Una giornata movimentata

Una giornata movimentata Una giornata movimentata Misterioso ferimento «Si tira c-jseraio - Uaa clasìorosn scenata aììa Barriera dì Milano - Usa ^.ufJiciaSe ed ima guardia regia feriti - Molte rivoltellate a vuoto. !l Riassumiamo in poche righe ciò elio di no-1 tavole ha e.Jferto la cronaca di elomeuira, al- l'infuori dello sciagurato episodio della «Ca-! pannante ». In tutte le fabbriche ocounate gli operai vennero intrattenuti in comizi nei quali i oratori designati dal Partito socialista e dalla. Camera dei'lavoro pronunciarono discorsi di!bisogni Nel pomeriggio di domenica o nelle prime ore di ieri [lartirnno da Torino numerosi membri del Consiglio della bega industriale e dell'* Amma» che si recarono a Milano colà chiamati dal sen. Conti, presidente eleìla Confederazione generale, dell'inmistria per partecipare alle trattative con i rappresentanti itegli operai. Nella notte da sanato a-dontenica sono ancora stali occupati altri stabilimenti, l'elenco elei quali- diventa, inutile dal momento che subisce giorno per giorno delle varianti. A questo proposito ci risulta che la notizia dell occupazione del Itegistriflcio We.lfT, pubblicata giorni addietro e infondata. Il « Comitato esecutivo interno d'officina » dell'Ansaldo-San Giorgio, a proposito della notizia da noi pubblicata come comunicataci dalla Questura, ci prega di pubblicare che nessuna lite si ebbe a verificare fra gli operai eli quello stabilimento nella notte fra sabato e domenica. Aumentato nervosismo nella vigilanza operaia La notte dalla domenica al lunedi fu caratterizzata da un evidente maggior nervosismo da parto dello guardie rosse che vigilano gli stabilimenti occupati. Il luttuoso fatto accaduto verso il mezzeigiorno — come dettagliatamente pubblichiamo a parte — era giunto a conosce-.za delle maestranze rinchiuse negli stabilimenti e delle guardie rosse. Ma, come sempre accade, la scarsezza di particolari precisi ed il passar eli bocca in bocca avevano fatto si che la notizia del grave episodio giungesse tulle feibbriche deformata, travisata ed ampliata in modo da far supporrò che il fatto non fesse che una prima avvisaglia di una serie di attacchi che sarebbero strili mossi allo fabbriche occupate Inoltre ad eccitare la sensibilità delle sentinelle ed aumentare la loro tensione concorse anche il fatto cho in causa della precedente giornata festiva, i nottambuli furono in numero assai maggiore del consueto, cosa che determinò un andirivieni neile vicinanze delle officine, che diede luogo a sospetti da parte delle gueirdie rosse. Conseguenza di tutto ciò fu i->.- 1 avvicinarsi di pattuglie o eli passeggiatori notturni fu salutato dal fischio delle sirène e dallo spnm ,u armi cm fuoco. Alia Fiat-Centro verso U[ 10>,co „u Bpari. durarono ininterrotti quasi ; ia.z/'0ra-0 furono ripresi alte 2 più intensi ancora. Ai Dock:, Dova fu spae¬ Mi guardie regìe ed il > .missar conipagnava. Ariette dalla Sezione -L~ r e o e U are una pattuglia lo che l'aedi P. S. di Rorgo San Secondo sono stati seimalati frequenti spari darmi da fuoco durante la scorsa notte. In Vanelnglia, dove gli stabilimenti oe> crupatl spesseggiano, fu per tutta la notte un succedersi quasi ininterrotto di richiami delle sirene inframmezzati da qualche detonazione. Fortunatamente, malgrado questo tiro intensificato, non si ebbero a lamentare luttuose conseguenza e non si ha notizia etto, naia» notte, siano avvenuti ferimenti 1 Misterioso grave ieri mento di un on2raio t „ -, .. ' ! \? regione Borgo San Paolo, già funestata nella giornata di domenica dalruccisione di i due operai, e stata teatro ieri eli un nuovo . Bravo e misterioso .atto a; sangue, sui quale !» luce, non 6 ancora stata tetta, se mai sarà ilps-hprò in pericolo la giovane esistenza di un'uomo l'rEcco, secondo le. prime Informazioni, còme Idsi svolse il trista episodio. Verso mezzogiorno i militi della Croce Verde trasportavano a mezzo eli una bai-el'a all'Ospedale Martini un operaio, certo Mario Bianco eli Giovanili, d'anni 20, da Susa, meccànico alle Officine Chlribiri, abitante in via Lessoln 33. il quale presentava una ferita eli arnia da fuoco al costato sinistro. Il medico eli guardia dopo le prime cure lo foco ricoverare giudicandolo in pericolo eli vita. Dalle prime indagini è risultato che il Bianco, il quale si trovava in officina intento a disporre una batteria elettrica per riflettore su un terrazzo clic dormirla la strada maestra, era stato, ferito da un colpo d'arma da fuoco sparai., dai prati circostanti. Chi fu l'aggressore? Finora non ò siate possibile accertarlo. l.a fabbrica Chiribiri. come è noto, sorgo in locali, quasi deserta, in mozzo ai campi. Dal morte come 6 raccontato il fatto si suppone che qualcuno nascosto ira gli alberi abbia aspettate pazientemente che qualche operaio salisse sul terrazzo per sparargli entro, l'orche? Fatalmente al primo colpo il disgraziato Bianco cadde, riverso al suolo e venne raccolto dai compagni richiamali dal grido straziante lanciato dal ferito. Essi invano scrutarono l'orizzonte cercando gli assalitori. La campagna intorno appariva deserta. Constatate le gravi condizioni del Bianco fu telefonato d'urgenza alla Croce Verde per soccorsi, ed il ferito, come, narrammo, fu trasportato all'Ospeda!.' Martini. Lo condizioni del ferito ieri sera a tarda ora si mantenevano stazionarie, con qualche accenno od un possibile miglioramento. Un ufficiale inseguito e bastonato alla barriera di Milano Verso le ore 21 di ieri sera per la piazzetta dell'ex Barriera di Milano si trovo a passare, con sotto braccio una signorina, un ufficiale. La coppia, assorta a chiacchierare, non vide un gruppo di giovinastri dirigersi alla sua volta. Solamente quando costoro si schierarono" in modo ila impedirgli li passo il tenènte, meravigliato di vedersi ad un tratto cosi attorniato, dopo aver chiesto ai sopravvenuti che cosa desiderassero da lui intimò ili far largo, Ma gli assalitori, mia ventina eira, che tenevano in pugno la rivoltella, anziché tslmprpbèdpdmervvdcnll—hlnf0ttjtaetseeitdmgrcgili a > n e . e » ottemperare a quest'ordine t,'i consegnar lmn la rivoltella e la signorina elici teneva sotto ricaccio. La ragazza, spaventata | all'idea di una simile eventualità, cominciò! a gridare come una disperata. L'ufficiale fere un salto indietro ed impugnò ia sua Browning. Due minuti dopo incominciarono da anS'io le parti i colpi eli rivoltella. Colpi tirati all'impazzata, poiché nessuno di ossi raggiunse il bersaglio. Il rumore della battaglia richiamò però l'attenzione degli operai delle vicine fabbriche, dai cui corpi di guardia si staccaroro le guardie rosse per portarsi sulla piazza. Eia tra loro corsa voce trattarsi di un ufficiale delle guardie rafia, a gli operai atta—p •«gridando: bagli 1 Dagli', n trambusto in breve v diventò enorme. Gli assalitóri avevano ormai chiuso il malcapitato tenente in un cerchio di uomini urlanti. Le percosso piovevano da tutte le parti. La situazione dell'ufficiale era criticissima. Come sarebbe andata a Unire con quegli energumeni? Giunse in buon punto un insperato aiuto dallo guardie municipali delia vicina Sezione che, avvertiti di quanto stava accudendo, in unione ad alcune guardie regie riuscirono ad introdursi nel cerchio furibondo, giungere fin presso al malcapitato ullicialn, ormai tutto pesto o contuso, difenderlo e scortarlo fino alia caserma. Prima di chiudere la porta sul naso degli assalitori il maresciallo delle guardie municipali riuscì ad afferrare uno dei più scalmanati che aveva inseguito il tenente fin sulla soglia della ] ziorie o ad arrestarlo. l."n momento dopo la porta era sprangata e contro di essa si sfogava l'ira della moltitudine, che pretendeva fosso loro consegnato il lenente e liberato ^arrestato. Si stava dai dimostranti organizzando un vero assedilo con tutte le regole militari quando un camion di guardie regie al comando del \'i.'e-commlssario avv. Saieva e del tenenti': cav. Bacearili arrivo e li disperse; L'autocarro era stato inviato dalla Questura Centrale ih, sesulto ad una telefonata degli stessi agenti municipali. Il funzionario constato che al tenente erano slaie apprestate le prime curo. Dal primo esame non appariva che avesse riportato dall'aggressione che qualche contusione. Richiesto delle 'generalità, dichiarò di essere, il tenente Meini Quartino del 4.e? bersaglieri. Dopo del ferito l'aw. Saievo si interessò dell'arrestato. Si tratta di un operaio collaudatoré dell'Ansaldo S. Giorgio, Ettore Pasquali, di anni Sii. da Novara e qui domiciliato in via Milano 3. Egli dichiarò che anziché assalire IlarsitrziSchsugitabetuditincaqoctadvsirinBsveva difeso con tutti !i suoi mezzi l'ufficiale J /cper sottrarlo alla furia di coloro cho l'ave- \ vvano aggredito. Siccome questa versione non | lscollimava con quella data dal maresciallo delle guardie municipali, il funzionario mantenne l'arrosto ed anzi, poiché la presenza, di tanta forza pubblica sul luogo non era più necessaria, fece salire l'arrestato colle guardie ragie sul cantiòffs'e riprese la via del ritorno. Mentre l'autocarro (Percorreva -corso Vercelli, giunto che fu' aU'altezza di via Cuneo venne avvistato a fatto segno da una vi.o ATi 5JU 'g ^fondita min ma ne la fronte \ ^m,°~^*„ p,'j?,Knaiu m,n,raa" n,lla Irome giCa dlenta scarica di fucileria da parte delle guar-1 codie rosse di un vicino stabilimento occupato.} 15L'automobile correva a grande velocità, ed : sualla fucileria non venne risposto da parte ' stdelle guardie, regie le quali avevano però sen-!fjtito il sibilare del proVttili. A tutta prima; sembrò che queste scarica non avesse però | colnito alcuno. Ma dopo un duecento metri «chea la guardia iwria Paolo Amenta, della dseconda compagnia, dopo essersi portata una ramano alla fronte, ed averla ritratta 'intrisa di .csancùe. mormorò', sono ferito! L'autocarro i trohe si trovava in quel momento nei pressi ; della ferrovia Cirie-Lanzo si fermò. Al fioco irlume d'un fanale i suoi superiori e camerati \constatarono che un proiettile l'aveva col-1 Pilo alla fronte è che tutto il viso del milite I appariva imbrattato di sangue. Il Giovanotto j fi in onesta brutta avventura era stato veramente fortunato. La palla aveva strisciato sul borilo dell'elmetto ed aveva deviato conflc- e a a o ra e fra le sopraciglia La guardia reg'ia verme subito accompaenala al S. Giovanni dove il medico di servizio irli esirasso il proiettile e lo dichiarò gua/.'ihlle in otto giorni. npaalaLa battaglia avvenuta in piazza. Barriera ; Pd! Milano ha naturalmente cagionato viva agi-; aiazione in tutta la zona e ia notizia perve- ; cravtesono estremamente imprecise — diamo im i naltro elenco di stabilimént! che si segnalano nendo in erittà, come al solilo, vemio svisata ed ampliata. Nuove occupazior,! A puro titolo di cronaca — perchè come dliiemo lo informazioni su questo argomento n d o a i o e à come occupati dalle maestranze: officina mec canica Luciano, via Huscaglioni 14; Cot. Poma via Ceva 2; ditta Pattini Giuseppe ombrelli! via (Nizza ICA: officina meccanica -Lanfrancbiii}. corso Verona 81; Saponerie riunite De Bernardi, (Lingotto: Garage «Piemonte», corso Peschiera: Maglificio Usigli, via Tiziano: Fabbrica velluti, via Dologna. La questione del controlio operaio Come, abbiamo già eletto, il tema principale delle discussioni ieri in corso a Milano nelle riunioni eli industriali e eli rappresentanti operai, era quello di. stabilire un controllo diretto e non illusorio delle maestranze sull'intera attività delie aziende industriali. Secondo i dichiarati intendimenti della massima organizzazione operaia questo non sarebbe che un prilli', passo, una tappa preliminare sulla via ds"Add1",'IM'. na«o une tanna rivlnnimre si.Hi •■in uch-'dev^'Adurre \\tso - • h'-e^^Henv^ «diaria. alia socuaiizzazipne eieiu.i , \bh amo ovino occasiono eh intrattenerci eli iciò con^ . in grado — per la. posizione che occupa - cili conoscere bene gli umori dominanti nel roto I ipadronale, ri venne detto che. in massima, ! tse vi sono comprensiliiM avversioni •all'jnstau-1 C-azione eli questo controllo ti <;uaie - secon-1 qiianto elicono y\\ industriali — costituiretej he una specie di spodestamento eli essi sulle proprie aziende, le Ostilità e le opposizioni l'r,'"1, normale svolgimento ed allo sviluppo e Idl!'1 inclustria, si adopreranno volenterosamen a i o e l e o, , te te l o i i a , .' a e a e, e. e a aeo vi a, é t-. perchè te mae-tranze acquistano non la sensazione ma la certezza che in eniello che vien loro detto dagli arritatcri vi è molta, moltissima, esagerazióne *. Dunque, quanto all'ammissione del principio del contralte, se il nostro informatore ha re-o esattamente il pensiero itegli industriali, pare che non vi saranno difficolta insormontabili. Dove l'accordo apnare molto più difficile è sulle modnlita. colle quali il controllo oneralo dovrebbe esplicarsi. Occorre trovare un moelo — elicono — che. pur garantendo te maestranze elell'efflcacia del controllo, non offenda i diritti elei legittimi possessori e non impedisca loro la normale e dignitosa loro permanenza alla, testa della rispettiva azienda. Controllo si. ma non sovrapposizione o sostituzione, che allora tanto varrebbe ceder le fabbriche e lasciarle in indisturbato possesso dello maestranze. Dal canto ter rs«TpwEgtdnssagli operai insistono nel re-! clamare che il controllo sia effettivo e reale, j non elllmero eri apparente. Essi vogliono aver la certezza che il frutto ilei loro lavoro sia! loro corrisposto secondo giw.1i7.ia 0 — dicono — che se Ilari da fare delle rinuncie. esse deh- hono essere giustificate .l-tlle condizioni « rea- Tli e gi-neraH dell'industria ». Affermano elle | non vogliono più lasciarsi incannare da belle frasi o eia promesse semr-rc smentite .lai fa'ti 0 Abbiamo affrontato deliberatamente una lotta che sapevamo durissima. Abbiamo sopport.a,to saerilz.i, pene, fatiche, amarezze infinita jier rapgiung-ere il nostro ideale. Non permetteremo a nessuno eri frodarci ancora il nostro avere »■ Per.'', coloro coi quali abbiamo parlato non esclùdono la possibilità di un accordo. Soltanti, pretendono che esso sia leale, sincero, senza sottintesi e senza secondi fini. Deve essere una intesa aperta e schietta, non uii espediente dilatorio, suggerito dalla uaurn 0 inspirato al desiderio eli prender tempo. Quan- to alla questione dei licenziamenti, gli operai ; dichlarano essere impossibile lasciare alla mercè dello rappresaglie padronali i campa-i gnl che in queste circostanze Inumo messo a|rrrieiitai.:]!.-. il pane, la libertà e qualcuno an- che la stessa vita per rendere possibile il rag- giungirhento degli scopi comuni I - Non possiamo abbandonare nessuno di Co- he in questi giorni si sono prodicati li ci a | ò! e g. le mil mò bo a le —p ve questo punto pare ehe no:i ■are iyipro atteggiomeiiio. 5'fco elettorali commercia? io Commissario notifica che gli eie! bJFOéi nuovi elettoli commerciali del Comune' degli elettori cancellati ridile Usto, definitivamente, approvati por l'unno 10-iu dalla Camera di Commercio, sono pubblicati all'albo pretorio (salone d'ingresso al primo piano del palazzo civico) dal giorno 15, e vi rimarranno sino al giorno 30 del corrente mese. Nell'Ufficio comunale dello «leai-ui « pure esposta, durante questo termine, 1* Hata permanente degli elettori rettificata in coniamità. a ;i detti elenchi [