Una dichiarazione del Presidente di Luigi Ambrosini

Una dichiarazione del Presidente Lega d!i_^iumatori Una dichiarazione del Presidente La Commissione esecutiva della Lega del Consumatori, comunica — con preghiera di pubblicazione — la scaucnlc dichiarazione del suo presidente, dottor Litigi Ambrosi ni: 11 prof. Luigi Einaudi ha aperto sul Corriere dell Sera (il quale pur non rifugge da altire persuasive pubblicazioni denuncianti al pubblico le ingordigie della speculazione commerciale) una campagna contro la Lega, dei Consumatori sorta a Torino, sotto il patrocinio dell'Associazione della Stampa, per la limitazione dei consumi ed il ribasso dei prezzi. Devo anzitutto osservare al prof. Einaudi che 1 espressione usata nello statuto della Lega: « reprimere con tutti i mezzi ogni forma di speculazione o di frode tendente' ad artificiosi rincari, vigilando con apposite inchieste suda formazione dei giusti prezzi delle derrate alimentari e degli altri generi .indispensabili alla Vita quotidiana »,<non significa affatto « voler poteri coercitivi' per fissare il giusto prezzo delle cose », il che sarebbe davvero una eresia antieconomica: bensì significa precisamente ciò che già la Lega' sta fucendo utilmente: fare, cioè « studi sui prezzi e sui costi per illuminare il pubblico sulla convenienza di comperare od astenersi ». Ma soprattutto — ciò che più importa — sono in dovere di difendere lo spirito animatose della Lega da quelli che, nell'articolo del prof. Einaudi, sono veri e proprii traviamenti delie nostre intenzioni. Il prof. Einaudi, senza alcun rispetto del vero. Insinua che la Lega si è proposto un compito di sobillazione, contro il quale, io, suo presidente, avrei blandamente protostato nell'assemblea costitutiva della Lega stessa. Tutti gli intervenuti a quella assemblea possono testimoniare che io dichiarai espressamente che nulla era più alieno dal nostro compito e dalla nostra azione delle tumultuarie e piazzaiuole rivolte contro eli alti prezzi, contro 1 piccoli esercenti, contro i negozi e le vetrine dei negozi. Bisogna vivere nelle nuvole, dove in generale- vivono i professori, per arrivare a pensare ed a scrivere di queste enormità, che non hanno base nei fatti. Il prof. Einaudi ha scambiato per propositi della Lega e. della sua Commissione esecutiva quelle che furono sporadiche manifestazioni e dichiarazioni di alcuni Intervenuti, ni quali la Presidenza lasciò, come era suo dovere, piena libertà di parola, ma a cui rispose con altrettanta libertà e con sufficiente fermezza, provocando alla fino li generale consenso degli intervenuti sul programma e sulle direttive nostre, profondamente pacifiche. Il prof. Einaudi e pregata di tener conto di •pieste rettifica di un dato di fatto inoppugnabile. Non mi pare'che slmili insinuazioni possano riuscire ad onore, di ,uno studioso e di uno scienziato. Ma c'è altro da dire. Quando la Lega dei Consumatori sorse, poteva preoccupiate molto il "fatto del suo stesso sorgere-Isolato in un così vasto intrigo di rapporti economici. Ma il giorno in cui nel programma economico del Governo noi vedemmo prospettate le stesse nostre idee più significative, e concretata in programma la parte centrale della nostra iniziativa, In quel giorno la Lega dei Consumatori entrò a far parte di tutte, un'opera di propaganda e ili risanamento, la cui larga e pacifica espletazione il prof. Einaudi potrà a suo agio discutere, ma non potrà certo irridere e disprezzare. IV compito gli riuscirebbe alquanto più difficile. Che se egli poi crede suo dovere battere in breccia anche una recente manifestazione della Camera del lavoro di Torino, facendo pesare sul ceto operaio una parte delle responsabilità degli altissimi prezzi, in ciò egli viene suo malgrado a riconoscere alla Léga dei Consumatori proprio la ragione d'essere sua sostanziare: in quanto noi non abbiamo fatto e non vogliamo fare opera di parte, nè di classe, n6 di categoria ; ma ampiamente o sanamente civile, dicendo a tutti che possono e debbono risparmiare nei consumi, correggendo in tal modo il dlslivello fra la domanda è l'offerta." inducendo i cittadini a consumare meni.', incuorando loro questa nuova forma di risparmio collettivo nazionale, mettendo negli, animi la preoccupazione dell'in venire, ravvivando cosi a poco n poco il senso e la volontà del lavoro e il desiderio della maggiore produzione, alla quale, i mercati dell'estero non possono più essere chiusi. In conclusióne, là Commissione esecutiva della Lega b sempre disposta a tenere conto delle giuste osservazioni che da qualunque parto le possano essere fatte ; e, per quel che riguarda l'accertamento degli artificiosi ed improvvisi dislivelli di prezzi, ha 'nominato apposite Commissioni fìanchee-gianti la propria opera ; e sarà grata a chiunque, vorrà chiarificarle i singefli problemi. Ma il prof. Einaudi non riuscirà mai a persuadere i suoi concittadini che l'attuale organizzazione di speculatori e incettatori, contro i quali il Parlamento sta minacciando il carcere, abbia ad essere aiutata nella, sua opera delittuosa dalla generale acquiescenzta di chi lavora e suda per poter continuare a campare. Se a questo si riducono i buoni consigli degli economisti, R! pubblico intuisce da sè che è meglio starne alla ìli ruo. Firmato: Luigi Ambrosini. imvpQcicmvsndbzastnMlfiecptm

Persone citate: Einaudi, Litigi Ambrosi, Luigi Einaudi

Luoghi citati: Torino