Millerand designato presidente della Repubblica con 528 voti contro 281

Millerand designato presidente della Repubblica con 528 voti contro 281 Millerand designato presidente della Repubblica con 528 voti contro 281 {Servizio speciale delle Stampa) Parigi, 22, notte.. L'on. Millerand sarà domani eletto dmI'AssernKlea nazionale presidente della Henubblica. La lotta tentata .contro di.lui dai radico-socialisti (si è risolta in uno scacco completo. Con 528 voti su 808 votanti l'assemblea plenaria, riunitasi nel pomeriggio al palazzo del Lussemburgo, ha designato l'attuale presidente del Consiglio quale candidato ufficiale alla presidenza della Repubblica. Nella mattinata il senatore Leon Bour- geois aveva declinato la candidatura ót- Jid fertagli perchè, essendosi dedicato esclu sivarr.6nte all'onera della Società dello N't' • opera ueiia aocieia acne «a zioni m seno alla quale aveva 1 onore di rappresentate la Francia, intendeva con-! : tinunre nel compilo affidatogli ritenendo' 1 che nella Società delle Nazioni èranvi i ter ! mini per l'avvenire della Francia come per jja pr-ce generale, ed essendovi incorripati- te della del Con- figlio della Società dello Nazioni egli non poteva con suo rincrescimento rispondere all'appello che gli era rivolto. Da parie sua, Haiti Peret, presidente della Camera, ! aveva dichiarati) ai parlamentari, che si erano recati da lui por ini l'attenersi della c : ia n;ice generalo ed essendovi inkiiifA' <■.... i,,' fl,„'..;„„•, ',..'( nrosifi,..',' m ,, • funzioni dt presideii , ^pubblica e crucila di membro e dtcg■i a a o , a o a o T e , a à i e a a e e e a a e a a i a o n i ò o o riunione plenaria, che egli non poteva che confermare die egli non sarebbe candidato contro Millerand Millerand vuole più ampi poteri Intanto, nella mattinata si era riunito il Consiglio dei ministri, nel coreo del quale Millerand, dopo avere detto in quali termini commòssi Deschanel gli aveva chteIsto di trasmettere a tutti i inombri del Gabinetto ii suo addio, nonché l'esprcnsionje della sua vivissima gratitudine, fece sapere tehe egli manteneva la sua candidatura alla presidenza della Repubblica Quindi, venne indotto a spiegarsi sulle sub recenti dichiarazioni ed a precisarne i tei]mini. Millerand disse die qualora la costil fazione- attuale debba subire qualche mol dificazione, come egli del resto crede, que-j ste modificazioni non potrebbero avvenira che più midi, quando le circostanze lo permetteranno e quando l'esecuzione del trattato di pace sarà completa. Il presidente del Consiglio aggiunse di ritenere che, per il momento, era possibile, con una migliore interpretazione o con un migliore adattamento dei testi costituzionali, darej al presidente della Repubblica i mezzi dij intervenire più efficacemente nella con-i dotta della politica estera e di assicurarne) la continuità. Disse'pòi particolarmente! che i termini dell'articolo 8 della costitu-j zione. secondo i quali il presidente dellai Repubblica negozia e ratifica i trattati, ci non avevano nessun valore o invece sigli» ficavaho che il capo dello Stato poteva prendere una parte effettiva ai negoziati. In quanto a lui, aggiunse che 'propèndeva per questa seconda àiterhàtiva,%credcnpu che, così interpretata, la costituzione nei- metterebbe al capo dello Slato eli agire pef: |sonn mento nella direzione degli altari esteri del paese. Dopo il Consiglio di gobi-! netto. Millerand tornò alla sua villeggia-1 tura di Versailles. Animato dissenso Por la riunione plenaria il Palazzo do Lussemburgo aveva ripreso noi pomeri,!, gif) la fisionomia ilei grandi" giorni Fin Idalle lì, sonatori e deputati giunsero in gran numero. Fra i primi ad arrivare fu l'ex presidente della Repubblica Poincaré, il minte fu immediatamente circondato. Numerosi deputati £ senatori si recarono a presentargli i loro omaggi. Il portone venne aperto bile ii,30. Verso le 15 la. campagna nei corridoi era oltremodo animata. Aristide Brinnd si forzava'tli persuadere coloro i quali credevano di scorgere nelio;dichiarazioni di Millerand un germe di dittalura. Da parte sua, il Poincaré 'appog-lgiava attivamente il modo di vedere eli | Millerano, mentre il senatore Doumergue compieva sforzi in un senso diametralmente opposto. Ad un certo punto, s'incontrarono Jonnart; Briand e Doumergue, fra i quali si impegnò un'animata conversazione. Doumergue espresso il timore di vedere spuntare con Millerand l'era di una politica personale ed espose le sue ragioni contro le concezioni di Millerand dal punto di vistavdella magistratura, suprema. Briand replicò che non vedeva nessun pericolo di dittatura nelle parole del presidente d'I Consiglio. « Quello clic occorre — soggiunse — è che il signor Millerand riunisca sul suo nome il. maggior numero di suffragi, onde continuare di' fronte all'estoni questa politica di risorgimento della Francia di cui abbiamo Conosciuto gli" ultimi frutti ». E rivolgendosi a Doumergue: «Come mai avete potuto ingannarvi tanto? E' una ragazzata. In questo momento non vi è che una cosa importante : la politica estera ». Doumergue obbiettò che i suoi amici intendevano soltanto affermare che ii Parlamento dove conservare in Francia l'osservanza della legalità, e soggiunse» «D'altronde, la manifestnaionc odierna non avrebbe impedito affatto ai radicali socia-, listi di votare domani per Millerand ». * Lo scrutinio Il Presidente della Camera giunse alle 16,16 cioè dopo la chiusura dello scrutinio. Egli,colse l'occasione per protestare contro la manifestazione che era stata fatta sul suo nome. Alle 16,30 vennero proclamati i risultati della, votazione: Millerand ottenne 528 voti, Raul Paret 157, Bourgeois 113, Jonnart 1. Fochi, Mandel 1, schede bianche 8. La maggioranza assoluta era di •404 voti. Perciò, al primo scrutinio Alessandro Millerand fu designato quale candidato all'Assemblea nazionale. Vivissimi applausi scoppiarono. Indi, i senatori e i deputati si recarono nei corridoi e nella sala delle conversazioni ove non cessò di regnare la più viva animazione. Alla fine della riunione pleharia, i membri della presidenza, della sinistra democratica del Senato e del gruppo radicale e socialista della Camera, tennero una breve riunione dopo la .quale Doumergue dichiarò che i membri dot gruppi, che avevano preso l'iniziativa di presentare la candidatura di Peret o di Leone Bourgeois, avrebbero votato domani a Versailles come vorranno. Ad ogni modo, soggiunse che il dovere di tutti i francesi sarà di inchinarsi dinanzi alle decisioni del congresso perche l'eletto di domani rappresenterà il paese dinanzi agli stranieri. Si, prevede che Millerand otterrà por lo meno 700 voti. gli comunicato governativo .sulle notizie relative al pane Roma, s>, notte. Alcuni giornali recano notizie sotto pretese opinioni, discussioni - deliberazioni di ministri relative all'aumentò del prezzo del liane. Tali notizie non sotto affatto conformi a verità ^Stefani).

Luoghi citati: Francia, Lussemburgo, Parigi, Roma, Versailles