Il concerto di Wolkmar Andreae

Il concerto di Wolkmar Andreae Al Regio Il concerto di Wolkmar Andreae Una lettera dell'assiduo "Peps,, i Una lettera dellassiduo Peps,, Questa sera, Volkmar Andrea*, «dirigendo l'orchestra torinese al Regio, farà udire la 3.a Sinfonia di Beethoven, il Tilt Eul.cnspicgel di Strauss, una sua Petite Suite e 'l'Ouverture dei Maestri Cantori di Wagner. IVÀndrcac è nato nel '79 da padre bernese e madre torinese, a Berna, dove compi il ginnasio iniziando nello stesso tempo lo studio della musica col Munsiger. Dal 1897 al 1900. a Colonia, studiò composizione e direzione nel Conservatorio con WQUnor, Kleffel e Franke. Mei 1902 ebbe la, direzione del celebre Gemischtcnchor, cioè defila più grande entità musicale zurighese, cui in seguito si aggiunse quella del Manncschor e la direzione del grandi concerti sinfonici-alla.Tonfiate. Così, appena ventisettenne, l'Anctreae si trovò alla testa della vita musicale zurighese già tanto sviluppata ed a cui egli seppe dare un Impulso ed uno slancio ancor maggiore. Nel 1912 egli venne nominato direttore del Conservatorio, e direttore della musica delfUnivesità dt Zurigo, la quale uUima gli conferi nel 1914 il titolo di Doctor honoris causa. Come compositore l'Andreae è noto specialmente'per : due Quartetti; due Trii per piano ed un 7'rio per archi; due Cantate per soli, coro ed orchestra; la tragedia in un atto Ratclift: Notturno, Scherzo, Sinfonia, per orchestra, oltre a molti pezzi per piano, Liedcr e cori per voci d'uomo e per voci miste. Come direttore l'Andreae lia già un brillante stato di servizio : L'esecuzione della Passione di. S. Matteo Ci Bach a Milano nel 1911; i concerti coll'Orchcstra Colonne a Parigi; un'intera stagione di concerti al Palnn (le l'Orfeo Calala di Barcellona; i concerti di Amsterdam ed in tutti i principali centri musicali della Germania. Tutto ciò oltre all'attività organizzatrice svolta costantemente a Zurigo, sua residenza. Colà ferve una vita musicale che noi dobbiamo invidiare. Egli ci narrava del costante interessamento de.Ha cittadinanza alle manifestazioni musicali. Mentre i concerti popolari e municipali, guidati da speciali direttori, fecondano incessantemente la cultura delle classi meno elevate, una società di cittadini finanzia largamente i concerti annuali, diretti dall'Andrene. Sistematicamente questa società, cui appartengono amatori di musica ricchi ed aristocratici, dà, a fondo perduto, ogni anno, centomilm lire. Ferve colà, anche la vita delie società corali, tenute allenate non solo dalle frequenti audizioni ma dall'assiduo, appassionato concorso degli inscritti. Busoni, che l'Andreae ammira intensamente come pianista, ed anche per le sue più recenti composizioni orchestrali e pianistiche e per le felici e geniali idee estetiche esposte non è molto in un breve trattato, predilige ormai la residenza di Zurigo, ove, dando frequentemente concerti, suscita, con 'l'ammirazione generale, feconde polemiche musicali. Dell'Andreae. che è entusiasta dell'orchestra torinese, si esegue stasera una petite Suite, nuova per l'Italia, composta nel 1918. Nel se conflo concerto, sabato, sarà eseguita ima sua Sinfonia; ed il programma conterrà incrttre: 8.a Sinfonia eli Beethoven, Carnaval romain di Berlioz, Sinfonia 13.a, in sol magg. di Haydn. + + + ■ Biceviamo la seguente epistola da un assiduo lettore: Frequentatore costante del concerti al Regio, mentre auguro all'attuale Iniziativa lieta fortuna ver l'intervento numeroso desìi amatori d'arte, vorrei esprimere qualche penslei-o. comune a molti cittadini, su 1 concerti cne sono una cosi degna tradizione torinese. Occorrerebbe che coloro l quali sono preposU alla scelta del direttori d'orchestra, ••.tirassero anche la selezione delle opere che si eseguono. Siamo già quasi al mezzo del cammino della vita concertlsUca, e di nuovo abbiamo udito, o udremo, solo due opei'e del M.o Andreae, che applaudiremo mercoledì e sabato. DI opere ohliale, e desiderate, registriamo solo una sinfonia di Mendelssohn ed una «ouverture» ili Beriloz. Sono tutt'altro che un modernista arrabbiato; ma penso che 1 concerU debbano tendere alla diffusione della cultura, non solo replicando le opere bello già note, ina facendo conoscere anche le antiche e le moderne, ancora Ignote, che varranno noi pia o meno belle, ma sulle quali è pur necessario che si eserciti U giudizio ed il gusto ilei pubblico. CertQ. rludlre Beethoven, 1 frammenti sinfonici di Wagner, 1' «Après midi d'un faune» ed i poemi strausstanl, già tamle volte eseguiU, è cosa dilettosa, ma sarebbe pur desiderabile uscire da un ciclo, magnifico, ma troppo chiuso, di opere, per conoscere opere antiche, moderne e contemporanee. Non è u caso di ricordare come siano neglette le sinfonie del melodrammi Italiani del "700, come scarsamente si vani scegliendo In Haydn ed in Mozart, come sieno obliati Weber. Schubert e gli altri romantici tedeschi, come Beriloz e Brahms appaiano raramente, come del moderni si ripetano sovente alcune opere, mentre, ad esemplo, la « sinfonia domestica » di Strauss è ancora Ignota, mentre i contemporanei Italiani, tedeschi, francesi, russi Eono trascurati, - Ora, se alle imprese teatrali non si può far richiesta di un'opera anziché di un'altra, perchè le Imprese hanno loro ragioni commerciali precise, e difficoltà loro particolari, nel cantanti, nelle .scene, e nel favore del pubblico, si può bene sollecitare alle Società del concerti la scelta di un repertorio con fini precipuamente culturali, perchè non dovrebbero esservi difficoltà nell'esegulre una composizione a preferenza di un'altra: anzi, 11 rinnovamento del repertorio costituirebbe una nuova attrattiva del pubblico, che è quello speciale del concerti e non degli spettacoli teatrali. Ma la difficoltà, non dissimuliamocelo, c'è. E' nel troppo scarso numero di provo concesso a" ciascun direttore, visto che si vuol mutare un direttore alla settimana. E su questo argomento bisogna anche Intendersi. Una numerosa serie di direttori è logicamente disposta ed è bene acceUa se, per grandi o piccoli che sieno, codesti direttori sieno mesBt in condizione di affermare le loro caratteristiche individuali. In interpretazioni personali, a traverso esecuzioni che, le rispecchino chiaramente. E tali risultati si raggiungono dopo lungo affiatamento del concertatore con l'orchestra. Ma se a direttori senza eccezionale individualità (1 sommi, naturalmente, son pochi), si consentono solo cinque o, al massimo, sei prove per ogni concerto, sicché essi debbano preferire opere già note all'orchestra, per dettagliarvi solo qualche passaggio, no consegue che non è possibile avere nè grandi esecuzioni, nè opere nuove. Stando cosi le cose, anziché concedere a molti direttori poco tempo per concertare, sarebbe preferibile scritturare pochi direttori, stabilendo lunghi cicli'di prove e di audizioni: si potrebbero cosi svolgere programmi nuovi. Interessanti, anche comprendendovi opere difficili. Che se poi si riuscisse ad avere un Toscanlnl, un Mengelbers, un Welngartner per 90 o 30 giorni (proprio In questo momento Menge^ierg è ad Amburgo, per un ciclo di Mahlcr, di due mesi) et si potrebbe reputare tra 1 più fortunati mortali. So perfettamente che quest'anno l concerti torinesi sono stati organizzati tardi. Mentre rtpeto l'augurio a questa tnida;iva, spero che 1 miei pensieri sieno accolti da cbl presiede alll-rnhizione. E mi firmo, cori, per modo di dire,-l'assiduo lettore Papt. Peps era il cane di Wagner. Bestiola Intelligente, non servile, perchè non scodinzola e non abbaia neanche pel suo illustre padrone, rivìve per dire cose che ci' paiono assennate. E perciò abbiamo pubblicato la sua lettera. srLlrdsqesszpdacpd«cqeappStdatrricsig