Giolitti invita il Senato

Giolitti invita il SenatoGiolitti invita il Senato a rinviare la discusso e della :, er,el '.ma sui metallurgie! - Ruma. n. notteLa seduta del Senato presenta un interesse sezionale a giudicare tiaU'iiiimenso nùmero li senatóri presenti. Infatti, circostanza assolutamente eccezionale, assistono alla seduta Jirca duecento senatori. L'animazione 6 graulissima. he' tribune sono affollatissimo. Numerose le, siyuu.e. Nella tr.luma dei deputali sono presenti il sottosegretario aita poste on. Unici e gli on. Lucimi:, Falbo, Morelli CualliiTutti. Gusparotto ed altri. Alle lj.ii entra noi? l'aula l'on. Titioni, ii quale apre la seduta. Subito dopo entra nell'aula l'on. Giolitti. 13' filmato da numerosi senatori. Prende posto al banco del Governo. Alla sua destra seggono i Ministri Peano, Fera, Sforza, Croce ed alla sua sinistra gli on. Pasqualino Vassallo, Raineri, l'aita. Alessio, Donoiiii Micheli. Dopo In lettura del verbale, il presidente del Senato si ilza .!n piedi e con lui si alzano tutti i ininistii d i senatori. 'L'on. TITTOM in mezzo al silenzio dell'assemblea pronuncia un commosso discorso per segnaline.la pietà dei Reali, olio l'inolio sui luoinit dei terremoto a recar conforti e socco rs. Ind. coinmetiioVa la nobile liana di Adeodato Jlonasi, clic fu presidente lei Senato. E termina dicendo: «Uh. Colleglli, addftaudo ai giovani l'esempio preclare di-Adeodato Donasi compiamo un'opera educatrice, onorando la sua memoria.,onoriamo il patriottismo, la rettitudine l'altezza e la no? ulta di pensiero. 11 (Soiislrfìo di presidenza vi prouo-ne il rinnovamento delie condoglianze alla famiglia, le condoglianze alla città nativa, ■.i. ii(5 ili tai busto nulle sale dei Senato e la sospensione di questa seduta in seguo del nostro lutto. (Vivissime congratulazióni). L'on. Gli VLITTI prende la parola per assolarsi a nome del Governo a tutte le1 proposte li onoranze che il Senato delibererà in onore di Adeodato Brinasi. L'on. Giolitti ricorda di avere avuto a compagno per lunghi anni il Donasi nel Consiglio di Stato e di averne apprezzate, le alni doli d: mente e di cuore. (Approvazioni). L'on. 'intoni annunzia che numerosi senatori barino Chiesto al Senato ili sospendere la seduta in starno di lutto sino atte IH. H Sonalo approva. La seduta è sospesa. L'aula si sfolla lentamente. Molli senatori rimangono a e.ohveisare coll'on. tji.•lini. Alle ore 18 la seduta viene ripresa. L'aula e le tribune sono anche ora affollatissime. Nella tribuna dei deputati sono presenti gli on. Sacelli, Doiiati. Velia e Ma'ffi. Al banco dei Ministri siedono l'on. Giolitti. Sforza, Labriola, Facta. Pasqualino Vassallo,- Uonomi. Vengono commemorati i senatori Soui'icr, Geloria; Rasponi e Ardigò. Si svolge l'interpellanza del sen. Tassoni ai Ministri della Guerra e del Tesoro sulla gestione del materiale residuato dalla guerra. Il sen. TASSONI dichiara di essere stato indotto a presentare la sua interpellanza da quella specie di mistero clic paro circondi la gestione del matonaie residualo dalla guerra) del quale non si riesce a comprendere il valore che aveva al momento dell'armistizio. Similmente nessuno conosco a quale cifra ammontino i benefici ricavati dalle vendite di esso né quali proventi il Tesoro si riprometta di ricavarne, nonostante l'incuria o le spese di esercizio l quali sono in un ì apporto troppo grave in confronto ai proventi dello vendite. Scendeva, molti particolari citando esempi e documentando il suo discorso. -Mia fine die! suo discorso "oratore dice: .i Non è il congedamento di una classe che potrà far restaurare}, le finanze dello Stato. Disogna togliere organi che non hanno nulla a che fare con l'esercito e sono parassiti; insogna riformare i pessimi metodi ain.tiìliiLsti'a tivi chi' oravano per centinaia di milioni sulla guerra. Si abbia il coraggio di spezzare ta bardatura di guerra, si restituisca l'esercito alle funzioni sue proprie: in alcuni Miniatori, nomo in quello della guerra, vi è un tecnici s'mo che non può essere supplito dalle più alte dualità di un ministro borghese, temo che il ministro borghese possa diventare il prigioniero dei suol funzionari o di altra au tonta. PRESIDENTE, crede che lo considerazioni chi* ora svolge il senatore Tassoni escano dall'oggetto dell'interpellanza. TASSONI, conchiudendo dichiara che dal suo dire esula qualsiasi personalità ed ha illimitata .fiducia nel presente ministro della guerra. PRESIDENTE, rimanda a domani il seguito della discussione. PATERNO' chiedo al Ministro dell'Istruzione pubblica so intenda Ussaro un giorno per lo svolainiènto di una sua interpellanza presentata nello scorso luglio. GIOLITTI, presidente del Consiglio, ministro dell'interno: Desidererebbe che non- fosso interrotto il corso delle Più urgenti discussioni, che il Sonato è chiamato a faro in questa ripresa dei suo; lavori, quelle cioè che si riferiscono allo leggi, finanziarie. Rimano stabilito che la interpellanza del senatore Paterno sarà iscritta' all'ordine del giorno dopo che saranno state discusse le leggi finanziarie e il trattato di S. Germain. SPIRITO a nomo degli altri firmatari della sua interpellanza dichiara che nel momento attualo grave ed angoscioso per il paese, il (itiaie volge gli occhi al Senato e per man tenore appunto il prestigio dell'alta assemblea, convinto della necessità di esaminare senza indugio i disegni di lorrge d'indole finanziaria e di non intralciare l'azione del Governo, lascia oiena libertà al presidente del Consiglio di stabilire quando egli crederà più opportuno di trattare l'argomento che forma oggetto della interpellanza. (Approvazioni). GIOLITTI, presidente del Consiglio e munirò dell'interno: Il Governo desidera risponle'.e all'interpellanza presentata dal sonatore pirito e da altri sonatori, ma siccome sono in •orso trattative, tornerebbe che la discussione ìi allargasse a segno da intralciare la risoluzione della questione. Dichiara che lo svolgi- mpsznztlhcclLuldlv a a a a i a e n e - mento dell'interpellanza avrà luogo al più presto perchè ii Governo tiene a dire' quali siano i moventi della sua azione. ; Approvazioni). La seduta viene sciolta allo oro domani seduta pubblica alle ore li», Nati» alla seduta Roma, 17, notteIl Governo non farà, per ora, dichiarazioni in parlamento sulla vertenza dei metallurgici. Questa dichiarazione fatta tiatl'on. Giolitti in fine di seduta del Senato ha incontrato il gradimento dei senatori, che avevano presentato l'interpellanza di cui è primo firmatario l'on. Spirito, sull'azione del Governo nel conflitto in corso. L'interpellanza Spirito, annunciata eorh'e uno squillo di buttaglia contro l'on. Giolitti, è dunque finita nella classica bolla di sapone. li tono vivace dell'interpellanza, la raccolta di firme relntive avevano ilifatti spjlevato obbiezioni e commenti al Senato, ma i presentatori dell'interpellanza dichiararono subito di non voler in alcun modo creare imbarazzi al Governo. Invero stasera, prima che fosse tolta la seduta, essendosi data lettura dell'interpellanza dell'on. Spirilo, quest'ultimo senti suo dovere spiegare le ragioni dell'atto compiuto. Dichiarò cioè che l'interpellanza era stata presentata unicamente perché i firmatari di essa avevano ritenuto loro dovere offrire in quest'ora angosciosa al Governo' il mezzo di pronunciare in parlamento una parola l'assicuratrice, ma poiché il Governo si propone innanzi tutto di far approvare i progetti fiscali già approvati dalla Camera, i firmatari dell'interpellanza non intendono in alcun modo intralciare l'opera lei Governo. Perciò lasciano piena libertà al Presidente del Consiglio di scegliere il momento opportuno per svolgere l'interpellanza. Questa dichiarazione, che a taluni parve una virata di bordo, venne giudicata invece dall'assemblea provvida ed opportuna anclie perchè valse a sfatare In diceria che da taluni elementi del Senato spirasse un vento di fronda verso il Ministero. L'on. Giolitti rispose molto cortesemente alle deferenti dichiarazioni dell'onorevole Spirito. Il Presidente de! Consiglio disse cioè che il Governo desidera vivamente, esporre al Senato le ragioni del proprio atteggiamento nella vertenza dei metallurgici, ma, essendo in corso delle trattative per l'accordo, teme che 'una discussione in parlamento, della quale sarebbe diffìcile contenere i limiti, possa pregiudicare l'uccordo desiderato. Il Governo si riserva, perciò di parlare al momento opportuno quando la discussione sarà possibile. Il Senato accolse con vivo favore le parole del Presidente del Consiglio. Per un periodo, che si calcola non minore di una settimana, la vertenza dei metallur- l p! ncsbupcmnplgici non sarà portata in Senato a per ragioni conseguenziali forse neppure'alla Camera. Dopo le dichiarazioni d'oggi è probabile che l'on. Giolitti le ripeta domani [ al direttorio del partito socialista, che ha I chiesto di essere ricevuto dal Presidente j dei Consiglio per chiedere che il Governo ; disponga la immediata convocazione della I Camera. Ciò perchè il presidente dell'assemblea elettiva on. De Nicola ha negato l'autoconvocazione della Camera non verificandosi le condizioni volute, cioè la richiesta della metà più uno dei deputati ed il consenso del Governo. La prima seduta del Senato, durante Ja quale l'aula offerse un aspetto' imponente per il numero eccezionale di senatori intervenuti, presentò vivo interesse anche per 10 svolgimento dell'interpellanza del generale Tassoni, che fu tempo addietro sotfoseffretario alla guerra e governatore della Trìpolitania, sulla liquidazione del materiale bellico. L'oratore ha fottio una impressionante esposizione di fatti i-quali dimostrano l'enorme sperpero avvenuto nel dopo guerra per lu mancata utilizzazione di un prezioso materiale bellico. Ingentissiine quantità di anni, camions, trattrici sono tuttora a due anni finita la guerra, in preda alla ruggine all'aperto nei campi, oppure in .residui di magazzeni militari. La liquidazione fatta a tempo dallo Stato avrebbe procurato moltissimi milioni all'erario. Lo stesso può dirsi di grandi, partite di oliò e di generi alimentari che giacciono tuttora inutilizzate anzi perdute in seguito ti deperimento nei depositi militari di tutta Italia. Quello che non andò perduto fu venduto a vilissimo prezzo e comprato anche da ex-ufficiali dell'esercito, dimissionari per poter diventare^ compratori di merci, di cui essi ben conoscevano il valore. Il Senato si mostrò tanto più impressionato dallo requisitoria dell'on. Tassoni che non ha narrato fatti riferiti da altri, ma constatati per ragioni di servizio nelle sue funzioni ispettive. E' attesa con interesse la risposta che darà domani il ministro della guerra on. Bonomi. Poscia 11 Senato si accingerà alla discussione dei progetti di legge finanziari dell'on. Giolitti.

Luoghi citati: Italia, Roma, S. Germain