Una pagina di politica estera al processo Caillaux

Una pagina di politica estera al processo Caillaux Una pagina di politica estera al processo Caillaux L'incidente di Agadir - Due ambasciatori e un ex ministro (Servizio speciale della Stampa) 9 di Parigi, 5, notte. Il pubblico è sempre più numeroso, al processo Caillaux. La richiesta della seduta a porte chiuse formulata ieri dalla difesa è stata presa in considerazione ma è soltanto mariedi prossimo che l'Alta Corte si riunirà in Camera di consiglio per decidere al riguardo, intanto si continua nell'audizione dei testimoni, il procuratole generale dà lettura di una lettera del signor Conty, ambasciatore francese a lio de Janeiro, il quale si sciTsa di non potere, dati i grandi interessi francesi, che devo diendere ih questo momento, venire a Parigi per deporre dinanzi all'Alta Corte. Il presidene ordina che sia .data comunicazione della deposizione che il Conty ha reso innanzi al capitano Bouchardon ed al senatore Peres presidente della Commissione di istruttoria della Alta Corte. Il cifrario tedesco Il Conty dice che nel 1901 egli"venne addeto all'ufficio cifrario al Ministero degli affari esteri. In quel momento si era scoperta la hiave del cifrario tedesco. Il Contv fornisce al riguardo spiegazioni particolareggiate. 11 primo telegramma che egli riuscì a decifrare, concerneva, l'arresto di Derouledo a Croissy. In quell'epoca l'ambasciatore di Germania. De Munster, dava pure informazioni a Berlino circa l'affare Dreyfus. Dal 1901 al 1911 il Ministero degli Affari Esteri francese poLu conoscere n tale guisa i telegrammi inviati dall'Ambasciata di Germania. Nel 1911, dopo il colpo di Agadir. dalla decifrazione di alcuni telegrammi tedeschi si venne a sapere che il signor Caillaux, allora presidente, del Consiglio negoziava colla Germania all'insaputa dèi suo ministro degli esteri Des Selves. Ouesti no parlo a Caillaux od crfto giorni dopo il cifrario tedesco era stato modificato. Non si potè per molto tempo trovare la nuova chiave. Questa non er.a stata ancora scoperta nel settembre del 1912 quando egli lasciò il Ministero essendo stato destinato ad un altro posto. Il Conty sospettava già sin da quel momento che Cailaux trattasse direttamente col Governo tedesco all'infuori dei suoi collesrhi. Il Contv riferisce infatti che quando Caillaux era ministro delle iinanzo aveva delegato in Germania un ale Fonder, funzionario al suo Ministero roll'incarico di occuparsi dagli affari della N" Goko-Sangha che fu poi l'origine dell'affare di Agadir. A questo proposito" e da notare che il barone von Lancken venne informato che la chia.ve del cifrario tedesco era stata scoperta dalla diplomazia, francese in seguito ad un imprudenza di Caillaux. Ouando JÌas Selves si lagnò col presidente del Consiglio ner 1 negoziati che aveva intavolano direttamente con Berlino, Caillaux. cedendo ad uno scatto del suo carattere impulsivo, si r<=cò dal barone von Lancken rimproverandogli che nei suoi elegrammi egli avesse latto il nome di Cail- 3.UX. Nella sua deposizione il Contv dice ancora c e il 22 gennaio 1918 egli ebbe un colloquio col presidente della Bepubblica Poincaré il quale gli parlò dell'affare Caillaux. L'ex-presulente del Consiglio sarebbe andato un giorno a dirgli che egli si era trattenuto col' barone von Lancken sulla questione della traduzione dei telegrammi tedeschi. Poco dopo a sua caduta, Caillaux si era recato dal Lancken e gli aveva detto: «Vediamo da uomo a uomo se questi famosi documenti verdi sono de; falsi». Poincaré, dice il Contv, mi dichiarò di avere ricevuto questa confidenza. Dopo il suo colloquio col Presidente della Repubblica, il dubbio per il teste non era più., possibile: era Caillaux che aveva fatto conoscere all'Ambasciata di Germania che la Francia aveva contro di essa uno strumento di difesa naturale di prim'ordine: il cifrario dei suoi telegrammi segreti. 11 Procuratore Generale dice che questa deposizione contiene un'accusa gravissima': perciò si darà lettura della deposizione dell'expresidente della Repubblica e di una lettera del ministro degli Estori tedesco Kinderlen Waeteher dallo quali risulta che il Conty si sarebbe ingannato. Dalla deposizione de'I'expresidente della Repubblica risulta che 18 febbraio 1912 Caillaux si era recato a visitare il barone von Lancken. Interrogato sull'incidente del cifrario, il Lancken mise fuori causa il Fonder. Il Lancken chiese allora a Caillaux il giuramento di non divulgare quello cho stava per dirgli, e aggiunse: « E' Contv cho ha commesso l'indiscrezione. Contv è 'oltremodo chiaceherone e gli si fa dire facilmente quello che sa. Al momento dell'invio dei telegrammi egli mi lanciò delle puntate sulle relazioni che io avevo con voi, di guisa die compresi che i telegrammi erano decifrati » Questa dichiarazione fu da Caillaux ritenuta così grave che egli la riferi immediatamente al suo successore alla presidenza del Consi glio, i! signor Poincaré. Finalmente una lot torà del ministro degli Esteri tedesco del 2 agosto 1911 motte completamente fuori causa non soltanto il Fonder ma ahche il signor Caillaux. Due lettere Ecco il testo di quella lettera: «Vi avevo detto che Caillaux ci aveva fatto fare certe proposte che Giulio (Cambon) non doveva co noscere, come non doveva conoscerle il mi nistrn dogli Esteri a Parigi. Egli aveva inviato perciò un uomo di fiducia" a Beau (pseudonimo col quale si indicava l'ambasciatore di Genna nia a Parigi) e questo mi aveva inviato un suo consigliere con la preghiera di non dire nulla a Giulio. Capirete il mio stupore quando ieri Giulio -ini ha fatto le stesse proposte. Non ho saputo cho in questo momento il come ciò è avvenuto. Beau, stupidamente, anziché accontentarsi della missiva inviata ni suo con sigliere di Ambasciata, gli ha telegrafato: « Caillaux mi fa fare per mozzo di interine diario queste proposte ». Per quel telegramma si è servito di un vecchio cifrario che là Francia ci ha rubato non so come. Al Mini st4ire degli Estori a Parigi si è decifrato quel telegramma. Tableau! Curioso spiegazioni fra il ministro dogli Esteri e Caillaux in seguito alle quali è stato deciso di far fare le proposte da Giulio. Il più bello si è che l'uomo di fiducia di Caillaux è corso alla nostra Ambasciata per raccontarci ogni cosa, con la preghiera di non dire mai che lui era l'intermediario ». A questa lettera l'avv. Mouxei fa seguire unbrcol'sli« liscinimgutrlansiguavguattafrsonasasocodomptoAesvdterevezaneve dgvezistl'adilfinAgoa e vitecolabiInl'glggll'iAfoercafisiladudedqpcaset.pladduinsSlapclvgsmigdvptmEssddiLiIAnqrcGcdgnCstbsdWm , e e e a e 2 a r o e o o a n e o n ò : a à l a o o a re un'altra lettera di Kinderlen, datata 19 dicembre 39J1, nella quale era.detto: «Avevo ancora in riserva un progetto eventuale circa l'invio della nave, ma non l'ho detto a nessuno, nemmeno all'Imperatore né al Cancelliere (indicato l'uno con lo pseudonimo di « Pelliccia * e l'altro con quello di « Bestiolina>.). Mi sono detto questo: se noi non riusciamo ad ottenere una intesa con la Francia, intesa che gli inglesi vogliono evidentemente impedire, vi sono grandi probabilità di una guerra con queste due Potenze. Ma esse potrebbero mettersi nella necessità di dichiararla, ciò che è sempre una cattiva cosa. Ma se noi avessimo una nave ad Agadir e sbarcassimo al momento in cui avrò riconosciuta la guerra inevitabile, il primo atto dei nostri due avversari sarebbe stato di mandare navi da guerra ad Agadir. Ora noi saremmo stati gli attaccati, ciò che costituisce un grande vantaggio sovra tufo dinanzi al mondo; poi. di fronte ai nostri alleati, coi qmali noi abbiamo solo una alleanza difensiva, e finalmente dinanzi al nostro popolo, che dal momento che sarebbe stato attaccato si leverebbe come un sol uomo, socialisti compresi». Caillaux non tralascia l'occasione per dire come ■ egli fosse stato bene ispirato opponendosi all'invio di una nave adi .Agadir che il suo ministro degli esteri Dos Selves aveva in un primo momento pensato di inviare. L'ombasciaterc Herbette Il primo testimonio introdotto è l'aanbascia. tore Herbette, che all'epoca dell'incidente di Agadir era capo di Hjabinetto del ministro degli esteri Des Selves. Egli dice che Des Salves aveva ritenuto necessario rispondere con l'invio di un incrociatore a quello della cannonniera tedesca Panther ad Agadir. ernesto invio sarebbe stato giustificato, poiché l'atto del Co verno tedesco aveva per pretesto l'effervescenza che regnava al Marocco Des Selves inclinava per la scelta del porto di Mogador onde evitare un crmtatto fra gli equipaggi francesi e quello del Panther. Ma Delcassé ministro della marina e -Caillaux presidente del Consiglio si dichiaravano ostili al progetto Des Sel; ves, il quale aveva per altro avuto assicurazione della solidarietà dell'Inghilterra. Il teste spiega poi i negoziati che condussero all'accordo del 1911 e ohe cominciarono con la domanda, da parte della Germania, di tutto il Congo, protesa che fu seguita a partire dalla fine di luglio da una ritirata' per scaglioni. Apriunge poi che quando si credeva che i negoziati fossero compiuti e l'accordo pronto a firmarsi, la Germania sollevò nuove difficoltà e formulò nuove domande. Cambon ne avvisò il ministro con un telegramma il 27 settembre 1911. Questa notizia produsse un ribasso considerevole nella borsa. Il 30 settembre Caillatix in Consiglio dei ministri rese responsabile il testimonio di questo colivi di borsa. Invano il ministro intervenne per spiegargli l'errore. Caillaux revocò il teste da. capo di .bfnetto del Dos Selves. Alla fine del Consiglio dei ministri. Caillaux vkle Des Selves e gli disse che sarebbe stato in gradò di inviargli qualcuno ohe avrebbe recato la prova dell'indegnità, di Herbette. Ouesta persona era Alfonso Lenoi.r. Il teste, in nre.da ad una profonda emozione, giura che l'accusa di Caillaux era una calunnia e che inai egli aveva giocato in horse. Riferisco poi ancora che alla fino di agosto egli vide il presidente del Consiglilo Caillaux il quale lo aveva chiamato per lagnarsi di una campagna vivace che si c.onduceva in quel momento contro .di lui su grande parte della stampa parigina. Caillaux gli disse cho egli serviva il suo ministro ma che questi era un uomo finito 0 senza avvenire politico 0 ohe se invece avesse voluto dedicarsi piuttosto alla sua persona, avrebbe meglio servito i suoi propri interessi. E siccome il t.p'te rimase fréddo a questi approcci, Caillaux prese uu lapis, che era sul tavolo, e r1! disse: «Ric. .Herbette, se voi non mi sarete fo'o io vi spezzo come questa matita» e ciò detto In spezzò e la "trottò noi cestino. Il toste usci dal suo Tabfnotto dtoondo olio avrebbe informato deH'inridentp il ministro degli èsteri, ciò che non mancò di farp. Un ex ministro degli Esteri 'Viene poscia introdotto il senatore Des S?lves che fu ministro degli esteri con Caillaux. 11 Des Selves conferma l'episodio della scoperta della chiave del cifrario ed il susseguente cambiamento del cifrario da parte delia Wiilel.mstrasse. Des Selves rievoca l'incidente di Agadir: la visita delTambasciatore tedesco De Schoen spiegantegli che l'Invio della Panther indicava semplicemente il desiderio da parte della Germania di conversare. Di che cosa? Il teste ignorava tutto, perchè non era al Ministero che da due giorni. L'ambasciatore, durante la conversazione, lasciò cadere distrattamente queste parole: « Si potrebbe parlare del Congo ». Il teste si difende dall'avere avuto in qualsiasi momento un pensiero di politica delittuosa. Egli voleva negoziare in condizioni che non sembrassero un'umiliazione per la Francia. Ha sempre avuto una profonda preoccupazióne della dignità del suo paese, ragione per cui disse a Caillaux: « la Gei-mania pretende che i suoi siuMiti al Marocco sono minacciati. L'atto di Algesiras ha riconosciuto alla Francia il diritto di esercitare la polizia al Marocco. In conformità di tale atto, possiamo inviare ad Agadir od a Mogador una nave ». Caillaux non ha condiviso questa mia opinione, alla quale nemmeno Delcassé si era mostrato favorevole. Il teste telegrafò all'ambasciatore francese a Londra per conoscere le intenzioni del Governo britannico. Paolo Cambon gli rispose che il Governo di Londra condivideva il modo di vedere di Des Selves. Questi è persuaso che la sua politica non avrebbe condotto alla guerra, ma avrebbe probabilmente permesso ai negoziati di iniziarsi in condizioni migliori. Caillaux tiene a ripetere dinnanzi all'Alta Corte cho, se era discorde dai teste sulla risposta da darsi alla provocazione tedesca, era tuttavia d'accordo con 'Delcassé e Paolo Cambon e rammenta nuovamente il pericolo della soluzione preconizzata da Des Selves, com'è dimostrato dalla seconda lettera di Kinderlen Waechter letta poco prima. L'udienza è torta alle ore SO e rinviata a martedì. pm