Il popolo tedesco tra le opposte minacce della reazione militare e della rivoluzione comunista

Il popolo tedesco tra le opposte minacce della reazione militare e della rivoluzione comunista Il popolo tedesco tra le opposte minacce della reazione militare e della rivoluzione comunista Noske dimissionario? - Bauer tenterebbe un rimpasto di Governo - Sanguinosi conflitti a Berlino e in altre città dell'impero - Centinaia di morti e feriti - Dichiarazioni del presidente Eberi. (Servizio Special© della STAMPA) Zurigo, 19, notte. Domato, almeno por ora, il pericolo della reazione nazionalista, la Germania si trova alle prese con un nuovo movimento elio dall'estrema radicale minaccia di sconvolgere l'attuale ordine di cose. Sul tentativi rivoluzionari degli indipendenti e dei comunisti ha parlato ampiamente ieri il Cancelliere Bauer dinanzi all'Assemblea Razionalo. Non ò improbabile ohe nel prossimi giorni questi tentativi assumano ima forma sempre più minacciosa; e 'non si può escludere la possibilità di colpi di mano completamente organizzati su tutto il Territorio dell'impero, allo scopo di proclamaro ila Repubblica dei Consigli. Il Governo ha già riconosciuto la gravità della situazione ed ha espresso la fiducia che esso saprà dominarla. iMa anche negli ambienti democratici si fa strada la convinzione che l'attualo composizione ministeriale abbia già esaurito il suo compito, e che sia necessaria una sua ampia trasformazione. li Gabinetto di.Bauer-è--stato*sostenuto dalla brande maggioranza dell'Assemblea Nazionale; ma sopratutto perchè tale appoggio era necessario di fronte agli ultimi avvenimenti. Questa fiducia del Parlamento non deve essere tuttavia considerata come un atto di piena adesione a tutta 'la politica del Gabinetto di Bauer. 'Nette stesse file del blocco ministeriale si sono udite varie voci di riserve nei riguardi di recenti deliberazioni governative, e soprututto nei riguardi di alcune persone che compongono il Gabinetto. Le deliberazioni che non hanno avuto l'appoggio incondizionato dei tre partiti governativi sono particolarmente due: M rinvio delle elezioni del Rcichstag al prossimo autunno ed il mutamento della Costituzione, nel senso di chiamare il Parlamento e non il popolo ad eleggere il Presidente della Repubblica. Le personalità del Gabinetto che incontrano la maggiore opposizione, anche fra i gruppi ministeriali, sono Erzbprger, che d'altra parte però ha già dato le sue dimissioni, ed 11 Ministro della Difesa, Noske, il cui ritiro era stato annunziato questa mattina. Il deputato Scheìdemann, che ha partato In nome della frazione maggioritaria, non ha risparmiato a Noske le. più vive rampogne Un appello dei socialisti indipendenti Della debolezza del Governo di Bauer vi avevo già parlato fin dai primi giorni del colpo di mano di Kapp, e ve ne avevo inarcato le-ragioni. Ma il.discorso del Cancelliere non ha lasciato cìsmprendere se egli terrà conto delle critiche mosse al suo Gabinetto. Si •potrebbe anzi affermare il contrario, se si considera la difesa che Bauer ha fatto dello stesso Ministro Erzberger, difesa che nell'attuale momento appare più che inopportuna. Gli indipendenti ed i comunisti sembrano in ogni modo decisi a dare battaglia ad ogni costo, affinchè il Gabinetto eia ricostruito su altre Jiàsi. e A Berlino essi continuano a discutere eolie misure da prendersi; ed .irdiscorso del deputato indipendente Henke all'Assemblea Nazionale deve essere considerato come il mimo annunzio della lotta. Finora le discussiu ni a Berlino hanno dato questo risultato: gli elementi estremi insistono sulla necessità di proclamare la repubblica dei consigli; gli indipendenti continuano a trattare coi maggio ritari per imporre una completa trasformazione del Gabinetto. Questi due partiti sono assolutamente d'accordo nel ritenere impossibile un Governo con uomini come Erzberger e Noske. La Direzione del Partito socialista indipendente ha pubblicato il seguente appello: « Lo attacco contro-rivoluzionario dei militaristi monarchici sarebbe fallito. Kapp e Luttwitz sarebbero eliminati; ma il Governo di BaUer e di Noske pensa di rimettere in vigore i vili gliacchl compromessi del suo maledetto regi m me. Al posto del junker Luttwitz, fu messo S-;per ordine del Governo di Bauer e di N'oske un ** altro junker, il generalo .Von Seekt. che ha assunto il comando delle truppe di Berlino. Lo stato di assedio verrebbe mantenuto, il Governo prussiano ha anzi affidato la difesa della capitalo alla Reichswehr e .alla milizia di sicurezza. La dittatura militare non 6 sparita e non è avvenuto un mutamento di sistema: ma soltanto un mutamento di persone. Al Governo imperano Noske ed i suoi complici. Il Partito indipendeni.fi non può tollerarlo. Esso non pensa a sospendere la lotta. La direzione del Partito sa di essere d'accordo col proletariato cosciente, e deve continuare la battaglia con sempre maggiore energia ». Sintomatico questo episodio svoltosi durante una seduta dei rappresentanti dei tre partiti di sinistra a Berlino. Nella sala dove essi erano adunati comparve ieri improvvisamente il deputato indipendente Kohn, il quale ha dichiarato semplicemente che non si deve riconoscere nè un Governo comunista, nè un Go verno indipendente, nè quello di Kapp, uè quel 10 di Ebert e nemmeno un Governo indipen dente-comunista sotto la presidenza di Dan mi?. Poi il deputato Kohn si allontanò tran Suinamente dalla sala. Quale Governo vuole unque l'indipendeiite.Kohn? Il suo partito ha ad ogni modo protestato contro l'attuale Gabinetto, chiedendo che il potere sia affidato nelle mani del proletariato. L'attacco dei conservatori D'altra parte anche i conservatori muovono all'attacco del Governo di Bauer. In uu mani v lesto • della direzione del partito, dopo avere reso>esponsabili degli avvenimenti di Berlino 11 Governo ed i partiti della maggioranza, *si dice : « La politica del partito nazionale tedesco è stata sempre guidata dal principio fon dementale di ottenere un mutamento dell'attuale situazione politica soltanto con mezzi costituzionali. E' quindi necessario unirsi per .combattere il bolscevismo. Le elezioni del jTReichstag e del Presidente devono avvenire presto. Ciò ha condotto il partito a trattare col Governo di Kapp. Ma la via legale per il ragpungimento di questo scopo è ormai li bera». . Intendono forse le destre di collaborare alla formazione di un nuovo Gabinetto?-E' questo un pericolo che viene oggi prospettato dalla stampa democratica, la quale rifiuta assolutomente di trattare con uno dei due partiti di destra. E ha ragione: perchè la rivolta- di Kapp e i preparativi degli indipendenti e comunisti indicano al presidente Ebert una via compie lamento opposta agli uomini che hanno ap poggiato la reazione. Tuttavia in molti circoli politici si vorrebbe ampliare la base della coalizione governativa, chiamandovi a farne parte il partito del popolo tedesco, gli ex-nazionali liberali. Anche un membro dell'attuale Gabinetto si sarebbe espresso personalmente favorevole a tale accordo. I democratici fanno ora comprendere la gravità di una simile de cistone, e ricordano che il partito del popok tedesco, subito dopò il colpo di mano di Kapp aveva pubblicato un appello che veniva implicitamente ad approvare il Governo provvisorio, limitandosi a chiederne la trasformatione in Governo lesale. Le dichiarazioni fatte dall'unico rappresentante di questo partito presente alla seduta di ieri dell Assemblea Nazionale, non muterebbero per nulla il significato della posizione presa dal partito stesso nei Srimi giorni della rivolta militare. Infatti il overno fa diramare questa sera un comuni calo ufficioso che vuole allontanare ogni pre occupazione dei democratici a questo proposito. Dice : . La richiesta espressa dai capipartito, circa una trasformazione del Cabinet lo, ha forse provocato l'impressione che pensa di accettare nella costituzione del Gobi netto 'la collaborazione di nazionali tedeschi c di membri dal partito del popolo tedesco. Non pe è sfittilo tfw»JCA»asfopaaziflne si rife¬ rmvqSdrzinfrsaAadtdcpnGnrtcr a o e o i l n ¬ risce al fatto che i socialisti chiedono le dimissioni di Noske, e che inoltre in Prussia viene pure richiesta una trasformazione di quel Gabinetto con la sostituzione dei ministri Sudekum ed Heine ». Quest'ultimo è ministro dell'Interno prussiano;, e su di lui ricade ogni responsabilità per l'organizzazione della milizia di sicurezza. Egli del resto ha gin presentato le sue dimissioni. Si afferma che anche il presidente della Polizia di Berlino, Ernst, non riprenderà più il suo posto. NosKe «casus belli » Il Gabinetto Bauer entrerebbe in una nuova fase di crisi. Secondo notizie di fonte autorevole, Bauer avrebbe già accettato le dimissioni presentate dal ministro Noske, in seguito agli attacchi del deputato Scheideinann, alla Assemblea. Nazionale. Cosi, oltre ad Erzberger, anche Noske abbandonerebbe il Governo. Lo cause che avrebbero obbligato il Ministro della Difesa, Noske, a dimettersi sono di natura interna ed esterna. Egli, che si è sempre dichiarato orgoglioso di essere stato sottufficiale prussiano, non aveva saputo prendere le più semplici misure contro una rivolta reazionaria, e si è quindi tanto compromesso che il Governo repubblicano non poteva sostenerlo se non vpleva essere tacciato di complicità col rivoltosi. L'Intesa, in caso diverso avrebbe potuto* rimproverare al Governo di Ebert una parziale connivenza con Kapp e compagni. Per prevenire un simile pericolo, non resta che una via di uscita: l'allontanamento deiuomo responsabile. Non meno importanti sarebbero stati i motivi di ordine politico intero. Non solo gli indipendenti, ma anche molti maggioritari, al cui partito Noske appartiene, hanno fatto un casus belli della sua permanenza al poterò. Il ritiro di Noske tuttavia non ancora confermato, benché l'annunzio sia stato dato dalla stessa agenzia ufficiosa Wolff. Da altra fonte si assicura anche che la frazione socialista dell'Assemblea Nazionale ha tenuto oggi a Stoccarda una seduta, nella quale avrebbe deliberato di esprimere la propria fiducia in Noske. Il Governo, in conseguenza di ciò, avrebbe pregato Noske di rimanere al suo posto, ed egli vi avrebbe acconsentito. Nei circoli parlamentari di Stoccarda si aggiunge poi che il deputato Scheidemann non era stato autorizzato dalla sua frazione ad attaccare la politica del Ministro Noske. Si osserva anche che già nella seduta della frazione del 17 marzo la grandissima maggioranza dei deputati si è dichiarata-d'accordo nel ritenere che nessun altro come Noske sarebbe in condizio ni di sormontare le difficoltà politiche della situazione. L'Assemblea riconvocata a Stoccarda Il Presidente dell'Assemblea Nazionale Fetirenbach, che aveva dapprima deciso di convocare il Parlamento a .Berlino, ora sarebbe del parere di tenere, un'altra seduta a Stoc-. carda allo scopo di discutere i probWmi più urgenti. Egli non vorrebbe assumersi -la responsabilità di una convocazione dell'Assemblea Nazionale a Berlino finché la situazione nella capitale e in tutta la Germania permane cosi incerta. Questa sembra essere veramente la causa delle ritirate dimissioni di Noske: benché su ciò le notizie siano sempro contraddittorie. Il Governo crede che soltanto .Noske possegga l'energia sufficiente, e aneti»! la fiducia di molti ambienti militari, per domare ogni movimento di rivolta comunista. Si tramerebbe quindi, non di un ritiro delle dimissioni, ma semplicemente' di un rinvio finché la situazione in Germania non sia chiarita. Noske terrebbe un importante discorso alla prossima seduta dell'Assemblea Nazionale, nel quale darebbe le più ampie spiegazioni sulla sua politica. Assisteremo quindi all'auto-difesa di Noske. di uno dei ministri dell'attuale Governo che dopo Erzberger ha accumulato, su di sè tanto fervore di discussione. Il Governo ha poscia deliberato di inviare per ora a Berlino una Commissione di alcuni suoi membri per studiare la situazione della capitale, e prendere .possibilmente contatto con gli elementi della opposizione di sinistra. Ma se Noske dovesse rimanere, è certo che ,la situazione si aggraverebbe sempre più. Gli indipendenti non sono disposti a cedere. .11 proclama che essi hanno diramato stamane a Berlino è chiaro: vogliono un completo mutamanto.del sistema e ciò non può avvenire con le sole dimissioni di Noske. Il loro programma è d'azione. In parecchie città della Germania gli elementi radicali continuano la loro agitazione con mezzi violenti. A Dormund si continua a combattere per le strade, e si assicura che ai combattimenti prendano parte 14 mila operai provvisti di mitragliatrici, di automobili blindate e di artiglieria. I morti si contano già a centinaia. Movimenti simili .si svolgono a Lipsia, a Magdeburgo, a Cass'el, ecc. Le cruente giornate di Berlino A Berlino gli scontri tra i soldati e la popolazione non sono ancora cessati. Naturalmente la situazione della capitale ò anche più difficile per il fatto che le truppe del Baltico e le truppe di marina stanno evacuando la città. In uno dei punti centrali di Berlino si sono svolti combattimenti anche ieri sera. La popolazione riuscì a gettare nelle acque un ufficiale e parecchi soldati. Giunsero rinforzi di, truppe che da un'automobile spararono sulla folla, la quale si disperse. Rimasero sul posto venti morti e molti feriti. Uno degli episodi più notevoli è avvenuto quando la. brigata di marina, uscendo da Berlino, passava attraverso la storica porta di Brandeburgo. Al passaggio delle truppe la folla assunse un contegno minaccioso, gridando parole ingiuriose. Improvvisamente'i soldati della brigata cominciarono a sparare contro la folla. Molte persone rimasero ferite. Quando le truppe ebbero raggiunta la porta di Brandeburgo, la folla tornò all'assalto ed i soldati misero in azione le mitragliatrici. Vi furono molti altri feriti gravi. Si è combattuto anche nei vari comuni che compongono la grande Berlino, e sopratutto a Schoneberg ed a Charlottenburg, dove furono uccisi parecchi ufficiali delle truppe del generale Luttwitz. Il capitano Ernhard prima di abbandonare Berlino ha tenuto un discorso alla sua brigata di marina, dichiarando che le truppe del Baltico non- si lasceranno mai disarmare; ed ha pregato i soldati di abbandonare per óra i loro progetti politici, e mettersi al servizio del Governo, per' difendere la Germania dal bolscevismo..Egli sarebbe un direttore politico; e la politica la farà lui per i suoi soldati. La situazione generale secondo le notizie giunte stasera alla Frankfurter Zeiiuna dalle diverse parti della Germania. sarebbe la se guente. \d Amburgo regnerebbe la calma. A Gotha si combatterebbe tra la ReichswchK e gli ope rai • gli- operai ricevono rinforzi dalle campagne A Subì- la Reichswehr venne sopraffatta dopo un violento combattimento: la città si trova nelle mani degli indipendenti. Ad. Halle 1 militari hanno il' sopravvento: lo sciopero generale continua. Uguale situazione ad Erfurt. le organizzazioni operaie hanno' chiesto la sospensione dellp/jSoiQpero generale: un Co mitato comunista.naV.tnVe e mmsCmtidi tebtrsSrantrnslsrgsbggdddvcctmdnqaiddSllcucnmpisdndnlmtsdsiflfpacprltlsgmnmzslvece imposto la continuazione dello sciaflwp. A Meiningen la città venne sgombrata dalia, Rekhswehr dopo gravi combattimenti che-essa ha avuto cogli ope rai. A Langensalz un attacco dei comunisti contro la caserma della Reichswehr venne dapprima respinto; nwpoi venne ripetuto con maggiori forze ed ebbe successo. Gravi combattimenti si svolgono a Mulheim nella Turingia. In tutta questa regione la situazione è molto -grave. A Norimberga un tentativo degli, risorti, di occupare l'officio telegrafico e po-|malano molti morti gtale, non e riuscito:: al segnalano, molti morti feriti. .In Baviera ed a Monaco regna la, cala. Cosi nel Baden Cd a Dresda. A Kiel 1 airi- , a i a r a a e o e ma. „ miraglio Von Leveszow venne deposto perora si era dichiarato per il Governo di Kapp: un Comitato di azione del quale fanno parte democratici, socialisti) maggioritari indJoendenti ed il partito del popolo tedasco esercita cola il potere. A Brema si teme un colpo di mano delle sinistre. A Dulsburg'ò tornata la calnìa: i capi comunisti sono fuggiti: sono cominciate trattative tra i rappresentanti dell'industrie. e del commercio e quelli degli onerai. Ad Et berfeld ed a Barmen le truppe si sono ritirate-i. tutte e due le città si trovano nelle mani dei rivoluzionari. Barricate e combattimenti a Lipsia Altre città sono state occupate dai comunisti, o tra queste Hottingen, Hamm, Allona, ecc. Sono stati istituiti degli uffici dell'esercito rosso, dove gli operai vengono continuamente armati. I rivoltosi dispongono di fucili e munizioni di ogni: sorta, od anche di mitragliatrici, cannoni e lancia mine. Operai armati sono diretti contro Gelscnkirchon. E*si sono riusciti ad: occupare questa località, compreso l'aerodromo. Ad Ascherleben gir operai si sono occupati della costituzione dell'esercito rosso. A Suedlnbuirg si è svolto giovedì un gravo combattimento tra comunisti e la Reichswehr, con parecchi morti e feriti. Stamane la battaglia fu ripresa. A Dulsseldorf. dopo una grande assemblea nopolars sono avvenuti degli scontri tra i vari partiti : i comunisti impediscono la pubblicazione dei giornali degli indiiipendenti : i socialisti maggioritari e gli indipendenti hanno pubblicato un manifesto invitante gli operai a riprendere il lavoro; ma i comunisti vi si oppongono con violenza. Mandano poi da Lipsia che nelle trattative che hanno avuto luogo nella notte di giovedì tra i rappresentanti- degli operai e lo autorità militari vennero presi dogli accordi per rendere possibile l'introduzione dello stato di pace nella città, un operai non accettarono tuttavia quest'accordo e riaprirono il combattimento a mezzogiorno, r combattimenti durarono tutto il pomeriggio di giovedì sino ad ora tarda della notte. Dovunque si stanno costruendo delle barricato. Le perdite sono molto gravi. Si parla di centinaia di morti e di feriti. Responsabilità attribuite all'Intesa « Interessante è ancho il giudizio che Via della situazione il grande giornale democratico la Frankfurter Zèitung, la quale tuttavia accenna alla parte di responsabilità che negli ultimi avvenimenti ha avuto .l'Intesa.. « Lio che è accaduto a Berlino — dice il giornale — non sarebbe avvenuto se non si fossero commessi gravi errori. Npn è ora il momento di parlare di ciò; ma da tali errori sono derivate in grandissima parte le cause di un'eccessiva sfiducia. E' facile giudicare le cose che accadono nel paese vicino: ma questo giudizio non è imparziale quando proviene da chi ha una giunde parte di resDonsabilità. Se ora in Francia, in America ed in Inghilterra si accusa la giovane democrazia tedesca della rivolta di Berlino, non si deve dimenticare che furo no i vincitori di Versailles che ci impedirono la costituzione di una milizia popolare come lia la Svizzera, ed invece da essi ci fu permessa soltanto la" formazione di un corpo di truppe volontarie, che se ben pagate e fatte segno ad una quotidiana propaganda, possono diventare strumento di capi militari senza scrupoli. La rivolta si deve anche al fatto che i congiurati di Berlino e le personalità più in fluenti degli ambienti militari hanno creduto forse in buona fede, che la maggioranza del popolo tedesco si, sarebbe lasciata trascinare al.loro fianco. Ma anche la colna di questo -calcolo errato ricade sugli Stati dell'Intesa. Nulla poteva infatti apparire ai seguaci dell'antico regime in .Germania cosi adatto per screditare la democrazia del popolo tedesco, come il con tegno dei vincitori dinanzi alla Germania ( la pace di violenza di Versailles con tutte le sue vergognose disposizioni. Se tuttavia la grande maggioranza del popolo tedesco si _ mantenuta ferma alle nuove idee, e nell'ora del tentativo è rimasta fedéle a se stessa, ciò non diminuisce la grave complicità dei prò motori del trattato di Versailles ». Il giornale ricorda quindi di aver avvertito più volte che il trattato usato dalle Potenze vincitrici verso la Germ'ania favoriva la reazione tedesca, la quale ha .rialzato il capo « Un sensibile miglioramento" della situazione estera della Germania era già avvenuto nelle settimane precedenti al colpo di jjiaùo di Bei lino; ma ciò non ha potuto impedire che si effettuasse l'attentato contro la vita della de mocrazia tedesca. La rivolta fi ormai fallita, ma la crisi acuta non è passata, il pericolo in cui ci, troviamo rimane .ancora sempre grande. La pazzia degli estremi di destra ha dato nuova forza vitale all'estremismo di sinistra. Una via sicura deve «ssere scelta tra questi due 'abissi, affinchè la difesa contro un male non .faccia precipitare la Germania in un altro estremo, il momento attuale è ancora mi nacciosó. La democrazia tedesca vuole coseien temente lavorare: e di ciò ne è mallevadrice la decisa volontà di tutto il popolo tedesco lavoratore ». Ebert ottimista arrnlsnvsnà i e n è i, -|possa svolgere senza alcun altro turbamento » i F> R« Il Presidente dell'Impero, Eberi, ha concesso un'intervista al corrispondente di un giornale di Zurigo, e in essa ha prospettato brevemente la situazione della Germania. n tentativo di ristabilire il militarismo fallito rapidamente. 11 popolo tedesco ha capito clie l'avvenire del nostro svolgimento nazionale ed economico non può essere compiuto che sulla via legale della democrazia, sulla via della libera collaborazione di tutte le classi negli affari dallo Stato. lìli avvedimenti degli ultimi giorni hanno dimostrato come e quanto stono profonde nel popolo tedesco le radici del sentimento democratico. Cojuro che hanno provocato la rivolta hanno dovuto lieo nosccre rapidamente l'inutilità del loro sforzo: ed io sono convinto che se ne ricorderanno per tutta la vita. Io non mi faccio illusioni sopra la pollata dei danni che l'attuale ribel lione ha provocato al, nostro popolo, già cosi gravemente provato, ma sono perfettamente sicuro che la stessa forza, che in questi giorni ha protetto la Costituzione democratica repub blicana in Germania, rappresenterà anche in avvenire la migliore garanzia per la ricostituzione dell'economia tedesca e per la ripara zione dei danni di questi ultimi, giorni Venendo poi a parlare della seduta di ieri dell'Assemblea dev'impero, Ebert ha soggiunto « Anche i rappresentanti del popolò hanno espresso la loro concorde fedeltà alla Costituzione. Se qualche cosa mi può rafforzare nella speranza che presto l'ordine sarà ristabilito, è il contegno del popolo e dei suol rappreseli tanti durante gli ultimi avvenimenti, io ho fiducia che entro brevissimo tempo il lavoro potrà essere continuato senza turbamenti a Berlino, di modo che il Governo vi potrà rientrare entro il più breve tempo possibile. Sono anche lieto di constatare che il Governo de mocratico della Germania incontra la piena fi ducia, non soltanto del suo popolo,, ma anche dell'estero. Il segno già lo si vede'non soltanto nel contegno dei Governi stranieri, ma anche nella valutazione della nostra moneta all'estero. La rivolta di Berlino aveva creato una certa preoccupazione sul mercato: ma già dopo 48 ore questa era sparita; e quando Kapp ed i suoi compagni si allontanarono, le condì zioni del denaro tedesco erano già salite ad un punto come dalla metà di gennaio noi non avevamo mai visto. La fiducia del nostro popolo e quella dell'estero ci dà la forza di spe rare che lo sforzo della ricostituzione dell'eco nomia tedesca e di un riordinamento sicuro si i