L'arrivo a Roma della Missione austriaca

L'arrivo a Roma della Missione austriaca L'arrivo a Roma della Missione austriaca 1 discorsi||i saiuto di Renner e di Nitti Roma, 7 notte: ■Il CancelliereT «ella Reoubbiica austriaco, Renner, araóorflpagiiato dal ministro dalle Coinunicazlonl, Ludwig-Paul, dal dottor Giovanni iLoewenield, 'roinisu'o de.-li ApBroyigtonamenti, dal dottor Wilhelm Ellonbogen, sottosegretario per l'Industria e Comnìfercio, e da tecnici dea varii Dicasteri austriaci, è giunto questa mattina, con lieve ritardo sull'orario Vi'euiiuuziato. La Missione austriaca èra partita da Vienna lunedi, alle 9,40, con un treno speciale composto di ire vagoni, e foce U viaggio direttamente a noma. La Missione, oltre elle dal ministro marchese (Della Torretta, era accompagnata dal capitano Dulia Rocca, addetto militaire italiano a Vienna. Alla stazione di Termini si soni» locati ari attendere il Cancelliere l'on. Nitti, il ministro Dame Ferraris, il ministro De Nava, il conte Sforza, .sottosegretario agli Esteri. Dopo le presentazioni ufficiali, Il cancelliere He liner lia rivolto uucstc parole al presidente del Consiglio, Oli; '.Vitti, leggendole in francese: « Ilo l'onore di manifestare a V. E., ed anche a nome dei miei colleghi, la nostra viva gratitudine per l'amabile ed ospitale a.ccoKilenza che noi abbiamo trovato sul suolo d'Italia, e per le benevoli parole che V. E. si è compiaciuta di rivolgermi in nome dPl Heal Ooveino. Noi ci rondiamo conto perfettamente che accettando il cortese invilo ili V. E., ed intraprendendo il viaggio a noma, l'Austria inaugura un'ora assolutamente nuova nei riguardi delle sue relazioni con l'Italia. La Repubblica austriaca, che sta costituendosi mentre ancora dina un periodo doppiamente critico, pel doloroso smembramento e per la terribile crisi econoniica, sperà di poter vincere le presenti difficolta adottando nettamente o sinceramente i principi! della democrazia, così da rappresentale apertamente e francamente un nuovn Stato, piccalo e debole, ma risoluto a seguire le vìe del progresso, a. stabilire relazioni cordiali con lutti i vicini, e specialmente co! più potente ira essi, i! Regno d'Italia. Por il vivo desiderio di giungere al più presto possibile a stabilire rapporti normali con l'Italia, noi abbiamo accòlto l'amabile invito di V. E.; noi speriamo con vera fiducia che. m circe, il generoso aitilo dei Reale Governo, le conversazioni die avranno luogo contribuiranno potentemente ad accelerare l'esecuzione non sólo teorica, ma anche pratica del Trattalo di .san Germano, e ad alleviare 1 mali '-he af Uiggcno lo nostre popolazioni. La renne speranza di raggiungere questo scopi, e . nlata da una parte dalla coscienza ,ù-. il buona volontà di seguire esattamente li puh.zioni della pace, e dall'altra dall'esperienza, che noi abbiamo fatto ripetine voile, dei sentimenti nubili e generosi della Nazione italiana ». L'ori Nitti ha risposto, pure in francese: • lo vi do, signor Cancelliere il benvenuto; e ringrazio voi e i ministri della Repubblica àtisSriaea delle parole che. mi avete voluto rivolgere « Come ben dite, il vostro viaggia n Roma ha un Rito significato politico: ed inaugura un nuovo periodo tra' i. nostri Paesi. L'Italia vuol essile una grande forza di pive e di democrazia nel momlo. Noi dobbiamo, noi vogliamo lavorare 'm coopcrazione di rinnovamento. Tutte le passato discordie, tutto le passate lotte non possono modificare il .nostro programma. La democrazia austriaca troverà le disposizioni più oordinli nella democrazia Italiana; ed in tlitito il nostro popolo troverà, spiriti di pine e di lavoro. No! ci accingiamo all'opera di ricostruzione con ànimo forte e con spirito sìncero. Nessuna (voce di dolore, nessuno sforzo di umanità ci troveranno indifferenti, e dopo in guerra, niente desideriamo di più che lavorar!-, alla pace, con spirito di pace. « Voi venite per lavorare, ad opera di pace: siale i benvenuti 1 ». Dopo FI discorso dell'on. Nitti ha ripreso la palila, questa volta in. tedesco, il Cancelliere Renner, 11 quale, ha rlngrazSatò con calure di quanto disse e più ancora di quanto fece il ProStcl'nrite italiano per iniziare amichevoli) rapporti ciin l'Austria. « Questa — egli dice — DOS è più Pantioo imporo d'Absburgo, a tendenza mitilariste; ma una liberti repubblica, elio intendo svolgere tutta la sua attività nell'interesse della pace a della, democrazia. Io so.no perciò lieto di avere accolto l'invilo del Presidente Nitti. e di' Vedermi ora c'osi benevolmente ricevuto cella capitato d'Italia ». La Missione austriaca, si reco rru'.mdi all'IUV 1e! Excelslor, dove alloggia. Oggi alle 15.30' è avvenuto un primo collo. f[uio fra il Ministro (Dante (Ferraris ed '1 Ministro austriaco dell'Industria e Commercio. Vi preso parte tinello il Soiltbsegretatìo austriaco di questo dicastero, che & nuche Ministro della soeializzazìovf. 11, Ministro agli Approvigiqrìamenti austriaco si incontrerà anche con ■i! Sottosegretario agli Approvifeionamentil ita liarro. Domani, allo ore 9.S0. il Ministro Do Nava riceverà il Ministro delle Comunicazioni austriaco. Allo 17 Renner farà visita al Papa ed alle 1S.30 sarà ricevuto dell'on. Nitti. Ln possibilità (ii mi 'movo in n (ite Dltimatnm ,. dei poste!es'rafonlci al G-overno Roma, r. notte, «sibilila di un nuovo ultiSfafonicl al Governo. Oggi nrattative fra i rappresenrsauizzai.'.ioni postelegrafiche conl'.fivernrt. in merSò alle richieste le. Nell'imminenza dei Convegno Milano, iiidett'j dalla Federazione, lo di tana» categoria è dall'Unione :. Ottoleiighi e Spazzolini col sottosegretario alle Pocol coirmi. .Magno, segre- rauo; niatum de! sono prose;; tonti nelle '< felerate e il dei persona nazionale di dnl .•sindte-e fi'iiut-iia.nli v ebbero un colli sie on. Pietr I tarlo della presidenza <'>{ consiglio. A quanto sembra le trattative subirono un arresto, pordbj il ministro Alessio non ha ani-oca concifetate le sue proposte. Stasera J'I. deputato Merloni, Ottolengiii e Spazzolini ebbero un collocpiio definitivo coi ministro delle Poste. Lo Avanti ! dice che il Convegno nazionale dei postelegrafonici attualmente in costo a Milano, potrebbe, se le trattative odierne, non dovessero concludere, votate un ultimatum della classe al Governo.