 ! . n e l e l e t, i lauree od altri ti io ii «la cittadini de1, veni -, ili Università superiori del 'Re li universitari già Regno «lei serboe in altri istituii • d'Italia salarino i rititi «lai Governo Mei serbo-eroati-sloveni come validi uri suo territorio e conferiranno diritti professionali pari a. quelli «leriViinti dalle In-urao r dai titoli consegnili presso le Università superiori del Regno dei sèrbocroati-sloveni. Formerà oggetto di ulteriore accordo quanto riguarda la validità degli studi superiori che vengono compiuti dai sudditi italiani nelÉllegno dei sorbo-croati-sloveni e da sudditi dei Regno dei serbo-croati-sloveni in Italia. Sri. s. — Neil'interesse dei buoni rapporti intellettuali e morali dei «lue popoli, i due Governi stipuleranno «pianto prima una convenzione «he avrà per line di intensificare l'intimo svilii],po reciproco delle relazioni di coltura fra i due paesi. Ari. ti. -■- il presente Trattalo «'• redatto in «ine esemplari, uno in italiano ed uno in creavo. In caso «ii divergenza farà fede o italiano, coinè lingua nota, a tutti i plenipotenziari. In ferie di che i plenipotenziari pred.el.ti hanno sottoscritto il presente Trattalo fatto a. Rapallo il 12 novembre 1020; Firmati : Giovanni Giolitti, Carlo Eforza, Ivanoe Bonomi, Milencbsr Vesnic, Ante Trumbic, Costa Steianovich. rtrbo il lspncazdgsvmndCdcmcgcne