L'inaugurazione dei Congressi internazionali

L'inaugurazione dei Congressi internazionali L'inaugurazione dei Congressi internazionali delle Opere di Don Bosco L'apertura dei Congressi internazionali delle Opere di don Bosco ha avuto luogo ieri, alle 17.30, nel Teatro dell'Oratoria Salesiano in via Cottolengo, 32. .L'ampia sala ed i tre ordini di gallerie erano gremiti di un pubblico vario, nel quale si notavano molte signore, suore e sacerdoti; sul palcoscenico erano disposte numerose poltrone riservate alle Autorità, invitate alla cerimonia. Nello sfondo, spiccava su rossi panneggiamenti ,un « fac-simile » in gesso del monumento a don Bosco, la pregevole opera d'arte dello scultore Celimi, che sarà inaugurata domenica sul Piazzale di Maria Ausiliatrice. Componevano la presidenza: Mons. comm. Luigi Condio, presidente, per i cooperatori e le cooperatrici salesiane; il cav. prof. Piero Gribaudi, presidente della Federazione internazionale ex-allievi; la prof. Maria Vittoria allora, presidente del Comitato centrale ex-allieve ; il vicepres. cav. Arturo Poesio ; la contessa Gallcani D'Agliano e l'on. Filippo Crispolti. Tra i vice-presidenti sono annoverati poi tutti i rappresentanti delle nazioni estere. I segretari sono i sigg. avv. Francesco Giorgi; avv. Prospero Battìi; la sig.a Onorino Benvenuti e la contessina Moria Teresa Carnerana. Sono quasi le 18 quando Don Albera, il sacerdote sotto il cui modestissimo abito si nasconde il successore di Don Bosco,- il capo degli Istituti Salesiani di tutto il mondo, sale alla tribuna Egli rivolge un caloroso ringraziamento a tutti i presentì, ma in ispecial modo si rivolge a quei cooperatori ed ex-allieW che hanno lasciato le proprie occupazioni, superate le difficoltà ed i disagi di lunghi viaggi, per venire ad ammirare l'effigie del « Maestro », il cui ricordo fissato nel bronzo e nel marmo sarà rivelato domenica al pubblico. L'oratore dipinge poi a larghi tratti la radiosa figura di Don Bosco, i suoi primi passi verso la grande opera e lo sviluppo immenso che questa ha avuto in un breve periodo di tempo. Ebbe infine parole di compiacenza per tutti coloro che, compagni nelle scuole salesiane e separati poi dalle vicende della vita, mantennero vivo ricordo d'affetto e di legami con coloro coi quali condivisero i primi insegnamenti dello, religione e del lavoro. Quando Don Albera lascia la tribuna è vivissimamente applaudito. Gli succede mons. Condio, un forbito oratore. Anch'egli inneggia al Maestro della moderna società, i cui tigli sono partiti da ogni parte della terra per portar alla casa patema il loro tributo d'amore figliale. E parla a quelli che vengono dalle nazioni maggiormente provate dal flagello della guerra, ma che però non hanno mài uri solo istante dimenticato neppure in quel torbido periodo, gli insegna.menli di amore e di fratellanza universale del più grande apostolo d'amore e ri.i carità cristiana. « L'opera di Don Bosco, dopo 80 anni, è cosi fresca e gio vane come se fosse stata croata ieri e come ogni giovinezza ha l'avvenire per se. I salesiani — conclude, l'oratore — hanno raccolto il motto del padre « Da mirti animas coetèra lolle », l'hanno scolpito sulla loro bandiera e l'hanno portato vittoriosamente in tutto il mondo ». Mons. Condio è salutato da calorose approvazioni. Terzo viene olla tribuna Don Trione, il quale legge lettere di adesione inviate al Congresso da moltissimi Cardinali. Notiamo quelle del Card. Gasparri, dell'Arcivescovo di Bologna Card. Rnsmini, del primate d'Ungheria Card. Czernoch, del Cardinale Lobùe d'Irlanda dell'Arcivescovo di Filadelfia, di New-Castle ecc. Mentre l'oratore legge gli ultimi nomi la sua voce è coperta da un Improvviso applauso. Il pubblico s'alza in piedi e gli applausi proseguono; dalle gallerie la gente si sporgo per vedere. Attraversa la sala, dispensando sa. luti e sorrisi il Cardinal Rlchelray, l'Arcivescovo di Torino. Subito gli è fatto posto sul palcoscenico, dove siede nelle prime file di poltrone. Il Cardinale appare un po' sofferente, ap pena seduto fa cenno che la cerimonia prosegua. Ha la parola l'avv. comm. Cario Barberis, il quale leggo un lungo ed elaborato discorso sullo vita e sulle, opero di Don Bo sco, che definisce un apostolo di fede e di la voro. Ricorda la lettera del Pontefice Indirizzata a Don Albera, nella quale vieti fatto l'è logio delle attività addimostrale dai Salesi.' nelle lontane terre, dove sono inviati quali pionieri di verità e di civiltà; e ricorda ancora il testamento di Don Bosco, quel testamento nel quale l'apostolo, sminuendo l'opera sua, mette in rilievo solamente il bene che i cooperatori, colla loro carità, hanno portato alla grande opera. Dopo l'avv. Barberis, applaudi ti ssimo, pronunciò brevi ma eloquenti" parole Don Trione, che presentò poi all'assemblea i delegati si gnor! Dott. Riviere, per la Francia. HolTìnger per l'Austria, Francesco Compostizo per la Spagna, Marschnll (corrispondente da Berlino di giornali austriaci) per la Germania, il dott Casella, ministro della Pubblica Istruzione nel Ca.nton Ticino, ner la Svizzera, il Dott. Powsé per la Jugoslavia, Don Smitowselti, il Dott Corbalho pel Portogallo, il dott. Schnub per l'Ungheria ed il Dott. Allberti (immigrato) por le terre Magellaniche (Terra de! Fuoco). I.delegati tutti lessero, nelle loro lingue native, discorsi magnificanti l'opera di Don Bosco. Questi discorsi furono volta per volta tradotti al pubblico da Don Trione. I delegati d'Inghilterra, Irlanda, Stati Uniti ecc. stante l'ora tarda rinunciarono a parlare. La riunione fu chiusa da Mons. Condio, il quale disse che ben può chiamarsi congresso internazionale questo nel quale quarantadue Stati sono rappresentati, dando l'unico esempio di affratellamento di popoli riuniti intorno ad un nome a quello di Don Bosco» e sotto l'ombra della bianca bandiera della pace. Ecco il programma della giornata di oggi : I) Congresso dei cooperatori e delle coopera.trici salesiane: — alle ore (1,30 relazione sul I Tema (Organizzazione, dei Cooperatori) -— alle ore lfi: Adunanze parziali. Il) Congresso degli ex-allievi: ore 0,30 e ore 16 studio del I Tema (Organamento della Federazione Internazionale degli ex-allievi di Don Bosco). Ili) Congresso delle ex-allieve delle Figlio di Maria Ausiliatrice: — ore 0,30 e ore 16: studio del I Tema (Organizzazione delle ex-allieve delle Figlie di Maria Ausi'.iatriceil. Ore 17.30 adunanza generale dei congressi nel teatrino dell'Oratorio: — Temi: Per gli emigrati (on. ing. Cesare Nava). — Per la gioventù delle scuole (cav. prof. Rodolfo Bettazzi) — Per la gioventù operaia (on. avv. Federico Marconcini). Ore 21: Sarata d'onore dei Circoli cattolici giova nili: discorso dell'on. avv. Saverio Fino. Un ordine dei giorno della sezione torinese del P. P. I. la Commissione esecutiva della Sezione di Torino del Partito popolare italiano ha votato il seguente ordine del giorno : « La Commissione direttiva della Sezione torinese del P. P. I. all'unanimità, riaffermati I motivi di opposizione al Ministero Nltti manifestati nel Congresso di Napoli del Consiglio nazionale, mentre condivide le ragioni del negato appoggio a Bonomi, lamenta l'accordo intervenuto nel gruppo parlamentare por la reincarnazione Nitti, in stridente contrasto con gl'interessi del Paese e la dignità e le finalità del Partito. — Per la Commissione esecutiva: Piccioni, segretario politico ». Al Circolo San Secondo e Piazza d'ArmiLa riunione organizzata ieri sera al Circolo San Secondo e Piazza d'Armi per la riorganizzazione del Partito liberale ha dato luogo »d un'animaiissima discussione. Parlarono il presidente del Circolo, aw. Armandl ; il cavaliere avv. Paoletti; l'avv- Becchio-Gatoppo, segretario della nuova Assoei.vjione liberale democratica; il cav. Ranzenigo: il cav. BeylisU cav. Dodero, o il cav. dott. Agostino Ferrari.I/assemblea, che si dimostrò concorde nel dare tutto il suo appoggio alla nuova Associazione, deliberava d'invitare il presidente a convocare i rappresentanti delle principali Associazioni liberali cittadine per formare una Commissione per la designazione di uomini nuovi alle cariche elettive della nuova Assortacene liberata democratica.