Il trattato di San Germano e la politica estera in discussione alla Camera

Il trattato di San Germano e la politica estera in discussione alla CameraIl trattato di San Germano e la politica estera in discussione alla Camera Roma, 7, notte. L'aula ò affollatissima. Si sente che le vacanze' sono imminenti. Sono presenti trecento deputati. Le tribune, malgrado la giornata tropicale, sono gremite. Presieduta dall'Oli. Squittì, la seduto comincia alle ore 10. Col consenso del Presidente del Consiglio si procerte a un'unica discussione dei progetti di legge: Conversione in leggo del R. D. lf> ottobre 1019, n. 195-1. circa la proroga delle elezióni amministrative; Modificaztoni delle nonne concernenti le elezioni amministrative: Modificazioni alla legge comunale e provinciale per lo elezioni amministrative. Sulle elezioni amministrative TOVINI, ha già espresso In una relaziono eli minoranza a suo S^/daj^iCTSraùza» „ . . - , nella Commissione, a quale ; o e e me questa applicazione si posta legittimamente contrastare nel campo amministrativo. Crede di sostenere un principio di giustizia che, salvi; opportuni accordi sui limiti e sulle modalità tfl applicazione, dovrebbe avere consenziente tutta l'assemblea. ( Vivi oppiatisi al centi fi). PULCI osserva ebe le ragioni che rendono difficile oggi la vita alle Amministrazioni locali siano ancora più di ordine psicologico che di ordine finanziario. N'è. d'altra, parte, .data la ' complessivitti dei problemi che la riforma dei. tributi locali trae seeo, e, quindi, il tempo che essa richiederà per essere attuata, si può rinviare a dopo la. sua attuazione la ricostituzione dello Amministrazioni locali. iQreele clic il rimedio più efficace ai mali che si lamentino neJ funzionamento delle Amministrazioni locali sia la .sostituzione dal « referèndum » amministrativo all'attuale imperfetta tutela, delle Giunte Provinciali AmministratiVe. MATTEOTTI, per un richiamo al Regolamento, osserva che la questione della sospensiva essendo stata posta formalmente cosi dall'on. Folci col suo discorso, copie dall'on. Bevione col suo ordine del giorno, come dalla Commissione con le sue conclusioni, il Regolamento Dre,«orivo che, prima' di entrare nella discussione del inerito, la Camera devo deliberare la sospensiva. GIOLITTI osserva cho nessuna proroga è necessaria per Indire le elezioni amministrative col sistema, elettorato vigente, perciò questo, in mancanza di nuovo disposizioni eli legge, è un obbligo del Governo, in baso alla legge comunale e provinciale. (Approvazioni). CASERTANO, relatore, osserva che olla sospensione della deliberazione sulla riforma elettorale potrà venirsi solo dopo una discussione in merito. Avverte che, intanto, non esiste alcun provvedimento per cui si possa procedere alle elezioni. (Denegazioni del presidente del Consìglio, commenti o rumori). GIOLITTI rileva che, se è vera che è decorso il termine per le elezioni Assolo dalLa legge comunale e provinciale, ciò non toglie die le elezioni non si possano più fare in base alla legge stessa. Anzi, si debbono fare nel più breve termine, appunto perchè è già scaduto il termine; solo un voto della Camera.potrebbe autorizzare il Governo a prorogare per un certo tempo ancora le elezioni. Osserva che ci sono proposte per la sospensiva della legge, ina non c'è nessuna proposta per la sospensiva della discussione, ed è questa seconda la sospensiva/per la iruale a regolamento' stabilisce che eleve esservi cUscussione, decisa in via preliminare, mentre la discussione deRa sospensiva, intesa nel primo senso, si identica evidentemente con la discussione In merito.RliENl prende atto dello dichiarazioni del Presidente elei Consiglio; dichiara che egli ed i suol amici non hanno affatto inteso sospendere ia discussione, e perciò se ima regolare prevposta di sospensiva fosse fatta- voterebbero contro, appunto perchè convinti della necessità di un'ampia discussione;. MATTEOTTI sostiene che la proposta sospensiva è stata fatta, e bisogna sgombrarne il campo; perciò domanda die si voti suUa sospensiva. FUI.CI dichiara che egli non ha inteso formulare alcuna sospensiva, che anzi ha affermato nel suo discorso la necessità della discussione in merito. PRESIDENTE dichiara che non esiste nessuna proposta sospensiva. fRumori all'estrema sinistra, commenti). DE VI ONE dichiara che il suo ordine del giorno non Ita carattere di proposta sospensiva ai termini del regolamento. MATTEOTTI insiste, perchè si metta In votazione l'ordine del giorno on. Bevione, che contiene una proposta sospensiva. MODIGLIANI, pei\un appellerà! regolamento, riceva che li tosto dell'ordnie d*l giorpo Beyioue implica una sospensiva ; ma poiché eglha dichiarato avere Inteso propórre- una soluzione-complessiva della questione, lo pregaad evitare equivoci, di ritirare l'ordine degiorno, salvo a ripresentarlo in fonna diversaversa. BEVIONE consente. Dopo' alcune dichiarazioni di Grassi e Camerini, la seduto è tolta alle 12,10. Presieduta, dal presidente De Nicola, .la seduta comincia alle ore 15. TOVINI, Lamentando che stamane la seduta sia stata tolta senza che la Camera fosso* inEerpeUata, propone che- la Cameni deliberi find'ora <iie la discussione iniziate nella sedutaeli stamane continui nella seduta, antimeridiana di domani. {Corameali) PRESIDENTE, pur osservando ohe l'ordine del giorno •& stabilito in fine di seduta, assicura che domani mattina continuerà appunto Li discussione iniziata stamane. TOVINI si riserva eli ripresentare la sua proposta in fine di seduta, e di provocare su di essa uri voto della Camera. {Commenti). 9 Su! trattato di Germani} e la politica estera del governo Dopo lo svolgimento di alcune interrogazioni si Inizia la discussione sul disegnò ili leggo: appi'or aziona del frattali! di pace di.'6an Germano e annessione al Regnx) dei. territoralliibuUi all'Italia. L/om. Salvemini SALVEMINI nota che 1 Trattati eli pace, come tutte le convenzioni internazionali, valgono non tinto per ite parole scritte quanto pe10 spirito con cui i contraenti =1 preparano ad eseguirò i patti e che un perfetto Trattatdi pace non può essere un documento definitivo, gioielli; occorrerebbe ■ sentore metterlo in relazione con la realtà continua mente • trasfòiihanitési.'Sótto questo punto eli vista si devono considerare il Trattato eli San Germanoquello di Versailles e tutti gli altri alti diplomatici. E il problema pratico della revisionnon consiste nel preparali; testi nuovi, bensnel chiarir»' finale debba essere lo spirito cocui il nostro Governo deve affrontare, giornper giorno, le difficoltà dell" realizzazioni lv necessità, sempre rinascenti, delie i visioni. Constata f*ma,limita di consenso nell'op- j nione pubblica del nostro paese. 11 Govern". non .leve a nessun patto impegnarsi in unt politica, la liliale voglia imporre ai viriti l- j esecuzione assòluta intransigènte del trattat| ma rileva trattarsi di una ingannevole ùnaria; mito. Infatti concorrono, a costituirla, correl-tti di pensieri molteplici ói contraddittori : ino i terventlsti nazionalisti e Interventisti bissolatiani. socialisti rivoluzionari e conservatoautoritari, iiitensistl delusi » triplicisti nnstoio'isti, idee lealmente •„• ?conÌentez Remando * suTie future delusioni ze oscure fanno della nòstra opinione pubblica un caos Informe che dà alla nostra politica estera l'aspetto di una sfinge pericolosa. i Ad evitare danai, afferma l'urgente necessità he i nostri uomini di governo prendano una via unica e chiara e dirigano in quella sola direzione l'opinione pubblica disorientata. Tutti invocano In Italia lu revisione del trattati di pace ma t nazionalisti la invocano perchè, non hanno saziati tutti l loro desideri territoriali, ttnoiano a uno spietato inasprimento dei trattiti a danno dei vinti. Pur delusi doll'andamoitto delle trattative eli pace, vanno riconfondendosi con 1 trlplici.sti impenitenti di cui, durante la guerra, erano feroci nemici. 1 triplicisti impenitenti, che cinque anni fa si contentavano del vescovado eli Trento e eli Gorizia, dopo l'entrata dell'Italia in guerra adottarono il programma adriatico naziona.1 ista In realtà. manovrano a limitare por la Germania le con- : i l , a ogni sercnittftaìla Francia e la irrigidisce nello slorzo di soffocare la Germania e.la costrtige.robbe ad*attaccaci sempre più all'Inghilterra. ^ Dopo avere prospettato le conseguenze che avrebbero lo diverso politiche seguite dai vani partiti, l'oratore afferma cho all'Italia resta una via sola: rimanere nell'Intesa per riformare i Trattoti; rimanerci lealmente, togliendo agli Alleati, con una politica chiara, il sospetto*che noi si stia in agguato» per butterei dall'altra parte alla prima ecc.. •'one. E rimanervi col programma apertamente affermato di fare costante 'opera eli mediazione pacifica- tra vincitori e vinti, di fare ammettere al più presto possibile nel concerto europeo, a condizioni uguali a tutti gli altri, la Russia e la Germania. Venendo alle dichiarazioni del ministro degli Esteri sul problema -russo-polacco, vorrebbe cho il Governo offrisse» la sua merllaziona amichévole alla Russia e alto Polonia riconoscendo puhblica.menta che li Polonia deve essere rispettiti dalla Russia nella sua indipendenza e imita nazionale, senza territori allogeni. Afferma che l'Italiane l'unico paese che possa prendere questa iniziativa, poiché il Parlamento italiano è stato il primo ad affermare la necessità di riprendere i ra»porti coliti Russia. A questo scopo il Governo duo fare anche asscjgnamento -sull'opinione nubiliica di tutto il Paese, in cui si va Intensificando di giorno in giorno un movimento pacifista. Richiamando l'attenzione deRa Camera sul problema dell'Austria tedesca, nota i6he il Trattato di San Germano e quello cti Versailles intoreliscono aJRAustrIa tcdejsca di unirsi alla Germania senza il consiwso unanime detto Potenze Jlrmataria dei Trattati. Il .Governo francese è decisamente oppositore di tato unione. perche, teme ohe la Germania si accresca * perchè vuol fare dell'Austria tedesca' il ceppo di ima nuova Confederazione danubiana, con prevalenza slava che rappresenti un appoggio iMlttierrfiittnccae contro eventuali contestazioni con la Germania-e contro l'Italia. Non comprende perchè, dati tali moventi defla potitica francese, gli onorevoli Sonnino e Orlando abbiano dato a loro con-senso a unegli arUicoli dei due Trattati. Ma l'on. Sonnino non vofle mai Io S'membrajnento dell'Austria, e dopo che questa si sfasciò si dedicò % ricostruirla con una Confedorazions. non con prevalenza slava, secondo il piano francese, ma con prevalenza dei tedosccvmaglari. y K fallito il programma sonniniarv(| e fallirà il programma francese. E bane ha fatto la Commissione della Camera a proporre deBe riserve ma bisogna andare fino in fondo: non sa può ossere tenori dell'uniti nazionale tedesca e minare' l'unito nazionale sud-slava. E non si può accettare l'unito nazionale Jugoslava senza risolvere la questione adriatica con un compromesso di equità. Afferma che 1 fatti di Spalato, di Trieste, di Pola dimostrano che nell'Oriente abbiamo un pericoloso vulcano sopratutto per le condizioni di FiuJh». Piume e D'Annunzio Le condizioni di Fiume — dice l'oratore — sono divenute intollerabili. Il Consiglio Nazionale non può più sopportare il Governo di D'Annunzio. (Gasparotto, Siciliani ed altri deputati del rinnovamento-Interrompono: — Voi avete avuto i voti dei solchiti desilo trincee...). SICILIANI: — Quello che sta dicendo è un cumulo di falsità. (Applausi). SALVEMINI: — Gli arditi di Fiume commettono violenze e non sono cemdannati. Il coLionnello Repetto ed il capitano VadtUà sono tornati in italia perchè non ne potevano più. D'Annunzio dichiara di non volere più tornare alla vita normale dopo la guerra il popolo 1taliano vuole che la smetta. SICILIANI in piodi gesticolando vivacemente: — Si vergogni sciagurato! Non sa ciucilo che dice- Protesto per l'Italia e per Fiume. (Urla dei socialisti elle gridano: Non si scaldi a freddo!). SALVEMINI : — Anche gii ufficiali di Fiume hanno rubato forti somme. Mussolini ha distratto 100 mila dru. Questi feitti si vorrebbero mettere a tacere. D'Annunzio non è che un imitatore di romanzieri francesi. (Rumori). D'Annunzio non è che uno scrittore di amori Incestuosi. Voci a dèstra: — Ignorante! Vergognati! (Applausi dei socialisti). SAjEiVEAIBil, continuando, legge dei brani dei discorsi tenuti da ufficiali. Peii dice: Il c lidNnaspacPbislmtd«mndl"Ispntlii eno in lni,.,„,,,,, ,i; r.;„-„,„-. .,„ ... a|maiwto dl .r:.ulme e. u» Spanare...ìntimamente e o a u n i r o o n , e ì n o e oi- o a a i-, iinori nz.- vi fu una lite tra due amanti del"poeta. (Pro teste dei ddputati del rinnovamento. Approvazioni elei socialisti). Un ufficiale teneva un luogo di piacere insiemo con una stia untante ed aUa porta di ima stanza c'ora scritto: Comando! (Impressioni e commenti). SICILIANI In piedi grilla eccitatissimo. S.-VNDR1NI: — D'Annunzio ha salvato Fiume. (Approvazioni). SALVEMINI dice che in Dalmazia vi sono lue irredentismi: l'italiano e lo slavo. Non dobbiamo fomentarli ma inaugurare un pe riodo di pace. LAZZARI : — Ci vuole l'Internazionale comunista. SALVEMINI: — L'Adriatico deve essere considerato fuori di ogni preparazione militare. Nel patto di Londra la parte m>glioie era la neutralizzazione Iella sponda destra dell'Adriatico. Salvendni conclude esponendo il suo noto punto di vista sul problema delle nazionalità, illustrando la sua tesi riguardo anche alla questione. rtell'Adriatico. Dobbiamo risolvere equamente la questione dell'Adriatico. Agli slavi quello che è slavo, a noi quello che è nostro. Per la Dalmazia, sin dal 1019, esiste uno schema di-accordo che non fu attuato per il mal volere elei nazionalisti. Tonnina dicendo che Noterà il trattato di San Germano perchè lo dichiarazioni del Governo sono soddisfacenti e perchè confida che la revisiono doi trattati sarà imposta dalla volontà dei popoli. (Applausi dei socialisti). Urla altissime sui banchi ■a destra e dei deputati dei combattenti dove si grida: Vada a Zagabria a faro la sua prò pagami a. PJiìSipsoiti PHILIPSON avrebbe desiderato dal ministro degli Esteri alcuni chiarimenti sulla politica delle Potenze alleiate nell'Oriente asiatico e mediterraneo. Nota elio questa pofiticm tino al Congresso di San Remo fu ispirata e diretta dall'Inghilterra, la quale tenne a comi"i re, tolte di mezzo le Colonie tedesche» a l'Impero turco, le due grandi linee tsri-iisafricami e; transasiatica, con Cairo come punto d>i congiunzione, cho le daranno il dominio economico. E per eoneiliaro le promesse fatto ai francesi con le esigenze di questa, sua Sò¬ dsc«naccpalpmedriarvndcpsCcPctrvsnugssL i o n i i litica, l'Inghilteira erwogito la teoria dei mandati, la "Tinaie, nel patto eiella Società delle» Nazioni, e accolta sovratutto per l'Asia Minore. Constata elio la teoria dei mandati fui accettata dai popoli europei c;nn pieno consenso, perchè so poteva servire all'Inghilterra' per difendere il proprio Impero economico, avviava la colonizzazione verso formi! più consono allo spirito democratico d'Europ^. Por £iò nessuno avrebbe pensato che l'equilibrio delle Potenze in Asia Minoro sarebbe! improvvisamente rotto. Invera nel lugli» scorso l'équUibriò è stato turbato dalla Francia, la quale, dopo aver accettato a Sani Remo ti mandati» sulla Siria, Si è inivece con le sue truppe Impadronita eli Damasco, detronizzando l'Emiro', imponendo una indennità e 11 «tisarmo, venendo così mono al suo ufficio di mandatari.'!. L'oratore vorrebbe pertanto co* nosccrei gli intendimenti del Governo italiano» dato questa nuova, situazione creatasi in1 Oliente per il -nPitamento di politica della) "■rancia. Osserva, rruanto all'accordo italo-greco, che' I negoziatori non si accorsero che l'accorrla stesso, sollecitato da Lloyd George, faceva parte di un sistema, di equilibrio medi terrea*; neo. nel quale la Grer-.Sa, l'Italia e la Spagnai erano chiamate dall'Inghilterra a Impedirà l'imperio francese, in quel. mare. Ritiene qulin-* te n e o n . a o e e e r o è i i i e o a e o a o to ¬ di che l'-arccordo stesso doveva e poteva essere concluso a migliori condizioni: ma oggiJ con la denuncia dell'accordo e con la procla*! «nazione dell'indipendenza albanése," 51 Governo italiano sembra avviarsi, per altre vie, ad' altre mete. L'oratore, concludendo, si augurai che l'Italia sr-gu?. con fermpzza una politica: che, mentre stabili'wa l'eauilibrio europeo,! porti anche a trueU'eepiilibrlo mediterraneo ed! asiatico, che Io è necessario por conquistai;a! là sua libertà di espansione in Oriento Iàw prò unti orti). L'on. Ciccotti Dopo brevi osservazioni di Fiammingo sul' monopolio del petrolio combinato tra Francia] e Inghilterra con l'esclusione dell'Italia, prejn-i de la parola CICCOTTI SCOZZESE, il quale* rileva come 11 Trattato di.-San Gei-mano sia' a consanguineo di quello di Versailles Che ne1 riproduce tutti i difetti e le clausole inique e, vessatorie, corj questa differenza però, che l'iniquità italiana non ha servito agli interessi, doa'.tt,illa, ma è rirrtasta soltanto una-compti-i cita con gli Alleati. 11 trattato non ci dà eontì > pensi nè morali nè materiali e per di più la-! scia su corti punti lo nostre frontiere aperte.! Circa le popolazioni dell'Alto Adige, dice che! concedere ad .esse il plebiscito significa con>! Piero un atto di piena giustizia conforme a' ciò che si desidera per Fiume. Per le. fron-j tiere della Venezia Giulia, rileva l'urgenza eli' risolvere la questione per i pericoli esile deri-i vano. all'Italia dall'apertura eli essa e por spesa ingente che il bilancio è costretto a soste-i nere e aie potrebbe essere dedicata molto plùvi utibnentc a provvedere al nostro labbtsogno: granario. Richiama l'attenzione del Governai; suRa necessità di venire a trattative in propoW sito ed a concluderle al più presto pog'dbiloj L'« uiconvetUente socialista » conte si vuole) Chiamarlo non è più una specialità italiana,,' ma è di tutti i paesi e neppure la ,lu gesto viari si può sottrarre. Se quindi at considerano! le condizioni di politicarintenaa, ehe subisce iì governo jugoslavo, sejnbra questo il momenteropportuno adi riprendere' le trattative di Pal-i lanza; ma l'ostacolo principale u questa riprev; sa. è la demenza delirante nazionalista così! italiana come Jugoslava, e;)io ocxsirre vincerei ad og'iii costo. U partito soc-ntlistia nota cca! piacere le delusioni che il partito nazionalista! ■ italiano ebbe in questi giorni per parte deli Governo deil'on. Giolitti, che esso riteneva il'.rivendicatore dei pretósi nostri diritti. Ma netto, politica cosi detta delle rinunzie l'on. Giolitti! dovrà fare ben altri passi. L'oratore rileva co>: me la spinta all'accordò italo-albanese sia par-' tifa dal grappo socialista ed esprime la" spe-i ranza che essa porterà ad altri bericfl'ui accordili benché per l'addietro il Governo, per mezzo! degti on. Tittoni, Sciatola'e Nit.ti abbia alta-' mente proclamato che non si sarebbe sottopo.1 sto ad aldina rinunzia. L'attuale governo è destinato ad essere W llcpjidaiore' della politica dissennata fatta peti! il passato sotto la pressione infairjata del fa-' seismo. E' fatale che i trattuti di Versailles ai di San Germano debbano essere soggetti adi una radicato revisione pc-r effetto degli' awe-i Dimenti ehe. si vanno maturarcelo l.n Europa,ai che.il partito socialista affretta nei suoi voti. L'avanzata, del russi verso Varsavia avrà la sua ripercussione a Ixmcrra. non più a Parigi.' {Applftasi all'estrema sinistra; 'ntr.rnizióni al] ctnln,. L'oTatore ejwnina le onuso che hanno portato alla gm-rra fra la'Russia, ctoi Sri".';/ « la Polonia e riluva i gran Dorinoli al quali lai Politica eh intrigo, seguila dalla Francia „ dall'Inghilterra, potrà esporrò l'Europa. I Espf&ne la. rtelucla che la Roséto 'insta unirai anca» in rMtmfa 11 governo 'elei lavorai ri ri cha1 senio i soli ciré possano decidere dulia'lord' sqrt.e. (Applausi all'estrema sinistra). È' per-: Ciò 'che ii partito socialista denuncia anohhi italia tribuna parlarnentaro i promotori ÓU nuove guerre; che devono essere per sempre ed^inaU. Ed ora si cerna, di svalutare l'ef-i tetto -dito vittoria-'dei bah'outcl russi con afJ ie-nuaKioni calunniose le c-uall non climestraiW se non il risentimento della delusione e dello;' sdegno. Queindo gli eserciti1 sorto'''mòssi rlalìVi dea delle rlvendieitzioni sociali. W loro vittorie'! sono Muire e nessun rimprovero' si può fare,! speciahnenie da parte -eli e^i ha 'voluto lai guerra per ragioni eli espimswuiftmo e cti ira-1 inmatisrao. (Applausi alit'ostrerna. sinistra) -Ora si vuol soccorrere la Polonia e inentroi PlughiUe-ra ui limita, ad uno scambio di notai telegrafiche, la Francia penm eli ri<ft"m;re-allQ snia, fito l'oratore rileva 1 peritctfll eli questa politicai di giioiTì* penile i indoratori dì tutti ì paesi hanno costituito un front» unico net) opporsi -l passaggio di anni e di armati at-1 traverso a loro territorio. E per quanto al partito socialisti ripugni, lo gpargiincmto di san-, glie, l'oratore augura l'arrivo della, cajraHeriaJ rossa ira le mura eli Vienna e di Budapest*: (Applausi all'estrema sinistra; interruzioni -al! centro e a destra). ; La pressione bolscevica avrà forte riporcns™ '■stona nella penisola balcanica, e noi debbieemef preoccuparcene tonto eia. poter diro che i traU tati eli pace dì VersaiiUes c d'i Sin Germano sono destinati a perire anche perchè si. allaccia all'orrizzpnte la rivoluzione mussulmana)' contragli oppressori europei. Le popolazioni islamiche) cercano le vie dollaii liberili 'e del commercio e si preparano od-unusuprema lotta contro i tiranni del capitalismo; europeo. Occorre dare a questo movimento! Occorre duro tutta l'importanza che merita. jL'Itoiia■ "deVal scegliere fra gli' oppressi e gli oppressori, ira i.vincitori e vinti. (Approvazioni all'estremai sinistra; interruzioni al centro). L'Italia ,-m-: che. dopo la vittoria, ha avuto tutte le uclustoni' ed i danni elei popoli vinti. Occorre dunque cha: essa si getti- fra i vinti per reagire contro la sopraffazioni e ristabilire l'equità e la giustiziti, (Interruzioni, approvazioni). Andiamo dunque' loro incontro con la stessa parola con cui il. console romano anelava ini ont.ro ai popoli ao-; quisiti alla nuova civiltà con la carola equa-: niine. (Bene, bravo, applausi all'estrema sU nlstra). Interrogazioni e votazioni Segno lo svolgimento eli varie interro'Mzi'onL' Il ministro Labriola risi»,mie all'on. iierloiU ; che lo interroga sullo sciopero .lei minatori! (lignite e pirite di ferro) nel Grossetano; Bi*R-i TINI, sottosegretario ai LL. PP. spiega a Fa^hò' lo cause tlel ritordi ferroviari; COMJVNDINtì sottosegretario agli interni,, risponde V intéri rogazPMti di .Siciliani. Paparo. Lombai-dl, sili! conflitti di Isca sull'Ionie»; BERTO», risnoeietoì a vari interroganti sullo sciopero di aVuuei ferrovie secondarie nel Mezzogiorno' ' »r nel bresciano. , Infine il presidente annunzia il risultato di' varie votazioni, tra cui quella sitì disegno di legge contro l'aumento eccessive, elei presali La seduto termina aUe ore 2>