Consigli di fabbrica in azione

Consigli di fabbrica in azioneConsigli di fabbrica in azione Una al Cotonificio di Fralafera (Dal nostro inviato speciale). Torre Pellice, -, notte, .Torre Pcllic-e mi offre negri quello che ieri litro non mi ha pollilo dare l'ont. la possi- tlita di rendermi personalmente conio doll'e- ierimento iniziato nei colon ilici giri « Maz- sitisi; del come, cioè, il personale di una j ■ir. i coni»), -siste re '.ala di ibbrica, allont ossa iniziarne la gestione |kx proprio , Sestri Pónente non mi fu da'vi di ai ie ad un epistilio di occupazione for; IO stabilimento da parte ili ima tua .voratori contro iì volere dell'Autorità, e a nshe ore di lavoro caotico- a Poni ossi:.vai altro giorno gli ancora oiv.-ein movimenti •iginati dalla nuova situazione creata dalla -esa di possesso por parta degli scioperanti si cotoniltcin Va! Sòana, ma macellino Vedo Oggi teli in ve Ci tra Luserna San tutta occupata dai i più vecchi opiAlbcrto, ricordate loiiii dei ,1'Aimleto iprio inizio di V. ciò per la le.rls, che. in>i offre di esimpagni. onp- :o ~>n orano ancora in moto. . Pralafera, località posta iiiovanni e Torre Pellico, e •tonifici Mazzonls (uno dei jì piemontesi, costruito sotto i .persone che oggi non souc non da una lapide, sulla qu odiatori llgurano insieme a qoc iliano e del Nota), al vero e pr i csperimenio d'azione diretta irtesia dell'Oli. Francesco Bar ■tn%ato casualmente in treno, •imi garante nresso i suoi e ■voli e non. dello mirilo di equanimità clic riderà le .mie osservuzioni e i 'miei giudizi. Un confronto eloquente' 1,'on. arberìs si reca oggi, come me, a Torre alita?, spinto dalia curiosità, di osservare, da mino il fatto nuovo e studiare la possibilità più vitsie e più organiche ripercussióni di so. Por m'iesso, e anche ricreile chiamato dia schiera numerosa di amici che conta in .lesta •regione, ove fu nò] itW e nel 190< ad '«gatiizzare i primi scioperi della maestranza olla- ditta Mazzonls- scioperi clic ebbero per 'ti un epilogo del qua e oggi e orgoglioso, ma ie allora lo deve avere leggermente wnrnahconivo: sei morsi di carcere! 11 fatto mi viete ricordato dallo s»pr<o Barberis e con palile daUe quali trapela la ma serenità, di m-rito : 1— Avevo bisogno di riposo. Da mesi e mesi {in mi.era stato concesso un momento di tre;ia. Da agitazioni ero parsalo eri agitazioni, non poco diletto del Potere regio. 11 Tri- on <>p inalo, col pretesto che •'. forza pubblica con ;d mando a riposare p. !irno, e un inverno e rrcere non mi sono ir issano presto! Non dico nltrei uidanna che ebbi per i fatti di è esagerato! Mi si voleva tenere |ii anni. Gli scioperi del 1 :)•'''• e del VXÙ .->, come questo, in una solai ai .'sssse località, che oggi 'sono in su «itera, Pont, Torino. Tornano a Mni dei Mazzonls, congiunti a qi ...a, e. si richiama alla memorili >rteo che sfilò a quei tempi per le vie i no. corteo formato dai bimbi di Poti socialisti della, nostra città accolsero irti case per sollevare i compagni ; inti ridotti dalla forzata inni-tinta alla tvevo parlato avvoltilo rispetto., r sei mesi. Era d'iniit-0 come questo. In Jvàto male. Sei me.si iato per la agosto. Qui chiuso per allacciarerilazione le isfllto.: Pral ricordo i léllo di Poil grande li To* che nelle cionemiseioperi vista a più nera. .La differenza tra. i due s, cu. tutta nello scioglimento. Io altera, impossibilito di rompere la resistenza padro'ale, là maestranza migliore emigrò in oltre hne. Nello sciopero odierno sorto gli indù" f-riali. gli stessi Mazzoni* elio, sia pure solo t'.nrpora.ncamènto, bromo dovuto abhandonah i loro opifici per cere-aro aria migliore. La l'igidn conosgna } Scendiamo a Luserna San Giovanni e per sjfi magrrWlco viale od un tratto di slrada ì¥ovincia.le, raggiungiamo Fralafera, inentro •on. Pa<golla e Cravcllo. uno dei ni il attivi reiTetari del Sindacato Tessili, che pure davano con noi lasciano la ferrovia a ■elWce-e di là proseguono per la ! ve sorgono i due opifici Mazzonis, i «.Micio, sino da sabato occupato dui ne, da ieri in piena attività, e la smmv •otoniiflcio strettameli-:» co-nettata'e 'nebe eolia villa Mazzonis. elio, for itograle con'-.lo stabilimento. Pralùfcra e do,la a mezza via tra : due centri maggiori e 'i fronte ai chimi cancelli dcH'opiilcio ci si nunge contemporaneamente. Tutti i camini 'anno i loro .pennacchi di fumo che lentamente si disperde nella chiara mattinata primaverile. E il fumo e cosi denso ui certi inolienti, che getta delie ombre sul Vandalino, fitto macchie bianche e nere. Sventola sullo ttabilimento una bandiera rossa, con la scriia: «Camera del Lavoro di Ter:" Pellico — -,o maggio 1907 ,■. — E' iin ricordo dei miei tempi ! — esclama On. Barberi*. Una bandiera rossa i stesa sul modesto canello del cotonificio, cont-plesso di, edifici di Torri icalitii •n a." cria, al mnesso arni linea e ■he fare con misura, e e moderno non belli lento di Pont. I cancelli, cu ano chiusi e la porla e vigila' Ria rossa, rappresentata ila iy, ronti, fedeli ali-, consegna: •. ;;nfìrare nello stabilimeni senza 'nella che è presentemente la I isoria facente capo all'on. Ga> fi sarà il Consiglio di fabbrili 1 entrare, deve attendere il i direzione: chi esce, anche so fa .anale, non può avere : .• iti ■ ì essi ». 1"ti i onte 'Ilo - • f tento gin? te irato. Alle nesso |t fare anticamera, sor-! lieve fjiguito la più cale.'-:, ri ncccgli Sell'on. Gay e deci: ;,ìi-i co no figliò provvisorio, e che natnra.1 riflettersi anche su me che mi ti ii sua ombra. 8 — Come voile -- osserva l'or. Sfegime .comunista si ricevono Éhe i giornalisti bor^'bé • •• Si vedere i fatti con ,•.»• Iiial ■-'Protesto per la mia e. : Eolia mia vista chiara. I La tÌ!!"-a>a'. a— Sin da. ieri mattina alio ut: la subito Henna, imo dei do Stento attuale a Pralafèra e eh Ina con simpatie.'. niente a mo stabilivo detto, ili (lllC razzoliti svelti. Nessuno deve I |i : l '• 'I : ; :t \ I : ; I I | ; jijrisei 50 di ■no orov- > he (ì.oma-1 Iti chiede i,! '' -i!l??v)cn^i' ''- mena¬ te Jti- mare | etti •me ' abitiniento — il cotonificio ini ripreso a firn-!-vernare, normalmente o por la sola volontà ci •ip'érósttà del personale. Mancano i dirigenti p i capi reparti. Si temevi che le condizio- li del macchinario fossero fall da richiedere imeno qnaràntott'ore per l'avviamento, ed hjjivacc, per 1". generale Tsmura. sono bastate fioche ore par rimettere «ulto l'organismo Lnlitoto. Ripreso il lavori regolare si . ripristi-1"alo anche l'orario normale: otto ore di la- oro, quattro al mattino e ijtiatir» nel pome- iggio. Tutto il personal' rendente !„■>• due i■ entri vicini r- sin da ieri ne! cotonificio : ìanca solo quello che abita nei Corouni II-1hitroil. ma da. domani ci sarà anch'esso, so >on tutto, in nane. Prima di rk-hiamare que-j?jtl era necessario provvedete a rimettere infunzione la cor ideila , casa-famiglia.» che le 'udrò hanno abbandonata. Ild a que.-io si è roweduto. Da. domani la caso.-fami.el n ritor- i?.erà a funzionare ci>nie urini:» .iella sciopero, -i è dato aria ai locali si sono provveduti i ifenèri di prima uecessil . Vvcvaano ancora da'(rendere possesso della Direzione, ma anche j questo si sia pensando, ir. rrioniata 11 Con-jifflio provvisori' : • : | lor.ali 11:. vec-che era- ra:=|>mscntata a Pra-*—.znnis- e destinili rij>ren:'.cl.r. !',',riwnlttislrazfone iati nhc sino a slamane ha::;.a fatto sapore che oro postò. Questo per " come per rpian a an- i i ! ™-i-.of,, cupaiia ni! oaser- ■»ii il movi- mi accompa- ti visita allo fur mia Direzion fi-fera dagli sto; '.era a funzionai|0rchè pajf'Écchi imp •ono stati rttiiba it:. «'emani saranno al manto ri smani a ;i ! •>••'• ci riflette la «tue : • • I ': prenderemo possesso :■ che li • iti .,. • ncomincieró a funzionare, j Breve discorso, questo, ma che precisa la.dilazione, senza bisogno di troppi olilarimsn-i. E quid che è più importati!.-, o chi rispone esatlnmente allo staio di ìlio., e... indo di eonstàlaro urli:, visita «me la - io ilio labilimenio. Tiifto fiihziona: carderia, il e tessitura. Poche te Clicchine ferme. '....•bissimi i telài inattivi. Un assordante rune >•• ì ordigni in mote da'operlutlo e dàppor.tutio .ina spontanea operosi accompagnala da ',ua simpatica giocondità. Attività ad opercsità , L'on. Barberis gode tra le ni.orici » tessitrici na grande DOpolari tea sala, le donne abbi Inoliano intonili a- lui, tiontandósi che noti si : a prima fase dell'agita; : — Non volevo suscitare inolte .occupazioni. Son (love mi si manda. Noto nei conili numeros Appena mette piede in lulonaho i telai e si fe-sieggiandolo e labi {atto vivo durante ono la gelosia di Gay. Ilo i disciplinato: vado eassoni di flleti, inviati per la tessitura. 1 magazzini sono pieni di .• balle ■■> di coione greggio. Enormi «ninnili di carbone scorgo tutto 'intorno al cotunitKio: grandi calaste di legna nei pressi della villa Mozzoni^ ima buona scoria di tela nei depogiti. Da. un invelila rio sommario, che giù è risultato che senza bisogno di rifornimenti, la fabbrica potrà funzionare almeno por un paio di mesi. il ci..niiicio Mazzonis di Pralafera ... come ho detto, antichissimo. Venne fondato nel 1830 e successivamente modernizzato e ingrandito. Moli' devòlio essere state le trasformazioni richieste dalle nuove esigenze, ma il nuovo non ha distrutto il vecchio, e no è risultato un insii me che, se rispónde alte esigenze tecnicità, manca assolutamente di ogni comodità e non soddisfa i criteri igienici attuali. In molli reparti si l'espira a fatica; in altri si liscile una mancanza di solidità ; si passa da un reparto all'altro per anditi sudici e scaletto. Il movimento assorda. I Mazzonis avevano sei stabilimenti, mi si siaega: due a Pralafera, uno a Torino, due a Pont, uno a Favria: un altro ne hanno ìcoentemenlo acquistato a Torre Pollice. 1! centro maggiore, però, e Pralafera, e questi due opifici furono sempre gestiti personalmente da: proprietari : vecchi e giovani alternativamente 11 fatto della costituzione in società, anònima è puramente, formale; le azioni della società sono quasi tutte in mano ai Mazzonis. Non tutti i membri della famiglia Mazzonis sono invisi ai personale: tra i giovani ve n'ha qualcuno che gode qualche simpatia. Il motivo particolare di urto-Ira i Mazzonis e la maestranza sta quasi unicamente nella loro ososii-i. il personale dei cotonifici Mazzonis è il più mal pagato di tutti j cotonieri. Ci sono donne che non guadagnavano che. tre lire al giorno e nomini che a mala pena ne avevano cinque. Pagando male il personale, i Mazzonis sono sempre riusciti a vendere al venti e al frenili per cento meno degli altri. La possibile soluzione Per più di un'ora passiamo dall'una all'altra sala: dai depositi alla cardatura, dalla cardatura alla filatura, dalla filatura al « bobinaggio ». dal bobinaggio alla tessitura, e per ultimo, sostiamo lungamente presso i forni ed i trasformat-ori. Dappertutto IranquillitA, attività, soddisfazione por quanto succede. Mi osserva Benna, mentre guida l'on. BarBerte o me a visitare i locali della « easa-famigiia (cinque o sei stanzoni contenenti trecento letti ali'incii'ca, • un comodo refettorio, una cucina ben fornita e che gh operai hanno scrupolosamente rispettata, una piccola cappella, alla quale non venne fatto il benché minimo sfregio! ohe una delle preoccupazioni che hanno gli organizzatori, riguarda lo smercio deila produzione. — Materie prime ne abbiamo in abbondan za, tardo che si può avere la certezza di vita assicurata per almeno due mesi; il finanziamemo dell'impresa ci è stato garantito dalla Federazione tessilo e pensa ad esso anche la Confederazione Generalo del Lavoro; ai rifornimenti siamo certi provvederti il Governo e l'Unione Cotonièri; per quanto invece riguarda lo smercio dei prodotti abbiamo delle incer teZZe. Osservo al Benna che, se sono riusciti a ri solvere la questione dei rifornimenti e quella del finanziamento, molto più facile riuscirà al Consiglio di fabbrica lo smercio dei prodotti, porcile non è proprio in un momento di deficienza come questo che possono mancare i compratori, L'on. Barberis aggiunge che largo appoggio verrà ad casi dalle Cooperali ve, ma i nostri discorsi non mi sembra persuadano del tutto il Segretario del Sindacate tossili. .Mentre dura' la visita, il Consiglio provvisorio si è riunito e devo aver preso possesso delia, direzione, ma non riesco ad avere in proposito informazioni precise. Troviamo ai ean celli dall'opificio l'on. Gay, quello che può considerarsi come l'attuale direttore del coteuiilieio di Pralafera. il quale molto eortesc• ci accomiata, riaffermandoci la sua. sod disfazione per il modo con cui si svolse la presa di possosso delle fabbriche e per l'ini ziaio funzionamento degli opifici. Noto pas sando che la villetta Mazzonis è custodita dai carabinieri. ,!•',' quasi nascosta tra i pini e tutta chiusa. I Mazzonis, come è noto, l'abbandonarono alle tre del mattino di sabato scorso. 'Una ràpida passeggiata a Torre Pollice e a Luserna. San Giovanni mi dà modo di accer tace che la popolazione delte duo località se gue con serena fiducia e con spirito Uanquili .fimci ci, eccezionali avvenimenti. Non si discute molto, si attende con curiosila l'esito dell'esperimento e si ha l'assoluta fiducia, conoscendo il' temperamento delia massa ope caia, che nulla potrà accadere di men che corretto. La popolazione di queste regioni, corne forse in pochi altri paesi, è operosa e colta. I dirigenti attuale movimento, pensano a Luserna e. a Torre Pellico, hanno la sicurezza di poter portare a buon fine l'esperimento. Se i Mazzonis vogliono tornare in possesso delie loro fabbriche, -non troveranno opposizione, -" : devono accogliere integralmente tulio le ri 0,!ieste avanzale dal loro personale, dare af fltianienti por l'avvenire, e di più pagare ai loro operai tutte le giornate di sciopero. Lo sciopero si ò iniziato il giorno 9 gennaio. GIGI MICKELOTTI. un opificio sotto ;t(ierto e fallo fauziouare dagli '0 rie ui iti pr be hi, l'i ye ,.i fai Di fcii >r tri a.l to ule Mi U,'; òl te 1 operai „ ... fìst'i 2, none. Da vani anni esiste nella nostra città, fuori Porta Torino, uno stabilimento per la lavoraziono del legno, di proprietà del signor Mussa 'Giovanili Battista. (Durante la. guerra i0 stabiliménto lavorò alacremente per fornitiu-e militari. In questi ultimi tempi era stelo adibito alla oostriizióne di mobili, impiegan do in questa industria oltre KX) operai. ' Da qualche mese gli operai si trovavano in agi tazione perchè mancava il materiale necessaIla la ,r.i.zione, ciò che faceva prevedere l'orzato riposo della maestranza, s ■ i'industria del signor Mussa ha mantenai'Si florida durante il periodo adesso attraversa una àcullsainia ci'ldoiinire, la quale era) otrorso anche aito dei nostro Tiàbuiialc, il quale aoiiima.to tiouipo fa un commissario giue-r ;l concordalo preventivo che la urna, ai creditori. .Le passività della •Dal: a Diti degli ' Senza. Ma ariino quel ne. Di qu mal eia.. Udivano ascendere a circa 000 mila ncordatn eli,- fu offerto ai creditori stabilito nella misura del 40 por cona tumulto ...mesta critica condizione, riusciva impossibile pagare l'imporxtra-proatti di guerra, che l'Agenzia imposte :• aveva accollato in 130 mila !' ! questo l'Autorità giudiziaria pose sequestro ioli,- le partite di materiale a Ditta teneva nello stabilimento, in atwio Tiifìì'in competente . definisse la vcri materiali posti sotto sequestro li poi occorrenti per la lavoraziol'asita l me dogli operai, che reirono pressa e. Soito-Profottin-a, ottenener mezzo di questa, phaod una pai'to del naie, una pianolaquarititit di legno d'acafosse tolto jl^sequestro u uo fosse penrnesBa quiiidl la lavovazione. Ma in mono di venti gtonu la partita di legno si esaurì. senza ohe si fosse provveduto anche per le partito sotto * titi dì qui nn riacuti zzarsi dell'agita'•' degli operai, che tlnalmente ieri mattina si locarono in massa alla sede delia locale So ■'• Pi ■leiiura. reclaniando elio si fosse solIceitainientÀ provveduto, n sotto-prefetto riche. non poteva disporre e che doveva attendere ordini superiori, ina che si sarebbe ''•"•''• fa1'- con •la dovuta urgenza della quostioue. (di operài lasciarono la Sotto-Prefettura .. risia rimpossìbilifà di riprendere il laywo decisero di prenderò possesso dello stala I ' oio. infatti, stamane, all'ora solita di lavi •. (-aiti eli operai si recarono allo stabiUniento, ohe ora chiuso, e apertane a forza ' e 'a ■ ■ '■ ro i sigilli dallo partite di legni., poste sótto sequestrò e ne iniziarono senza incutenti la la .razione per proprio conto. Vena-- immediatamente costituito il Consiglio di fabbrica, cne h;. subito chiesto l'appòggio ed il Consiglio della Segreteria della Camera del lavoro e venne issata sull'edificio la bandiera rossa. Le Antonia di p. S., che non hanno avuto notizia diretta dell'occupazione, non sono intervenute, evidentemente per non co.-.itaro gli animi. Il lavoro è continuato per tutta la giornata, sotto la direzione di un operaio della ditta Mussa, membro della Commissione loculo della Camera del lavoro. Lpsnlan5laQhLmzmirvvritidcqnposmurtacbpèimi laaCtLMnsCsvlFEdnsgssprspcgrcddsoNarsdfflpsdpvarflzmdnsac