Dopo un match burrascoso e ricco di incisenti la Juventus batte il Genoa per 3 goals a 2

Dopo un match burrascoso e ricco di incisenti la Juventus batte il Genoa per 3 goals a 2 La prima finale del Campionato di foot-ball Dopo un match burrascoso e ricco di incisenti la Juventus batte il Genoa per 3 goals a 2 Milano, 17, mattino. Ut. squadra della Juventus ha ieri vinto la sua prima grande battaglia per la finale del campionato, battendo il Genoa Club, quella ssguadra cioè, che non avevi! Unum conosciuto sconfitte e elio generalmente era ritenuta a facile vincitrice del Campionato. La vittoria dei bianco-neri torinesi farà ricredere ora tutti quanti ritenevano immeritata l'entrata nella finalìssima del Campionato della Juventus nei confronti di altre squadre forti sì, ma che dopo il match di ieri non possono riputarsi superiori a quella di Mattea. La partita ebbe il suo svolgimento sul campo della Internazionale che, nonostante la concomitanza di importanti riunioni sportive al Velodromo ed a San Siro, ospitò un pùbblico numeroso il quae non ha mancato di gridare i suoi incoraggiamenti volta a volta alle due squadre in campo. Por la verità infatti nè la • Juventus» nò il «Genoa» mancavano di « supporters » poiché questi scesero in numero stragrande da Genova e da Torino per accompainiare le squadre del cuore. 1 partigiani dei rosso-bleu occupavano un iufero settore delle tribune ; vicini ad essi stavano i fautori dei bianconeri. 11 diavolo e l'acqua santa... a contatto! E i due partiti vennero purtroppo alle mani alvolta, e ('.ansarono un grave incidente che descriveremo più innanzi. Sono appena passate le 15; le squadre, prima quella del «Genoa», e poi gli juventini scéndono in campo accolti da grandi applausi. Dopo le immancabili fotografie, le due squadre si allineano in campo; attente, agli ordini deirarbit.ro sig. Yarisco dell'Unione Sportiva Milanese, nella seguente formazione: «Juventus»: Giacone, Novo e Bruna. Mattea (capitano), Marchi U e Masera, Varalda, Giriodi, Ferraris, Bona e Marchi I. «Genoa»: Terzi, Giugliano. De Vecchi (capitano). Traverso, Bergamino II e Barbieri, Della Casa, Sardi, Brezzi, Santamaria e. Bergamino I. Funzionano da guardia-linea i ben noti portieri Cameronì e De Simoni, mentre la funzione di giudice di «goal» è affidata a due persone di fiducia dell'arbitro. Il tempo è ottimo, non fa eccessivo caldo. Non tira vento, il cielo è coperto. 11 terreno parimenti si trova in perfetto condizioni. 11 momento è solenne e 1'auihicrrt.e è pieno di elettricità e di nervosismo, clic, purtroppo, dovranno provocare gravi scoppi durante lo svolgimento del match. La partita E tempo: .Inventila 2-Genoa 1 Alle 15.20 si inizia la partita. Da palla è alla Juventus che scende snbito nel campo genovese ma vi permane per poco poiché il Genoa si libera e contrattacca. Da prima fila rossobleu scende veloce verso l'estrema linea difensiva avversaria, e Sardi, avuta la palla da Santamaria, tira prontissimo in «'goal ». 11 pericolosissimo tiro 6 salvato da Giacone in corner ed il portiere nazionale riscuote i primi applausi. 11 susseguente calcio di angolo è tirato da Della Casa raso (erra; il pallone passa iia un groviglio di piedi, è inevitabile la mischia sotto il goal di Giacone. Santamaria Iirontissimo ne approfitta per mandare la pala insalutata ospite nella porta, juventina, non ostante il pronto vano tentativo di p;irata di Giacone. Sono passati appena 3 minuti ed il goal, di sorpresa, non convince nessuno. Solo i « supporters» genoani lo accolgono freneticamente suonando le trombe, le trombette e le raganelle clic hanno portato abbondantemente con loro. Ma la Juventus non si impressiona. Alla loro volta i bianco-neri attaccano e Terzi è impegnato per la prima volta da un tiro di Bona. Un calcio di punizione di Bona è ancora palato dal portiere del « Genoa », che rimanda alto a Della Casa. Cala destra dei rosso-bleu scende veloce verso l'area di rigore avversaria, ma il pericolo è frustrato da Bruna. Gli attacchi ed 1 conti-attacchi si moltiplicano e mettono in luce il grande valore delle due difese. La «Juventus» sembra non trovarsi a suo agio e apparentemente non giuoca con molta convinzione; invece il « Genoa » lenta subito, mediante il poderoso giuoco dei suoi attaccanti, di travolgere la difesa bianconera. Ma come la Jiwentus conta dei saldi difensori, casi il giuoco si fa pesante e talvolta perfino violento. Ghigliano in uno scontro con Bona è a terra per qualche minuto. Al 9.o minuto Mattea tira un calcio di punizione insidiosissimo, clie non sorte alcun effetto per l'attenta vigilanza della difesa genoano, Alla riscossa corre Sardi, veloce, e tira dritto in goal. Già cono para a terra; Santamaria gli è sopra, ina l'agilissimo portiere si libera con abilita dalla critica situazione. «Genoa» attacca ancora e Brezzi tira nn pallone a lato. Poco a poco però gli juventini si ritrovano, Incominciano ad affiatarsi e a legare il loro giuoco; con calma e sicurezza si liberano dal continuo assillo dei rosso-bleu, ed alla loro volta, con maggiore baldanza e con aumentata decisione passano al contrattacco. Al 15.o minuto Marchi I tini un calcio di punizione. Il « ball » respinto è ripreso da Bona, che calcia alto. La Juventus è ora in completa azione e minaccia costantemente l'incolumità della porta di Terzi. A questo punto Santamaria cade, si azzoppa ed esce dal campo, per rientrarvi dopo poco. Un fallo di Giriodi è punito con un calcio di punizione tirato da De Vecchi, ma senza risultato. Il giuoco si svolge ora al centro e Bona è ammonito dall'arbitro per giuoco violento. Al 23.o ed al 24.o minuto due pericolosi tiri di Sardi e Santamaria sono mandati.in corner da Giacone, ma nessuno dei due calci d'angolo sorte l'effetto sperato, giacché Giriodi con magnifici colpi di testa sventa le minaccie. Frattanto Santamaria risente fortemente della sua caduta, non può reggere ed è costretto a uscire definitivamente dal campa Il « Genoa » rimane cosi privo di uno dei suoi migliori giuocatori, e per tutto il resto della partita grùoehftra con soli dieci uomini. I rosso-bleu però ritornano all'attacco. Un potente tiro di Sardi è respinto dal palo superiore deBa.porta-di Giacone; ^fardi riprende la palla a- voto, ma calcia alto. La palla si allontana ora dall'area juventina e scende verso la difesa genoana. La -udoc-e discesa dei juventini è seguita da due pericolosissime azioni contro il «-Genoa.-., tantoché la porta di Terzi si salva miraoilnsiunerrte. 11 pubblico segue trepidando le fasi del giuoco. Si sente che il pareggio matura e che non può tardare. .Infatti un fallo di -Barbieri ai damti di un bianco-nero, provoca un calcio di rJtwre che, magistralmente tirato da Bona, è convertito in goal. Questa azione, che succede al fnimrlo, è salutala da uno scroscio di applausi che si rinnovano dopo- sei mimiU, quando cioè Bona a ccHwiarnento di un cotrtinuo e tenace attacco dribbla due avversiti, si sposia a sinistra e tira in goal con ini trasersone raso a -terra, irreparabile, segnando così il secondo punto per la sua squadra, n Genoa, pimtn dal grave smacco corre iBlfiriosan<crrte alla riscossa, ma Bruna e Novo contengono è poi respingono gli attaccanti losso-bleu. Gli attacchi continuano or sull'uno, or sujraltro camipo e mettono a dura prova le linee di sostegno. Prima della fine del primo tempo notati due boltissHOi tiri di Bona e di Ferraris, ben palati da Terzi, due parati da Giacone. su tiri di Sardi ed un corner di Bruna, che, tirato da Bej^suiiino li. rimane infruttuoso. 11 giuoco è sempre oltremodo peTrtp, tantoché, a un certo punto. Bruna è a -a stordito, in seguito ad un violento sconcon Bergamino I. tempo: Juveatus 1-Genoa 1 do tempo si inizia con ima discesa Ghigliano si libera in corner che, Varalda, é drizzato da Giriodi in an bel colpo di testa. Ma Terzi, pron.rata, lo liespinge. 11 match ora é più doe scruadre ristanno alquanto dalduna lotta sostenuta nei primi io giuoco. Gli attacchi si alternano e tee attaccanti sono ben sorrette dai dalle posizioni retrostanti. E' il Gc, che attacca con prevalenza. Alcune X juventme sono arrestate dalla deci, /versarla. De Vecchi si libera magi''l rte, da un pericoloso giuoco dell'attivo P*"1 «t-£al<it>- uìpjinizione -da SQ'm&rt'ftUa - porta di Giacone è liattata in corner da Bruna ; il calcio d'angolo è però infruttuoso. Un uro di Brezzi impegna Giacone. Ora la difesa della Juventus è costretta ad un lavoro continuo, massacrante. I rosso-bleu continuano a prevalere all'attacco cri i bianco neri sono costretti in corner duo volte. Mentre il pruno non porta pericolo, il secondo finita un nuovo noni al Genoa. Il pallone tirato in calcio d'angolo da Bergamino passa fra mezzo ad una selva di gamlie e, per merito di Sardi, il hall penetra nella porta di diacono. Uno scroscio di applausi, un suonare di trombe e di raganelle, accoglie il pareggio del Genoa. Il giuoco riprende con asprezza e con violenza. Gli juventini ora appaiono stanchi, ma ciò nonostante corrono alla riscossa. Dopo una parata magnifica, per temi» e decisione, di Giacone il pallone va a Marchi lì. Questi passa a Bona, l'avanti bianco-nero scende veloce verso Terzi, si tira addosso De Vecchi e Giugliano, e passa a Ferraris, il quale, libero da lo metri, serata, mentre Terzi è uscito in tempestivamente. E' il goal della vittoria. Si ripetono gli applausi, mentre le trombe e le raganelle tacciono... I genoani tentano ora in vano la via del goni di Giaccone, e allora l)o Vecchi affida a Ghigliano l'estrema difesa e si avanza per sostenere all'attacco la sua prima fila. Ma la difesa juventina è superba : contiene l'attacco a fondo e pericoloso degli avversari, e lo respinge una, due, tre volte. Tuttavia i rosso-bleu ritornano vivacissimi a minacciare Giacone. Due corner contro la Juventus non hanno effetto. In seguito al secondo di essi tirato da Della Casa, al 33.o minuto una pericolosa azione si svolge nell'area di r.igoirv della Juventus. Poco dopo é la volta di Marchi li, di uscire dal campo per un incidente, ma rientra subito. Non mancano ormai che 12 minuti alla line ed il Genoa rabbiosamente e disperatamente attacca ancora. I torinesi oppongono sempre ima bella e strenua difesa ; senonchè nella foga di liberare un bianco-nero commette un fallo nell'area di rigore, fallo olle l'arbitro, o per non aver visto o per ritenerlo invoioniario, non punisce. La palla si allontana e igiunge a Bona, il quale, irruente, va verso Terzi, ma mentre si accinge a tirare un goal la carica di un avvolgano lo fa cadere a terra dove rimane stordito per qualche minuto. (Frattanto un rossobleu. Della Casa si avvicina all'arbitro, gridando per il fallo di mano di cui è detto più sopra. E rivolge minaccie all'indirizzo dell'arbitro-stesso. Questi arresta il match, e mentre Bona è a terra dolorante, Varisco, a metà campo, invita Della Casa ad uscire dal terreno di ■giuoco. L'ala destra del « Genoa » si rifiuta ed è anzi spalleggiata dai suoi' compagni, senonchè un gruppo di spettatori, che per i di-i stintivi olle porta indosso e per il linguaggio è facile riconoscere per genovesi, entrano nel campo e mmacciaiio l'arbitro. Varisco dinanzi a quegli eno-rgumenl non può fare altro' che fiiggire. e da questo momento il campo è completamente invaso dal pubblico, mentre Varisco, protetto da alcuni spettatori e dall'arma benemerita, si rifugia nello spogliatoio. Qui si assiste ad un putiferio indescrivibile; volano pugni, legnate, pedate. Si scambiano atroci ingiurie e schiaffi. Sembra di essere alla Camera. Qualcuno si sbraccia per invitare la folla alla calma; un tale, anzi, sale sopra una sedia e con un piccolo discorso riesce a calmare gli animi, tantoché a poco a poco te regie guardie ed un gruppo di volonterosi riescono a seoare il tumulto e dopo 30 minuti; l'arbitro Varisco, assicurata la sua incolumità ritorna in campo e fa proseguire il match. 11 « Genoa :> ritorna all'attacco e costringe fino alla fine la « Ju-t ventus » in difesa. Due ■< corner » per il Genoa sono infruttuosi1: qualche magnifico tiro di Sardi e Brezzi è parato magistralmente da Giacone e l'incontro finalmente si chiude con' la vittoria dei bianco-neri. Come hanno jfinoeato La Juventus ha conseguito la vittoria grazie al giuoco superbo dei suoi tre difensori estremi e di Bona. Quest'ultimo, irruente ed attivo carne non mai, ha egregiamente condotto l'attacco ed al simpatico Zio 'Bomba, il team totorinese, deve i tre goals magnifici di scienza e precisione. La difesa ebbe in Giacone il portiere pronto in ogni occasione; impressionò per l'agilità, ed il colpo d'occhio, pur non apparendo sicuro nella presa. Bruna e Novo esplicarono il loro solito giuoco non molto appariscente, ma infallibile e redditizio al sommo grado. La linea mediana ebbe in Mattea e Marcili II due « atouts » preziosi per la difesa e per l'attacco ed in Masera un giocatore modesto ma utile. Ambedue gli «halves» esternisi fecero però sororeridere qualche volta in velocità dall'ala avversaria. Degli attaccanti abbiamo gtó. intessuto l'elogio di Bona che fu il migliore1 dei bianco-neri. Hanno giuocato bene pure Ferraris, Varalda e De Marchi, questi ultimi due ali di vero valore. Tutta la squadra poi Huocò con slancio ammirevole. Subito dopo il primo goal del .. Genoa non si è demoralizzata; si è ripresa poco a poco e seppe strappare una bella vittoria, mercè le sue migliori qualità die sono la decisione, la costanza ed il coraggio. Il team della Superba fu veramente superbo finché rimase in campo Santamaria. Levato questi dalla lotta, l'attacco rosso-bleu non riusci clie raramente a minacciare a fondo Giacone. Diremo anzi che se Santamaria fosse rimasto in campo, il match sarebbe finito con un risultato diverso. Vanno segnalati inoltre i numerosi tiri da Sardi.il migliore degli avanti genoani, nonché il brillante astacco del « Genoa » durante la ripresa non ostante la impareggiabile difesa dei bianco-neri, certamente la migliore che esista attualmente in Italia. Ma la fortuna è mancata ai rosso-bleu. Scuramente se vi fu in campo una squadra fortunata, queste non fu quella del « Genoa ». Il migliore dei rosso-bleu fu De Vecchi, come sempre mirabile; inferiore a se stesso Ghigliano, mentre Terzi seppe giftocare con onore. Degli « halves » emerse il solo Barbieri, instancabile e poderoso, mentre Traverso che sostituiva Leale, e Bergamino FI furono inferiori al loro compito. Dell'arbitro si deve dire che ogni suo teniantivo di arginare ogni accenno al giuoco irregolare, si infranse contro la dura decisione dei giuocatori. Varisco ebbe) forse il torto di sembrare troppo longanime in alcuni casi e troppo severo in altri, ma il suo contegno non fu tale da essere riprovato. Matches amichevoli e tornei A TORINO Coppa Vigor —IN. M ) — Ieri si souo Iaconi rate le prime jxjua.i1 re dell'Amatori G. C. e del Pastore F. C. per la disputa della Coppa Vigor. Dopo una partita movimentata, l'incontro si e chiuso con la vittoria del grigi dell'Amatori pur due goals contro uno dei uranoo stellati. I goals furono segnati da Caviglia 0 da Povero degli Amatori, rispettivamente al 12 e 42 minuto dall'inizio, e da PJtlcco, pei Pastorianl al I. o mtriulo detta ripresa con una fulminea discesa individuale. Buono l'arbitraggio eli Massa dell'I', s. Torinese. Le squadre erano cosi tonnate: •■Amatori»: (Jloborgia, Miotti, Vercelli, leeone, Varola, llarale, Zamuicclirirri, Caviglio. Migliore, Povero e Nicolotti. — ■ Pastore»: Vaudano, Terzano, Musso, Allberti, Ul- II, Lora, Gariglio, Chiabotto, Trovali, Pi-lvelari e Plticco. " Coppa Torino. — Le riserve del Pastore c dei Torino giocarono per la finale della Coppa Tonno. Dopo una partita disputatisslma, l'esito fu pari, uno " Da°Novara. — Novara balte U. S. Torinese 5 a 1. — Sul campo del Novara ebbe luogo una Importante partita Ira le prime stiuartrc del Novara e dell'Unione Sportiva Torinese. 11 pubblico accorse numeroso perche sapeva 11 valore dei singoli giocatori. Il Novara dimostro ctie i cambiamenti avvenuti nella formazione della sua squadra l'Hanno avvantaggiata. Nel primo tempo, dopo uri giuoco animato e serrato. 1 novaresi si infilarono l'ima dopo l'altra ben quair irò volte la porta avversaria, mente I torinesi, non ostante un giuoco omogeneo, non poterono che segnare 1 goal. Nel secondo tempo la superiorità del Novara fu anche maggiormente tangibile e manifesta e la partita si chiuse con 5 goals dei novaresi ed l'elei torinesi. Le squadre erano nella seguen' formazione: Novara: Roggia, PcnsoUl, PatU, Me ghetti Balossini, Proverbio. Marucco, Quaglia, naudl' Crolli, Cantore. — L'Unione Sportiva Torinese era formata da Banicco, Ferrerò, Zucchetti, Marchese, nogltettl II, Rocca, Bogilettl I, Allora, Berardo, De Nicolai, Ferano. A Genova : Sul campo della Spes, in piazza di Francia si sono Incontrate le prime squadre deua Spes e dell'Andrea Daria. La partita e stata vinta dall' addrea poiia con un B«* ft *< ) A gano: Carignano F. C. mista batte Torino II n 1 a 0. — Carignano II batte Vanchlglia 2 a 1 Ad Acqui: La Società di foot-hall di Acqui ha fatto disputare una bellissima coppa. Al torneo presero parte l'Alessandria ed 11 Casale. La partita dopo vivace lotta fu vinta dal Casale con un goal a 0. Ad Alessandria: Sul campo ginnastico militare venne disputata la semi-tlnalc dei campionato di terza categoria tra l'Alessandria e l'Amatori Calcio iti Torino. Vinse l'Alessandria con tre goals a .1 Bologna: ri Bologna F. C. (l.o) batte Legnano (l.o) per l a 0. Savona. Pro sottoscriziono olimpiadi si è svolto un match fra le prime squadre della Fratellanza Sestrese c del Savona. L'esito fu due a dite. Plneroio. Sul campo sportivo della nostra piazza d Armi In un match amichevole la 2.a squadra del F. C. Plneroio ha battuto il F. C. Junior di Torre Penice con 4 goals a v. Ammlra-tlslsmo un goal sognalo a 30 metri da Prelle del F. C. Plneroio Presenziava un pubblico numerosissimo. Svizzera batto «(landa a a I ,„ Basilea, 17, mattino. Alla presenza di un pubblico n'tissimo le squadre nazionali dell'Olanda e della Svizzera si sono incontrate ieri sotto l'arbitraggio dellaw. Mauro. La partita si chiuse con due goals per la Svizzera ed uno per l'Olanda I Primi a segnare furono gli olandesi. 11 primo tempo si cliiuse 1 a 0. Nella ripresa gli svizzeri attaccano a fondo e dominano. Essi segnano due goaìs. L'arbitraggio dell'aw. Mauro non soddisfece il pubblico anche perchè egli non concesse un calcio di rigore a favore della squadra svizzera. La 1* giornata di corse a Mirafiori Un pubblico numerosissimo accorse ieri all'Ippodromo di (Miratìoni per la prima giornata delle corse al galoppo. Il prato era nereggiante di una folla di appassionati, ed il pesage e le tribune presentavano- un magnifico aspetto per le elegantissime e numerose signore che coi loro abiti... estivi davano una nota gaia di bellezza, di grazia e di vivacità alla simpatica riunione. Era pure presente S. A. 11. il Duca di Pistoia. Il giuoco fu molto animato, e le corse, sebbene i partenti non siano stati eccessivamente numeros'i, riuscirono interessanti. Molti cavalli che erano presenti all'Ippodromo non poterono partecipare alle corse della prima giornata perchè, a causa del disservizio postale, le loro iscrizioni non giunsero in tempo. Ecco il dettaglio: Premio Gianduia (L. 4000, m. 900). — l.o Peancina (Williams) di C. iR. Cella; 2.o Trade Ftoute (Picchi) di -R. Oldaniga. Vinto facile per 2 lunghezze. Tot. : Peso L. 9; prato L. 9,50. Premio Crocetta (a vendere; L. 4000, m. 1100) — l.o Anzola (Cinghiali) di Della Croce; 2.o Erika (Cardelli) di R. Oldarriga; 3.o Ireeny (Picchi) di Pinelli. N. P. : Fadaise, Palermo, rimasto al palo. Una lunghezza e mezza; mezza incollatura. Tot: peso 22, 9,60, 10; prato 18, 8, 10,50. Premio Apertura (L. 4000, m. 1500) — l.o Kildergrey (Williams) di G. R. Cella.: 2.o Lancia (Blacbum) di R. Besnate; 3.0 Lussin (Regoli) di R. Oldaniga. N. P. : My First. Una lunghezza; tre lunghezze. Tot.: peso 15, 6,50, 6; prato 22, 8, 6. Premio Partengo (L. 10.000, m. 1800} — l.o Novano (Blacburn) di R. Besnate; 2.0 VaLse Royale (Smith) di Chantre ; 3.0 Calcabrina (Regoli). N. P. : Flumignano. Una lunghezza; una lunghezza. Tot: peso 9,50, 6,50, 8; prato 9,50, 6, 8. Premio levanna (G. R.: L. 4000. m. 2000) — l.o Ether IV (magg. Caprino) di T. Evans; 2.0 Optimus (cap. AU-isi) di Massicci; 3.o Scaffala (ten. 'Durandi) del ten. Guidi. N. P. : Alacna. Una lunghezza e mezza: tre lunghezze. Tot. : peso 9. 5,50. 5.50: prato 9. 5.50, 5,50. Premio) della Società degli Steeple-Chases (L. 3000 m. 3000) — l.o Agonie Boche (Taddei) di R. Padana: 2.o Olona (Mozzenga) di Groppallo. Due lunghezze, facile. Tot: peso L. 9; prato 9,50. I forfaits e gli iscritti al Principe Amedeo Ecco 1 forfaits dichiarati l'n maggio per il premito Principe Amedeo: Thiene, Cote 30-i, Reme Stana. Renlfant, Jarretlere, Pìerrefltle. Vermtllon, Solr d'Hiver. Andrea del Sarto, Anceo, Daysy Belle. Rimangono iscritti: Cafacclo. Eull. Astico, Donelasco, Asolo. Kami, Vallon. Slssa, Portosa. Mircon, Rayco, Mlodrag. Vesplsedda. Forestier, Lanterna, Mlndonaron, Rozmarln. Tadafrom, Valse Royale, Memllnp. Ruysdael, Ghlberti, Rlbera, Scuola d'Atene, Monlo, Florindo, Prlmneo, Tout Beau, Vodlce, Fair Helen. Iscrizioni chiuse il 14 maggio Secando giorno, Giovedì, 20 Maggio. — Premio jockey club. — Patrizia, Acaste, Valse Royale, Iseo, Florindo, Novano. Orma, Calcabrina, Subleyras, Lussin, Sant'Angelo (11). Premio Alpi, — Palcrme. Gatteville, Forcola, Ireeny, Anzola, Jarrettiere, Fiere et Belle, Sorririea, Her-On (9). Premio Superga, — Polillna. Jolanda. Desto (3). Corsa militare. — Alagna, Rocco, Fair Boy, Margherita, Ingleconlc. Serapide, Middelsex, Pape Satan, Armida. Momolaccio. Campovecrhio (ti). Premio Pollice. — Ireeny, Galante, Olona, Cakyas, Coscaiio, Ciel Rouge, Eto (7). Terzo giorno, Domenica, 23 Maggio. — Premio Moncenisio. — Patrizia, Valse Royale, Isca. Donelasco, My First, Alcione, Florindo, Alleato, F. P. M„ Aslico, Renlfant. Jarrettiere, Rayko, Subleyras, La Colere. Prestolonaslednik Boris, Ad mei (17).