L'occupazione di Costantinopoli sarebbe imminente

L'occupazione di Costantinopoli sarebbe imminenteL'occupazione di Costantinopoli sarebbe imminente Wilson contro la permanenza, dei tvirchi Le forze britannzcHe pronte per l'occupazione (Servizio speciale della Stampa) Londra, t, nette. L'annuncio uscito stamane sul t Daily Telegraph » circa l'intenzione del Governo inglese di occupare Costantinopoli con la cooperazione della francia e dall'Italia non Ita 'creato molla sorpresa. Era evidente clic, di {fronte all'indignazione suscitata dalla notizia jdei massacri in Armenia, cosi come e stata ■pubblicata, Lloyd George non poteva rlmainere più oltre inattivo. La sua intenzione di 'occupare Costantinopoli viene anzi descritta ;come una decisione pia praticamente presa, ;benclié resti più o meno subordinala all'approvazione delle dite Potenze alleate. F,' fuori di dubbio elio l'annuncio è perfettamente fondato perchè non esiste finora l'ombra di una 'smentita è solo qualche ufficioso si limita a. dire clic l'in formazione potrebbe essere pre■matura. Vi è motivo di credere che [occupazione di Costantinopoli sia stata discussa in un Consiglio di ministri o di ambasciatori, semina anche con l'intervento di Lloyd George. Il Consiglio non si trovava però in grado di prendere una decisione impegnativa per tutte e tre le potenze giacchè, mentre il senatore Sci alo] a per l'Italia e munito di pieni poteri, l'ambascia tote Cambon per la Francia se ne. trova privo e devo prima, rivolgersi a. 'Millerand per l'autorizzazione necessario; Iti attesa dell'autorizzazione di Parigi, si conferma che il Consiglio ha probabilmente convenuto che in certo eventualità sia dato ordine allo forze alleale di occupare Costantinopoli. Nel frattempo, le Potenze avrebbero chiesto alle rispettive Commissioni residenti nella capitale turca di informarle sulla situazione reale e sui propositi del Governo ottomano. l.si nnovn niitujceia ili Wilson ; La sensazione prevalente, tuttavia, e che questi siano puro ragguagli di copertura e che. il Governo inglesi' sia veramente risoluto ad agire poiché potrebbe essere in giuoco l'esistenza del Ministero attuale, e qualunque siano le disposizióni degli alni due Governi alleati, ò difficile clic essi possano dire di no all'Inghitterra per ragioni finanziario, economiche e politiche abbastanza evidenti. Può nuche darsi che abbiano già dettò di si o ben poco meno. Il Governo inglese e spinto art agire non soliamo dal movimento popolare, che tonde a farsi irresl.ist.ibi'.e, ma anche perchè'possiede l'appoggio dell'opposizione ministeriale e quello di organi potentissimi. Esiste (infatti una seconda pressione chef può cohsl'derarsi decisiva: quella che viene dall'Aineri■ca. Art esercitarla è da un lalo l'opinione pubblica americana, clic si è mostrata contro i iturcht per opera specialmente delle chiese protestanti, e dall'auro il Governo americano o ■megCio il President*! Wilson. Un cablogramma Ida Washington prospetta a questo proposito un monito che Wilson invierebbe agli Alleati. Il Presidente intenderebbe minacciare di nuovo 'gli Alleati di ritirare il Trattato di Versailles ise ai turchi venisse permesso di restare a Costantinopoli. Questa sarebbe una soluzione che icgli non approverebbe e che quindi gli Stati. Uniti non dovrebbero essere chiamati a garantire qualora entrassero nella Lega delle Nazioni, ni frnnle all'eventualità di una nuova jbomha wtlsortiana di questo genere, è naturale 'che l'tyigh«:tetTn propenda a mettere .le; mani innanzi e. che forse le due Potenze alleate si ■dispongano a regolare dal canto loro tale even, tualità. Occupazione temporanea? ■Sinora ciò che sembra deciso è di occupare imilitarmente Costantinopoli, ma rimane a vendere se l'Intenzione ultima, debba essere, di intimare a suo tempo lo sfratto al Governo oltoimano, oppure rli dare all'occupazione un carattere puramente temporaneo, col proposito di costringere i turchi a rinsavire verso gli allineili e di convincere le masse anglo-sassoni ielle, in fondo, è meglio lasciare i turchi a Costantinopoli per aver modo di somministrare '••loro qualche lezione e forzarli ad una buona ! condotta. Dai discorsi che si fanno negli ambienti ufficiosi risulterebbe che la procedura attualmente in vista sarchile 'a seconda. Hesla a vedere anzitutto se Mustapha Koiné.; sentila l'effetto delle baioncrtte alleate a Costantinopoli e pei se il seri Intento anglo-sassone e di Casa Bianca troverà sufficiente la mezza misura di un'occupazione militare temporanea. , Comunque, quest'Ultima, una volta effettuata, potrebbe svilupparsi automaticamente in quella espulsione del Governo ottomano che Itanti reclamano qui ed in America. A questo riguardo, bisogna costatare che. negli arnia ufficiosi inglesi si dichiara possibile una revisione radicale eli tutto il riassetto levantino, cosi com'è stato concertato in linea di principio dai tre primi ministri qui a Londra e.colme viene specificando il trattato in gestazione davanti al Consiglio dei ministri degli esteri. Come il «Daily Telegraph» ammette nel suo ■articolo di fondo, sarebbe, un profondo cambiamento di indirizzo in tutta la pace rolla Turchia. Ma il giornale dal canto suo ritiene necessario approvarlo, confidando nella piena cooperazione degli alleati. I.lovd George, secondo il giornale, si accingerebbe a spiegare lo stato delle cose alla Camera del Comuni entro pocìii giorni. Anche colliinsenti italiani? SI paria intanto di quali forze britanniche sarebbero disponibili per l'occupazione di Costantinopoli. .Nelle regioni adiacenti lungo il Mar Nero l'Inghilterra tiene circa 11 mila' soldati inglesi e ili mila indiani, oltre un còrpo di 8 mila uomini addetti ai trasporti e servizi minori, in tutto 32 mila uomini, senza contaro, naturalmente, la sua formidabile ■ flotta. In pari tempo, Francia ed Italia sarebbero invitate a partecipare all'impresa, non solo col loro consenso, ina coi loro contingenti, militari e navali quali che siano. Non bisogna nhliare che vi sono coloro i quali l'anno osservare come un radicale mutamento di indirizzo nella pace turca potrebbe coinvolgereviisté operazioni inililuTf in Asia Minore, per le quali mancherebbero le risorsi! adeguale. Certo, non basterebbero le licite e neppure i contingenti militari ora disponibili a distogliere le tribù guerriere dell'interno condotte da un uomo come Mùstafà Pascià, che potrebbe anche accordarsi coi bolscevichi'russi e buttare all'aria molte cose. Gli avversari assoluti della nuova impresa militare cercano qui di spiegare ed attenuare i fatti avventiti in.C.ilieia che dai più sono rtcSerltU con massacri in massa. La loro tesi è che alcuni di questi massacri sarebbero stali in realtà accaniti combattimenti ira truppe turche e quelle, francesi, e gli armeni passerebbero giorni ancora bruiti qualora si desse ni turchi l'impressione che le loto sofferenze vengono assunte a pretesto per l'occupazione finale inglese dell'Asia Minore. I tutvotlli inglesi sostengono questo punto di vista ed uno di essi scrive oggi nel e Times » una lettera nella duale illeva come un corrispondente di quel giornale, descrivendo « le oririe dei nazionalisti turchi» dicesse fra l'altro che. le > truppe- britanniche adesso a Maresb vennero sostituite du un reggimento francese composto in grande parie di armeni e che durante l'oecnpazior • della f'.iiicia alcuni soldati del reggimento pare abbiano ucciso diversi turchi dulie, cui mani c.ssi avevano sofferto e credevano di aver sofferte ingiustizie durante la loro deportazione. l,a Camera turca chiede un'inchiesta Dal canto suo, il Gpverno turco, chiamato' a rendere conto dei massacri armeni, sta ora rivolgendosi agli Stati liinu, benché questi ultimi ne vogliano l'espulsione, da Costantinopoli. La Camera ottomana, secondo un cablogramma dà New York, ha deciso all'unanimità di chiedere all'America di inviare una Commissione d'inchiesta a Mare.sk, per definirvi le dimensioni e le responsabilità, dei massacri. Il nuovo Gabinetto turco non risulta ancora costituito. Le ultime notizie dicono che, di fronte alle obbiezioni dell'Inteso, si rinnncierebtio a chiamare Izzet. pancia, alla Presidenza del Consiglio, e che il nuovo,. Gran Vlzir sarebbe probabilmente l'attuale amnistio della Marina, Salisi; pascià. Altre informazdorri fanno invece pensare che Ali Rlza rimwrehbe in carica fino alla linna del Trattala. M. P. CTpcfplnmmimrrmg(ipdlncvd.MdpdToldlropdcltsdmC

Persone citate: Cambon, Ida Washington, Izzet, Lloyd George, Mare, Mustapha Koiné