Anche quest'anno dopo la Milano-Torino Girardengo vince il Giro del Piemonte

Anche quest'anno dopo la Milano-Torino Girardengo vince il Giro del Piemonte Il 1920 è la fotografia del 1919 Anche quest'anno dopo la Milano-Torino Girardengo vince il Giro del Piemonte Come si è svolta la corsa {Dal nostro invialo sjieciale) Le operazioru di partenza dcll'XI Giro del Piemonte, nonostante l'ora molto mattutina, avevano richiamato numerosi sportsmen nella Galloria -Nazionate. sede dell'U. S. Torinese, oisanizztitrice della corsa. Lo operazioni, secondo te -disposizioni emanate la sera prece-dente, avrebbero dovuto chiudersi alla 5, •ma si protrassero invece fino alle 5,30, in attesa dell'equipe dei .. bianco-celesti ». che, tra le proteste di tutti gli altri concorrenti, giunge proprio quando il commissario della corsa si decideva a. dare disposizioni per la clliusura. Alle 5,36 i corridori vengono allineati e, seguiti .dalle vetture ufficiali e dal solito codazzo di velocipedastri, che ad ogni incontro di strada va aumentando, sono avviati per la nuova. 'Barriera di iLanzo, dove alle 647, dopo l'appello, viene data la partenza. I primi chilometri sono superati ad andatura Velocissima, ma tino alle, salite di Front nessuno si stacca dal gruppo. La polvere è fittissima e la. giornata si preannuncia calda ed afosa. Ad ogni paese che si attraversa, nonostante, le proteste dei commissari -di corsa, qualche ciclista locale in agguato tenta di mescolarsi al gnippo e di seguire i corridori : il passo però è troppo forte, e mentre questi aspiranti campioni non riescono che a disturbare 1 concorrenti, corrono poi U rischio di' famsi 'travolgere dalle vetture del seguito. Alle 0V27 attraversiamo Caselle: alle 6,37 raggiungiamo il Campo di San Maurizio. Lungo quéstuiltimo tratto Corlaita. Annoili e Bertolino bucano. Essi però riescono abbastanza facilmente a ricongiungersi. Il passo è battuto di preferenza deiv« bianco-celesti ». Lo salite del Canavesano non riescono a frazionare il plotone, che marcia compatto: i pochi staccati nei tratti piani o nelle discese sempre si ricongiungono. Poco prima, di Rivarolo, Gij rardengo fra un pa.lmcr a teiTa. Dal gruppo si staccano immediatamente Canopari e Armoni, che si mettono agli ordini del loro condottiero. Il primo cede la sua ruota ài duce, ed il secondo te aiuta a ricongiungersi. I « bianco-celesti » non perdono l'occasione per tentare di rendere difficile l'inseguimento al campionissimo, e questi infatti deve impegnarsi a fondo per raggiungerli. E' soltanto ai piedi della Serra ebe la « maglia tricolore » riappuire nuovamente in primissima linea. Girardengo non appare- affatto stanco per questa sgroppata, perchè, anziché accodarsi, passa subito nelle prime posizioni e, insistendo nel suo sforzo, vince il premio di traguardo stabilito sulla vetta. Grave accidente a una motocicletta La dura salita * fatta a passo sostenuto, e Brunero, Azzini, Sivoctei, Torricelli, Spilloni, Santina, e tutti i migUori non- appaiono in difficoltà. Si accodano invece Bertolino, Tonani, Cerbi, Cerotti, Aimo B. Ad Occhieppo, però, a. pochi chilometri da ÌBiella, il plotone è di nuovo compatto, se si eccettua Cerbi, che ripiglierà poco oltre. Appena oltrepassata la Serra una vettura automobile proveniente da Torino, ha investito ima motociclette ferendo gravemente un signore ed una signora che la montavano. A Biella, salutato da calorosi applausi firma per il primo Santina: i « bravo Pinot ! », « forza Pinot ! » te salutano quando risate in macchina. Da Biella a Chivasso, il percorso facile permette al plotone di conservarsi sempre al completo. Santhia. che sente l'aria natia conduce di preferenza ed a CavagUà, suo paese di nascita, è ancora a lui che va il primo applauso. Poco oltre Cavaglià il vecchio Garbi è nuovamente in gruppo. Apriamo una parentesi per notare la corsa strana del veterano d'Asti. Egli non ha mai potuto, se si eccettuano i primi chilometri, mantenere il passo dei Icarlers, e sempre venne inesorabilmente staccato. Quando però più nessuno pensava a lui e tutti io credevano oramai fuori gara, con una facilità notevole e certo sorprendente, riusciva a ricongiungersi al gruppo, sia in piano che in salita... Dopo poche centinaia di metri era nuovamente staccato, poi, spinte, o spante, riprendeva. Da Biella a Torino la sua corsa fu un susseguirsi bizzarro di simili congiungimenti. Corlaita e Santhiè senza gomme A Chivasso i corridori con alla testa i « bianco-celesti » giungono alle 10,r>5: ultimo a firmare è Poliva. Ripartono velocissimi verso le più dure fatiche che 11 attendono. A pochi chilometri da Chivasso sulla strada che conduce ad Asti, Corlaita è a teiTa e dove rinunziare alla corsa per mancanza di gomma A Caserma, sette chilometri più innanzi, la stessa sorte tocca a Santina. Sono due ottimi « autouts » che parevano in ottima forma che scompaiono prematuramente dalla tetta. Le salite che portano a Casalborgone .ed a Gallerete disgregano ora parzialmente il grappo. 1 lead/trs però non si decidono ancora a dare battaglia. Solo qualche, puntata di Girardengo, che sembra vogba cautamente <•• saggiare » la resistenza degli avversari, dà un ix>' di brio a questa fase della corsa. Rimangono staccati Cerbi, Cerutti, Petiva, Annoili, Agostani, Aimo. Bertolino... Tonani si ritira e sale sulla vettura della sua Casa. Lungo le strade di SeiTavalle i corridori rallentano il passo e si rifocillano. In pochi minuti tutti i ritardatari sono alle loro spalle e continuano con essi fino al controllo di Asti. Cerbi, che è miracolosamente rientrato in gruppo è applauditìssimo. Il popolari» h.Piciot » trova modo anzi di condurre il gruppo per qualche tratto. Ad Asti, dove si attende ansiosamente il suo ìwissaggio egli è vivamente applaudito ed incoraggiato. Da Asti ad Alba tutti si attendono di vedere finalmente la eorsa precipitare verso la fase decisiva. 1 corridori, Uivece, non la pensano a questo modo, e pur battendo un buon passo non si decidono a dare battaglia. I,e salite pesano però su alcuni uomini: gli stessi che già, più indietro, abbiamo veduto staccarsi. • . '' Tra piano dell'Isola e Costigliele si ritirano Oìiveri e Agostani, che vengono accolti sulle vetture del seguito. Ad Alba passa alle 14,15 un gruppo di 15 corridori coi « bianco-celesti » superstiti alla testa: il traguardo a premio pero con un bello spunto viene vinto da Torricolli. Transitano insieme Girardengo, Sivocci, Bellnni, Torricelli, Brunero. Buggeri. Schierano, Ferrari, Gremo. Aimo B., Calzolari, Azzini, Canepari, Petiva, Cerbi. ^a.uy;ia muucaia alia salita iti Narzole Fra Barolo e Narzole, dove la strada si snoda in ripide e lunghe salite, l'attesa e l'interesse di noi che seguiamo la corsa si fanno vivissimi: abbiamo in sensazione che stiamo per assistere alla fase decisiva della corsa. Girardengo con grande facilità preme sui pedali od a poco a poco se ne va: riescono soli a tenere la sua ruota Belloni e Brunero. Lex-ditettanto 6 maruviglioso per souplesse: egli sale senza difficoltà e senza scomporsi; anche nel campo dei professionisti egli si è affermato per le sue doU di grimpeurs e di regolarità. Girardengo, tanto per non perdere l'abitudine, vince anche il traguardo posto, stdla vette di Narzole. 11 passo battuto da questo terzetto ha frazionato il gruppo; ad un minuto di distanza seguono Torricelli, Sivocci e Ferrari. I tre leaders si trovano incerti sulla linea di condotta da tenere: nessuno di essi si decide a battere il passo, e l'andatura, si fa tenta, permettendo ai tre grigi che seguivano di colmare, il minuto di distanza e di congiungersi. L'equipe dei grigi, che è al (completo, appare come sorpresa di questo inatteso successo. Non sa però sfruttare l'occasione. Girardengo e Belloni. che si trovano soli, si mantengono semplicemente sulla difensiva, mentre i quattro compagni, dopo aldini tentativi di Brninero e Ferrari per* accelerare l'andatura, rinunziano a prendere posizione offensiva. L'andatura diminuisco ancora, odi a poco a poco i corridori sgranati lungo il percorso rientrano in gruppo. A Bra, questi corridori sono già novo, ed a Sommari va sono saliti a dodici, e cioè: Girardengo, Sivocci, Belloni, Torricelli. Brunero, Ruggeri, Schierano, Ferrari. Gremo, Aymo Bari.., Calzolari, Azzini. I! gruppo non subisce più variazioni, ed i corridori, ad un'andatura non eccessivamente faticosa, proseguono por Torino, dove, sul viale di Stupinigi, è posto il traguardo. L/arrivq Mercè l'opportuna e tedcvolissima disposizione dell'U. S. T., l'arrivo si svolse regolarissimo, specie negli ultimi duecento metri, che erano chiusi. All'ultimo chilometro 6 in testa Azzini, che cerca di portare Belloni; non appena il mantovano accenna, a cedere, Gremo si porta al suo fianco per sostituirlo ed aiutare il capo-squadra. Girardengo però vigila e, sebbene tutti i suoi compagni di tquipe siano scomparsi dalla lotta, non se ne preoccupa. Il campione, progressivamente, dalla sesta posizione rimonta poco a poco Cremo ed Azzini, ed ai cento metri si stacca con tutta facilità e vince per due macchine. Circa cinquantamila persone salutarono i vincitori di questa corsa. Ecco la classifica ufficiate : Lo GIRARDENGO COSTANTE, di Novi Ligure, alte 17,r>7'40", coprendo i 31 fi chilometri del percorso ad una media di circa 27 Km: 2,o, a due macchine, Sivocci Alfredo, di Milano : 3.o Belloni Gaetano, di Milano, a ruota; 4.o Torricelli: 5.0 Brunero: fi.o Buggeri; 7.o Schierano: 8.o Ferrari; 9. Cremo: 10.0 Aymo B.; ll.o Calzolari: 12.o Azzini; 13.0 Gerbi alle 18,5: 14.o Canepari alle 18,17. Abbiamo potuto seguire le fasi della corsa cortesemente ospitati nella vettura del dottoro G. V. Castaldi, ottimamente pilotata dal signor V. Barbonese. Vittoria allo " Sprint „ Tutte le vittorie di Costante Girardengo sono convincenti,. Anche stavolta, dopo una corsa per lungo trutta severa, di velocità, dopo il essersi dimostrato uomo di classe superiore sia nella difesa contro la forte coalizione avversaria, specialmente dopo l'incidente di H>varolo, sia nell'attacco alle salile di Narzole. Girardengo, dopo una lunga e pesante corsa di SIR chilometri, ha sapulo nettamente uscire da un folto gruppo all'arrivo e imporre limpidamente la sua superiorità. Qualora il nostro campione avesse maggiore, dimestichezza coi routiors stranieri, coi loro, sistemi di. corsa e con le loro confblnes, egli potrebbe, in condizioni normali, far sentire la sua classe, a Qualunque avversario. Sarebbe un vero peccato se le prime prove, manente per banali, incklenli. di. macchina, dovessero disanimare il Campione d'Italia e. renderlo scettico verso le gare d'oltre confine. La bella prova di ieri clic tutti gli uomini, di sport riconoscono vinta dal migliore in. campo, dovrebbe accendere nel. vincitore nobili desideri di emulazione, coi più reputati campioni d'oltralpe. Agostani, dopo la corsa di ieri diceva: « Girardengo c. in una forma meravigliosa. Egli può subire a cuor leggero tutti gli attacchi, Non ho mai visto un dominatore più moralmente e materialmente sicuro in una corsa su strada ».