La Francia apre la guerra in Siria

La Francia apre la guerra in Siria La Francia apre la guerra in Siria La marcia con SO battaglioni su Damasco contro l'Emiro FeisHal - Preoccupazioni inglesi IServizio speciale della Stampa) Londra, 17, notte. La chiusura della Conferenza di Spa coincide con l'apertura della marcia francese su Daniuseo. Un deputato inglese, sui fogli del mattino, calcola clic lino a ieri stavano proseguendo fra l'Europa e l'Asia una ventina di guerre. Una di più, una di meno, non guasta; ma questa nuova avventura in Siria allarma specialmente/il ministeriale Daily Express, che a giudica «ima mossa pericolosa fatta in un momento Mioppci-tuno ». Le notizie levantine non sono sempre probo in fatto di ctfre; ma ini tulli accettano l'annunzio che il generale iouraud. nella sua offensiva versò Damasco, porta seco 80 battaglioni e clic l'Emiro Feishal dal «auto suo, dispone di contornila fucili. La crisi franco-araba in Siria ò di vecchia data. Essa si e acutizzata quando i siriaci proclamarono re l'Emiro Feishal, e si fece esplosiva due scttl.inunc addietro. Seguì negli ultimi giorni da parte di Uouraud l'immancabile ultimatum, uno di quelli che guizzano adesso attraverso il vecchio moneto come stello filanti n carnevalo. L'Emiro risposo picche e quindi Uouraud marcia coi suoi 80 mila uomini di vario colore. E' indubbio elio Londra, la quale si trovava perfettamente al corrente della minaccia in incubazione, tentò di raffreddare bollori; ma stasera può dire soltanto che una grando battaglia in Siria può seguire da un momento all'altro. « E' disgraziatamente impossibile — osserva. 11 Datti/ Express —- oongratulare i francesi sulla .scelta del momento per un* politica aggressiva. Essi, come mandatari per la Siria, non erano in alcun pericolo. La minaccia di deporre l'emiro Eeishal, che fu nostro alleato nella grande guerra, per istaurare Sald. che noi fummo costretti ad espellere dalla •Siria, complica la posizione inglese. Nulla ò più probabile di questo: che Faishal, cosi attaccato, cerchi di fare causa con Muslafa Ivemal che già inflisse uno scacco al generale Gouraud, o al suo esercilo. Basta guardare la carta per cogliere i particolari della nuova situazione. Le forze inglesi'nel sud-est stanno seriamente ingaggiate con le truppe arabe di Mesopotamia': Nel nord-ovest, poi, fa nuova guerra anglo-greca contro Mustafù, Kenial e i nazionalisti tinelli, si può dire appena incominciata. Ora la mossa francese, data la situazione geografica della Siria e.della Palestina, apre tutte le possibilità di ima grande concentrazione ...un u^iiiiiu una imi. una Europa ile cui j emerso a Spa ». Più l'andare resta a arabo-turca contro gli Alleati. Questi sano dei pericoli gravissimi. Non bisogna affrontarli a cuoi' leggero. Nessuno può considerare senza profonda preoccupazione il lanciare una nuova campagna-di co'sl grave carattere, in un momento in cui la necessità suprema del mondo è la pace, e l'unione completa tra gli Alleati assume una importanza trascendente in immense difllcoltà sono . iù oltre l'Express ripete: L aggressione francese in Siria può trascinare gli Alleati in una nuova guerra su larga scala in Levante. E pensare che non abbiamo ancora una pace solida in occidente. Questa secondo noi è la strada della pazzia!». Negli ambienti ufficiosi di Londra si spera ani oin che qualche raggiustamento amichevole sia possibile in Siria; ma sarebbe neees "•••trio trovare la soluzione fulminea di un prò blenni die resta insoluto e acuto da molti mesi. Comunque, si sparge in previsiono che l'Inghilterra forse potrà esimersi dell coi uvetta nella guerra siriaca. Ciò vedersi. Intanto, è curioso come un solo giornale accenni al fatto che tanto la Erancia qualità l'Ambisi sono membri della Lega delle Nazioni. La Lega c presente dovunque fuorché a Damasco, odve Gouraud e Kcishal si preparano a battezzare il suo nome col sangue. I pessimisti,, che in questi giorni pascolano alla grande, si preparano a prevedere, sorgere prestissimo nel pandemonio franco-turco-grecoarabo in Levante anche da bandiera rossa dei boiscevistl russi. Questi ultimi sembrano più popolari che mai in quei paraggi. Mustafà Keial li tratta ormai come fratelli, ed il contagio sta estendendosi al Governo persiano. Infiliti, un dispaccio da Teheran dice che il ministro persiano a Roma ha ricevuto" ordine di aprire negoziati diretti col Governo russo recandosi subito a Mosca come emissario particolare. Lloytì George : notevole successo Lloyd George e atteso a Londra entro stasberu e forse farà lunedi alla Camera dei Comuni dichiarazioni esaurienti sui.la Conferenza di Spa; poi andrà a riposarsi per quache settimana, giacche sembra quasi esausto dalle sue tremendo fatiche beighe. Si può prevedere in parte quello che dirà. Ieri sera culi ha invitalo a pranzo gli inviati speciali inglesi ed americani a-Spa lasciandosi interrogare. Uh detto elio la Conferenza e stata un grande successo. Le difllcoltà furono rilevanti, ma si è mosso realmente un passo verso la pace e ila tranquillizzazione. Entrambe le parti comprendono ora meglio di prima i problemi da risolvere. Si sapra 'fra breve quali no saranno i risultati. Ad ogni modo » questo e l'inizio di coso nuove e di una avanzata nella direzione giusta». E seguitò con un colpo al cerchio ed uno alla botte. Da un luto non bisogna dimenticare che la Germania deve pur pagare, lo riparazioni per i danni inflitti, e sovratulto disarmare, ma dall'altro «noi abbiamo realmente incontrato i tedeschi per la prima volta dallo scoppio della guerra e, rammentando le perdite colossali di quei cinque unni, è davvero notevole il successo ottenuto ». Quindi il primo ministro ha espresso la sua ammirazione per il dott. Siinous. « Eglli si mostrò di una abilità e di un coraggio veramente singolari e sorprendente padronanza di tutte le questioni,' inclusa-quella dei carbone e de.g;|i armamenti. Egli espresse le sue ragioiu con profonda conoscenza ». Poscia ebbe un amabile accenno ai francesi. «Perfino loro, eli consideravano la Conferenza con tanto scetticismo, la giudicano un successo ». E questa interpretazione ufficiale dal punto di vista' di Lloyd George ò giustificata. Infatti, non soltanto i publlcisti inglesi ministeriali a Spa esaltano l'opera sua di fronte ali" difficolta incontrato, ma lo elogiano pure ani :nj,^»»felli che militano all'opposizione libera!/, fmc esempio, l'inviato del «Manchester Guardia^» telegrafa: «Dal primo giorno in cuiyidòa di questa Conferenza fu lanciata e lino ul momento della sua apertura, un possente influsso fran'cese. ostile alla concezione defila CcAiUicnza si e fatto sentire. Esso ha imporijto fftTOU elio si sia avuta una vera discussione ed Via lavorato con tutte le suo forze per <5eiernii.nare"una rottura. Nello prime ore per altro Klw& George chiarì il vero stato delle cose dichbit'Sndo con enfasi che questa era la sua 'propria, conferenza. Ora, la siA.rahilità nel mantenerla in moto r nel thuoiieggvarla in porto è il soggetto di tulli-i discorsi su Spa. Ad ogni imbarazzo o punto morto, tutti guardavano lui per una soluzione. Ogni volta egli si è industriato a trovare una nuova via di uscita. E' tempo di dire francamente che le difficoltò non sono venute soltanto dai tedeschi, ma che ha dovuto tenersi in guardia contro costanti attacchi ilaricali ed. allo spalle. Astraendo peraltro dall'elemento personale, e considerando i risultati di Spa più obbiettivamente, il successo della Conferenza appare alquanto discutibile. Ha forse ragione uno scrittore della Westminster Gazette constatando che l'obbiettivo di Spa era di instaurare una vera coopcrazione fra le Potenze occidentali e quello centrali e che esso non è stato-, raggiunto. Il successo sarebbe ' stato segnato da stipulazioni basate su mutui accordi e sul riconosci' jLento generale delle responsabilità e dello passibilità. Invece, nessuna proposta alleata ò .•auscita ad ottenere un consenso volonteroso SuLèsca pSpa ha quindi inasprito lo relazioni; ancora una volta la decisione ò stata data alla spada. La Germania ha ceduto per forza maggiore ed è risoluta a non eseguire gli impegni che gli sono stati imposti. Questa diagnosi o forse eccessiva, ma crediamo si approssimi di più alla realtà che non le interpretazioni ufficiali

Persone citate: Lloyd George, Lloytì George, Mustafà