Una banda di delinquenti

Una banda di delinquenti Una banda di delinquenti Una notte emozionante in un sobborgo di Grugliasco - Il covo deserto - Una... rappresentazione interrotta da un tafferuglio - L'astuzia di un delinquente - Il ritorno degli agenti tra le rivoltellate - L'operazione continua. Il commissario avv. Mosso ed il gruppo doi Suoi agenti investigativi hanno vissuto la notte scorsa dei momenti emozionanti. Una ricognizione audace per l'arresto di un gruppo di ladri o rapinatori elio da parecchio tempo infestano Borgo Sun Paolo, Grugliapco, Collegno, la Margherita; ecc., ha causato loro un emozionante inseguimento da parte di tutta la popolazione della borgata di Fabbrichetta, aizzata dagli stessi rapinatori ed ignara di quanto in realtà la squadra di agenti di pubblica sicurezza, capitanata dal Mosso, stava facendo per liberarla dall'incubo del gruppo ri i malviventi che alla sera le fa sprangare non tutte le r.ossibili precauzioni le case. La brillante operazione dovette per tal modo essere interrotta preprio nel momento in cui si stavano per raccoglierò i frutti. E diciamo interrotta, perchè rtè il commissario di Borgo Sari P.iolo, ne i suoi agenti, pur l'incidente sopravvenuto disarmano e stanno riprenden dola pei' la cattura della intera banda. Gli svaligiatori delle oreficerie L'operaziono che dipelo origine al fatto si riallaccia a quelle altre brillantissime operazioni compiute dal commissariato San Paolo per arrestare i componenti ia banda Baudracco, banda renasi famosa per ogni genere di furti e per io svaligiamento di oreficerie nel centro della città. Tutti i componenti la banda Baudracco furono assicurati alla giustizia, ma uno dei più famigerata sfuggi alla rete, pine abilmente tesagli dal commissario di Borgo San Paolo. .11 rinnovarsi*dei irati del genero di ciucili che commetteva la famosa banda fa quindi pnsase che a capo della nuova banda die. agisce, da qualche tempo in quella zona, altri non sia. che l'ultimo superstite della banda assicurata alla giustizia dall'avv. Mosso. Abbiamo detto notte emozionante ed i lettoli ne converranno con noi quando avranjio avuta notizia di quanto 6 succeduto a Fabbri chetfa. ilia tempo la regione era infestata .dalla banda. Ogni giorno ai carabinieri di Collegno, di Grugliasco, della borgata Lcumau ed alla sezione di Borgo San Paolo, venivalio segnalati rapine, furti, ecc. I.a banda lufestava particolarmente Grugliasco. Collr-gno e dintorni. Informazioni concordi davano per sicuro che tutte li gesta erano compiute dallo siesso gruppo di persone, che. molle voci indicavano come dimoranti in una casetta isolata posta ad un centinaio di metri dal gruppo centralo di ca?e di Fabbrichetta, piccolo sobborgo di Grugliasco formato da una ventina di case, e che si raggiungo movendo dalla città per una stradetta campestre che muove dal corso Francia. Accertati bene i fatti ed avuto indicazioni sicure, il commissario Mosso decideva di iure una visita alla località in piena notte, di circondare la casetta indicata coup* il rifugio dei malfattori e di arrestare quanti eveutualnipnte in essa si sarebbero trovati. A collaborare nell'operazione chiamava l'ispettore Proietti, gli agenti Trentini, Tirolonno, .Ballotti, Passanisi, Burchi. Scaglia ed il brigadiere delle guardie regie Miano. Le due squadre all'opera La squadra, su di un camion, lasciava borgo San Paolo verso le 23 e verso mezzanotte raggiungeva Fabbrichetta. Il camion venne lasciato nei pressi della borgata. Margherita ad evitare che l'arrivo dell'autocarro nel sobborgo destasse qualche allarme. La strada che dal corso Francia porta a Fabbrichetta è una stratletta larga poco più di due metri e completamento incassala. I fianchi si sopraelevano e sulle prode vi 6 una alberatura abbastanza folta. Per questa stradetta si avviavano gli ngenti frazionandosi lungo la strada In due eruppi: il primo, comandato dal commissario Mosso, che giunto a Fabbrichetta era destinato a portarsi alla casetta, presupposto nido dei ladri, ed il secondo destinato a rimanere in attesa sulla piazza di Fabrichetta pronto a cooperare all'operazione. Trovarono una buona parte della popolazione fuori sulla piazza. tJn marionettista ambulante aveva piantato sulla piazzetta la sua baracca e slava dando rappresentazione. Duecento persone circa si assiepavano intorno alla baracca, divellendosi un inondo alle trovate del marionettista. La comitiva non destò alcun allarme. Gli agenti entrarono in parecchie osterie per vedere se vi si trovava qualcuno della banda di cui possedevano connotati siculi, ina non videro nessuno. Entrati nella piazzetta, l'avv. Mosso scorgeva tra. gli spettatori uno degli individui cercati, uno dei capi, se non il capo. Incaricava il Proietti ed un altro agente di vigilarlo e di arrestarlo non appena avesse tic connato ad allontanarsi, e proseguiva nella sua missione, portandosi verso la casetta, isolata. Intorno alla casetta silenzio assoluto. Gli aBenli si accostarono con tutte le precauzioni del caso e cominciarono l'ispezione, Nessuno. Pi avventurarono su per una scaletta di legno e si portarono sul pagliaio, ma anche il pa¬ gliaio era deserto. Indubbiamente i ladri do vevano trovarsi in giro. Forse erano anch'essi intorno al marionettista. Accertatisi che nulla vi era da fare, tornarono sui loro passi pei raggiungere il Proietti e vedere se aveva ca.tr turato lo spettatore vigilato e quando riuscivano sulla piazzetta di Fabbrichetta, il Proletti era infatti già impegnato con lui in una lotta durissima che doveva avere il suo epilogo sulla stradetta adducento al corso Francia, « M'ammazzano! m'ammazzano! » Come aveva ordinato l'aw. Mosso, il Proietti e Vagente che si trovava con lui, si erano avvicinati al marionettista per sorvegliare il malvivente, cercando di confondersi tra la folla. La maggioranza della gente non aveva fatto caso ai nuovi venuti, ma non cosi l'interessato che, appena si accorse che i due agenti lo avvicinavano, insospettito, cercò di sgattaiolarsela. Se gli riusciva di tirarsi fuori dalla folla, senza essere agguantato, la fuga, era assicurata. Ciò compresero tanto bene il Proietti ed il suo compagno, cho non appena notarono il movimento del delinquente, gli misero le mani sopra per assicurarselo. Vistosì proso, l'individuo si buttò a terra e cominciò ad urlare con quanto flato aveva in golar — Aiuto! mi ammazzano! mi ammazzano! Tutta la folla cho assisteva, allo spettacolo si buttò allora ani due agenti, cercando di liberare il ladro, sicura di accorrere in soccorso di un uomo che si voleva ammazzare. Giungevano in quel momento su) luogo il commissario Mosso o gli altri agenti, che. visto il parapiglia, immediatamente si cacciarono tra la folla in aiuto del Proietti e del suo compagno che, per quanto investiti da cento parti, tenevano saldamente il delinquente. L'intervento del commissario e dei suoi agenti fu cosi pronto che la folla non potè reagire. L'individuo fu costretto ad alzarsi. Non disarmò, ciré anzi, estratte la rivoltella, tentò scaricarla sugli agenti. L'aw. Mow eri i suoi compagni non furono meno pronti. Gli afferrarono lo mani e gli sequestrarono l'arma, poi, legatolo alla meglio, cominciarono a trascinarselo dietro per la stradetta. Tra la gente <;lie assisteva alla rappresentazione marionettistica indubbiamente dovevano trovarsi anche i compagni dell'arrestato. Infatti, mentre gli agenti slavano per lasciar.' la borgata, sentirono rintronare alle loro spalle doi colpi di rivoltella. Preoccupati di allontanarsi con l'individuo arrestato pli agenti non risposero subito, ma poi, visto che le rivoltellate non cessavano, senza sostare, risposero con altri colpi. In piena notte i colpi sparati dalle due parli andarono a vuoto. Lo rivoltoliate ira i boschi L'assalto agli agenti si ripeteva lungo la stradetta. La stradetta, come abbiamo detto, è incassata ed ha sui Iati dei boschetti folti. I delinquenti ed altre persone forse della borgata da essi incitale, pur senza rendersi con 10 esatto di quanto stava succedendo, si posero alle calcagna degli agenti, ma mentre questi erano costretti a seguire la strada, essi batterono i boschi e ogni tanto scaricavano sul gruppo le rivoltelle. Gli agenti rispondevano e continuavano a camminare. In un certo punto le .rivoltellate divennero ■ cosi frequenti che il gruppo degli agenti dovette cercare protezione nel laterale fossato. Durante la sosta si misero i ferri all'arrestato e poi, ritornato 11 silenzio, proseguirono a camminare. L'assalto riprese violento all'imbocco della stradetta con il corso Francia. L'aw. Mosso affidò allora l'arrestato a tre guardie perchè lo accompagnassero sul camion, mentre egli con gli altri si buttava-nei boschi per tentare di agguantare qualcuno degli inseguitori. ìBat terono tutta. In località, ma a misura cho essi progredivano, le rivoltellate si allontanavano .Rivoltellate sparate a caso che fortunatamen te non hanno raggiunto nessuno. Anche prli agenti spalavano, ma se vi siano stali dei fe riti da parte degli inseguitori gli agenti non possono dirlo, perchè non si hanno notizie. La lotta tra i boschi si prolungò per qualche tempo; poi il commissario, vista la inutilità eri il pericolo, richiamava i suoi agenti e decideva di ritornare a Borgo San Paolo. L'arrestato'ha dichiarato di essere Silvio Barale, di Delfino, di anni ai, nato a Sant'Aro brogio. Tali generalità le ha date dopo molte reticenze, il che induce a credere che possano essere anche false. E' forte, robustissimo. E lo ha dimostrato nella lotta sostenuta cogli agenti. L'operazione prosegue per la ricerca degli altri. La popolazione di Fabbrichetta, quando potè avere cognizione reale di quanto era accaduto, ò rimasta impressionatissima. Mot ti, ignorando che trattavasi di agenti di pub blica sicurezza, avevano creduto che il Barale fosse stato aggredito e da ciò l'insurrezione per difenderlo.

Persone citate: Barale, Baudracco, Burchi, Miano, Passanisi, Proletti, Silvio Barale, Trentini

Luoghi citati: Borgo San Paolo, Collegno, Grugliasco, San Paolo