I primi commenti francesi alla crisi italiana

I primi commenti francesi alla crisi italiana I primi commenti francesi alla crisi italiana {erviziospeciale della Stampa) Parigi, ia, notte. L'interruzione dei telefono e gli avvenimenti interni non hanno permesso alla maggior par te dei giornali francesi di occuparsi della crisi italiana alla quale dedicano soltanto le brevi notizie concernenti lo circostanze nelle quali il Gabinetto Nitti si è trovato in minoranza. Soltanto il Journal des Ucbats stasera rende giustizia all'ex premier italiano di essere salo convinto fino dal suo arrivo al potere della necessità di un accordo diretto con la Jugoslavia'sulla questione adriatica, e scrive che mancanza di energia quella che è stata ci deila caduta del signor Nitti. « Se egli av lottato energicamente contro.l'anarchia, avrebbe conservato la maggioranza; ma egli non ha voluto diventare prigioniero del partito popolare e ha proferito destreggiarsi ira i gruppi sperando che non si osasse rovesciarlo durante i negoziati che aveva Impegnati con la Jugoslavia sulla questiono* adriatica. Si è ingannato. Non lo si e messo ili minoranza suKa questione dei negoziati relativi all'Adriatico, ma gli si è rifiutala la fiducia In un affare speciale, nel quale, per dire il vero, il suo atteggiamento non si prestava ad alcuna critica. La, mancanza di energia e di decisione in un capo di governo conducono fatalmente ajìla caduta. L'adattabilità è una qualità di subordinato, • non di capo ». -La TAberté. invece, si rallegra nel modo più esplicito dolla caduta del signor Nitti. « caduta elio la Francia non potrà rimpiangere ». « Quale che sia il suo successore, sarebbe difficile al prossimo presiden'-e del Consiglio italiano rappresentare nei riguardi degli interessi dell'Intesa una pobtica peggiore. Tre gidmi fa l'o'n. Witti, parlando delle responsabilità dolla guerra, aveva dichiarato che la Germania ne sopporta la parte più grande, ciò che lasciava capire che, secondo la sua opinione, gli Alleati avevano anche la loro parte di responsabilità. Mai tino a questo momento nessun capo di Governo dell'intesa aveva tenuto un pfimile linguàggio. Nel Consiglio degli Alleati il signor Nitti ha sempre rappresentato una politica pronta a tutte le concessioni ed a tutte lo indulgenze verso la Germania. Egli sperava cosi di assicurarsi il favore dei partiti estremi necessario al suo mantenimento al potere, ma non vi è riuscito. Egli non aveva maggioranza e cade in mezzo all'indifferenza ed alla ostilità di tutti ». Gli altri giornali non si occupano affatto della crisi italiana. Londra, i2, notte. II redattore diplomatico del ttailg Telegrapli. in una nota relativa alla crisi italiana, riproduco anche l'opinione, dei circoli francesi. Esso scrivo: L'opinione francese è alquanto sollevata' rial ritiro di Nitti. mentre invero considera Luzzatti come un vecchio e fidato amico riolla Francia. Le sue speranze vengono riposte anche sull'on. Bonomi come discepolo dell'ori, Bissolati. il più ardenti, ■itosnfilo che possedeva l'Italia ... Per ora i circoli inglesi non si pronunziano.

Persone citate: Bonomi, Luzzatti, Nitti, Witti

Luoghi citati: Francia, Germania, Italia, Jugoslavia, Londra, Parigi