Girardengo in grande forma, ma vittima di incidenti è battuto sul traguardo da Belloni

Girardengo in grande forma, ma vittima di incidenti è battuto sul traguardo da Belloni iba ZXLIXI Milano > Sanremo Girardengo in grande forma, ma vittima di incidenti è battuto sul traguardo da Belloni (Dal nostro inviato speciale) Seguendo la corsa Sanremo, 25, notte. 11 distacco di Girardengo ■(E. P.) — E' ancora buio pesto quando, alle ore 6,-ìO, i quarantaquattro corridori che hanno firmato il foglio di partenza si sganciano verso a lontana mèla. Dietro di essi scivolano in un rapido susseguirsi le automobili, una trentina corca, che rischiarano coi loro fari potenti la strada pressoché invisibile. In mezzo a tale bolgia infernale l'abilità dei guidatori è messa a durissima prova. L'andatura dei corridori si a subito velocissima. Si comprende che la otta tra le due principali équipes, bianco-ceèste e hianco-rossa sarà senza quartiere « che molto aspra sarà, specialmente per Girardemgo, la giornata. 1 grigio-bianchi sono una palida Incognita. 1 fratelli Pelissier dimostrano subito dtìlle velleità battagliere e, adottando la àttica del Giro di Lombardia, conducono a 36 o 37 chilometri all'ora. Qualcuno non reggo a tanto sforzo e si stacea. Prima di Binasco troviamo Infatti già lontani il toscano Pucci, 11 ventimigliese Marchiano e Redaelli. A questo punto l'andatura subisce un nuovo aumen~ to perchè due concorrenti delWgi/ipe biancorossa sono a terra per foratura. Subito dono scorgiamo un gruppetto di isolati e qualche figura più nota che appare in difficoltà per la pazzesca volate iniziata dagli uomini di testa. Vediamo infatti Giochino, Petiva junior e con sorpresa, prima di Pavia, Girardango che con il fido Ottonello pedala in maniera poco convincente. Egli è stato staccato a Binasco per una foratura e, non circondato da tutti i suoi fidi, tarda a ritrovarsi. Lasciamo il campione e raggiungiamo il gruppo di testa nel quale i bianco-celesti sono al completo e tirano via con un entrain indiavolato. Il gruppo è formao da Belloni, Pelissier, Azzini e Oliveri, che si scambiano al comando. A Pavia si transita dopo 45 minuti. Il gruppo di testa comprende ancora una ventina di uomini. Poco prima di Caste-gelo un altro atout dei bianco-rossi. og«i prò varissimi, Sturer, deve arrestarsi per foratura. Compirà In seguito un bell'inseguimento, ma la fortuna oggi nemica lo toglierà ancora dalla lotta finale. Frattanto si è fatto giorno chiaro. Una mattinata fresca senza sole, ma nessuno può approfittarne perchè tutti sono ngoiati e soffocati dal polverio densissimo. A Casteggio è la volta di forare per Francis Pelissier, ma {'andatura non rallenta ed anche per lui la lotta sembra finita. A questo punto un aeroplano porta il saluto alla carovana ciclo-automobilistica e volteggia a lungo con ampi giri. A Voghera si arresta Sivoeci per noie di gomma. Da Tortona si transita alle 8.52 col gruppo ancora compatto e deciso più che mai a non farsi raggiungere dal terribile Gtravdongo, il quale è a quattro minuti di distanza, a capo di un secondo gruppetto for. malo da Suter. Henry Pel sier e Ottonello. Pori") la fatica della velocissima sgroppata iniziale comincia a farsi sentire e 'l'andatura ten- rnds1vasvpbccneBcdMgavnbcsStacIldiLIcedGnztoccdnesaPi3APde ora a scendere al disotto dei 30 km. all'ora Il passaggio da Novi Mg-tire Il primo gruppo passa a Novi Ligure alle ore 9,22. Sono quindici corridori coi «biancocelesti » in testa, guidati da Oliveri. Seguono a ruota.- Agostoni, Gremo, Azzini Giuseppe, Belloni. Annoni, Luguet, Cerotti, Multedo-ed altri. Andatura sostenuta e brillante. Buona forma. Allo 9,25 arrfVa il secondo gruppo coi «bianco-rossi» e con Girardengo in testa. Seguono a ruota in fila indiana: Pelissier H, Santagostino, Roncon e qualche altro. Alle 9,27, isolato, passa Giachino. Ottonello, stanco e sfiduciato, si ritira. Novi, un po' delusa, acclama il suo campione con grandi applausi e lo incoraggia, fiduciosa nella sua forza. L'incidente, di Binasco è rapidamente rievocato. Appena gli avversari si accorgono ch« Girardengo ha bucato, i bianco-celesti"fuggono disperatamente battendosi il passo a vicenda, con cambi rapidissimi e con una inlesa p"crfotta. Coriaria balza -di macchina e porge la sua ruota al compagno Girardengo che, calmo, cambia in meno di un minuto e rimonta in sella buttandosi all'inseguimento. I suoi avversari sono già scomparsi nel denso polverone. E incomincia cosi la caccia ardente, fantastica, che costituisce la prima meravigliosa fase della corsa e che noi lutti seguiamo con una, avidità di spettatori entusiasmati e. commossi. Ciò che fa Girardengo è semplicecernente prodigioso. Egli è aiutato in questa impresa titanica anche dal bravo Vaj. Intanto il gruppo di testa giunge senza incidenti od Ovàda alle ore 10,5. Dopo Ovatta il gruppo si assottiglia sensibilmente,, ma men tre taluni lentamente cedouo, arriva l'uomo dalla ripresa meravigliosa: Girardengo. Per nulla impressionato dallo sfacelo dp'.la propria squadra, il novese completamente riraes so insegue velocissimo ed n Fnsone imnrov visamerite riacciuffa i fuggenti. A trcritaejinquc chilometri all'ora! Per ben valutare che cosa ha fatto oggi Gi rardengo ber imporsi alla sfortuna, bisogna pensare che i fuggitivi, nell'intento di staccarlo doflnitivarnente e lasciarlo senza risorse e sen za speranze, hanno ancora, marciato per molti ' tratti a ben 35 chilometri all'ora. Ma ili « routier» di rozza non è stato fiaccato. Dopo di essersi valso fino al possibile dei compagni di squadra e rlopo averli veduti, uno dopo l'altro, cedere sfiniti, Girardengo, in una forma superba, e con un inseguimento sbalorditivo di velocità e 'di tenacia, ha ripreso secondo per secondo il terreno e si è lentamente avvicinato ai fuggitivi, A Novi Ligure egli aveva tre minuti di svantaggio, a Basaluzzo. due e mezzo, a Ovàda, due; in vicinanza di Campo Ligure, con grande sbalordimento dei « biancocelesti », eg'.i prendeva decisamente la testa, con evidente soddisfazione e senza essere ap parente-mente più stane» dei suoi avversarli, Il Turchino non era lontano, ma non sarebbe stata la classica cima (data la giornata mera-' vigliosa) a disgregare i concorrenti. Nuovo incidente al novese sul Turchino Sul Turchino attendo una folla imponente, ivi convenuta in automobile, motocicletta e bicicletta. Gli spettatori sono assiepati ai due lati della strada, e quando il gruppo appare è salutato da un crepino di applausi. Ma un nuovo incidente colpisce il novese. Egli è in testa al gruppo e a cinquanta metri scatta, deciso. E' il suo classico scatio fulmineo, che ha sempre disgregato gli avversari e che anche stavolta deve permettergli di vincere il premio di traguardo. Ma scattando in curva egli ha eccessivamente allargato (data la folla che si assiepa) e va appunto ad urtare nella folla, cadendo. 1 suoi avversarli passano come un turbine e quando Girardengo può riprendere, ne ha già otto davanti a se. Il Turchino è per tal modo passato in questo ordine: l.o Belloni, alle 11,3.20; 2o Torricelli, alle 11,3,23; poi, a ridosso, in un breve tratto: Pelissier Henry, Azzini, Annoni, Brunero, Alavoine, Pelissier Francesco e quindi Girardengo. Seguono: Gremo, Agostoni, Sivoeci e Oliveri, e tra Belloni e l'ultimo di questo gruppo non intercorrono più di 50 metri. Poco appresso vengono: Suter H., Santagostino, Ferrari, Cerotti, Roncon e Lombardi. A 15 minuti dal primo passano Canepari e Max Suter. Quest'ultimo, stanchissimo, si ritira. A brevi intervalli ancora sopraggiungono: Giachino, Buelli. Marchi e Rossignoli. A 30 minuti dal primo arriva Gerbi. Poi Bertolino, Corlaila e Petiva. Bertolino e Corlaita si rivireranno a Voltri. Girardengo buca ancora Nella discesa verso Voltri, Girardengo che 6i comporta brillantemente In gruppo., e ancora una volta fermo ^er una gomma afflosciata. E gli altri fuggono nuovamente come dalmati. Essi mantengono per molti chilometri il distacco e i primi giungono a Savona alle 12,30 Essi sono Belloni. Pelissier Francesco e Brunero. Firmano, risalgono in macchina e ripartono rapidissimi. . A Alle 12.35 arriva Girardengo, salutato da vi vissiini applausi; è con lui Pe'.issier Henry. Firmano anch'essi e volano via. Girardengo lascia subito indietro il francese. Seguono, alle 12.36. Sivoeci. Agostoni e Calzolari, subito raggiunti da Gremo' e da Suter H. Alle 12,46, giunge Emilio Petiva, che è il primo fra gli isolati. Alle 12,46 1/2 passa Torricelli; alle 12,47 Roncon. Seguono, a breve distanza, Ferrari A., Annoni Luigi. Alle 13,3' arriva Canepari, il quale, per altro, convinto di non poter più raggiungere il primo gruppo di testa, si dimoìua cautrariato e decide, evduw rtàate, di gì- 2dpPivSIMmlPSSCITSmAbR•lzzdIdBsmLGFadnnArgCrLnrnSFrLlL2rrscsdcSsQsGs rirarsi dalla corsa. Un minuto dopo il campione milanese prende posto sulla automobile della « Gazzetta dello Sport ». Alle 13,16 giunge Buelli Antonio, di Cogoleto, subito seguito da Lombardi. Finalmente, alle 13,18, è la volta di Garbi, che è accolto da vivissimi applausi dalla folla. Egli si dimostra alquanto contrariato per il ritardo, dovuto a svariati incidenti, lungo la corsa. Firma nervosissimo e riparte rapidamente. Girardengo raggiunge Intanto Girardengo tutto solo e pigiando poderosamente sui pedali si slancia lungo la bellissima strada che costeggia il mare in cerca del suo specialissimo rivale: Belloni. I chilometri si accumulano e il distacco dirn> nulsce.__Finalmante, poco prima .di Ubenga egli raggiunge i fuggitivi. Tra essi si trova Brunero che ha fatto oggi una corsa da grande campione. Ormai la gara precipita e le polverose strade della riviera e le nuove salite del Capo Mele e del Capo Berta non riescono a disgregare .U gruppetto. Una foratura di Girardengo ad Alasslo ci fa assistere ad un ennesimo breve inseguimento presto coronato dalla fortuna. Un'altra foratura di Pelissier attarda il bravo francese e josl pure accade a Belloni che, aiutato da Azzini, rientra nero con questi' nel gruppetto di testa poco prima di Santo Stefano al Mare. La mèta è vicinissima e mette le ali ai piedi dei corridori che marciano ancora ad oltre 30 chilometri all'ora. I cinque che compongono il gruppo di testa sono Bel Ioni. Pelissier Henry ed Azzini del biancf>-ce lesti, Girardengo del bianco-rossi e Brunero dei grigio-bianchi. Essi abbordano l'ultima chi iomelro tra due fitte ali di pubblico.- L'arrivo e la vittoria dì Belloni Il giuoco di cauipe appare chiaro. Azzini Inizia la volata, poi a lui subentra Pelissier con tutto il suo sforzo e imilne Belloni scatta e taglia primo il traguardo con una macchina di vantaggio sul coeqicipièr '.francese, mentre Girardengo, ■quantunque rivenuto velocissimo negli ultimi metri non può che terminare terzo. Eccovi l'ordine di arrivo: l.o Belloni Gaetano di Milano, alle ore 16,11. compiendo in ore 9 e ai' 1 290 Km- del percorso con una velocità media di Km. 30.5W circa; S.o E. Pelissier, cita, media di Km. 30,200; 2.o Enrico Pelissier, di Parigi; 3.o Girardengo: 4.o Azzini e 5.o Brunero tutti alle 16.11; 6.o e 7.o alle 16,K> Louguet e Francis Pelissier. Arrivano In seguito in quest'ordine 8.o Agostoni alle 16 36:'9.0 'Sivoeci alle 16.44; lO.o Alavotne; 1l.o "Torricelli: 12.0 Petiva Emilio; 13.o Lombardi e 14.o Calzolari in gruppo alle '16,34; ló.o Roncon alle 16,51 e 30 secondi.; l6.o iFerrart Paride alle 16.52; 17,o Annoni; 18,o Cerbi; I0,o Quelli e 20.o Edoardo Petiva.