"La casa meravigliosa" di Carola Prosperi

"La casa meravigliosa" di Carola Prosperi "La casa meravigliosa" di Carola Prosperi Con questo romanzo — tn casa merovigiiosa — edili, a Firenze, dal Battisteri -- Carola Prosperi segna una lucido mèta nella sua produzione artistica. !■>■ sue (inalila di scrittrice si palesano jn ouesio libro più affinate, per .in.riirimrui: o più sicure <-h" negli altri suoi , ,Jli„ , luvori< rlIl sja aegul largo consenso j,|, j,i,i,i,:ì..0 c di'critica, e che restano tra 1' a n a e e e o J à a ; , . i e e o , e . e e ; i . l a i i manifestazioni notevoli (Idia letteratura ijulianii contemporanea. 11 suo siile ha acquistato, mi parò, un'efficacia persuasiva più penente. insieme con una spigliatezza, con un» tini.in.i piu vivaci. Maggiore varietà di fantasia, piu nitidi risalti nel disegno dei caratteri, sapiènte distribuzione e coloritura degli episodi, nuova abbondanza e proprietà verbale iituis-f.no i pregi essenziali di questo ro manzo della Prosperi, considerato in confronto lui suoi. ++-!■ grigia., chiusa, con un portoncino i rima a tre scalini di pietra. la perta in buona pari.: da. piante rampicanti, e un'impronta d'abbandono tutt'intorno... ». Tale I;. casa, in cima alia collina, tra il verde dei vigneti, e un giardinetto davanti, cinto da un'alta siepe: modesta casa, di campagna, senza traccia di sontuosità, senza nessun motivo esteriore di meraviglia, con «quasi laspotto d'una sbiadita vignetta di lihro... Sia meravigliosa appare agli occhi di fanciullo di Aldo Vico, quando, in un meriggio d estate, vi sale con la madre dogliosa, in pellegrinaggio di nostalgia, e la contempla attraverso le sbarre dei cancelli serrati: « ... ptu di tutto ricordo come ini parve improvvisamente, bella e meravigliosa quella piccola, «usa grigia, cos'i vicina e. cos'i lontana a un tempo, che era nostra ma inaccessibile, che aveva racchiuso la nostra perduta felicità... ... Lafelicità! I personaggi del nuovo romanzo del la Prosperi, la cercano affannosamente, l'agognano spasmodicamente, e tanto più si martoriano in tanta più attesa e ricerca, inentro essa sfuggo loro senza, rimedio, come acqua cho si tenti chiudere nel pugno. La madre di Aldo, Luciana Martelli, è una mite, dolce creatura, semplice nell'animo co ino nel piacerne aspetto; ina d'una piu che delicata, gelosa sensibilità noi suoi affetti cosi che basta, il più lieve contrasto a turbarla, a travaglia i-la nell'intimo con angosce struggenti. E' una creatura di fede; ma la sua fede non lo è riposo dello spirito, si un preoccupato, un esasperato indagare i fondamenti, la verità basata di ciò ch'ella credee un adombrarsi al menomo sospetto, e un dilacerarsi nel cuoio a ogni dubbio: in religione cosi come in amore. Donna scarsamente ragionativa e volitiva al confronto della sua sentimentalità eccessivamente vibrante, ha caratteristiche femminili più accentuate, esclusive, di esagerata impressionabilità e d'irascibile orgoglio e di pavidità malcerta e di debolezza : congenita, inguaribile debolezza. Si è sposata a Marcello Vico per amoreTardi s'avvede clic il matrimonio non s'idenliflca con l'amore, non comporta la passione sognata: poiché il vivere umano d'ogni giorno non è, come si vorrebbe, un varco tra nubi di rosa verso le stelle, ma il marciapiede, di selce con fango. Si sogna, si, ci sillude; e nell'estasi si crede a un'ascesa paradisiaca di anime gemelle congiunte; ma se un qualsiasi banale accidente ci scuote dall'estasi, e ci risveglia, d'un sùbito ci si ritrova soli, desolatamente soli a soffrire. Dobbiamo, con l'accidente che ci ha ricondottalla realtà, condannare gli altri, che non channo seguito nella passionale ascesa, o incolpare noi stessi, che abbiamo follemente sognato?... Questo dilemma domina il romanzocostituisce l'essenza dell'intima tragedia dLuciana, prima, di suo figlio Aldo, poi. Erabambino questi quando sua madre fuggi dalla casa del marito, dopo avere avuto notiziada cene lettere, d'una relaziono di lui con altra donna. La delusa si rifugia, portando il figlio con sé, nella casa, di sua madre. E aspetta e si strusse cho Slarcello venga a ricercarla, a scolparsi, a chiederle perdonopiù ansiosa lei di concederglielo, che lui dsollecitarlo. 11 marito infatti non viene: none invece la madre di lui. la suocera. E nella (hscussìone con la rigida signora, molto Vissuta, esperta di mondo e forte dell abitudinaria mentalità mondana, ch'è inflessibilfacciata ciawa"ffsur nella sua frivolezza, dà^accusatrice^Luè ea ia oce al o e o gi ma à e o ansi e. a i e re — si a e n uIo o uta oa ha ema, lo ora ra e no il ieViteuldi o, ata y, la va, so moale an In n aarsa riite uo è nir ve aste. li. china diventa accusata, da vittima, aguzzino «Volevi il romanzo d'amore tu, con tuo milito » — le dice la suocera. — « la grandpassione! Coso che si troveranno nei libri, mnella vita no... Amare il marito sta bene ma non bisogna poi farlo pesare troppo!.. » La rottura tra i coniugi non è più rimediabileLuciana resterà presso sua madre, tenendo con sè il Aglio, che più tardi entrerà in col logio; e il marito se n'andrà libero, a suo piacere. Passano i mesi, gli anni. Le mura della vecchia casa materna sono diventate per Lu ciana simili a quelle d'un chiostro. In solitudine e in silenzio, non compresa nel sudolore, eccetto che dal figlio, e trascurata sopportata penosamente dai familiari, ella sconsuma e si rode dentro, continuamente non meno che il primo gforn'o della separazione pel desiderio frenetico e nella vana aspettazione d'un ritorno a lei del marito. E la sudesolazione spande come un gran velo oscursu l'adolescenza del figlio, di Aldo, il qualefanciullo ancora, è. costretto a considerartanto cose amare della vita, e il pericolo dessere troppo sincori e troppo profondi nepropri affetti, e l'implacabilità della gente comune verso 1 deboli, verso i naufraghi: lgente comune e chiusa nel suo egoismo, nesuo meschino modo di sentire e di giudicare0 non sa indulgere perchè non può comprendere. Passano gli anni. Aldo è stato in colle ■do è licenziato dal liceo. In lui, insiemcon il devoto attaccamento alla madre, cu10 legano anche tante affinità spirituali, covun sordo rancore verso il padre, rimasto ilutto questo tempo lontano, e che egli immagina pacato e sereno, intento a godere l'arrdente vita di coloro che alla vita chiedonsoltanto ciò che essa può dare, il soddisfacmento di facili gusti, qualche ebrezza, sapenI do cogliere le rose senza lasciare brandeld'anima ad ogni spina. Aldo torna dal coll• iu presso la madre, in campagna. E conoscuna giovane vedova; e se ne innamora perdutamente. Ripullulano in lui, istintivamentinguaribilmente tutte le illusioni che già sdussero. che già ingannarono sua madre. Egvive l'atroce nmanuo del primo amore, precsamente là, presso quella casa che già uspit1 suoi genitori quand'erano sposi novelli, che ma, da tanti anni, è chiusa — chiusi cancelli del giardino, chiuse porte e finestr— e nella sua clausura, anzi appunto per qusta gli parve e gli riappare meravigliosaqua serrami, che oggi la vietano, che paioncustodire come il profumo della trascorsa ettmera felicità materna, lo. mute testimonianzdelle cose, il ricordo inviolato, egli li infrangerà per rivarcare la soglia, per riaprire anuovo sole le vecchie stanze, conducendo spsa la donna amata, stabilendo là il nido dela sua certa, imperitura felicità. Aldo ardtutto nella fiamma del suo amore di ventenne quando improvvisamente la madre am imita. E' grave. Chiamato d'urgenza, giung11 padre. L'inferma accoglie il marito con più fremente slancio della sua passione tanta lungo contentila; e i coniugi finalmente riconciliano. Ma Marcello, il marito, è lustesso ammalato. Il figlio .lo riconosce diversda quello che da lontano l'aveva pensato, contro cui si sentiva, per riflesso del dolormaterno, inconciliabilmente corrucciato. Noè un gaudente, Marcello, non lo è mai statoanch'egli ha cercato, anch'egli ha inseguiun suo fantasma di felicità che non ha mraggiunto, onde non è mai stato appagatouna vittima anche lui, come la moglie: vitima di sé sicfso e insieme di lei: come levittime entrambi di quell'atroce equivoco chsempre in fondo all'amore. Ed ora, se la cas■ meravigliosa « si riapre, per accogliere la fmiglia riunita - la madre convalescente, padre i i: • ogni giorno più declina in salute il Aglio, sempre inebriato della sua passion— nessuna meraviglia osmi rivela: è quelche è Ogni casa: l'albergo usalo di un pocpili ti ili un poco meno di mestizia umanLa realtà folgora Aide, riscuotendolo brscamonte dal sogno: la donna amata, la dvina creatura idolatrala, cui egli aveva falvoto deli-i sua vita infiera, è una mediocrbanale femminuccia, che ha giuncato con lue quasi si direbbe, per la sua incoscienza apunti di femminuccia, quasi senza maliziper passatempo, per gusto d'idillio. Oltre questo le è imnossibilè andare, le è impossbile seguire il*suo innamorato nel volo dsublime amore: non ha ali la sua animaella è fatta soliamo per comminare, per avei piedi al sue!.», sia pur tra polvere o fangE si sposa tranquillamente, per calcolo, ; n uomo anziano, facoltoso. Lo strazio della delusione 6 soffocato nel cuore di Aldo da un altro soverchiarne dolore: la morto del padre sopravviene improvvisa. E la casa meravigliosa ritorna in abbandono, grigio e chiusa. + + + La trama del romanzo è, come si vede, semplicissima. Sia da questa semplicità di fatti, caratteristica, del resto, di tutta l'opera delia Prosperi, la. scrittrice ha saputo trarre uno dei suoi libri piu completi c più attraenti. Sono pagine nel romanzo che, lette, non si dimenticano facilmente: quali, ad esempio, quella dell'incontro delle due suocere, e ui Luciana con loro, quella dell'incontro dj Luciana con l'amica Angela, quelle dell'innamoramento di Aldo, del ridestarsi in Luciana dell'antica gelosia per il marito, subito dopo la riconciliazione, del colloquio tra Aldo e il padre, nella sera autunnale stellata. « Un giorno ,, — parla il padre — «capirai meglio quel che ti dico ora, quando saprai che la natura cr,a gii uomini schiavi, chi delle proprie passioni, chi di quelle altrui.. Sia son tutte cai.-n.... sia le catene son pesanti per tutti... E non so chi sia più da compiangere: se qucl- cho sta formo tutta la vita, a ardere in una wtfìamnia chiusa che non gli biscia veder altro, ClcvltnnTsSetinPpesp*d é fisso in una passione ostinata e insaziabile, o chi corre nel frastuono del mondo, tra le varietà ingannatrici della vita, con la cu riòsitià sempre delusa, sentendosi dentro freti do e silenzioso, secco come un ramo stenle che non può dar niente... •. Un gran senso diffuso in tutto il romanzo, di sincerità, estetica, di naturalezza, di vita vissuta; e prende il lettore; e lo impressiona profondamente. L'interesse del racconto non langue. I caratteri dei personaggi, anche dei più secondari, appaiono acutamente analizzati ed espressi con opportuni risalti ed ombre, ben delincati organici. Nell'insieme del romanzo si perce pisce, si, uno squilibrio, una sproporzione psicologica ed artistica tra la prima e la seconda parte, per il confronto, che non si può evitare, che l'autrice stossa, ci porta a. fare, tra il dramma, veramente grande, dell'amore in Luciana, e in contrapposizione, l'episodio passionale, scarsamente importante, del figlio, di Aldo. Sia poiché la sproporzione è connaturata con l'argomento, indipendentemente dalla trattazione di esso, si ha anche l'impressione che sin cercata coscientemente, voluta dall'autrice quasi por rendere e far meglio risaltare il movimento della discosa sentimentale, dell'abbandono spirituale dei suoi personaggi, quanto più la vita lì matura, li rompe al suo giogo, li delude c li strema. E'' veramente una mèta, questa Casa meraTigliosa, nell'opera di Carola Prosperi': meta da cui la scrittrice, che vi giunge dopo molto o degno lavoro artistico, può procedere a vaste affermazioni e durevoli. MARIO BASSI. Carola PnnPPF.ni: La casa, meravigliosa. — Firenze, Luigi Battistelli ed., 1020.

Persone citate: Aldo Vico, Carola Prosperi, Carola Prosperi', Luciana Martelli, Luigi Battistelli, Marcello Vico, Noè

Luoghi citati: Firenze