Rovine, sventure e lacrime nel processo Ogliani

Rovine, sventure e lacrime nel processo Ogliani Rovine, sventure e lacrime nel processo Ogliani , Udienza antimeridiana del 24 L f j 9 Aperta l'udienza — affollata assai — si riprende, dopo poche spiegazioni def.ì'Ogliani su alcune operazioni collo Cliallier, l'escussione delle parti lese. Il signor Baraldi Cesare consegnò cartelle del debito pubblico per SODO lire, ed altri titoli ferroviari che dovevano rimanere a garanzia d'un debito di poche migliaia di lire avute in prestito. Consegnò poi ancora alino cartelle per esigere il premio di conversione. Non ebbe più di riterno alcuncliè. 11 danno subilo dal signor Raraldi è di Lire 113,800, mentre egli è ancora debitore dell'O glia in di circa &'K>n. Presidente: — l.a posizione è che il Baraldi dovrà, pagare il 100 per 100 ed esigerà invece denaro ili fallimento!... H signor Baraldi aggiunge che, dopo il disastro, si scatenarono le più disparate voci contro la signora Ogliani. L'aw. Farinelli ricorda che il tribunale non può raccogliere voci. Il signor Baraldi depone che corta sig.ra Celina Dogli, che era amica di casa tigiiani e clic attualmente è impiegata all'Hotel Bertolini di Napoli, diceva che chi faceva il cambiavalute ora la signora Ogliani. Il colonnello sig. B. Serra trattò alcune operazioni finanziarie per mezzo del signor Ogliani, consegnando a costui titoli per la loro rendita. Rimase perdente, di 11 mila lire. Dopo il crnk si rivolse all'avv. Richelmy e anche alla signora Ogliani, la quale fece la commedia cercando di ammansarlo e eli commuoverlo, ma non gli diede alcuna notizia concreta. Allora si rivolse alla cameriera degli Ogliani, la quale, forse consigliata dall'avv. Volino, rifiutò poi qualsiasi informazione che pure pareva da prima propensa a dare, tanto da accettare di entrare a servizio in rasa del colonnello. Onesti ripete l'apprezzamento, già ieri fatto da altra parte lesa. che. la signora. Ogliani sia una commediante. Ieri tale afférmazione di altro denunciarne, il quale narrava d'aver vista la signora fare una scena melodrammatica per un telegramma del figlio fece scattare l'imputato. « In quel telegramma — ella disse — mio figlio mi annunciava di essere. stato messo agii arresti di rigore. Io trepidavo... E' umano che una madre possa tremare, trepidare pel proprio figlio. Si vede che questo signore non e padre, non sa che. cosa voglia dire aver iìgli e non e certo stato un buon figlio se le e.ngoscie e il dolore d'una madre sono una commedia per lui! » « Fu isti vero assassinio! » Il comm. Emilio Luccio, ispettore generale della P. IV, narra anch'egli di alcune operazioni fatte coU'Ogliani. Perdette quattrocento azioni di,L.-40.O3O Cotonifici Valle di Lonzo. Ave va consegnato anche dei buoni del Tesoro a 0 mesi per conversione dai buoni quinquennali e non ricevette più nulla, con un danno di 85.000 lire. Il giorno stesso — dice il teste — che avevo consegnato i buoni del Tesoro, l'Ogliani li versò al Banco di Napoli per tacitare un suo debito. E così complessivamente qtiest'uomo mi ha rubato centoventimila lire. Mi ha rovinato.... Non per me mi rincresce... ma per la mia famiglia! Sono dei veri assassinai Il comm. Luccio afferma che la signora Ogliani era molto intelligente: amministrava la casa di via •Piffetti, ma in coscienza egli non può dire che si occupasse degli affari del banco. L'Ogliani si affanna a dimostrare la pariicolarità e la legittimità' degli affari fatti per il comm. Luccio, ma questi finisce di esclamare: Sia hi un modo o nell'altro, la conclusioche lei mi ha mangiati i titoli! signora Teresa Allievo Martini portò casualmente al hanro Ogliani parecchi titoli per un valore di L. 34.000 per convertirli in buoni del Tesoro. Contemporaneamente apri un conto corrente. L'Ogliani pagava una provvigione del tre per cento. Presidente.: — Ma allora lei ha dato la disponibilità dei titoli all'Ogliani? La teste : — Ma poi m'avrebbe dovuto restituire 1 titoli e la restituzione non avvenne mai. La signora Irma Molinaro versò tremila lire liquide e parecchi titoli) por la conversione in consolidato 5% e l'Ogliani le aprì un libretto di conto corrente. Egli non restituì più nulla e neanche le diede i maggiori interessi stabiliti. Perdette la teste circa 40.000 lire. Presidente ; — Ma l'Ogliani non le fece anche dello proposte che erano d'altra indole che non affari di borsa?... Teste: — Sì, mi disse qualche volta che, siccome ero sola, mi sarebbe venuto volentieri a trovare... Nuovo caloroso battibecco, come ogni qualvolta sbocciano sull'arida discussione finanziaria simili episodi galanti attribuiti all'Oblia trerpemvrvareguqubidealfrpiPritel'OfidlutaRsimtovanlul'50pl'til'stpevispsacedaavnnmrimlodpbtacorifiqnscosi21ni. Questi si alza e protesta affermando che ci fu uri semplice scambio di cortesia ira lui e signora, e questa a sua volta spiega che l'Ogliani non aveva... insistito nelle sue proposte di tipo non borsistico... «A oitantaclnquo anni non ho più nulla'.» Maria Berlino Le vis, una veneranda signora di 85 anni, viene a sedersi sulla scranna dei testimoni. Dà un'occhiaia desolata, ma senza rancore, agli imputati. Narra poi, con serenità, come in buona fede consegnò cartelle di rendita per 53.000 lire dietro invito ded'Ogliani che le aveva data assicurazione di farli rendere di più. Ha onesta pane lesa tanta serenità nella sua dedizione che l'avv. Abramo Levi, di P. C. esclama: — Scommetto che questa povera signora glie, ne consegnerebbe ancora dei denari! Presidente (alla teste) : — Ed ella ha perda to tutto? —- Tutto! — esclama la povera vecchina. — ho perso lutto! Non mi resta più nulla, fuor che lina pensioncina di due lire al giorno, e con quella devo vivere! (Impressione nell'udì torio). Ogliani spiega che la signora Maria Boriino gli aveva rimesso i titoli in « comodalo ». •La vecchina, tuttora linda nella sua modestia, andando via, passa dinanzi al banco de gli imputati, e fa a questi un garbato inchino (Esclamazioni di eoiiuiioDsa sorpresa nel pubblico). Michele Bertinotti aveva portato ÌO.'X) lire al l'Ogliani, perchè gli comprasse una cartella Consolidate 5 0.0, ma non riebbe più, nè il danaro, nè i 1 itoli. ILa signora Eugenia Mezzano diede cartella per l-i.OOO lire all'Ogliani, che le propose di depositarle presso di lui, perchè le avrebbe dato un maggiore interesse, interesse che l'Ogliani, poi. Giumento quando ella cercò di ri tirar."' i titoli. — Io non capivo — conclude la signora. Mezzano — i calcoli che faceva, e prendevo quello ctic mi dava. Presidente : — Ma poi ha capito che le ila portato via i titoli!? » Pareva la sua figliuola! » Il signor Francesco Borghi, impiegato, cori segnò all'Ogliani tì.im lire di Rendita 3 O'O per ih conversione. Invano sollecitò la restituzione dei titoli. Presidente: — .Ma non ha capito che dandole l'Ogliani un maggior interesse, egii aveva la disponibilità dei titoli? 1! signor Borghi afferma che l'Ogliani era obbligato a dargli titoli al 5 0/0. Neanche colla minaccia do.H'uiiervento del Sindacato di Borsa, fece però la restituzióne. — Rimisi anche altre Azioni — dice la Parte lesa, — ma quando si consegnava qualcosa. all'Ogliani non la si vedeva più! L'Ogliani si lamentava delle eccessive spese di sua famiglia. Egli però a veva per amante una tedesca che io vidi una volta al banco, e che anzi io scambiai per la sua figliuola.... (Esclamazioni di sorpresa' Avv. Àbramo Levi • — Crede che l'Ogliani sia scappato con dei denari? Borghi : — Senza dubbio, perchè io stesso gli portai, due giorni prima, duemila lire, che depositavo a nome delle contessa di Pampa roto. De! resto, avevo sentito dive che aveva guadagnato in Borsa, con ottimi realizzi buone liquidazioni, svecaimente negli ultim tempi. La sigiir/ra Giuseppa Mazza avev.-: acceso conio corrente coU'Ogliani, ad invito di o sii. che offerse il -t 0/0. — Io — dice la Pà lesa — gli penniri di faro qualche piccola pel-azione con limitato gundacno, purché i capitale fosse ben sicuro! lo d'affari, non ine ne intendevo. Egli mi doveva comprare cìel le Itala e mi fece versare degli altri titoli. Le Itala discesero. Io gir diedi ordine di vendere . In però finito di povdire conto corrente. A zioni Itala e ogni altro titolo. Fortunatamente oro riuscita, a farad ancora consegnale trecento lire per andare in campagna, prelevandolo dal conto corrente, proprio pochi giò'ni prima del disastro... E pensare che facevo la più gretta economia per dare il denaio di'OKiiaui, affiorile eoa lo anxmoisu'a&iOL. I l'agnil Lnapustoplilecandcolecateceliqddmainhescdstoqvinpvl'ilvictcgpadpngsmdeclgedcsqllidripdadgttdd Presidente: — Ma come noi le consegnò nitri titoli all'Ogliani. Quando, come ella dico, era sicura che l'aveva imbrogliata, non comperando neanco le Itala?... Pane lesa: — Sono stata una stupida, l'ammetto... Ma credevo e speravo che non mi avrebbe gettata sul lastrico! Presidente* — Ma col contratto che ella, aveva fatto, l'Ogliani poteva anche non comprare le Itala, facendosi egli venditore a. termine... Avv. Abramo Levi: -- Cosi, se si aveva un guadagno, se lo intascava l'Ogliani... Presidente: — Poteva anche perdere... con questo sistema della contro-nartitn... Ma i furbi si arrangiano... — Signori la continuazione dell'udiènza ad oggi... Udienza pomeridiana Molto folla anche oggi. L'Ogliani è tradotlo all'udienza ammanettato in catena con una. frotta di a.llri detenuti per reati di furti e rapine. Ripresa l'udienza viene udita, la signora Paola Baili, la quale diede 50 azioni rial a. riporto e poi ISO azioni per l'opzione. Invano tentò di far realizzare e vendere i titoli, ma l'Ogliani dapprima la dissuase. Aveva grande, fiducia nell'Ogllani, che aveva modi pioni di lusinghe e blandizie untuose. Egli vantava tante alte relazioni, ira cui quella doll'avv. Richelmy e della stessa S. E. il Cardinale. La sig.a Ogliani, che molte volte era ncll'unìcio del marito, vestiva elegante ed aveva atteggiamento fiero. L'Ogliani diceva che sua moglie aveva dei magnifici diamanti, ma che egli 11 teneva nella sua cassetta. La parte lesa fa una. lunga esposizione, delle operazioni fatte coll'Ogliani in fine delle quali fu che perdette le 50 azioni Fiat, por riporlo t: le 150 per In copertura. La signora Rai ti contesta quanto afferma l'Ogliani che egli avesse la dirponibilità dei titoli e che le, desse un sopra, interesse dell'I per cento. Avv. Federici : — La signora che si è dimostrata, una cosi abile giuocatrice di borsa... perché, accanto alla, povera vecchia di stamane vi son anche le. speculazioni di borsa, come spiega, il soprntasso dell'I per cento? La parie lesa : — Ma che giuocatrice, di borsa I Del resto io non ho mai percepito l'I per cento di più, ne l'Ogliani mai mi disse di darmi un maggior interesse. In complesso ho avuto un danno di 77.700 lire. La contessa Catterina dondolo della. Riva, narra, anch'essa le operazioni fatte co'.l'Ogliani, al quale consegno parecchi titoli e valori, molti dei quali aveva lasciati in copertura per riporti. Egli parlava sempre di comodato e mi proponeva un maggior prezzo d'interesse, lo però — dice la teste — non me ne intendo di borsa e non so di comodato o di sopraprezzo... Presidente: — E vanno a fare operazioni di borsa senza alcuna pratica e conoscenza di tal materia. ! Parte lesa: — Io credevo e. stimavo l'Ogliani come accorto ed onesto banchiere e gli indirizzai infatti anche mio figlio. Presidente: — Bel servizio ha fatte al suo figliuolo ! La contessa narra che la signora OgHnni qualche volta era in ufficio del marito, ma non sa se trattasse gii affari del marito. Le scrisse una volta per' sapere notizie sul'e sue operazioni e la signora Ogliani le rispose rassicurandola. La contessa CTondolo perdette 215.000 lire. L'avv. a e a e e Km si è suicidato Àbramo Levi presenta documenti e l'attestazione della signora. Laura Ogliani, cognata dell'attuale imputata, la. quale nega che il marito, fratello dellOgliani, si sia suicidato. L'avv. Pavesio fa osservare che ciò è accennato da un anonimo e la signora Ogliani, imputata, non affermò .mai di sua scienza questo luttuoso avvenimento. La signora Maria Ascheris in una piccola operazione di vendita, d'una cartella di 1000 lire, l'Ogliani le diede 650 lire, ma poi non le rimise mai più il resto. Gaido Michele, contadino, diede all'Ogliani cartelle del consolidato per la conversione e non le ebbe più di ritorno che in parte. Perdette .i-.OOO lire. L'Ogliani parlò sempre di comodato. Presidente: — E voi sapevate che cosa voleva dire comodato ? Guido, con una risata: _ Ma che vuole che capissi io... Ogliani: — Però capiva di prendere l'interesse maggiore... Ah si I (Risa) prendevo il 5 per cento invece del 3,50 per cento. Maria Berlina,iti. domestica., ha perduto 6500 lire che essa aveva date all'Ogliani per acquisto di prestito e di buoni del tesoro. Quando — dice la teste — avvennero quei torbidi di quella gente che io non so come si chiama ma che vuole, fare saltare ogni cosa e Torino assieme, io sono corsa al banco per chiedere in restituzione i titoli. Ma Fogliarti mi disse he li aveva nella cassetta al sicuro. Del resto egli diceva sempre che faceva le cose di coscienza, e nel mio interesse... Parlava sempre di comodato... Ma io non so eh" cosa vo.esse dire Avv. Federici: -- Il comodato, c un contratto... per cui Si perde tutto... (Risa). Siccome l'avv. Àbramo Levi protesta con qualche vivacità contro l'Ogliani che ha a sua volta protestato perchè i patroni di P. Q. lo interrompono semi.re nelle sue discolpe, il president,-' invita l'avv, Àbramo Levi a non rivolgere direttamente domande ai testi e all'imputato. L'aw. Abramo Levi replica vibratamente, e il pubblico applaude Avv. Federici (ironico): — Non faccia, avvocato Levi, dei pistolotti per• imprtisàtónare il pubblico. Non vorrei che in quel pubblico ci fossero troppi amici del sigimi- Cliallier... La signora Mazza Maria affidò all'Ogliani tanti titoli per operazioni di cambio e per compera di Fiat per un valore di L. 1O0.7OO. on restituì mai nulla. E' opinione della signora Mazza ch'egli abbia agito sempre col proposito di carpire il denaro. Il conte Filippo Condolo della Riva, versò ail'Oliani l'importo di 114.000 lire per acquistò di azioni Ansaldo e Fiat San Giorgio, ma egli poteva tenere i titoli pel conguaglio e quindi no aveva lino al raggiungiménto de) conguaglio la disponibilità. Ma egli poi gli consegnò solo una piccola paniti delle Ansaldo. Avv. Viliabnina: — Ma il singor come non minacciò l'Ogliani di ricorrere ' al Sindacato di Borsa ? Conte Condolo: — Correvano voci sinistre, ed allora mi recai daU'Ogliahi per invitarlo, certo energicamente, a restituirmi qualcosaAltre vittime Maria Mastra, agiata, è creditrice di 90.325 lire in seguito ad operazioni proposte dalJ'Ogliam. che tenne a riporto della sua rendita, e le disse di comperare altri titoli e consolidato. Aveva la signora Masers dato titoli in copeinira, l'Ogliani disse clic non poteva restituirli perchè era vietato dai Dc-afoli pei quali durame ii periodo di guerra non si j. •levano fare liquidazioni di contratti, e che il lasso stabilito era in tal caso del 6 0/0. » Se io — dice la tesn-, — avessi ceduto alla sua insistenza, avrei Unito ancora in giugno di dargli quel poco che mi restava, e cosi sarei rimasta spnza un soldo! Egli aveva sempre promesso il t, 0/0, ina non ine lo diede nia;, dicendo che lo capitalizzava. Avv. Abramo Levi: — Eia un i; 0/0... labiale! Don Vittorio Ceriani, cappellano, consegnò all'Ogliani la-000 'ire di cartelle a! 8JG0 0 0. per cambiarle in cartelle elei .ì 0 0. L'Ogliani disse che lo teneva a riporto e dava un maggior interesse. Parlò di comodati e quindi di disponibilità dei titoli. Fu impresa vanii t! pretendere dall'Ogliaiii la restituzione dei ti toh stessi. Una volta in ufficio gl'indico un signori!, clu.' Jbse essere l'aw. Hk-hclinv, fratello del cardinale, Luigi Boero, impietrato, ditte all'Ogliani per realizzo alcuni inoli esteri. Poi revocò l'ordine all'Ogliani d> venderli: ma questi li vendette lo stesso. Fano sia che il Boèro non eh! • più nè i st:oi titoli, nò I! realizzo. 1! signor Boero dice di aver sentito diro che I» signora Ogliani portò in dote sol" IV.'V' tir,--. Vincenzo Giranti, negoziante •• i all'Ogliani 4000 lire consolidato 3 Iti 0.0 in garanzia di un presiito di 2000 lire. Poi por conversione Acora oltre pi.oao lire di rendita a! 'Ogliani. .ite non poteva disporre mii li restituì. La conversione. — parte lesa - la fece nelle sue aRTCarla Remiti versò parecchi ti.urn ili opnifazloni. ! titoli furono ynoti'ito. -li.? fu rinnovalo. Inter-1ónento. La ì>ùìUua (iella signora fu di 155.500 lire. Incontrò parecchie volte nell'ufficio delTOgliani la moglie ed anche la figlia. L'Ogliani dissuase sempre la cliente dal ritirare o liquidare o ridurre la posizione o dal vendere i titoli. La vedova Felicita Valenzani portò all'Ogliani azioni nominative Calci e Cementi di Casule per farle tramutare a.l portatore; ma non le converti mai. Egli disse che se ne sarebbe servito per andare a. fare il sindaco nella Società; ma però non ne aveva altra disponibilità. Lasciò pure la signora. Valenzani 1000 lire di prestito all'Ogliani in comodalo. ., Ali disse — dice la. parlo. lesa -- di dormi un sopra interesse del 2 o 3 0/0, ma non me lo diede mai... Ogliani: — Lo versai nel conto corrente.. Avv. Viliabnina: — Ohi sì, molto... molto corrente, tanto che corre ancora!... L'udienza è tolte. Una folla assiste curiosa al passaggio degli imputiti, che sono ricondotti in i arre re. L'Ogliani. come stamane, era ammanettato in catena con altri detenuti, ora condannali. Pi h i f

Luoghi citati: Fano, Napoli, Torino