La seconda giornata dei Congressi internazionali delle Opere di Don Bosco

La seconda giornata dei Congressi internazionali delle Opere di Don Bosco La seconda giornata dei Congressi internazionali delle Opere di Don Bosco La giornata di ieri è stata laboriosissima pel congTessisti salesiani. Nel mattino c nelle prime ore del pomeriggio si sono svolti contemporaneamente tre Congressi. Quello degli ex-àllievl ebbe luogo nella Chiesa di S. Francesco. Vi presero parte 600 soni in rappresentanza di 400 Unioni locali; lo presiedette il cav. Poesio e relatore fu il Prof. Piero Gribaudi. Le ex-alliieve si adunarono, sotto la Presidenza della Prof. Maria Chiora, nel teatro dell'Istituto Maria Ausiliatrice. La signorina P. Margherita Stoppino fece un'ampia relazione sullo sviluppo delle sezioni dell« Associazioni ex-allieve dal 1911 al 1920. I cooperatori e le cooperatrlci infine si riunirono nel teatro dell'Oratorio Salesiano. All'adunanza assisterono Don Albera, il vescovo di Possano e l'arcivescovo di Vercelli. Relatore fu l'ispettore delle Case i Saltesjane del Piemonte Don Alessandro Luchelli. L'adunanza generale, nel teatro dell'Oratorio Salesiano, ebbe inizio alle 17.30. 11 locale sembra oggi ancor più affollato di ieri. Le gallerie poi sono letteralmente stanate di puhiltco. Nella prima fila di poltrone situate sul palcoscenico, notiamo a lato del rettore maggiore Don Albera. 1 Vescovi : Monsignor Re di Alba; Mons. Malan. di Mattò Grosso (Brasile): Mons. Cambiaso di Albenga; Mons. Pinardi; Mons. Gamberoni arcivescovo dd Vercelli: il Vescovo di Fossano e molte altre autorità ecclesiastiche e civili. Al banco della presidenza siede Mons. Condio. Apre la seduta Don Trkme leggendo una lettera scritta dal Pontefice e indirizzata a Don Albera, In occasione dei Congressi Internazionali delle Opere di Don Bosco. La missiva del Papa è vivamente applaudita <lall'asipemblea. ina lo scroscio d'applausi si fa maggiormente nutrito quando la presidenza comunica un telegramma di risposta e db ringraziamento a Benedetto XV a. Arma di Dòn Albera; ed altro telegramma, inviato dal Presidente senatore Rebaudengo. al Re ringra^ziando, a nome ex-allievi convenuti da tante lontane Nazioni, della fraterna ospitalità trovata nella Nazione Italiana. L'eco degli applausi non è ancor spenta che Monsignor Condio presenta all'assemblea il primo degli oratori ufficiali della giornata. Esso è S. E.' l'on. Cesare Nava. L'oratore parlerà degli emigrati. Egli dice che invitato a svolgere questo tema al Congresso dtrà brevi e modeste paròle in omaggio alla memoria ptspvOrgEaddzqc:dcpdfssdnpmpdfplltpcetddel grande che per printp fin dal 'TS inviò uà drappello di Missionari collo specifico incarico di portare assistenza apli emigrati, fanciulli od adulti, che la miseria ed un miraggio di I miglioramenti economici aveva portato ed abbandonato in lontane contrade. •L'on. Nava premise che avrebbe parlato sommariamente dell'emigrazione, ma. questo fenomeno, che ha interessato sociologi ed uomini di Governo, 6 studiato e svisceralo dal-t l'oratore. Egli spiega come avviene l'abbandono della terra e perchè certe speciali Nazioni siano la mèta, di quasi tutti gli emigrati. Dice ciie dall'Italia emigravano prima della guerra circa 5 milioni di persone, il che coincide a circa un sesto della popolazione. Come una Nazione può por fine a questo impoverimento della sua mano d'operaY L'oratore consiglia l'aumento della capacità produttiva delle terre, intensificando la coltura col mezzi moderni, e conclude parlando dei doveri che i singoli Governi (tanto quelli che danno, come quelli che ricevono gli emigrati) hanno di fronte all'emigrazione. Dice infine che prima del 1001 l'smigiant.o non aveva alcuna di queste garanzie governative; sola assistenza ebbero per lui due ivescovi: mons. Bonomelli e mons. Scalabrinr, ed un semplice sacerdote, -don Basco; don iBpsco poi istituì gli uffici di protezione degli cmigrató, elio ora si trovano sparsi in tutto il jnoudò. L'oratore è applaùdìtissirno. Dopo il discorso doLl'on. iN'uva, don Trinile, legge ancora adesioni del cardinale Malti, deU'arcivescoivo di '< Firenze, del cardinale Chiese di Posen, del vescovo Principe di Trento, del vescovo di Gorizia e del vescovo di Trieste. Le adesioni dai tre vescovi delle terre redente sono vivamente applaudite. Vengono quindi alla tribuna i de logli ti dell'Inghilterra, signor Rielly.- e del Belgio, signor Smeets. Entrambi leggono un breve discorso, dopo il ■quale il cav. prof. Bettazzt 'inizia il suo discorso sul tema: «Per la gioventù delle scuoce». Egli parla con amore dei giovani, che rappresentano l'avvenire; essi furono la passione del maestro, di' don Bosco. La società — dice l'oratore — sarà quale l'avremo voluta noi, foggiando la gioventù nostra. E per preparare l'uomo di domani occoi-re una ecuoia che spezzi 11 pane della scienza, ma che contemporaneamente non dimentichi la teda e .la pietà, di cui avrà in seguito bisogno per sostenere le aspre battaglie contro le proprie passioni é contro le passioni altrui. Postulato deve essere «libertà della scuola». Scuola che istruisca, ma che mantenga buoni 1 Agli nostri. Questo programma, conclude •l'oratore, i Salesiani l'hanno messo in atto da tempo; a noi generalizzarlo per salvare la gioventù di domani. Per ultimo paria l'onorevole Marconcini. Il prof BetozVha parlato de"S^ntt rt^llungamente della necessità di una Scuola Professionale che non solo insegni dati tecnici ma anche n» sviluppi una coscienza sociale. Tratta poi dei lavoratori dei campi che vengono disertati ed accenna alla necessità d'istituire una Scuola Agraria. Conclude dicendo che bisogna dare alla classe operala pienezza di diritto e di giustizia. E' applaudito. Chiude la riunione Mons. Gamberoni vescovo di Vercelli. La riunione spoglia di ogni cerimoniale ha avuto carattere di intima famigliarità. , Ecco il programma d'oggi: " 1) Congresso dei cooperatori e delle coopera'tricl Salesiane; ore 9,30. studio dei lì Tema ji(Gooperazlone Salesiana); ore 16, adunanze parziali. •It) Congresso degli ex-allievi. — Ore 9.30 e tare 16 : studio del II Tema (Caratteri e attività ispeclall delle Unioni degli ex-allievi di Don 'Bosco). Il}) Congresso delle ex-allieve delie Figlie di Maria Ausiliatrice. — Ore 9,30 e ore 16: studio del II tema (Azione delle ex-aaiieve delle 'Figlie di Maria Ausiliatrice). Ore 17.30: Adunanza generale di chiusura dei tre Congressi nel teatrino dell'Oratorio; relazione del lavori compiuti. Relatori: un ex-allievo, 'un'ex-allieva, un cooperatore. Parole del presidente dell'adunanza generale e del sig. Don Albera. Pellegrini di passaggio lert, sono stati di passaggio per Porta Nuova numerosi pellegrini francesi e belgi, provenienti da Roma, dove assistettero alle feste per Giovanna d'Arco. Un treno speciale, zen-" po di pellegrini o non arrivò alle 14,10 e prosegui per la Francia alle 16.15. Da Roma arrivò pure il comm. Corinaldi, presidente del Consorzio granario, che però non faceva parte del pellegrinaggio. Altri treni partirono per la Francia alle 16,15 e alle 20,5. Con quello delle 18,15 partirono parecchi vescovi e cardinali, e il ministro Hanotaux, inviato plenipotenziario presso il Vaticano. Col treno delle 20,5 è ripartito 11 ministro del Belgio, on.. Destrée, il quale venne ossequiato in stazione dal console belga, cav. Blanchart, e signora. Il passaggio del Re di Grecia Col diretto di Milano, in arrivo alle 11.10, è giunto ieri a Porla Nuova, in forma privatissima. Il re Alessandro di Grecia, accompagnato da pochi'personaggi del suo seguito. Alio scalo S. M. fu ossequiato dal cpnsole di Grecia, comm. Fulxini. Uscito all'esterno il Re — che era in uniforme di ammiraglio — sali in automobile col seguito e si recò direttamente a visitare l'opificio Fiat in Corso Dante. Alle 13 ha fatto ritomo a P. N. e fece colazione nel Ristorante della Stazione; ed alle 15 riparti in treno speciale per Parigi. La produzione del gas tornata normale Im Prefettura comunica che essendosi riprato regolarmente il lavoro nei due gazometri di Torino e la produzione del gas essendo ; sonale a partirà da oggi potranno essere "" gU aspiratori per usa " 1!i4