"Nè vincitori nè vinti,,

"Nè vincitori nè vinti,, "Nè vincitori nè vinti,, Concilianti dicìiiarazioni di Joffe polacco e per la pace generale dopo l'armistizio russo- L'imbroglio di Vilna. (Servizio speciale della STAMPA) Londra, 13, notte <offe, dopo la firma dell'armistizio e He\\ciiiutrit'■ che le più pravi difficoltà ostacolavauii hi consumazione dì questo evento cuiirphitotù^-'illìne uri sera. Furono queste gravi difficoltà a determinare lo stato di incertezza che circondò le trattative fino all'ultima ora. Adesso rosta a vedere se le difficoltà della pacificazione della Russia e dei popoli Unitimi sitino terminate realineule colla firma di ieri. Gli inviati di vari organi dell'anti-bolscevismo oltranzista disseminano dubbi al riguardo, e cercano di 'riattizzare"tutte io complicazioni .possibili. Tuttavia in complesso appaiono) .mogi. 11 che fa b''tie sperare. Le ostilità/ inori sono ancora, completamente sospese j iciò avverrà lunedì prossimo, a mezzanotte] quando entrerà in vigore un sistema ili base al quale' l'armistizio potrà lenire di* mniciato a breve scadenza do ognuna delle due parti. Sta però di fatto che le due delegazioni di Riga, nel sottoscrivere il protocollo, si sono scambiate complimenti, pronunciando paiole còsi moderate e sensate! da far bendare che, sa gli aizzatori acci- dettali >i lasciassero stare ave** '• russi! •c<l 'i polacchi «farebbero per trovare iden-j.tifi punti òi eri'':'-: tecordo, tiranJ do innanzi con sufficifnuP amicizia. Joffe confessò poi ad un corrisnondente di' J-i poi ad un cornsooiniento uiu avere trovato i delegati polacchi più con-^ciljanti e ragionevoli dì quel che. làute voci gli permettevano attendersi. Dómski da ! •parte sua espresse identici sentimenti versò la Delegazione russa, ed anche verso quegli |Ucràini che li accorapagnavanp : ed aggiunse di avere inteso così concludere una pace durevole, senza vincitori nò vinti; Ciò (dimostra che moliti volte anche 'e parole Ho certi momenti assumono uh • -■ .Toffe n(oi tralasciò peraltro di» notare f:he la Russia aveva firmato anche per [forza di necessità. Pine hi firma non sarethe avvenuta so la Polonia dal canto suo jirm avesse vtcono«ehito l'indipendenza deirtlcraina in cambio del disinteressamento della Russia, nei riguardi della Galleria o-|i'icrìtàlc. «T polacchi compresero — osservò hw«; uua - k..m,,h t™, o 1oife_che no ci sarenimobattu i, se fosse. stato necessario, altri dicci anni, mi che non avremmo mai abbandonata 1 Ucraina all'arbitrio della Franca, nostra più acer- rima nemica». Nondimeno Joffe-, ricono- scendo elio il corridoio territoriale voluto dalla Francia fra la Lituania e la Russia è stato concesso ho dichiarato che questa polùrione secondo lui e" foriero di nuovi urtai, la cui colpa coito risalirà piuttostoai consiglieri france,! della Polonia che non ai polacchi, i- quali pure guadagnano quello j'ngin di territorio. « Dopo tìitto — concluse Joffe parlando con l'inviato speciale del Manchester Guardian — credo che per conto nostro anche ima pace consimile sìa prcferiblVe. od una guerra prolungata, la quale disorganizzi, esaurisca r conduca pai càos tutta VEuropa orientale e centrale. La sola firma ùr! trattalo però non crea la pace. Le in- Ihniinni viti nrcUicl-e di énirrmbe Ir t)ariilongoni vm pacatene ai enn..mm. u pai a zio/i riusciranno a gii reati re la pace fra la Polonia e la Russia, se si pei niellerà che. continuino ali oscuri intrighi che mirano a rovinare la Bussili. La pare si stabilisce solo quando gli eserciti, gli industriali di guerra e. sopra tri lo ir. Mentalità di guerra siano smobilitnl'i. Ciò è possibile soltanto con la conclusione, di Una pace generala per tutta l'Europa. Noi abbiamo dimostrato a lutti i popoli di confine le nostre buone intenzioni pacifiche, li loro benessere economico dipende dalla sollecitudine con cui si permetterà loro ili levarti dal granane della guerra e di iniziare i commerci colla Tinssiu. Oggi i polacchi cessano dal partecipare ai tentativi di distruggere la Russia: domani essi saranno atti¬ vamenle contrari ad ogni intervento clic rilardi il ritorno delia loro rinascila eco-1 ' questo la firma di oggi costi-1 *••»». ed esalfa Sehgov.-ski come un eroe;: mentre dall'altra una leva in massa nro-.cede in Lituania per correre al ricupero/ t-.!.ìsi:c un inticii passo verso la pace genetùie ». I L attenzione del pubblico inglese si concentra ora sull'imbroglio di Vilna. Le Delegazioni inglese e francese a Varsavia seminino finalmente d'accordo almeno su questo punto : che l'occupazione di Vilna da pane dei polacchi deve cessare. Il « Manchester Guardian" qua in Inghilterra è; d'accordo col «Times» ncll'affermare che se il Governo di Varsavia non fa seguire gli atti alle parole che deplorano il colpo di Seligowski, i. Governi alleati debbono etsfereitare una pressione inesorabile per otìtènere che Vilna sia 'restituita olla Litua:nia.. La buona fede dei Gabinetto di Varisavia è messa in dubbio da parecchi origani londinesi, che avvertono i nazionalisti polacchi che l'analogia da essi invocar ita fra Vilna e Fiume non esiste affatto. Il guaio è che da un lato il popolo di Vati savia sembra in estasi per la cattura di -di Vilna. Comunque la firma di Riga risolleva in Inghilterra la questione della pace con la f'USSia, Il norQdifttnno «Daily Mail" coglie l'occasione per chiedere che Krassin sia mondato a casa e clic ogni ràpnorto verga rotto con Mosca. T laburisti però oro-artizzano nuovamente grandi dimostrazioni pei la pace con la Russia, e si' può presagire che. le relazioni commerciali non tarderanno ad iniziarsi. M. P. Da§r@B9misfÈ£ie di [Riga alla questione (fi Vilna Le spiegazioni del principe Sapieha Zurigo, 13. nette. Un telegramma da Riga conferma che ieri è àyvontìta. lu firma dei Lattato per i prclirnih^'J Jl £ac,c "'a -a e la Polonia. •'. alio e. stato compiuto iersera, alle ore 18.20. u e,ondizloni poiàècné sarebbero state mutate jn pal.eoohi pulnlK Nell'accordo sull'armistizio si dioe l0 lnmpe russe e polacche devono essére ritirate di 30 Km. dietro la linea di do ma reazione. La zona che ne risulta vjene dichiarata zona neutra. Le ostilità cesseranno ore dopo la «rina delEaccordo sull'unin sfizio. Questo è stato concluso per la dorata «»,*•' P'-n.i. sv non venisse denunciato prima 'KH'- "«';'" V* t.-.Tiime, si considererà auto«rA^*.^,^ *8&lfi lj!VhlllinRri d, pace viené doclso „?a ràltro che le due parti contraenti riconoscano l'in- dipendenza dell'Ucràina e della Russia Bianca l delegati loscieranno Riga entro questa settimana, L* trattative ner la pace definitiva saranno probabilmente iniziate, entro due "settimane, e probabilmente si svolgeranno nella stessa città di Riga Per quanto riguarda l'occupazione di Vilna da parte del generale Seligowsky, il Ministro degii Ester) polacco, principe Sapieha, ha inviato lina Nola al Governo deila Lituania, nel-le- ,ìual(' si Schiara che tale occupazione e aweruMa ,,11'irifunri della volontà dei C.over-vo polacco. Nella Nota si invita il Governo lituano ad inviare rappresentanti aid Otany, per decidere sulla j'inea di demarcazione fra i due paesi. Tutti i rappresentanti a Varsavia delle varie Potenzi! si sono poi riimiti presso il Ministra degli Esteri, per chiedere spiegazioni sulla occupazione di Vilna. Sapieha, à nome del Governo polacco, dichiarò di aver ricevuto il seguente radiotelegramma da Riga: •■ Reparti composti di abitanti di tenitori ceduti al Governo lituano di Kowno dal trattato tra Lituani 1 e bolscevichi del 12 luglio, hanno passato la. linea di de/narcazione polacca. Di queste truppe ha preso il comando in capo il general» Seligowslty. L'autorità civile, d'accordo col generale Seligowskyj e passata nelle marti di una Commissione governativa provvisoria della Lituania Centrale, composta di rappresentanti di tutti i paniti politici locali l territori che fanno parte d'ella Lituania Centrale era sani ceduti al Gover- no lituano di Kowno dalla Russia dei So vieti ^^'^u'^ono^bftaU0!'^ gV'al^ parto'da ^ifÒ- la.zion^ polacca che gravita verso la citta di Vilna. Da più di due anni, sotto le bandiere pollicene, migliaia di volontari provenienti da questi territori avevano lottato per la libertà, della loro patria contro' la •invasione russa. Costoro, combattendo nelle «le polacche, erano persuasi di difendere al tempo stesso i loro focolari domestici e la loro città di Vilna Ciò nonostante og^i la.Polonia, legata dai trattati conclusi con gli Alleati, non può realizzare Eli obblighi presi dai proclama di P:lsudski del 21 optile. Non volendo lasciare questo territorio sotto un dominio illegalmente imposto dalla Russia, dei Soviet!, e che coopera con essa, i soldati oriundi di questo paese, sotto il comando del generale Seligowski, hanno oltrepassato la linea di demarcazione, e sono rientrati ncyi loro paesi come legittimi padroni. Questa azione non significa certamente un disegno di guerra contro qualsiasi vicino. Essa tende solo a risolvere la sorte di uuei paesi in conformità, della volontà delia popolazione. Sulla baso di questi fatti la Commissione governativa di Vilna iia invitato il (Governo polacco a' riconóscere le autorità delegale dalla Commissione stessa nei territori deila Lituania centralo e occupati dalia truppa polacca. La'Commissione nutre piena fiducia Che la Repubblica Polacca appoggerà energicamente l'autodecisione delle popolazioni che abitano la Lituania centrale, e aiuterà la Commissione a superare le difficoltà che potrebbero impedire una soluzione del problema. La Commiss, non dubita anche che in nome della fratellanza d'armi le truppe polacche, restando sul teireno attualo di operazione, non scopriranno le frontiere orientali. La Commissione itifine propone che -il Governo polacco stabilisca ii luogo ed i termini di un abboccamento tra i delegati plenipotenziari delle due parti, per stipulare i dettagli delle quest'ioni menzionate ». Il suddetto radiotelegramma è firmato dal generale Seligowski, e per la Commissione da Abramowiz. Bobicki. Àngel, Szopa, Gasztow. La Commissione governativa di Vilna ha nelio stesso tempo indirizzato un telegramma al Governo Lituano di Kowno, per intavolare trattative. Sapieha non ha nascosto che eli avvenimenti lo impressionano penosamente, tanto più che le notizie sull'episodio di Vilna srno giunte due giorni dopo che Sapieha aveva invitato il Governo Lituano a trattative che dovevano aver luogo il 13 ottobre nd .Oniny. li Ministro degli. Èsteri aggiunse che il Governo polacco intendeva adempiere ai propri impegni, Nel fratlempo giungono tuttavia da Lublino. Leopoli, Cracovia. Petrikau e Lodz notizi" di manifestazioni in favore del generale Seligowski. alle quali manifestazioni prendono paVte anche operai Nazionalisti.

Persone citate: Ester, Joffe, Pine