Collaborazione ad un Governo rinnovatore di Luigi Ambrosini

Collaborazione ad un Governo rinnovatore Collaborazione ad un Governo rinnovatore L'ordine del giorno dell'on. Gronchi e grosso dei Popolari - La formola " libertà di insegnamento. il discorso di Luigi Ambrosini al Conia terra ai contadini „ respinta • La del giorno Martini Napoli, 10, notte. La seduta antimeridiana e stata tutta occupata dalla votazione sul toma agrario, che occupò tumultuariamente lo tre sedute di Ieri. La discussione si è protratta ancora vivacissima attraverso le dichiarazioni di voto. Oli ordini del giorno presentati orano una trentlna, ma all'u'ltimo momento ne restano sul tappeto appena due: quello del relatore onorevole Martini e quello Osio-Molinari. II voto sialln questione agraria L'ordine del giorno Osio-Molinari riassume l'opinione dell'ala sinistra tlel partito; il suo concetto informatore sancisce intani il principio della terra ai contadini, sebbene in forma lata. L'ordine del giorno Martini riassume l'opinione del centro e della destra del partito; esso 6 piuttosto vago. Dice: « II. Congresso nazionale del P. P. I. afferma i seguenti concetti generali, come base della politica agraria del parlilo: Lo che la terra, per l'Infinità delle sue vrod.nzi.oni e [anziani è eminentemente sociale; 2.0 che per l'attuale impostazione della, politica statalo e dei. rapporti fra classe agraria, padronali; e lavora.trice il problenìa della produzione non prescinde dalla soluzione del problema di. distribuzione,- 3.0 che per questa soluzione ormai maturo il concetto di favorire, accanto al prlncipo della funzione sociale della terra, quello del. congiungimento delta proprietà nel lavoro ». Su questi due ordini del giorno si è svolta la battaglia antimeridiana. L'on. Migliori, rinunciando al proprio ordine del giorno, dichiara di votare con entusiasmo l'ordine del giorno Osio-Molinari, che rispecchia le sue. idee ed i concetti sanzionati nel suo progetto di riforma agraria. Ciò sorprende parecchi, perchè uno dei presentatori dell'ordine del giorno, il Molinuri, segretario della Federazione bianca dei contadini, aveva poco prima affermata profonda la. divergenza di vedute con il deputato di Sovesina. Ma un ingenuo, il signor Bottelli, sale alla tribuna per svelare, che l'ordine famoso è stato compilato proprio daU'onoreyote Miglioli che vi ha apposto aneli" il nome del signor Piccioni. Il Piccioni si ariretta natu ralrnente a dichiarare di aver partecipato alla compilazione dell'ordine del giorno e di ave. firmato, anche perchè rispecchia le idee aella Sezione di Torino, che l'oratore rappresenta. Invece Turati, di Milano, a nome dei suoi amici, voterà contro l'ordine del giorno OsioMolinari, ora che esso ha assunto un sigiiillcato politico, in seguito alle ultime dichiarazioni che ne attribuiscono la paternità, allori. Mignoli. 'Il pubblicista Speranzint, noto seguace di Miglioli, dichiara non aver alcuna fiducia noll'azione parlamentare ormai superata. Tutte queste, dichiarazioni si svolgono nel più gran chiasso; ma la calma si ristabilisco come per incanto quando don Sturzo prende la parola per deplorare che un problema tecnico sia inquinato da passionali preconcetta politici L'oratore si dichiara, contro ogni forma d'i proprietà collettiva della terra, vera o larvata che non può mettere in valore l'interesse Individuale dell'uomo, forza massima por la prcduttivlt.'i della terra, e denunzia l'invadenza equivoca di una economia, nè collettiva, nò individuale. .L'oratore, semplice, chiaro, efficacissimo, è salutato da vivi applausi o da qualche protesta dell'on. Miglioli e dei suoi seguaci Intanto è stato chiesto l'appello nominale sull'ordine del giorno Martini e su quello Osio-Molinari. 11 resultato della votazione è questo : Favorevoli all'ordine voti 106.17!). Contrari; voti 27X09. Astenuti: voti 200;'.. E' approvato l'ordini che non parla di terra ai contadini vittoria di don Sturzo. Li» ritornala scolastica: e un ani dì Stato -\ppena si apre la seduta pomeridiana, il presidente da la parola al relatore della questióne sulla libertà di insegnamento. Il relatore on. Anita pronunzia un elevalo discorso svolgendo il nuovo programma di attività scolastica che dovrebbe abbracciale tutte lo varie scuole. E impossibile seguire il relatore in quest'opera ricostnittiva: indicheremo gli articoli dell'ordine del giorno ctfl (piale si chiude a relazione; » l.o) estimi di Stato per ogni grado di scuola, dalla primaria alla media, dalla media alla superiore, con Commissioni che diano garanzia di equanimità agli allievi da (inai siasi scuola provengano ed elevino la dignità degli studi con immediata soppressione del monopolio scolastico; i.o) asili infantili di obbligatoria istituzione dovunque, sollecitando e sorreggendo le iniziative private e quelle degli erui locali e de,"i opere pio ed integrandole con un'opera ala-re di difesa igienica dell'infanzia; 3.0) rapporti costanti ira scuola e. lavoro- 4.0) scuola primaria di cinque anni con abolizione derla licenza di complemento e tli quella di maturità e con un solo esame Anale che sia veramente valevole come diploma di maturila: h.o) la scuola primaria elementare in ogni capoluogo di circondario sia seguita da un corso popolare di tre anni: 6.o) i fanciulli che vogliono dalla scuoia primaria pancare agli studi classici avranno aperto il ginnasio òri il liceo; 7.0) la scuola media è ''-..i intesa soltanto come scuola classica; si propone invece un duplico ordine di scuola media, la classica e la tecnica professionale, alla quale ultima potranno accedere tutti i diplomati del corso popolalo (avremo cosi un secondò) grado di scuola del lavoro della durata di quattro anni): 8.0) gli iscritti alle scuole classiche, superati gli ostimi del ginnasio, andrai! no ai liceo che tosta distinto in classico e moderno; O.oi la scuola classica e la scuola dei lavoro devono procedere parallelamente con possibilità di contatti tra le uno e le altre, c rivolte alle Università : la scuola normale por la preparazione dei maestri elementari 6 ne cessarlo che diventi meno pedagogica e più scuola di cultura; le Università devono essere autonome e i eentri della vita regionale de vono essere forniti ciascuno di politecnico, che dovrebbe comprendere le attuali scuole indù striali e commerciati superiori, al quale poirun no arrivare i licenziati della scuola di lavoro di secondo grado. Dovrebbero parlare 27 iscritti, ma si meo-' su bitò ai voti la chiusura, che è approvai:'.. Il congressista don Giulio Dorassi dice ..'ho l'Italia, non è proparata a sentire il problema come lo sentiamo noi. » Per esempio, mi riferirò ad un liberale giornalista, ministro' della P. L, che chiedeva giorni or sono: — Ala che vogliom cattolici con questa libertà di insegnamento? E l'on. Ciuffelli affermava che in Italia la scuola è già Ubera ed intanto doveva qualche mes, fa fare le valigie e partire dalla Venezia din lia, che voleva introdurrò la sua scuola libera » Un discorso mu&i'iiUeo pronunzia padre Gemelli. r>ic4: « Bisogna prepararsi al giorno nel quale avremo le nostre università, chi dovranno [ormare I nostri giovani e ddvraiini poi dare opera positiva al paese, (ira noi ab biaino trovato il denaro per l'università cat tolica milanese. Il conte E.ombardi ha portato tutti i suoi risparmi e con lui mille altri. Ma non ci basta 11 denaro. Il Governo ci devo dare U consenso a divenire maestri di quella università che creerà gli uomini di domani questo non potrà effettuarsi senza l'tnscgnamento libero. Non basta soddisfare i bisogni dello 6tomaco. Vi sono figli dei nostri operai e dei nostri contadini che hanno farne di ve rlta che è nella soluzione piena del problema «odala (vivissimi applausi; .. Parlano poi bre veniente altri oratori ad a tutti risponde e-au rientemante 11 relatore on. Anile. Don Jtuao. staponde. asinài «J> ««si cjatosfe del giorno Martini, Un'altra toccando di vari temi. Accetta l'ordine del giorno Marcone.ini sull'urgente necessità della liberta di commercio colla Russia, colla Germania e collo nazioni sorto dal disgregamento dell'impero austro-ungarico, il presidente motte ai voli l'ordine del giorno Marconcini che risulta approvato, e cosi pure è approvato l'ordino del giorno Pecoraro sul latifondo. Don Sturzo leggo quindi il suo ordino del giorno sulla tattica amministrativa e sulla riforma dei consigli comunali e provinciali. Aggiunge di non voler portare nella vita cnmu-. naie rorzo che potrebbero nascondere un senso Idi reazione alla tradizione normale della vita comunale. «Potremo vedere — egli dice — sin.iii.-in- sventolare la bandiera i-ossa sui comuni, e ciò non dobbiamo permettere! ». Dico di volere oltre la liberazione dei comuni anche i mozzi per la loro liberazione e questo è contenuto nella, seconda parto del suo ordino del giorno. Chiodo il sistema di votazione por scheda rigida ed il voto politico allo donno. Voler perdere tempo per non darò il voto alle (.onno nello prossimo elezioni amministrativo significa fare un atto di sabotaggio. Il presidente metto ai voti gli ordini del giorno di Don sturzo elio sono approvati per acclamazione La seduta è quindi rinviata alte 22. La collaborazione La. seduta notturna si apro allo ore 22.30 Ha subito la paro].» l'on.. Gronchi relatore sulla Situazione politico-parlamentare del gruppo. Egli illustra esaurientemente il seguente ordino del giorno. « Il secondo Congresso naiionate del partito Popolare italiano, dopo largo esame della situazione politila e parlamentare le delUaUeggiumento del. partito, con. particolari riguardo alla recente crisi ministeriale: di [fonte mila sterile negazione rivoluzionària del Parlilo solealista ed allo stato di i Usavi cut animilo degli, altri pattati rirliUiiiuiiidusi ni programma popolare come la concezione piti orgarCca dei problemi della vita nazionale 'e più alta a risolvere la crisi, e l'equilibrio di nuovi ordinamenti informali a spirito di libertà e di crisviano, giustizia, riconosce clic per la pratica, irnlizzaz'iouc di tale programma, e per rispondere alte vitali csiffcnzc del \Pacscj il Parlilo popolare coìvi- ogni, altro (partito nel momento presente non, può sottrarsi alla (necessità di una (iaciperazifmiC con altre forze politiche- alternici che tale coopcrazione non può a.vvcnlre se non sulle direttive del progressivo profondo rinnovamento degli istituti economici e politici, e attraverso alla chiara, e concreta, impostazione programmatica, che determinano senza. Indecisiqrjì o equivoci {e '.rispettive posizioìr.i, li: rùClpi)'OehC rcsiióiisabiliia. e 'assicurino (tacile possibilità di effettiwi realizzazione; affida agli organi direttevi, del Parlilo ed al gruppo parlamentar^ tU mantenere donsona a questa, linea, di. condotta l'azione del tpaxlito nel Paese ed in. Parlamento ». D'oratore riscuoto molti applausi. A lui se,,uo l'cui. Vassallo il quale si compialco della fraternità 'degli intenti e. spiega come il gruppo, parlamentare se no ser/ta confortato nel suo aspro lavoro. Deterive l'accanito duello con il Partito socialista io dice alio il Congresso deve duce le dtectfiue Rf* l'Ulteriore svolgimento dell'anione parlamentare^ Parlando di politica internazionale si lagna, tho la Francia e l'Inghilterra abbiano ancora sotto lo armi truppe di qolore. (Scoppia a questo punto il solito violento tumulto; si odono voci gridare: » Abbasso la guerra! Viva il disarmo! ». Il pandemonio è indescrivibile e non cessa so non dopo vari minuti. l'ai discorso che fa minore Parla quindi l'a\v. Gismondi per lina mozione d'ordine, e dopo di lui ha la parola il collega Luigi Ambrosini. il quale parla a nome della Sezione di Torino intorno alle ragioni dell'ordine del giorno da essa presentato al congresso. Egli rivolge una lode sincera e commossa all'c.n. Granelli, per !u nobiltà, la serenità e profondità della sua relazione Intorno al grave problema politico, e perchè ha dissipato l'equivoco esistente tino al momento in cui egli ha preso la parola. 11 collega Ambrosini specifica, ricalcando l'ordino del giorno Gronchi, le ragioni per le quali i giovani di dnistra sembrane dissentirò dal Partito. Ciò -i otterrà non scavalcando, ma sviscerando il problèma della guerra. [Applausi). I deputati popolari si sono trovati un giorno innanzi ad una crisi ministeriale. Invitati a collaborare sono rifiutati, non hanno voluto attaccare In macchina del partito popolare ai carri i'er■oviaii arrestatisi sul binario. Ma un giorno issi si sono visti costretti ad attaccare in coda inolia macchina, che si sono rifiutati di af laccare in testa (applausi), I deputati del parlilo si trovano di fronte alla negazione rivoluzionaria del partito socialista, Essi debbono rendersi.conto del perché di questa negazione, cominciare da lei on. Meda. [Applausi, interruzioni, grida di: Viva Moda! e di abbasso In guerra!: vivo tumulto). L'oratore continua; — A cominciale da. lèi, on. Meda! Come non si può riesaminare là e(invoca condotta dei socialisti europei che non sono riusciti a impedire la guerra o a non far fucinare proletariamente i cannoni che doveVano fare la guerra? .Bisogna dimostrare at! inverso questo esame che la lotta di classe è nini enorme impostura del partito socialista. [Applausi), u partito liberale, che ci chiama pope la ri o cattolici o clericali a seconda elio vuole accarezzare o denigrare, ha fondamentalmente sbagliato il problema politico della guerra. (Applausi). Questa doveva essere un arma temprata in acciaio, e lutti questi giovani che hanno eletto voi. deputati popolari, pigliando o dando pugni nelle elezioni, dovevano costringervi a non fai vi disprezzure molte di quelle che erano la vostre armi migliori. 'À?gi il liberalismo e esautorato in Parlamento ed in paese. 'Applausi, mormorii:) Segue un chiasso violento, poiché da alcuni si vuole che l'oratore taccia per far posto ad altri oratori. 11 presidente scampanella e si scalmana. Avviene un tumulto grandissimo ma alla lino'l'oratore riesce a continuare il suo discorso. Dice che occorre faro ciò che non si ò. fatto, per modo che il Partito possa parlare dall'alto al basso, con l'aria di dare e non di chiedere. Pone il problema della collaborazione al Governo in forma assoluta. « 11 Partito non ha un problema di classe; le responsabilità della guerra posano su tulli; tutti no hanno sofferto perchè forse tutti avevano qualche cosa da scontare. Tutti sanno nel paese che nessuna cosa valse a salvale il Governo (inalilo il discorso di opposizione dell'on. Modigliani. Noi non dobbiamo essere cosi gesuitici (mormorii: si allude a don Sturzo, che per il primo sorride, essendo all'oratore sfuggita la panda gesuitici e appartenendo don Sturzo al la Congregazione di Gesti) da negare aiuto a coloro che bruì inno. Ora noi ci troviamo di fronte ad un Ministero che porta un po' il fuoco e un po' l'acqua», (Grida di: Viva Giolitti :'. L'oratore grida: « Evviva nessuno, all'lnfuori del Partito Popolare! (Applausi). Voi avete il doveri, di piegare il Ministero N'itli a concepire e agii.' nell'interesse supremo dei paese, per dare l'impressione che si vada verso la redenzione morale persona!0 e delle masse ». (Olii il centro e la destra gridano nuovamente: Basta! basta!, e la cnlma non si riesce a stabilire che dopo molto tempo*. L'oratore conclude col dire ai rivoluzionari che nulla vi e di più rivoluzionario no! mondo che l'idea cristiana ed ai conservatori che nulla è oggi da conservare. (Applausi prolungati). Parla in seguito l'aw. Calahri di Napoli e quindi, per alcune dichiarazioni, don Sturzo. Il congresso rinvia i suoi lavori a dor..ar.l alle 15. ia sedata è t»\i» alle ore 24.