Fiduciario della monarchia?

Fiduciario della monarchia? La candidatura di Hindenburg Fiduciario della monarchia? (Servizio speciale della Stampa) Zurigo 11 notte \ giormente per de Zurigo, 11, notte. \ gHindenburg ha chiesto ed «'Kfizionc di Guglielmo 11 per accettale la i.iu-i (lutatura alla presidenza della Repùbblica te- .,./.,..ni,, ut v«b»"-""" . i"•* hKii,..,' d(.datura alla presidenza della Kcpubbli,.-. t-,.desco. Questa notizia è confermataSi!,$?™ÌKgiontn.no « \ orwnerts », il quale anzi aggiunte clic «non si tratta di una presidenza rupub-l. blicana, ina della ricostituzione della Monar-; chia», il cui reggente sarebbe appunto il vec- chia maresciallo. 1 giornali di Berlinoriferi-.|.scono inratti che il colonnello oancr, i-.uuinp j I.utlendorft, quando quitl- ■ i!i!i-: l'uomo di fiducia del gen he tempo fa lancio la candidatura di deiiburg, ha tratteciato il se*guonte programma del suo partito: « Nostra intenzione e la ioosduizione della Monarchia tedesca simulilo il modello inglese. Il nostro programma ìontil-eno l'elezione di Hlndenbui'g a presidun. Nelle prossime elezioni deve aver luogo un ebiseito sulla questione della Monarchia 11 Iella Repubblica. Se il plebiscito fosse favorevole alla Monarchia, avverrà subita la 110ulna del Kronprinz Federico Guglielmo, .in ritorno dell Imperatore Guglielma e Lnfat.i illuso, poiché questi ha rinunciato forma.mente al irono ». ,, .. \i-i-:into all'episodio Hindenburg, l episodio Nlcolay. Vi avevo a suo tempo informato di ina chiassata fatta dagli studenti tmzionaliiì dcll'nnivérsitn di Berlino (gli studenti In realtà sono quasi tutti nazionalisti} contro il prof Nicolav. reo di essere stato pacifista rlu-, canta la guerra e di aver sempre combattuto il militarismo tedesco. 11 Senato accademico dell'Università di Berlino, discutendo il suo caso . ha deciso che il prof. Nicolay era indegno di continuare le sue lezioni. Ma ora intervenne lo stesso ministro della P. L, Haenische, il quale annulla la deliberazione del senato accademico deplorandone il contenuto e affermando che per la libertà dell insegnamento egli si vedrà costretto, se il prof. Nicolay volesse continuare le sue lezioni, a. nifenderlo nell'esercizio del suo ufficio e ad assicurare con tutti i mezzi che egli ha a. sua disposizione l'ordine nell'interno dell università Del prof. Nicolav ricordiamo che egli ru sempre convinto pacifista e che. durante la guerra, ha pubblicato fra l'altro ima monografia della guerra, combattendo il militarismo deJa Germania. Ciò che più ha indignato gli studenti di Berlino è il fatto che il .Nicolay e fuggito dal fronte in areoplano militare con tré soldati della sanità, rifugiandosi in Danimarca.- L'affare avrà probabilmente un seguito. Elogio della politica italiana \ncora una celebrazione tedesca dell'atteggiamento dell'Italia di .fronte alla situazione Soliittca ed economica dell'Europa, E la democratica Frankfurter Zeitung. die pubblica come articolo di fondo una corrispondenza del suo inviato a Roma, nella quale vengono ricordati tutti i meriti non solo del .Governo, ma del popolo italiano, durante le trattative di Parigi nella valutazione delle necessità ette incombono sull'Europa per la sua ricostituzione pacifica. Vi accenno anche a questa nuova manifestazione dt simpatia tedesca per il nostro Paese, che vieno a confermare quantoieri dichiaravano altri grandi giornali: cne la Germania saprà' dimostrare la sua gratitudine verso l'Italia, L'articolista riconosce cuè una Germania pollticfamente morta ed economicamente spossata non corrisponde ai pin vitali interessi dell'Italia e non viene desiderata da nessun italiano. - L'Italia — aggiunge — fu il primo Paese dell'Intesa dove si fece strada il concetto dell'assoluta necessità della revisione del trattato di Versailles e fece si che 1 due partiti, i quali maggiormente criticarono l'opera infelice dt IClemeneeau, i cattolici ed i socialisti, in contrasto coll'Ingliilterra e con la Francia, nelle elezioni, riportarono una maggioranza schiacciante. Nella questione della consegna dei responsabili, fu nuovamente la stampa italiana che senza eccezione e decisamente, in parte con vera passione, si rivolse contro questo violentamento del diritto e della dignità umana, cosicché il signor Nitti non agi che come mandatario del suo popolo quando egli in tale questione si comporto come elemento moderatore. Il Governo e con esso furti i partili e tutto il popolo d'Italia, sono pienamente d'accordo sul fatto che revisione non significa un lavoro di Penelope, ma il mettere da parte una camicia di Nesso, che si voleva far indossaro ai tedeschi e con la quale si è poi coperta tutta l'Europa ». Infine l'articolista tocca anche dei rapporti dell'Italia con la Germania sovratutto per ciò che si 'riferisce alla questione adriatica-. «La politica tedesca — egli scrive — non ha nessun motivo, come finora fecero alcuni giornalisti tedeschi, di difendere in tale questione gii jugoslavi. La grande politica italiana si muove iH-r proprio interesse in una linea che viene a favorire anche la Germania. Se 1 jugoslavi, richiamandosi al principio di nazionalitlà. chiedono l'appoggio dei tedeschi nell'Adriatico, bisogna rispondere loro che essi stessi dovrebbero prima di tutto seguire tale principio in Carinzia e in Stiria. prima di chiedere, in nome di questo principio, l'appoggio di un popolo che ha già abbastanza da fare per ottenere per sé il ohi modesto e più necessario atto di giustizia e che perciò non può coucedersi il lusso di danneggiare ancora mag- giormente, per delle ideologie, i suoi interessi ft l olirne! cosi offesi . per lo scambio uoiùn svoltesi a Berlino tra dei prigionieri ili guerra svoltesi a i-seinno tra rip^cscntantu dellu repubblica dei Soviet* Kott e il rappresentante dell'impero tedesco l;um0 condotto a,j un completo accordo. 11 . uilrai0 not0 pUubuea ruttato è giù pronto e sturi prossimamente ra- cn,.é ^4 ;}1 |Uifij0 ^4 capo socialista Edoardo Bernstein ul Voru-uerts min lettera di Poto. x He Giorgio. Poincaré Insistè'nell'afformàfe che le Francia fa tutto il possibile, p-r mantenere la pare, ma die ìa Germania prende ajppunto oora.'sjrio da tale at tegg'iamento riservato per appoggiare l'Austria1 nelle sue pretese 0 per rendere quindi, inevitabile la guerra. Il Governo inglese dovrebbe di Bliia-raro dilartwneuls riie. nel wnso di un conni ito, tóso si schiererà dalla parte della Francia, polene in tal modo si intimorirebbe cer I amen le lu Germania e la paco sarebbe man lenuta. Un discorsa d: Bemsdoiff In occasione dell inaugurazione del nuovo locale del Club democratico in Berlino, l'ex ambasciatóre a Washington cunte Bernsdorff iia tenuto un notevole 'discorso politico alla presenza di parecchi membri del Governo di altre personalità, fra le quali l'economista Rathenau ed il direttore della Deutsche Bank II conte Bernsdorff ha detto fra l'altro: « La repubblica democratica chiede da ogni cittadino una netta posizione politica.eu una at lività. decisa. I grandi e forti partivi, che si pongono sul terreno dei fatti compiuti, tendono alla collaborazione per la ricostruzione delia Germania. Sono queste le vere necessiti del giorno. Perciò ognuno deve esser-.- pronto a mettere da parìe ogni desidèrio personale ed a sacrificarsi affinché il principio fondamentale possa riuscire vittorioso. Ogni dispersione delle forze democratiche sarebbe une nuova disgrazia per la nostra povera patria Essa ci allontanerebbe infatti dalla nostra mèta, alla quale tendiamo con ogni sforzo la ricostruzione della Germania. Questa gran de speranza, questo altissimo scopo politico può soltanto essere compiuto sul terreno della democrazia. Ogni tentativo di ricondurre la Germania per altro mezzo alla libertà e i nuova grandezza, è una illusione condannata al fallimento. Quindi noi democratici chiediamo che ogni lotta politica in Germania abbia fine. In occasione della questione della consegna dei responsabili, noi abbiamo per la prima volta notato presso i nostri nemici qualche principio di riconoscimento che il Trattato eli Versailles eleve essere riveduto, e tutto il mondo non deve andare in rovina. Anche nei paesi dell'Intesa si comincia a comprendere che 1 potenti di Versailles hanno compiuto un errore politico di terribile portata, quando essi non hanno saputo formare un programma per la ricostruzione del mondo e, invece che a ciò, hanno pensato a condannare la Germania eel a ridurla all'impotenza. Né la guerra riè la pace hanno potuto porre in vista un'uomo di Stato il cui spirito Cosse adatto a tali grandi problemi. Soltanto in Wilson noi avevamo veduto un piccolo soffio di tale spirito. Ma lo speranze riposte in lui non si sono compiute. Cosicché neppure perii può far sì che finalmente tutte le nazioni si uniscano nel lavoro comune e diano vita ad una Lega delle Nazioni nuovamente riformata. Noi siamo ancora lontani dalla conciliazione del popoli; noi non dobbiamo farri nessuna illusione sopra l'arrendevolezza dei nostri nemici. Il Consiglio Supremo ci ha dato tuttavia la nostra libertà di azione nella persecuzione dei delitti ili guerra. E' questa una prova della nostra onesta volontà e noi dobbiamo resistere a tale prova a.llo scopo eli riprendere il credito morale nel mondo, che fino ad ora ci fu ostile Poiché soltanto quando si a.vrà la ferma convinzione dei nostri sforzi onesti di adempiere ài doveri che ci' siamo assunti, si potrà allora venire alla revisione del Trattato di paro ». F. R. L'incidente di Wernitz nella versione dell"*Agonzia Wolff,, Zurigo, 11, notte. L'Agenzia Wolff, a proposito dell'incidente di Wernitz, dice che soldati francesi sorpresi a caccia dalla guardia degli abitanti spararono contro di essi, dopo che questi ebbero tirati colpi a salve. Le dichiarazioni elei soldati e marinai francesi contraddicono alla versione data dallMi7C»:'ei Wolff. Due soltanto erano armati di fucile da caccia ed essi fuggirono senza sparare. Altri due gendarmi fuggirono in altre direzioni e subirono un vero fuoco eli fila che continuò anche dopo che uno dei due era caduto. La versione della Wolff è commentata con violenza dalla stampa di destra. La Deutsche Tagcs Zeitung approfitta dell'incidente per chiedere una revisione delle attribuzioni e della condotta delle Commissioni alleate, il giornale soggiunge : li fatto di tirare su tedeschi costituisce un vero tentativo di assassinio. 11 fran cese ucciso ha avuto ciò che si meritava.