L'on. Giolitti all'opera per la composizione del Ministero

L'on. Giolitti all'opera per la composizione del Ministero L'on. Giolitti all'opera per la composizione del Ministero Il Re, conferendogli l'incarico, si compiace dell'unanime designazione Roma, 11, notte. L'ori. Giolitti, ricevuto oggi l'incarico di formare il nuovo Ministero, si è accinto al non lieve compito. Il suo lavoro si inizia dotto ottimi auspici. Il Re, comunicando stamane all'on. Giolitti la decisione della Corona, notava, con senso di vivo compiacimento, come per la prima volta, nelle attuali circostanze, gli fosse accaduto di vedere raccolte su di una sola persona le Sdesignazioni dei personaggi politici consultati. - La crisi derivante dalle dimissioni del terzo Ministero Nitti è, salvo errori, la 'venticinquesima che si verifica dacché Vittorio Emanuele III è al trono. Tanto più significativa appare pertanto la manifestazione della quale l'on. Giolitti è stato oggetto. Il fatto che da Orlando a Tittoni, da Salandra a Meda, da Ciuffelli a Pantano, -tutte le personalità politiche interrogate abbiano designato l'onorevole Giolitti come l'uomo più indicato per risolvere le difficoltà della situazione, chiarisce nettamente il carattere specialissimo della crisi attuale. Essa riceve, infatti, la propria impronta da un fenomeno che si estende dal Parlamento al Paese, fenomeno che può definirsi della fiducia in un uomo. Non ho 'detto a caso <t fenomeno », poiché questa concordia dei gruppi costituzionali non è 'consueta. Essa si verifica sul nome deiFon. Giolitti proprio nell'istante in cui i giornali, che costituirono la guardia del corpo dell'ori. Nitti, attribuiscono la caduta di quest'ultimo alle rivalità dei capi della sinistra, avidi di predominio. Improvvisamente, ogni contesa si è dileguata senza distinzioni di parte, e senza alcuna ! preventiva intesa venne indicato alla Corona un uomo perchè tragga il paese dalle distrette attuali. Fu l'autorità dell'uomo, Ifu il suo programma di restaurare il pre'stisrio del Governo e del Parlamento, che soppressero a suo riguardo le rivalità dei (partiti? Può darsi, ma non si può esclujdere che dalla gravità della situazione sia derivata la tregua politica, che condusse all'unanime designazione di Giolitti. ■ Comunque, la soluzione della crisi accenna a risentire in senso benefico della eccezionale circostanza ricordata. L'onorevole Giolitti, prima di scendere ai nomi 'ed alle assegnazioni dei portafogli, ha voluto, compiere un lavoro preliminare, getItare cioè quelle che saranno lo basi del inuovo Ministero. L'on. Giolittidiscusse, nei colloqui avuti con alcuni uomini politici, 'che formeranno i cardini della nuova combinazione, i maggiori problemi del momento, quegli stessi problemi di cui il nuovo Ministero dovrà proporsi la soluzione. Da questo esame della situazione compiuto fra l'on. Giolitti ed i suoi collaboratori di domani scaturisce quell'accordo che verrà sanzionato dalla partecipazione al nuovo Gabineto Giolitti. Per queste ragioni il nuovo presidente del Consiglio ebbe ieri sera un lungo colloquio con l'on. Bonomi ed oggi un non meno importante colloquio con l'on. Meda. Conclusione di tali colloqui fu la collaborazione assicurata al nuovo Ministero, tanto del leader idei popolari, quanto di quello dei riforimisti. La nuova combinazione sarà basata :sul trinomio Giolitti-Mcda-Bonomi. Altri uomini importanti faranno parte della comibinazione. che beneficierà anche di quella (concentrazione delle sinistre, che, fallita iall'òn. Nitti, si realizzerà spontaneamente iin appoggio alla nuova formazione Gio llitti. Ma dal punto di vista dei parliti, e come si dice volgarmente del colore, la tela che l'on. Giolitti ordisce sarà la combinazione Giolitti-Meda-Bonomi. Tutti gruppi di sinistra (salvo quello del « Rinnovamento.» che, del resto, dopo il proprio schierarsi all'opposizione, accenna recarsi a sedere a destra) parteciperanno naturalmente al nuovo Ministero. E vi parteciperanno, a differenza di quanto avvenne per il terzo Ministero Nitti, senza porre condizioni specifiche, nò designare i loro rappresentanti nel Ministero. Lo stesso può dirsi dei popolari. E' questa una delle caratteristiche della crisi attuale. Taluni suppongono che tale differenza per l'on. Giolitti deriva dall'autorità dell'uomo, ma altri più ragionevolmente sostengono che tale arrendevolezza — nel senso di non imporre nè un concordato, nò uomini preventivamente desi«nati — derivi dalla gravità della situazione. Tale gravità ha indotto l'ambiente parlamentare ad una larga, spontanea collaborazione all'opera di Giolitti. Tutti sentono ormai l'importanza del tentativo che si sta compiendo per dare all'Italia un Governo che governi. Tutti sentono che l'èsperimento imminente è un esperimento de cisivo per il nostro paese, oltre il quale, so esso fallisce, non vi sarebbe forse che l'abisso. Da ciò è derivato il largo appoggio che uomini e partiti sono disposti a dare all'on. Giolitti. Credo ancora di poter assicurare che popolari rinuncieranno a chiedere all'ono rcvol9 Giolitti l'accettazione preventiva del dieci punti Imposti all'on. Nlttl e da questi accettati. Il programma del Ministero sarà discusso d'accordo fra Giolitti c gli uomini che rappresenteranno il partito popolare nel Ministero. Da questa discussione nascerà la collaborazione dei popolari basata sii talune delle loro richieste accolte dal l'on. Giolitti, senza bisogno di ricorrere ad un accordo protocollare, simile a quello concluso con l'on. Nitti. Quanto ai nomi, la partecipazione del l'on. Meda (al quale potrebbe aggiungersi forse l'on. Di Rodino) dimostra come l'onorevole Giolitti si sia assicurata l'opera del più importante e fattivo elemento del gruppo. Un altro le.aàer mirerà nel Minivi - ' • f • stero Giolitti : quello del radicali, onorévole Fera. Oltre questi due nomi non è per il momento possibile spingersi. Le liste pubblicate dai giornali non hanno per ora alcuna base nella realtà Tanto meno è stata decisa l'assegnazione dei portafogli. Può darsi che dei ministri dimissionari rimanga l'on. Peano; può darsi che fra i nomi dei nuovi ministri compaia quello dell'on. Camillo Corredini, ex-capo di gabinetto dell'on. Orlando a Palazzo Braschi. Ma per ora, ripeto, oltre il trinomio Giollttl-Meda-Bonomi nulla può essere dato come sicuro. L'on. Giolitti procede con metodo e senza fretta nel proprio lavoro. Domani, salyo mutamenti, l'on. Giolitti compirà un atto di doveroso riguardo verso i presidenti delle due Camere: egli si recherà a visitare l'on. Tittoni e l'on. Orlando, innanzi tutto per un atto di omaggio verso i due personaggi, eppoi per esprimere loro il desiderio che entrambi rimangano nella lofò alta carica attuale. Vi è negli ambienti politici molta curiosità per la risposta dell'on. Orlando. Vorrà il presidente dimissionario della Camera accogliere l'atto di fiducia contenuto pel desiderio dell'on. Giolitti? Molti ritengono che. uniformandosi alla concordia degli animi. rivelatasi con l'unanimità delle designazioni dell'on. Giolitti alla Corona, l'onorevole Orlando rimarrà al suo posto, o quanto meno accetterà' la candidatura ministeriale per la presidenza della Camera. Il nuovo edificio ministeriale va dunque sorgendo dalle fondamenta. Può darsi che domenica la combinazione ministeriale sia ultimata. E' inutile dissimularsi che le difficoltà, non parlamentari, ma insite nella situazione finanziaria e nella situazione estera, non saranno per il nuovo Ministero indifferenti. Il paese dovrà accordare al nuovo Gabinetto un po' di respiro, prima di constatare l'entità del mutamento che esso è destinato ad apportare alla situa- S. zione. il " revirement „ francese sull'ori. Giolitti -(Servino spedate della stampa) Parigi, il, _notte. Ora che l'annunzio dell'incarico dato all'onorevole Giolilttt di formare il nuovo Gabinetto è inficiale, quei commenti nei quali si esprimeva timidamente la speranza che il Sovrano potesse ricorrere ad un'altra personalità politica, hanno perduto ogni sapore. Inutile quindi soffermarcisi sopra. Ma tra le chiose dì oul si fregiano dei giornali parigini merita uri cenno quella equilibrata di Jacques Eainvllle, fi quale ncllMcfion Francaise rende responsabile il Consiglio Supremo della situazione attuale dell'Italia e della crisi ora scoppiata. « li giorno in cui il Consiglio Supremo di .Parigi ha fatto cadere Orlando e Sennino. Ira-da quel momento preparato il ritorno al potere -dell'on. Giolitti. ritorno che non può meravigliare, perchè l'Italia di oggi offro l'Immagine completa di un Paese decomposto'dalla delusone». Tutti i giornali, del. resto, anche quelli che. lo avversano, devono riconoscere che l'on. Giolitti apparo l'uomo della sit unzione. « L'opinione Itoliana oggi è tutta dietro a liti ». Questa constatazione ìi del Don Qutchotte, il quale fi studia poi di calmare le preoccupazioni che l'avvento al potere dell'on. Giolitti può suscitare in questi circoli, osservando che nessun Governo potrebbe in Italia seguire altro direttive di quelle dettate, se non Imposto, dal sentimento na- ìonnlc. Cosi il prqillo di Giolitti — continua il giornale — si eleva al di sopra di un popolo, cj\e In questo momento non ha che un solo desiderio : quello di essere governato per potersi rialzare per vivere, lavorare e prosperare ». La Rcpublique Francaise, riassumendo le ragioni che militano prò e contro l'avvento al potere dell'on. Giolitti, non esita a scrivere che egli rappresenta l'ultima carta dei partiti dell'ordine. « Tutti in Italia contano su di lui per ristabilire una situazione turbata tanto materialmente che moralmente, per domare od almeno rendere saggi 1 deputati socialisti di cui molti sono dei puri bolscevichi ». Fatte alcuno riserve sul nome di Giolitti, il lìappel dimostra che la Francia non perderà nulla nel cambio. « La politica di Nitti è stata cosi detestabile nei riguardi della Francia che si ù quasi indotti a preferirgli Giolitti, l'uomo del domani, pronti a non giudicare quest'ultimo nell'avvenire altro che In seguito ai suoi atti ». E l'Ordre Publique emette la stessa opinione: « Se Giolitti può costituire un ministero vitale tanto meglio! Noi non abbiamo alcun interesso a sapere che vi è al di là delle A'.ni «n'Italia fremente e sfortunata. Anzi! Giolitti ed i gioltttianl di ieri e di domani non saranno d.el resto più gallofobi di quello che sono Nitti e la maggior parte desìi italiani in que sto momento. Dunque vale meglio avere di fronte a noi un uomo nolitico abile, un uomo di Stato rotto a tutti gli affari ed in grado di mettere un po' d'ordine nel caos italiano, pronto a discernere gli 'interessi veri del suo paese, che, checché dica certa stampa transalpina, concordano con quelli delia Francia. Non sarebbo però a meravigliarsi che l'on. Giolitti sorprendesse gli uni e fosse per gli altri una delusione ». Il Petit Journal osserva tra l'altro: « Conviene notare che. dopo la guerra, Giolitti si è mantenuto In disparte da tutti gli intrighi Bcrmanoflll e questo atteggiamento riservato gli vairà a farsi perdonare le sue esagerazioni di un tempo ». \£l « Stefani » ha da.. Parigi : T corrispondenti romani-dei giornali francesi rilevano che l'on. Giolitti e stato designato all'unanimità dai parliti e dalla pubblica opinione. H corrispondente romano della Agenzia Havas prevede che l'Italia ritornerà, rapidamente ad una situazione normale. Movimento di Prefetti Rome, 11, notte. Con decreti reali è stato disposto il seguente movimento del personale dei prefetti : Mns'no comm. dott. Federico, prefetto a Campobasso, è stato a domanda collocato a disposizione dei Ministero dell'Interno ; Francheuii comm. dott. Mariano, prefetto a disposizione del Ministero dell'Interno, è sta to destinato a Campobasso. La pBD&iiuzliM ftl densto li rema sai pane Roma, 11, notte. La Gazzetta Ufficiale pubblica un regio decreto-leggw, che revoca quello del 4 giugno 1020, N. 811 riguardante il prezzo del grano, pasta e pane. I colloqui dell'on. Giolitti dopo ricevuto l'incarico Roma, 11, notte. Slamane l'on. Giolitti, che aveva avuto ieri sera un lungo colloquio con fon. Bonomi. ha cominciato assai per tempo a ricevere alcuni uomini parlamentari. Alle 8,30 è giunto all'abitazione dell'on. Giolitti, in via Cavour, l'on. Giovanni Camera, il Quale si è intrattenuto a colloquio fino alle 9.10. Durante questo colloquio sono giunti pochi minuti prima delle 9, gli on. Peano- e Soleri. Poco dopo, mentre in casa Giolitti salivano il figlio di lui e il dott. Malloli, una automobile si fermava dinanzi al portone: questa macchina appartiene al barone Aliotti ed è attualmente a disposizione dell'onorevole Giolitti. Usciti gli onorevoli Camera, Soleri e Peano, sono giunti a casa Giolitti i senatori Francica-Nava e TeofUp Rossi. Quost'ultimo, però, si è limitato a lasciare, una lettera per l'on. Giolitti. Intanto che l'on. Giolitti riceveva i deputali suddetti, il Re giungeva al Quirinale dove riceveva subito gli on. Pantano, Fera e Ciuffelli, esaurendo cosile consultazioni della Corona. Alle 10,45 l'on. Giolitti, con l'automobile del barone Aliotti, si è recato al Quirinale, dove è stalo subito ricevuto dal Re, il quale ha conferito all'onorevole Giolitti l'incarico di costituire il nuovo Gabinetto. Uscito dal Quirinale, l'on. Giolitti si è incontrato col sen. Frassati in via XX Settembre e con lui ha fatto ritorno alla provria abitazione in viti Cavour, dove l'attendeva il sen. Cefaly. Alle 12,35 il senatore Frassati ha lasciato la casa dell'onorevole Giolitti, il quale ha fatto dare disposizione al portiere di non essere disturbato fino alle 15. Alle 15 meno dieci minuti è stato ricevuto dall'on. Giolitti l'on. Camera: Alle 15.40 è salito in casa del presidente l'on. Di Bugnano. Alle 16 l'on. Giolitti ha ricevuto l'on. De Nicola e di nuovo il sen. Frassati. Questo colloquio a tre — Giolitit. Frassati. De Nicola — è durato fino alle 16,45. L'on. De Nicola ed il senatore F'.rssati sono usciti insieme dall'abitazione dell'on. Giolitti, ove è entralo, subito dopo, l'on. Meda, il leader dei popolari. L'on. Meda è uscito alle 18,25 dopo un lungo colloquio. L'on. Giolitti ha pure ricevuto l'on. Bertone, deputato popolare di Cuneo. La cronaca non registra altri colloqui importanti.