Un Governo!

Un Governo! Un Governo! I inali d'Italia si vengono do va iu ora aggravando. A'on è più solo il danno economico; non è soltanto la mancanza delle materie prime che arresta le industrie, la deprezzatone della moneta che rincara ogni cosa; è la follìa che invade tutti gli animi, e pervertendo i valori morali distrugge insieme la vita del paese, annienta la possibilità d'uscire dal baratro dove gli sciagurati del '15 ci hanno precipitato. II nostro grido di dolore per salvare l'Italia fu accolto dagli uomini che più avevano la responsabilità del male con scherzi e con scherni. Alla visione dei mali imminenti a noi piangeva l'anima; essi ridevano. Ridevano perchè non vedevano. Oggi il cambio con l'estero dice la situazione; e sono cifre che fanno rabbrividire. La sterlina è salita a 94 lire: il cambio con la Svizzera è a 425, cogli Stati Uni- ,'ti 480; la lira italiana vale poco più di quattro soldi ! E' evidente che una tale situazione non ci può prolungare senza irreparabile rovina. Se la corsa continui, nessuno sforzo di Governo ci potrà più assicurare il pane, quando il nostro denaro non serve ad acquistare il frumento necessario; nessuna rivoluzione metterà in moto le nostre macchine, quando non si può più comperare il carbone e le materie da trasformare. A tutti i costi bisogna uscire da tale situazione. Ma per uscire occorre un Governo. Ora Governo, dalla guerra e dall'armistizio in poi noi non abbiamo più avuto. Mentre d'un Governo nel senso alto e degno della parola abbiamo ancora più bisogno oggi che nel passato. Un Governo forte .che si elevi dominatore sulle contese dei vari gruppi sociali, e tutti aft'reni e contenga per il bene universale. Un Governo forte che abbia virtù di opporsi con disinteressata e risoluta, fermezza a tutti gli elementi dissolvitori della società, in alto ed in basso, per nessun'altrq mira e con nessun altro vantaggio che della col lettività intera. Le dissoluzioni dell'alto generano gli sfacimenti del basso; la licenza plutocratica determina la sfrena tezza anarchica. E l'ima e l'altra sono causa di dissolvimento alla società che le soffre. Ora un Governo non può permettere i suicidio della società che deve reggere Ma la' sua volontà e la sua forza non si misurano che dalla sua azione. E se per salvare la patria fosse necessaria anchi la più ardita operazione, esso la deve osare. I Governi inetti sono sempre siati la rovina delle nazioni ; oggi ne sono la morte. resvgpzsmsnnfaccgNétti riferisce al Re sulla situazione interna Il voto dalla Direzione socialista centro lo sciopero — Treni in partenza da Roma sospesi. Roma, s, notte. Stamane {1 Presidente del Consiglio e tutti l ministri si sono recati al Quirinale per la firma dei decreti e per la consueta relazione. Dopo la firma, l'on. Nittl. si e intrattenuto a conferire col .Re rulla situazione interna: e ha comunicato al Sovrano lo ultime notizie telegrafiche ricevuto dai Prefetti. Da esso si rileva che la calma subentra dovunque, e che nell'Emilia gli onerai riprendono gradata mente il lavoro. I ferrovieri si sono tutti presentati per. riprendere servizio. In Toscana invece lo sciopero perdura: ma si ha la certezza che s'avvi! alla fine. Nelle, altre grandi città, come •Milano, Roma, Torino c Napoli, la calma non è stata turbata. Il Presidente del Consiglio ha emanato nella mattinata altre disposizioni por il mantenimento dell'ordine. »Si parla di provvedimenti punitivi nel riguardi deli (funzionari che erano preposti al mantenimento dell'ordine. Il vicetornmissario De Caroli, elio richiamò l'oratore del comizio di Decima di iPersicdo, dove I carabinieri spararono sulla folla, è stato, come già sapete, trasferito ai .Piazza Armerina, e deferito al ^Consiglio di disciplina. Si all'erma anche prossimo l'allontanamento del Pretetto di Bologna. L'ordine del giorno votato ieri sera dalla Direzione del Partito socialista, contrario allafroclainazionc dello sciopero generale ih tutta talia (ordine del giorno che l'on. D'Aragona — come ieri annunciaste — portò a conoscenza delle Leghe adunato a Milano) afferma ohe lo continue violenze e. gli eccidi che si ripetono in Italia, indica » una situazione che diviene sempre più grave e che conduce ineluttabilmente ad uno sbocco rivoluzionario », ed invita il proletariato « ad una. seria preparaziono per un'azione intesa ad impone il rispetto del Te pubbliche libertà ». Sii assicura che alcuni membri della Direzione' del partito lamentino che la Confederazione del lavoro non abbia essa medesima deliberato, senza attendere il responso della. 1)1 rezione: mentre uno dei maggiori esponenti della Confederazione sostiene che la massima organizzazione proletaria non doveva agire diversamente, essendosi stabilito nell'ultimu Congresso che solo la Direzione del partito e competente a decidere in fatto di agitazioni politiche. Si è avuto nel pomeriggio un parziale tentativo di sciopero ferroviario anche a Roma alla stazione di Trastevere; ma l'agitazione non ha avuto seguito. Rimangono sospesi por questa sera i seguenttreni : treno N. 18 delle ore 20 per Torino Milano via Sàrzana; treno N, 6, ore 20.40. per Torino: treno N. 10, oro 21.30, per Pisa; treno N. 23, ore 23,30, per Firenze La cessazione dello sciopero a BolognaI funerali del Campagnoli Bologna, 8, code. Ieri sera alle 23 giunse la salma dell'organizzatore Campagnoli, che venne trasportataalla vecchia Camera del lavoro. Stamattina è cominciata la sfilata di proletari, per rendere omaggio alla memoria del Campagnoli, il corteo funebre si ò ordinato poco nrima di mezzogiorno. Dietro alla salma venivano gli onorevoli P.entini, Crossi, Zanardi, Marahini, Gl'asindeti Smorti e il sindaco Scota. Seguiva una Interminabile colonna di popolo, con oltre 2oo bandiere. Sì calcola che ai funerali abbiano partecipato ed assistito olire :1(S) mila personeIn piazza Sant'Isaia la folla si fermò, e parlarono P.onazzi per la vecchia Camera del lavoro. Saltini per l'Unione anarchica bolognesel'on. Bucco per la Camera confederale. Costantino Lazzari. Armando Borghi, e l'on. BentiniStaswa il Consiglio delle Leghe, dopo lungdiscussione, ha deliberato la cessazione dellsciopero, a comiuciare dilla, mezzanotte, L'agni Èlio stiop ila Bassa Sanguinosi incidenti: un morto e vari feriti Novara, 8, notte. I.a situazione derivante dallo sciopero generale agricolo nelle Provincie di Novara, Pavia e nel circondario ili Casale va aggravandosi sempre più. L'inasprimento delio sciopero, dovine alla parleCipàziorie dei salariali addetti al governò del bestiame ed alla mungitura, comprométte in modo impressionante il patrimonio zootecnico, che è di circa 200 mila capi di. bestiame. Molti di questi, nei vari centri, sono multi per la mancata mungitura. Si moltiplicano intanto i conlliili fra lo masse in isciòpero e i Udori dell'ordine, scaglionali in grande numero nelle varie aziende ngricc-le. Un piti grave conflitto è avvenuto ieri scia n Zcrbolò, nella caseina Occhio, dove fu uccisa mia giovane donna e vennero ferite altro selle od otto persone, Un gruppo di scioperanti era riuscito a far abbandonare ad alcuni salariali il lavoro. Sopraggiunto un nucleo di carabinieri, Questo venne a conflitto con gli scioperanti: i carabinieri fecero uso delle armi: e restò uccisa una donna, e altri scioperanti feriti. Parecchi dei feriti versano in grave slato. Le organizzazioni operaie della città di Pavia stanno ora riunendosi per decidere sul fallo: non è improbabile che prevalga la Corrente estremista, favorevole alla proclamazione dello sciopero generale in tutta la provincia, per domani. In altro grave incidente si è verificalo oggi a Guàdrasco, frazione del comune di Bornasco, in quel di Pavia, ove un (inabile feriva gravemente con un colno di fucile uno scio? perente. La cascina di intesto titubile è tuttora circondata da un forte nerbo di scioperanti che vorrebbero inicendiarla: ma e anche custodita da un forte nucleo di carabinieri e uardic, subito accorse. I particolari del conflitto di Modena Quattro morti c diciasctte feriti Modano, 8. notte. Eccovi nuovi particolari Sull'eccidio avvenuto ieri durante, il comizio a Palazzo Garibaldi. A un dato momento i dimostranti preceduti da una bandiera, sulla quale, era scritto i«. abbasso le armi! ». tentarono di oltrepassare i cordoni di carabinieri che si erano allineati, «litianzi al portone del palazzo municipale, con la precisa consegna di non fare entrare nessuno. L'onorevole Ferraris, die aveva chiesto di conferire col R. Commissario, fu lascialo passare; ma suhito dopo la folla tentava di forzare iì cordoni deH carabinieri, centrando ili irrompere nello scalone municipale: pare che molti scalma nati abbiano rcpl'icatamente oltraggialo i ca-;rnbinieri. elio erano una cinquantina: questi lesasperali, temendo di Venire da un momento aH'tilLro soprafatti dalla folla, che si faceva sempre più minacciosa, senza aver nessun or- dine superiore, alcuni di essi cominciarono a parare, sulla folla, che subito retrncedetAj ter-rorizzata. sbandandosi coscia- .'nelle vie laterali. Un operaio, certo Bastelli Evaristo, cadde fulminato. Vi sono altri tre morti: Amici Antonio, di anni 33: Levoni Linda di anni 2i: Gatti Ferdinando, di anni :W. 81 deplorano' pure 17 feriti. Anche un soldato del 3(ì.o reggimento 'fanteria, certo Licata Edoardo, 6 riinasto ferito da una bastonata. A Modella perdura lo sciopero* generale. Conflitto a Barletta Parecchi feriti Barletta» B. notte. Per le 18 era indetto un pubblico comizio di protesta contro .la. disodaipazteme "e contro la mancanza della farina. Ma prima che il comizio avesse luogo, e precisamente alile ore. Iti è avvenuto Un grave incidente dinanzi alla caserma del 29.o fanteria, ove un gruppo di lavoratori lento disarmare i soldati. Onesti fecero fuoco. Vi sono diversi forili, fra i aliali anello un tenente. La fine dello sciopero In Toscana Firenze, 9, notte. A Firenze o nelle principali città della Toscana lo sciopero generale è' continuato anche, oggi, colla stessa compattezza di ieri, iid eccezione che nel servizi pubblici, che furono in massima patte ripresi. Stasera alla Camera del lavoro si è riunito il Consiglio generali! delle, leghe, colla presenza degli on. Smorti, Caroti e Bcntini. Uopo vivace discussione, veniva approvata la cessazione dello sciopero e la ripresa del lavoro, a cominciare da .domaiUna. A Pistoia un tenente di artiglieria venne aggredito da dimostranti reduci da un comizio. \ccorsi i carabinieri in. soccorso dell'ufficiale, essi vennero laccoliti », colpi di rivoltella. Un ; carabiniere rimase ferito, l Ad Empoli sono stati bastonati una guardia di P. s. eri un ex-carabiniere. Il lenente Cur | rieri venne aggredito e fatto segno a collii di rivoltella. Per, difendersi et:li sparò,, e iteri gra | veniente all'inguine uno degli aggressori.'cer-1ijo Giuntini. .11 tenente venne inseguito dai, compagni del ferito sino dentro una casa, do- ' ve egli si era riparato, e ferito da tre colpi di rivoltella. Tanto il tenente che il Giuntini! sono giudicati in pericolo di vita. A Livorno non si segnalano1 incidenti. Si eredo che domani lo sciopero generale avrà termine. I cantieri di Riva Trigoso invasi dalle maestranze Genova, 8, notte. Si sperava stamane che le comunicazioni ferroviario fra Genova e Henna fossero interamente e regolarmente riattivate. Fatti nuovi, generati dalle maestranze degli operai di Levatilo e di Riva Trlgòso, hanno ciò impedito, II cantiere di [Uva Trigoso H stato invaso dalle maestranze. Gli operai hanno proclamalo i consigli ,di fabbrica. I treni sono fermati alla stazione di .Levatilo. Da Genova vennero inviati rinforzi di truppa e di guardie regie.