La Conferenza di San Remo si è chiusa la questione adriatica rimane aperta

La Conferenza di San Remo si è chiusa la questione adriatica rimane aperta La Conferenza di San Remo si è chiusa la questione adriatica rimane aperta Trambio propone a Fitti di riprendere le trattative dirette • Concessioni all'Italia, in Anatolia: quattro quinti delle miniere d'Eraclea - Il Cancelliere tedesco invitato alla nuova Conferenza degli Alleati, in Belgio. (Dal nostro inviato speciale) San Ramo. 26. La. Conferenza di San Remo è finita oggi, ma i>. finita con. un colpo dì scena, inopinato per ciò che riguarda la. questione adria tica. E' stata rimessa all'onorevole Nitti uni»! Soia juaosiav.a In cui. Trumbic. spiega che la; rottura delle trattative dirette fra Italia, e lu-lgoslavla, per giungere ad un accordo sulla | questione adriatica, e. dovuta, specialmente al; tatto della, crisi, interna che travaglia II Re-\ gno jugoslavo, per cui le stesse comunicazioni] telegrafiche e postali sono state, se non <^\^ritira merrone, gremente ^^WWda impedire un regolare scambio di dispacci | II dottor Trumbic, a nome del Governo jugo-|slavo, invita, pertanto il Governo italiano ad una. ripresa di trattative dirette, dalle quali flipossivi orlalni, per la *««~ una soluzione migliore per entrambe le parti in causa che non quelle già precedentemente prospettate. Esaminato data, comunicazione ai mo della Confere- • •M a.cc.ctta.re la Tip ■" i rappresenlanu lioni e le colise, liti» marìiatìb di «ss.-** ''■■ta, di cui è stata. Consiglio Supre■Schiarato SU": *:l t o ost ta n.i-evoni' . r rifili -■> : ' •ic attì: pa strato te mne:.>"i . -it. la Qeft&a: ttotte ut al pi":/' tic ■■■■■ ". Ù una proposi" nuova, da p > -rr. - ■■■■'ui,:. •• .anche da. i;<.„., .: - I - s ,■ ■/■ sa. Francia ed Ina all'Italia che esse sono pronte a far fronte ai. loro in ■ plieazlone del patto di Londra o ,).:/ zione del progetto del 9 dicembre, ma sa per l'applicazione integrale dell'uno o dell'ai tro: qualunque modificazione invece «nrnejformale, all'uno o all altro patto giudichereb-^bero come un progetto nuovo che avendo da essere da parte loro accettalo, dovrebbe seguire l'usala procedura conferenzìalc ed essere sostenuto in contraddittorio ed essere approvato. Davanti a questo atteggiamento degli Alleati, Contro cui non è diversivo nè discussione che valga, e che crea una costretta e inoppugnabile condizione di cose, Nitti, considerando dffl aver sempre aperte due vie: quella dell'applicazione integrale del patto di Londra e quella dell'applicazione pure integrale del progettò anglo-franco-americano del 9 dicembre che gli alleati si dichiarano sempre pronti ad applù caie, ha creduto opportuno e conveniente di prendere in considerazione la proposta jugoi slava, per le nuove trattative dirette. La prima conseguenza di questa, decisione del Governo italiano è che la questione adriatica non sarà più. discussa, come ieri c stamane pareva, nel convegno di. San Remo.- resta 1 ^.sZ^"1'"' Ift \ tuuav'a aperta. Ancora una volta disgraziata- \merUe nol siamo ricacciati, nel pelago magno | delle discussioni.- e la pronta regolarizzazione ' A .') I•j■leVù. dei confini orientale e dell'Adriatico, che. ci preme tanto urgentemente, ci sfugge dilazionata sine die. Messa ultima nell'ordine dei fa- vori con la certezza che il tempo non sarebbe] bastalo per giungere sino ad essa, la questione] adriatica riuscì in seguito ad un'abile mossa] del Governo italiano a spuntare fuori ^seduta di ieri. Ma gli Alleati con altrettanto abile quanto precisa dichiarazione la misero da parte. Con una tempestività quindi, che è davvero impressionante, e che a voler essere poco riguardosi si potrebbe paragonare al trucco palesemente artificioso di un commediografo popolaresco, giunse la nota, jugoslava e precisamente il telegramma del dottor Trumbic, che proponeva, la- ripresa delle trattative dirette tra l'Italia e la Jugoslavia. Le concessioni all'Italia in Turchia Il comunicato ufficiale della seduta di stamane non reca che un accenno importante: « Il Consiglio ha discusso, inoltre, la questione della esecuzione del Trattato di Versailles da parte della Germania ». n comunicato ufficiale della seduta pomeridiana, invece, è assai più lungo e più esplicito che di solito. Si è trattato dell'ultima seduta del convegno di San Remo e la prosa ufficiale è colato abbondante come non mai. Ecco u testo del comunicato-, « li Consiglio Supremo si. e riunito oggi, alle ore diciasette. Sono state discusse ed approvare le ultime clausole da inserire nel Trattato di pace calla. Turchia. Inoltre e stato accolto un progetto di Nota al Presidente Wilson, progetto presentato dalla delegazione inglese riguardante l'Armenia. Si è poscia esaminata la questione dell'applicazione del Trattato di Versailles, ed in. proposito è stato deliberato di inviare una Nota al Cancelliere germanico per invitarlo, in rappresentanza del Governo, ad incontrarsi il 25 maggio a Spa con i membri del Consiglio Supremo, onde gli Alleati possa no informarsi nella maniera più precìsa possi bile circa la situazione della Germania nei. ri guardi dell'applicazione dei Trattato. Il Consiglio, infine, ha fissato, d'accordo con i tecni ci militari, navali ed aeronautici, i termini della risposta da dare al Governo germanico a proposito della, eccedenza di truppe tedesche nelle zone neutre e della loro riduzione progressiva, secondo le clausole del protocollo dcU'8 agosto 1919. Dopo trattata la questione della- distruzione del materiale navale, germa nico e quella, del. processò dei criminali di guerra tedeschi, il Consiglio Supremo ha dichiaralo chiusa la Conferenza di San Remo » Il trattato con la Turchia è dunque definitivamente redatto. Non credo il caso di addentrarmi in un particolare esame delle varie clausole, cui venni già accennandovi nei pior ni scorsi volta a volta che. venivano dt*ru«se. •r<A ,m™«* " JL' ì: A.. .Ciò che importa per noi è che l'Ualia ha otte nuto il riconoscimento delle sue aspirazioni per ciò che riguarda l'Anatolia meridionale ed il bacino carbonifero di Eraclea. In queste regioni è stata assegnata all'Italia la priorità a* ' -,<v industriale e mineraria, ma non quella cotume.rc.iale. Le ferrovie di questa regione sono cosi attribuite: quelle esercite da Nazioni dell'Intesa restano naturalmente alla Nazio-lSo-/Ini ucu .Illesa ii.iaiiu ila. ui aline, te aua ->c ne che le esercisce, quelle già esercite da ai&ik UdftKbe aiitoJ.a. Per. il bù iny carbonifero di Eraclea resta alla Francia la porzione che essa già sfruttava, cioè un quinto alt'incirca del bacino stesso, lo sfruttamento degli altri Quattro animi è concessa all'ltaha. Cosi e stato definitivamente esaurito il trattato di pace con la Turchia. Questo, come ? noto, sarà consegnato alla Delegazione turca. all'uopo convocata il Mi maggio a Parigi. i. M,,fa 9'ia Rormtinia «-S Mia Sila Ueillldllla Alla fine il Consiglio Supremo ha delinerato ^J^!^i'^^Li^É^-&j32ffi'v£ W^t^SS^^^ ^rimettere alla Germania in risposta alle sue ii]tiTne tre. nota di cui ecco il testo integrale: « Le potenze alleate hanno preso conoscenzadeila, lettera del signor Goppert del Jì aprile w»»aw . .- ■ ■ omehi n.;,r-.-. il;'M-: .' , ;' !': ' • ' !' -•• '■' . !t . . i;i' ' ' '• -^"-j ■;*"> •—•-»>• Weranno3 il ripeterà ^mh-nz.oiu tuto di Versailles; che questo I " stero tedesco della guerra a ottenere che il Governo tedesco sia autorizzato a mantenere una armata di 200 mila uo-t mini in luogo di centomila preveduti' dal trattato di Versailles, affermando che è una necessità per il mantenimento dell'ordine pubblico. Gli alleati dichiarano innanzitutto che una proposta di questa spscie non può nemmeno «sere presa in esame -fino a che la Germania ^ncaai suoi obblighi più importanti dei .'o di pace e non iprooede al disarmo da ,_ide la paca del mondo. La Germania so li i -mpiuto agli stessi impegni, nè con •'el materiale di guerra, nè con 'i effettivi, nè con la forni• nè con le riparazioni, nè con .. anni di occupazione. Essa 'iisfaiioni nè scuse par .? 'Viati vittima a più ri.■■' alleate, essa, non iir? • '«termi . ■ io • --ili. .L ri'Ii.szlono • UT». '.! si "Kit .' rjn&mriiw pia iiit ho. fornii essere eseguito e resta la base delle retati* della Germania con gli Alleati; e che essi so decisi ad adottare ogni mezzo, fosse anche, sr. necessario, l'occupazione di una nuova parte dei territorio tedesco, allo scopo di assicurare 1 esecuzione del Trattato. Essi affermano d'altro latp che non hanno intenzione di annettersi alcuna parte del territorio tedesco. Nellostesso tempo, gli Alleati giudicano che le que-^^^S^^aS^a0 Sesecuzione saranno più facilmente risolte 'con uno scambio di vedute fra 1 Capi di Governo che non per mezzo di note diplomatiche. Essi decidono quindi di invitare i Capi del Governo ledesco ad una conferenza diretta con i Cani dei Governi alleati. Essi chiedono che per la toS^^^SS^^^^-^^11^,^^ su tutti glfarfoménti SefS^SéVSSS giungere ad una cò^tìSSSltì^ta^*to tutti ì riguardi, i.Governi alleati saranno disposti, a discutere con i rappresentanti tede1% \nsm 3uesu.0pe relativa, all'ordine interno ed alla prosperiti economica della Germania -«au Germania deve convincersi che la ui cordia degli Alleati per l'esecuzione del Trat-tato è altrettanto salda che durante la"gafcm e che il solo mezzo per lei di rioccunare it posto che ad essa compete nel mondo *Prt adempiere lealmente agli obbuMhe ess» hàsottoscritto». è l'afto finale co del convegno di San Remo, dopo di che _ me dice comunicato ufficiale — la Confe^^.^'f,*8?10™?'*- La N°ta suddetta è ac^S^^^^iS^L^^^, militari. Questa seconda Nota 6 redatta nel senso che io già vi spiegavo ieri. Concerto finale con,,, accompagnamento dimostrativo Il Convegno di San Remo è quindi finito è STat0 solennizzato stasera con una bella manifestazione artistica- un concerto al Casino Municipale in cui la s'ignoanna Fu™-Sayio ha cantato deliziosamente arie antiche italiane. Al concerto assistevano i primi ministri Lloyd George, Millerand. Nitti, ì generali Foch e. BadOKlio. il vice ammiraKlio Acton e tutto il personale, diplomatico e tecnico della Conferenza. Oliando è entrato il nostro Presidente del Consiglio onorevole Nitti. l'orchestra intonò la Marcia Reale: e la Deputazione delle Provincie adriatiche irredente qui venuta per sostenere la causa di Fiume e della Dalmazia, sorta in piedi, improvvisò una impressionante dimostrazione al grido di: «Viva la Dalmazia italiana! Viva Fiume italiana ! ■ abbasso gli imperialismi degli- altri ! «. Alt.rs grida più significative sorsero da vari punti del teatro : « Abbiamo avuto 500 mila morti! Dateci quello che ci spetta! ». Mi si riferisce che poco più tardi Nitti voleva giustificare presso Lloyd George ernesta esplosione non preveduta nel protocollo del sentimento popolare e Lloyd George avrebbe, risposto : « Oh. in Inghilterra sono abituato a ben altro ! ». Lloyd George e Mtllerand partiranno domattina per via di terra; Nitti partirà per via di mare, imbarcandosi alle 17 sull'esploratore Poerio, che lo porterà a Civitavecchia. MARIO BASSI. Note ufficiose da Parigi e da Londra danno notizia del passo di Trumbic presso la Conferenza in termini analoghi a quelli esposti dal nostro inviato speciale. (La nota francese per altro, contiene questo inciso: n Trumbic esprime il vivo desiderio che non si giunga ad una soluzione che suoni in opposizione Mia Jugoslaiia e che. possa influire sul futuro fra le due nazioni». E la nou inglese conchiude: « Generalmente viene rilevato con soddisfazione come l'Italia' dimostri, ancora una volta tutto il suo buon volere e lo spirito conciliante per arrivare ad una soluzione soddisfacente ». Ecco, infine, il testo del dispaccio di Trumbic alia Conferenza, come Io pubblica la Tribuna di Roma : Anrirenfio dai giornali che la Conferenza m San Remo sta per rleclrtere sulla questione adriatica Mi permetto ni far osservare che gli on Nitti c Scialoja. nelle loro conversazioni amichevoli, mi avevano dichiarato che. se avessi accettato alcune pregiudiziali da essi presentate, sarei stato invitato a San Remo per essere seni ito Io ho chiesto subito al mio Governo l'autorizzazione ad accettare tali pregiudiziali ma esso è stato e 6 nella Impossibilità di rispondere per le condizioni attuali della Jugoslavia per la crisi politica e per lo sciopero ferroviario che paralizza la vita nazionale. In queste condizioni, vi rivolgo preghiera, di voler sospendere osni decisione ricono- scendo il caso di terza maggiore in cui mi 'rovp, mentre mi dichiaro pronto a (are tutto li possibile £ /n per un rapido conseguimento dell'accordo i Urfa catturata dai nazionalisti(Scrutilo speciale della srampa) Costantinopoli, 26, notte. E' confermata la notizia che 1 nazionalisti hanno catturato Urfa. Anzadur è ancora a Costantinopoli in consulto con Damad Feriti, ma fei afferma che la condotta delle forze ottomane in Anatolia non verrà affidata a lui. IBBilV. Teleara-ph). Nitti dice " deplorevole „ il Trattato per la Turchia «L'Italia non darà ne un soldato nè una lira per la guerra che potrà derivarne ». [Servizio speciale nella Stampa) Parigi, 26, notte. La elaborazione compiuta a San liemo del Trattavo di pace con la Turchia ispira amare • riflessioni al redattore diplomatico del * Temps » Gliene fornisce lo spunto l'intervista concessa all'» Associated Press » dall'on. Nitti, il quale non ha aspettato la fine della Snìer^^reV'^ pen^del pror,etto tJi Trattato confezionato dai triuinviri0 e cioè eh? esso è deplorevole e che nella 'Ta che ,JOtrà risultarne in Asia Minore f.ItaHa nori dara ne un soldato nè una lira. roìe del primo Ministrò italiano, pronunziate in un momento così decisivo dall'uomo stesso che ha diretto le deliberazioni degli Alleati, possono produrre agli Stati Uniti e sovratutto in Oriente ». Tuttavia egli deve riconoscer? che le dichiarazioni dell'on. Nitti sono rigorosamente conformi alle misure che egli ha già preso e alle intenzioni che egli ha proclamato: «Il ritiro delle truppe italiane dall'Asia Minore e il permesso concesso reccntem»nt. da Mustafà Kemal. capo del movimento r _ zionalista turco, agli ufficiali italiani, che <■ no rimasti indietro, affinché si rechino riè" la di Rodi, provano che l'Italia ha a' grande senso politico avendo riguar'1 zionalisti turchi e rendendo loro scopo di cancellare i ricordi lasci ra di Tripolitania. L'articolista fTtaHq * ritispf'f» in .-rn'sto f' ■ di .vice la Francia, nuantiini.i pre ohhlignta a sorvegliare una Gì rm'oVita dovrebbe essere disnrmata da un anno II r. . verno italiano si è dunque sforzato in Oriente di sostituire il sistema della spartizione con quello della penetrazionp pacifica ». ■ . • , , — , ta sostanza! revisione del Trattato Londra, ztì, notte. I più importanti commenti inglesi sulla soluzione uejiu. controversia francése e inglese relativa al Trattato duna Germania, veri unno scritti in base al testo della dichiarazione con tertì^ate che fino a stase.-a non era giunta a Londl'a' TuUa% circolano già dei giudizi lofttì^ su postici ufticiosi_ intornoal epnjeHE?KK oltre Man Sano ministeriale come una manovra grottosca> e-senza dubbio hanno poca importanza nuto di tale documento. Alcuni di essi, come quelli del «Times» e del «Daily .Mail", sono precipuamente polemici e si risolvono in ai tacchi passionali contro Lloyd George il quale, secondo loro, si sarebbe inchinato ai punto di vista francese. Questi giudizi polemici, che sembrano scritti ad uso esclusivo dei lettori di ica vengono definiti da qualche or- come elemento reale dell'opinione pubblica in glese. In altri giornali si leggono giudizi che tengono ad essere obbiettivi Questi sono lieti del ristabilimento della concordia fra Londra e Parigi, giacchè anche gli organi che propugnano una rinnovata amicizia con la stessa Germania non escludono naturalmente la necessità dell'amicizia con la Francia, come con tutti gli altri paesi alleati. In secondo luogo, i giudizi che meglio interpretano la opinione di quassù, osservano come in essenza l'accordo si sia ristabilito in base ai principii che all'Inghilterra più premeva di vedere accolti dalla Francia. Le questioni fondamentali erano due: l.oi l'assoluto rispetto della zona neutra e rinuncia ad ogni azione militare isola.ta; -i.o) discussione amichevole per una ragionevole applicazione del Trattato. Questa seconda questione era stata più semplicemente chiamata revisione del Trattato. Ma nessuno vuole più usare un termine simile e si parla solo di una applicazione ragionevole e ragionata delle clausole. E' un st-mplice gioco di parole e non vale la pena di dargli molta importanza. Orbene, circa il rispetto della zona neutra la Francia dichiara di rinunciare a qualsiasi annessione territoriale sul Reno (il » Daily News » trova curioso come tale dichiarazione fosse ritenuta necessaria): al tempo stesso la Francia si impegna più nettamente che mai ad agire di conserva con gli Alleati ed infine ammette che si aprano le cosi dette, discussioni per l'applicazione del Trattato e che ad esse possa parteciparvi il Cancelliere Muller, riconoscendo fino da ora che certe clnunule debbono essere modificate a favore del Governo tedesco. Questo è quanto l'Inghilterra voleva nel convegno di San Remo, dopo il temporale dei primi giorni, che si è rasserenato appunto in buse alla accettazione dei principii inglesi. La questione del disarmo diventa secondaria di fronte a quanto sopra. Praticamente essa passa alla categoria delie clausole di cui si discuterà coliegialrnentc- l'applicazione. La Germania non ha ricevuto i -?00 mila uomini che domandava, ma non risulta neanche che le sia stato intimato di tenerne solo 100 mila, anzi corro voce che si finirebbe por concederglieùe 160 mila con una forma mista che classifica il sopra più come polizia. Sembra evidente che la risposta alla domanda tedesca e la determinazione de! numero restano da discutere. Ciò che invece è già stabilito e verrà fissato è la cifra definitiva per le riparazioni. Questa era l'idea inglese e sappiamo come la Francia ha finito per adottarla solo negli ultimi giorni. Naturai mente, le apparenze sono salvate per lutto quel lo che le parole si possono prestare a salvare una amicizia che deve durare, ma la Westminster Gazette non trova stasera difficoltà a mettere in risalto i fatti che le parole possono mascherare, e questo organo liberale revisionista constata come in realtà e stato formalmente adottato il principio della revisione in base a cui si prospettano delle nuove modificazioni che in pratica si apporteranno al Trattato nell'applicarne le clausole. La Westminster Gazette ài rallegra che anche il Cancelliere sia chiamato a partecipare alle discussioni relative. Egli era /adi'/ a San Remo par volontà della Fran-.ia ma la sua presenza e r,ia ammessa al convegno che invece si terrà in Belgio. Vi sono poi dei giornali, corno il Manchester Guardian, i quali non credono che tutte le difficoltà ed i pencoli siano realmente sormontati. NI. P L'aviatore Banza sfascia l'apparecchio a Delhi Londra, >C, notte. L'ardimentoso capitano Ranza. atterrando a Delhi, ove giunge da Allah Abad. ha sofferto un grave accidente. L'aeroplano si è sfasciato ma l'aviatore per fortuna rimase illeso. Così la Aeuter. t