La forza dei minatori e la gracilità della II Internazionale

La forza dei minatori e la gracilità della II Internazionale La forza dei minatori e la gracilità della II Internazionale (Servizio spedale della Stampa! Ginevra, 4, notte» Il Congresso intemazionale dei minatori ha già preso delle decisioni di considerevole portata. Vi lio già accennato all'unanimità di tdplconsensi raccolta dalla proposta di dichiarare • ilp0tordfgssdsmavadlo sciopero intemazionale in caso di una nuova guerra ed il passaggio di tale proposta allo studio di una speciale Commissione. La potenza della classe dei 'minatori o tale da rendere impossibile qualsiasi guerra se essi avessero ad incrociare le braccia. Passando dal campo politico a quello economico, ha pure una grande importanza la risoluzione approvata ieri all'unanimità, circa la nazionalizzazione delle miniere. Il comitato intemazionale dei minatori si è poi riunito oggi per esaminare i mezi da impiegare per realizzare tale nazionalizzazione. La risoluzione sulla quale avviene l'odierna discussione, e clic come già sapete è staiti presentata dal dòlegato inglese Hodge, dice testualmente: «11 Congresso giudica che ogni sezione deve impegnarsi definitivamente a combattere per )a nazionalizzazione o socializzazione delle miniere in tutti i paesi e pei* la soppressione della proprietà capitalistica e per la messa in vigore del controllo e deli'amministimzióne dell'industria delle miniere da parte dei rappresentatili' degli Stati, degli operai interessati, dei rappresentanti dei consumatori. 1 .segretari di ogni paese faranno conoscere all'ullicio int.ernay.k>:iale i progressi compititi in questo senso dal loro paese, osnt .tre mesi ». I.e docisioui prese sino ad ora dal Congresso della seconda Internazionale non hanno invece una portala uguale a quella delle decisioni prese dai minatori. Il diletto di questa Internazionale sta nelle stesse basi che la sorreggono. Di fronte agli uomini di Mosca, grli uomini di Ginevra sono costretti a giuncare di astuzia per non ]>erdcre il necessario contatto collo grandi masse, e lo stesso Vandervelde, come già vi ho comunicato, fu costretto a confessare che la seconda Internazionale non puu essere una vera Intemazionale quando inanellino i rappresentanti delle grandi organizzazioni socialiste italiana, russa, francese e svizzera. In ogni modo cosi egli ha riassunto il ? no pensiero : . Mosci e Londra stanno dinanzi a noi come simboli. Noi andiamo verso Londra ». La quale cosa significa semplicemente che la seconda Internazionale rinunzia a qualsiasi tentativo di dittatura del proletariato, accettando invece come principio fondamentale l'fdea. democratiica. pertanto, questa seconda assai gracile Intemazionale, mettendo una pietra sulla questione delle responsabilità, della guerra, può vantarsi di averc compiuto un nuovo passo verso la 'ta'nto desiderata conciliazione tra i popoli. I raopivsentiiiiti belgi e francesi si sono dichiarati soddisfatti della risoluzione p.-c'sentata dai tedeschi. Interrogati ora a questione risolla, lauto Vandervelde che Renaudel hanno manifestato il loro compiacimento per ia dòliberazione presa, aggiunffentìo che si deve aver fiducia nèKe dichiarazioni falle dui te-, deschi ed attendere l'avvenire per poter giù- dicare dai-fatti lo spirito della repubblica te-1 detta, S I.Vlla seduta odierna del Congresso dèlia Seconda Internazionale, la delegata inglese Snov.'den ha fatìo una relazione sulla terribile miseria dei bambini in rnóHi paesi, i Neiia seduta pomeridiana verme discussa la quejpone della socializzazione. A nome della Commissione il delegato olandese WibaaH in una 'lunga esposizione dei progetto ed affertilii i cile la socializzazióne deve avvenire grauua!-1 e - o è e a mente, a seconda che ìe condizioni di ogni paese io permettono. Ad ogni modo, nessun ramo dell Industria deve essere distrutto prima che gli si iaissn dare una migliore forma di organizzazione. Non si deve inoltre addivenire a nessuna esfiropriaziohe senza Indennità., perchè non ^soltanto sarebbe ingiusto che singoli individui dovessero soffrire da questa, misura, ina anche e sopratutts perchè una tale espropriazione dannrgfrerelibe i rami dc.le industrie che ancora non sono maturi per la sucializzazione. Nella discussione che u'.ft seguita ha preso la parola dapprima, il delegato inglese Bromley, il, quale ha criticato-?vivamente il progetto della Commissione alla quale ha rimproverato il fatto che non contenga nessuna misura per l'espropriazione dei profitti di guerra. Anche il delegato della nuova Zelanda. Nash, si è utiiiu alle critiche del delegato inglese ed ha anche parlato con molta simpatia di quanto ìiaimo fatto sinora in questa materia i bolscevichi; Mofkenbuln', rappresentante dei tedeschi, ha invece difesa il progetto della Commissione. Mentre egli parlava alcuni comunisti, che erano penetrati nella sala, lo hanno interrotto con grida e con apostrofi molto .vivaci diret-1te sopratiitto a Scheidemann e Vandervelde, ;e con evviva a, Lenin od alla Terza Internazionale. Il segretario Huysmann ha cercato d.i calmare i dimostranti, tuttavia senza akiui successo. Alla fine egli ha espresso il suo rammarico per l'incidente aggiungendo che non credeva che nella libera Svizzera, paese democratico, non fosse pdssihile la liberta di parola. Il Congresso ha poi approvato alla unanimi!;'! la risoluzione sulla Lega delle Nazioni che vi ho trasmesso, e nella quale si dice anche che l'assemblea rlelln Lega, nella sua pi-ima seduta, deve permettere la partecipa-: ziniu' deMe Potenze centrali e delle altre Repubbliche che chiedono di far parte della Legi stessa.

Persone citate: Bromley, Hodge, Lenin, Nash

Luoghi citati: Ginevra, Londra, Mosca, Svizzera, Zelanda