Il viaggio dell'on.Giolitti da torino a lucerna

Il viaggio dell'on.Giolitti da torino a lucernaIl viaggio dell'on.Giolitti da torino a lucerna Sv*Incontro coia t/loyd* George (Dai nostro inviato speciale) LUCERNA, il, notte. Il Presidente del Consiglio, on. Giolitti, è •partito stamane, in treno speciale da Torino, dalla stazione di P. Nuova, alla volta di Lucerna, per incontrarvi il primo ministro d'Inghilterra Lloyd George, del quale, sarà osDite nella villa Haslihoni. L'on. Giolitti si recò alla stazione a piedi, com'è sua consuetudine. " accompagnato dal ministro degli esteri, conte Sforza, e dal figlio suo prof. Federico. Erano ad ossequiarlo il Prefetto grandl'uff. Taddei ed il vice-prefetto comm. Carassi, il Commissario Regio conte Olgiati, i senatori Frassati e Carle, l'on. Bonino, il comm. Martinengo, il Questore comm. Guida col suo capo-gabinetto cav. Calasso. il vice-questore avv. T abusso, i colonnelli Mozzoni e Carini della Guardia regia, il colonnello Parenti, dei carabinieri, il comm. Falco, il cav. Gincheri.'ll cav., Santoro. l'avv. Norcia, ecc. In attesa dell'ora della partenza il Presidente si trattenne una diecina di minuti suli marcia-, piede accanto ài treno, a discorrere col conte'Sforza e colle autorità. Il convoglio, scortato personalmente dal Capo del Compartimento comm. Ehrenfreund fino ad Àrona, ha lasciato la stazione alle 9 precise, mentre l'on. Giolitti veniva fatto segno ad un caloroso «applauso di saluto. Il Presidente del Consiglio è accompagnato fino a Santliiù, dal ministeo degli esteri. Egli viaggia .col suo segretario particolare comm. Lavagna, col dottor Mattali e due funzionari del suo gabinetto. Sul treno viaggiano pure il commissario avv. Procaccianti di Roma ed. il commissario della stazione di Porta Nuova avv. Piccioni, il/ quale'si fermerà a Domodossola. La visione del Lago Maggiore ; Il treno speciale fila velocissimo, senza ingombri, poiché il capo- del Compartimen-_! to comm. Ehrenfreund ha telegraficamente segnalato il passaggio a tutte le stazioni intermedie. Il Presidente del Consiglio si trattiene fino a Chivasso col ministro degli esteri; poi esce nel' corridoio e chiede qualche informazione al comm. . Ehrenfreund sull'itinerario del viaggio, che aj^ l'ultimo momento ha subito una modificazione iinproveduta e sarà, un po' più lungo. Si arriverà infatti'a Domodossola alle 12,50 per ripartire dieci minuti dopo (il mezzogiorno dell'ora svizzera) ' per Lucer•na, dove il treno presidenziale giungerà alle 18.15. ora italiana, impiegando così esattamente in tutto il percorso nove ore e 45 minuti: Il colloquio continua, in un tono dei più affabili. L'ori. Giolitti appare di ottimo umore e, con quel finissimo suo humour che soltanto i più intimi conoscono, rievoca qualche episodio della sfiia /ita. Siamo a Santina. Il ministro degH esteri conte,. Sforza si- accomiata dal Presidente del Consiglio e scende in attesa del diretto ordinario per Milane, donde proseguirà alla volta di Roma. Un gruppetto di curiosi, poiché ir treno ha una breve fermata, si raccoglie sul marciapiede per vedere il Presidente del Consiglio. La modesta vettura presidenziale , non è subito riconosciuta fra le altre. Come è noto. l'on. Giolitti non ha voluto che fosse inessa a sua disposizione la grande Vettura-salon. L'on. .Giolitti non ama il fasto. Si parto d'a Santina alle 10,5. Nello scomnartimento del Presidente è salito il prefetto di Novara comm. Giulio Rossi, che fu un tempo suo segretario particolare. L'on. Giolitti si intrattiene corf lui fino ad Arona, dove si giunge alle 11,40. E' una. visione incantevole. Il lago, scintillante sotto il sole, è di un azzurro meraviclioso. L'on. Giolitti rimane qualche minuto in ammirazione. Poi ci ricorda che nel 18G1, l'anno _in cui prese la laurea, attraversò il lago da Sesto Calende ad Arona hi- barca. Oggi, per1 condurre la barca dello Stato, ci sono assai maggiori difficoltà... Ad Arona il comm. Ehrenfreund ci lascia. Lo-sostituirà fino a Lucerna il capo del Compartimento di Milano. ing. comm. Pedrazzi. che egli presenta all'on. Giolitti. Il viaggio' continua con una regolarità perfetta, in una magnifica purità» di cielo e con un panorama dei più pittoreschi. A Domodossola €i parte da Arona alle ore 11,50 alla volta del Sempione per la linea che fino a Baveno costeggia il Lago Maggiore oggi sfolgoreggiante nella meravigliosa giornata di sole. Nel vagone-restaurant è. stato disposto che la tavola presidenziale sia preparata dal lato che guarda il magnifico panorama del lago.-Il treno speciale giunge a Domodossola alle ore 13,10. Appena il convoglio -entra sotto 'l'ampia stazione scoppia un fragoroso applauso da parte del numeroso pubblico, che, nonostante l'ora meridiana c la forma privatissima in cui^ viaggia il Presidente, si è andato man mano affollando sotto hu. tettoia.. Si odono ripetute grida di «Viva Giolitti! Viva ij, nostro Presidente! ». Ptijno ad osse_ quiare il Presidente del Consiglio è l'o" riorevole Falcioni, che l'on. Giolitti abbraccia *e saluta con particolare effusione, In seguito l'on. Falcioni presenta a S. E. le autorità cittadine, fra cui il sindaco cav. Caldi, l'assessore cav. Dell'Oro col segretario capeucav. Barbieri, il consigliere di Prefettura cav. Ristagno, il consigliere provinciale- cav. Musso, il giudice cav. avv, Papalini, il capitano di finanza cav. Franco, il tenente dei carabinieri cav. Marchisio, il direttore della dogana cav. Mola, l'ispettore delle - ferrovie federali, il co ^mandante e diversi ufficiali del presidio, cavalieri De Gennaro e. Fornero, l'agri¬ coltore vercellese cav. Greppi, il segretario comunale geometra Ghisoli e molti altri. Si notano parecchie signore c signorine, che vivamente partecipano agli applausi. L'on. Giolitti ha una stretta di mano e un sorriso per tutti. Sono presenti anche molti valligiani, che qui si tro- lgdalvano in occasione del mercato.'!',' gene-|rale l'ammirazione e il compiacimento il florido aspetto e 1 affabilità di S. E^Dodo circa mezz'ora di sosta per il cambio della macchina è del personale, il treno riparte per Briga. In questo niomonto si rinnovano anche più fragorosi gli applausi. L'on. Falcioni, salito nel vagone-salon, ;accompag#ia il Presidente, fino a Briga, prima città del Canton Vallese dopo il valico del Sempione, donde il capo del Governo proseguirà per Lucerna sulla linea del Loetschberg. Il' telegramma di salutò dì Lloyd George Il trono giunge con qualche minuto di ritardo alla stazione di Iselle, dove ha una sosta non breve, per una improvvisa deficienza di macchine. Fino a Briga il treno speciale deve rassegnarsi a trainare un lungo convoglio di viaggiatori. Il .dipartimento ferroviario di Milano è stato avvertilo io ritardo delia grave interruzione sulla linea del, Gottardo, e non ha potuto impartire la debite istruzioni per deviamento del treno sulla linea del Loetschberg. ' Il treno giunge a Briga alle 15,20. Ma qui abbiamo l'ora solare: sono infatti le lì 20. L'on. Giolitti, spostando le sfera dell'orologio, osserva scherzando di essere ringiovanito di un'ora. Su uno dei quaii dellu stazione- alcuni turisti osservano il passaggio, della vettura; e alla partenza del treno salutano con un, triplice hoch: il primo spontaneo e cordiale saluto della Svizzera all'illustre rappresentante del Governo italiano: L'on. Giolitti, sporgendosi dal finestrino, saluta ringraziando. II treno segue in rapida corsa Ja linea elettrica del Loetscnberg, una dell'i più pittoresche del-- mondo. Durante q^sto tratto del,.percorso, il capo dell'esercii! "> ferroviario cantonale' di Berna, ing. RiiV dolf Schwarz, presenta al Presidente'del Consiglio gli omaggi del affcettore capo delle ferrovie. L'on-, Giolitti si intrattiene ungamente nel corridoio ad ammirare la continua successione dei paesaggi alpestri, dove il. veri.ie fosco degli abeti si alterna con il verde freschissimo e smeraldino dei prati. Alle 17 egli fa uno strappo alle consuetudini, e prende un the, tanto per cominciare ad allenarsi alle consuetudini inglesi. 11 Presidente è visibilmente lieto. Alla stazione di Briga, gli è stato consegnato un telegramma nel quale il premier inglese gli inviava il suo saluto augurale, e lo pregava di accettare l'ospitalità inglese nel Grand Hotel Nazionale. L'onorevole Giolitti desiderava che il telegramma non fosse comunicato alla stampa; ma quando siamo poi giunti a Lucerna ci accorgiamo che l'invito di Lloyd George è noto a tatti i giornalisti; epperò non è più il caso di farne mistero. Evidentemente la diplomazia inglese è ancora meno segreta di quella italiana. L'incontro dei due uomini di Stato - A matto a mano che il treno si avvicina a Lucerna la popolazione del Cantone, avvisata dai giornali, si affaccia alle finestre ornate di gerani fioriti e saluta festosamente il convoglio. 11 treno entra alla stazione di Lucerna alle 18,30 circa. L'on. Giolitti è il primo a scendere dalla vettura; e subito la folla gli va incontro. In mezzo ad essa, in prima fila, è Lloyd George, in abito chiaro, da vero uomo nolitico in vacanze. I due primi ministri si vengono incontro a cupo scoperto, e si stringono la mano, sorridendo,, con effusione. La scena viene fotografata e cinematografata. La folla, quulche centinaio di persone, applaude ai due personaggi, che si dirigono verso l'uscita. L'on. Giolitti sale sull'automobile del premier inglese, e i due uomini tìi Stato si dirigono verso il Grand Hotel Nazionale. • Dóno un breve colloquio nell'hall, durante il quale il dott. Mattoli funziona da interprete, Lloyd George saluta l'ospite illustre, e si ritira nella sua villa. «Lloyd George aveva invitato a pranzo l'on. Giolitti per questa sera nella villa dove il premier inglese è ospite; ma l'on. Giolitti ringrazio, scusandosi di non poter accettare, essendo un po' stanco del lungo viugcio. Allora fu convenuto che i due sta-, tisri si incontreranno domattina allo ore 10 alla villa dove abita Lloyd George. L'on. Gioliti, \ dopo $una breve permanenza nell'albergo e dopo una parca cena, esce a iyis.seggio per lo vie di Lucerna. L. A. Un movimento diplomatico inesistente ■ Roma, 21, sera. Il Portolo Romano dice, che le notizre pubblicate da qualche giornale che il marchese {-Della Torretta, ora ministro plenipotenziario a Vienna, possa essere trasferito a Pietrogrado, e che l'on. ex-deputato Dauco pessa sostituire il comm. Cobianchi alla Locazione del Brasile, sono prive di fondamento. .Le relazioni diplomatiche fra l'Itaha e la Russia del Soviets non essendo ancora ristabilite, non si è nemmeno pensato alla Consulta alla persona cUp dovrebbe in tal caso rappresentare l'Italia. Per accordi commerciali con PiotToirrado e Mosca non sarebbe il caso di Inviare un ambtuseuatore. L'allontanamento poi del comm, Cobianchi dal Brasile non avrebbe nessuna ragiono dì verificarsi.